CHIUSI SCALO, IL LENTO IMPOVERIMENTO DEL MERCATO DEL LUNEDI’ E LE MULTE A RAFFICA NEI POSTEGGI. NE VOGLIAMO PARLARE?
CHIUSI SCALO – Il mercato settimanale del lunedì mattina a Chiusi Scalo è da decenni uno dei più importanti per dimensioni della zona. Appuntamento apprezzato e frequentato anche dai numerosi turisti che affollano gli agriturismi e le case vacanze nei dintorni. Ai turisti piace il mercato, che fa molto old Italy, fa colore. Purtroppo, però da quando il mercato è stato riportato da Piazza XXVI Giugno, nelle vie centrali, il numerto dei banchi si è via via assottigliato e adesso sono molti meno di prima. E sono di più gli “stalli” vuoti qua e là. Motivo? “è il mercato bellezza” avrebbe detto quel tizio del film. Intendendo con il termine mercato, non l’appuntamento settimanale, ma l’andamento della domanda e dell’offerta. L’offerta cala quando cala la domanda. Cioè i banchi diminuiscono se i compratori sono di meno. E’ una tendenza generale che non riguarda solo Chiusi Scalo. Ma a Chiusi Scalo è molto evidente. Abbiamo provato, ieri, 27 agosto (di solito, d’agosto, grazie appunto ai turisti che scendono anche da Città della Pieve Cetona, Sarteano, San Casciano Bagni il mercato chiusino era ben affollato) a chiedere qualche “spiegazione” ai commercianti ambulanti e agli avventori… La risposta più frequente: “Lo vede da sé, la gente è la metà di un anno fa… “. Quindi una conferma sulla questione del mercato, con la M maiuscola. Qualcuno dice anche che ormai “il costo non vale la candela” (per gli ambulanti, ndr) e il più delle volte gli incassi sono limitati e non coprono le spese per lo stallo, per il viaggio, per la merce ecc… Ma c’è soprattutto tra gli avventori chi apre un altro fronte. Almeno 4-5 in meno di un’ora ci hanno riferito questo problema. Gente piuttosto alterata anche. Nervi a fior di pelle: “qui a Chiusi Scalo ci venivo volentieri, ma adesso se nn stai più che attento ti bollano subito!” Che significa? Significa che ti fanno la multa. Per sosta vietata o irregolare. E questo non se posteggi l’auto dove magari dà noia e intralcia, ma nei posteggi blu. Ti “bollano” se non hai esposto il tagliando o ce lo hai scaduto, anche da 5 minuti.
Ieri, 27 agosto, sono state spiccate diverse contravvenzioni nel Posteggio di via Mazzini, per esempio. Dicono gli “avventori” del mercato che a fare le multe non sono i vigili della Polizia Municipale, ma gli ausiliari del traffico, pagati appositamente dalla ditta che ha l’appalto dei posteggi a pagamento. Qualcuno del posto sostiene anche che le multe spiccate il lunedì mattima, giorno di mercato, sono molte di più di quelle spiccate negli altri giorni. Sembra quasi che si tenti di fare cassa quando l’afflusso è maggiore. Vero o non vero?
Noi la riportiamo così come ci è stata raccontata da più persone, un giorno fa, però giriamo subito la domanda all’Amministrazione Comunale: la città di Chiusi che già fa fatica ad attrarre prersenze da fuori, può permettersi di penalizzare e “bollare” anche la gente che viene al mercato settimanale, applicando un metodo di controllo diciamo così vessatorio o quantomeno assai rigido, proprio quando dovrebbe se mai essere più elastico? Noi crediamo di no. Anche perché il mercato settimanale si mangia dicverse decine di posti auto nel centro dello Scalo. E dun que il lunedì mattina, per forza di cose, i posteggi disponibili sono molti meno del solito. Sia bianchi che blu. Quindi anche per questo motivo un po’ di elasticità non guasterebbe. Meglio sarebbe prevedere soluzioni precise e non vessatorie che tengano conto di tutte queste cose.
Nessuno chiede deroghe o favori rispetto alle regole della sosta, ma scandagliare i posteggi blu per “bollare” chi è semplicemente in ritardo di qualche minuto sull’uscita da parte di ausiliari che hanno solo quel compito lì, appare una contraddizione rispetto allo sforzo per portare gente dai paesi limitrofi e turisti a Chiusi. Il mercato settimanale per molti è un’attrazione come un concerto o una sfilata di moda. Se la gente la “bolli” con una contravvenzione nel posteggio, la mandi via e quella puoi star sicuro difficilmente tornerà.
Ovvio che gli ausiliari del traffico fanno il loro mestiere, sono pagati per fare quello. Eseguono delle direttive. Non fanno gli sceriffi perché si sentono tutti dei Rambo… Sono giovani che stanno facendo un lavoro precario, a tempo determinato. E per mantenerlo debbono essere ligi alle consegne, non elastici…
Ma una riflessione generale, sia sull’impoverimento e la contrazione dell’offerta e della domanda, sia su come gestire al meglio un appuntamento tradizionale ricorrente anche rispetto all’accoglienza della clientela, crediamo che dovrebbe essere fatta.
Assistere senza battere ciglio alla diminuzione progressiva e inesorabile dei banchi, all’affievolirsi del flusso dei visitatori-frequentatori-acquirenti di quello che è stato per decenni il mercato settimanale più grande e fornito della zona, solo perché la tendenza è generale, non è un atteggiamento lungimirante. E la questione non riguarda solo il Comune e gli ambulanti e, al massimo, le associazioni di categoria dei commercianti. Riguarda anche la politica che dovrebbe dare delle indicazioni sul che fare e come farlo, riguarda le attività fisse che nel giorno di mercato hanno comunque un incremento di movimento, riguarda la cittadinanza nel suo insieme.
Insomma il mercato del lunedì a Chiusi Scalo va salvato, perché così sta morendo, neanche troppo lentamente. E per salvarlo serve che nessuno remi contro. Se il problema sta nelle convenzioni che il Comune ha stipulato a suo tempo con la ditta che ha in appalto i posteggi blu e i parchimetri, si rivedano quelle convenzioni o si percorrano altre strade. Quanto guadagna il Comune in un anno dai posteggi a pagamento?
Chi siete ? Cosa portate ? Quanti siete ….un fiorino.
Come segnalato nell’articolo credo dovrebbe essere trovata una soluzione “politica ” ad esempio il giorno di mercato parcheggi gratuiti fino alle fine del mercato o soluzioni equivalenti .
Servono amministratori che abbiano capacità e doti imprenditoriali, serve ascoltare i cittadini i commercianti e meno il Partito
Servono idee, impegno ( tanto impegno) e una strategia per il Turismo
Devono finire i Sindaci, che usano il mandato per andare in Regione ( e per fortuna l’ultimo si bruciato da sè…)
Ma tanto non ci artivano
Servono amministratori che abbiano capacità e doti imprenditoriali, serve ascoltare i cittadini i commercianti e meno il Partito
Servono idee, impegno ( tanto impegno) e una strategia per il Turismo
Devono finire i Sindaci, che usano il mandato per andare in Regione ( e per fortuna l’ultimo si bruciato da sè…)
Ma tanto non ci arrivano…prccato
Tovo veramente allucinante che non si sia trovato una soluzione credibile al problema dei… “bolli”. E’ ovvio, palese, che esiste un conflitto d’ interesse tra il Comune che avrebbe tutto l’ interesse a rendere il mercato florido e frequentato, rinunciando a due spiccioli delle multe, e dall’ altro lato la società che gestisce i parcometri. Finchè non viene risolto quello, le cose non cambiano.
Oltretutto il problema delle multe svantaggia non solo il mercato, ma anche i commercianti del posto.
Appunto
Dato che durante la settimana è un deserto si aspetta il lunedì per fare cassa, ma il male viene da lontano quando hai svuotato il paese per fare ricco il Po Bandino, il sabato qualcuno lo vedi a passeggio, ma la gente con le buste sono in Umbria.