I BRONZI DI SAN CASCIANO INCONTRANO I BRONZI DI RIACE A REGGIO CALABRIA. MA LI VOGLIAMO PORTARE ANCHE A CHIUSI E CHIANCIANO?
SAN CASCIANO BAGNI – Mentre a San Casciano Bagni è in corso la mostra d’arte del pittore-scultore Carlo Paggetti dedicata al Bagno Grande e anche alla sensazionale scoperta archeologica del Santuario Ritrovato, con pezzi che ricordano l’Apollo con l’arco e altre figure mitologiche rinvente in forma di bronzetti o statue durante gli scavi (foto a sinistra), i Bronzi del Bagno Grande, continuano a viaggiare, come la Madonna Pellegrina del dopoguerra…
Anche oggi come allora ad incaricarsi di portare in giro le statue è il Governo. Per la precisione il Ministero dei Beni culturali. Dal 1948 al ’60 la Madonna Pellegrina veniva fatta viaggiare per convincere le casalinghe a fermare lo spettro dei comunisti, oggi per farsi n po’ di pubblicità. E infatti è propprio il Miniestero a far sapere che ieri, 5 agosto, è stata inaugurata la mostra “Gli Dei ritornano. I Bronzi di Sa Casciano” al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Dopo Roma (Quirinale) e Napoli (Museo Nazionale Archeologico) i bronzi ritrovati a San Casciano scendono ancora più a sud e vanno a far visita a quelli di Riace, rinvenuti nel 1972.
Più d’uno nei mesi scorsi, quando la scoperta del Santuario del Bagno Grande faceva parlare la stampa e le Tv di tutto il mondo, aveva paragonato, per rilevanza, il ritrovamento a quello delle due celebri statue bronzee riemerse dal mare di Riace in Calabria. Quindi l’idea di far incontrare i bronzi e bronzetti sancascianesi con i due guerrieri greci una sua logica ce l’ha. E la mostra in Calabria, dopo quelle di Roma e Napoli, offre una nuova opportunità per far conoscere la storia di quel sito straordinario che è il Bagno Grande e far circolare il nome di San Casciano Bagni in giro per l’Italia.
La mostra rimarrà a Reggio Calabria fino al 12 gennaio 2025. E’ promossa dal Ministero della Cultura e realizzata dalla Direzione generale Musei del MiC con il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, grazie alla collaborazione tra una pluralità di istituzioni preposte alla ricerca, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio. Tra questi anche i Comune di San Casciano Bagni che ha in con cessione gli scavi e la Soprintedenza Archeologica di Siena, Arezzo e Grosseto e l’Università per Stranieri di Siena e l’Istituto Centrale del Restauro.
Come scrivemmo in occasione della tappa dei bronzi a Napoli, noi non siamo contrari a far girare i beni artistici e archeologici per vari musei d’Italia e del mondo. E’ tutta pubblicità per il territorio. Però rimaniamo della convinzione che i Bronzi del Bagno Grande, oltre che a Roma, a Napoli e a Reggio Calabria, dovrebbero far tappa per qualche mese, in attesa della realizzazione dell’apposito museo che li ospiterà definitivamente a San Casciano, anche nel Museo competente per territorio che è peraltro Museo Nazionale Archeologico come quelli di Napoli e di Reggio, ovvero il Museo di Chiusi. E magari, a ruota anche nel Museo civico “delle acque” di Chianciano Terme, per una questione di attinenza tra il Santuario Ritrovato e le cure termali.
Ci piacerebbe che l’Amministrazione Comunale di Chiusi, insieme alla sindaca di San Casciano Bagni, alla sua collega di Chianciano e all’Unione dei Comuni della Valdichiana senese che si era candidata a Capitale Italiana della Cultura 2026, si facesso promotori di questa richiesta al Ministero. E la sostenessero con forza. E ci piacerebbe che su tale battaglia si impegnassero anche le forze politiche di maggioranza e di opposizione, le associazioni culturali. In assenza del Museo sancascianese, tutto da costruire, il Museo competente per territorio e sede naturae dei reperti del bagno Grande è quello di Chiusi. Allestirvi la medesima mostra che da ieri è allestita a Reggio Calabria non dovrebbe rappreentare un grande problema. Se gli spazi non fossero sufficienti basterebbe fare una selezione dei pezzi da esporre… Ma per qualche mese almeno quelle statue a Chiusi una sosta la dovrebbero fare. Poi anche a Chianciano. Sarebbe un modo per dare seguito e sostanza alla candidatura a Capitale Italiana della Cultura e a crare un’occasione di richiamo nel territorio e in particolare in due paesi che archeologicamente sono eccellenza assoluta, ma turisticamente sono in sofferenza. I Musei di Chiusi e Chianciano, uno nazionale e uno civico, sono già lì, non c’è da costruire niente. A Chiusi peraltro l’assessore alla cultura Mattia Bischeri è un archeologo ed è uno degli studiosi che hanno partecipato e stanno partecipando agli scavi del Bagno Grande a San Casciano. Forza, portiamoli anche a Chiusi e Chianciano quei bronzi! Un po’ di riposo vicino a casa, dopo tanto peregrinare, farà bene anche a loro. Saranno stanchi, erano abituati a starsene tranquilli a mollo in quei vasconi fumigginosi, a chiedere aiuto agli Dei per i propri malanni o per la propria virilità gli uomini e fertilità le donne, parlando magari di poesia o di filosofia guardando le stelle…
P.S. La tappa dei Bronzi del Bagno Grande a Chiusi potrebe essere anche l’occasione per trovare finalmente una soluzione, con il Ministero, alle chiusure domenicali del Museo e alle tombe chiuse alla visita dal 2020. Uno scandalo assoluto di cui il Ministero così attento al ritrovamento sancascianese, è primo e unico responsabile.
m.l.
Che il Ministero sia il primo e l’unico responsabile è una cosa che non mi trova affatto d’accordo.E non mi trova d’accordo- e non te lo devo insegnare io che non ho alcun titolo di decisione nè amministrativa nè politica-ma cerco di guardare le cose come realmente sono nella loro interezza ed in quella che dovrebbe essere la loro funzionale sia etica chè cultural-politica congiunzione. Un comune qualsiasi d’italia di fronte ad una cosa del genere avrebbe fatto ogni sforzo per mettere il Ministero almeno con le spalle al muro pigiando sul tasto essenziale del degrado che stà imperando contrapposto allo sviluppo che spera di portare.La voce grossa se non viene dalla base amministrativa e politica dimmi te da dove altro possa scaturire ? Vedo che iniziative che riguardano le commemorazioni sul territorio le si fanno autonomamente come è che sia giusto,coadiuvati anche da un associazionismo che purtroppo oggi serve solo a portare voti ma nel resto delle cose non penetra nell’animo della gente od almeno fà molta fatica a farlo almeno nei giovani .Ad ogni piè sospinto si cita la memoria che è cosa in cui anch’io credo molto ,ma anche questo è diventato un fatto di prammatica e passa come l’acqua che scorre, poi ci si ritrova al prossimo anno e si ritorna a commemorare.Diciamo anche che Chiusi nei confronti degli altri paesi è il paese guida delll’abbandono e del dimenticatoio.Adesso si nota che i bronzetti di San Casciano vengono esposti accanto ai bronzi di Riace in Calabria e quasi quasi ci si risente e s’invoca che la stessa cosa sia fatta qui da noi. Ma davvero si crede che il Ministero che non ci ha ascoltato per altri aspetti più importanti di questo per cose ed iniziative per rivalutare il territorio dal punto di vista culturale ci ascolti per una cosa del genere ? Se ci doveva ascoltare per fatti più importanti quali la rivalutazione della possibilità delle visite alle tombe ma fatta in maniera funzionale ed accogliente lo avrebbe fatto ed insieme al comune ci sarebbero stti investimenti per raggiungere stabilmente questo fine in modo tale che ad ogni anno a problema risolto non se ne riparlasse più… La Regione ci ascolta per tale iniziative ? Quante volte il comune ha promosso tali richieste verso chi poteva far la voce grossa verso il Ministero ? Me lo chiedo e te lo chiedo. Ed adesso cosa si va a chiedere una cosa che adesso ci parrebbe utile sapendo che suonando il campanello quella porta non si aprirà ? Ti ricordi o no che tu stesso dicesti diversi anni fà a proposito delle candidature in Regione che ”qualcuno avrebbe fatto bene a salire su quel treno che passava solo una volta ?”.E allora ti domando e domando alla cittadinanza quali siano i risultati che era stato detto che sarebbero dovuti arrivare per Chiusi visto che i ”nostri uomini all’Avana” erano impegnati per portare acqua in quel di Chiusi ? Tutte cose dimenticate queste ? Queste speranze gettate nella ridda delle idee cosa hanno prodotto per Chiusi ? Anche questo avrebbe dovuto essere un elemento di ”pressione” molto deciso anche nei fatti culturali e per favore non mi rispondere che la politica è fatta in compartimenti stagni perchè questo non è affatto vero e non è vero che siccome certe cose e realizzazioni dipendono dal Ministero quando sia chiusa quella porta non c’è nessuna chiave che la possa aprire, perchè lo sai pure tu come funziona la politica e quale peso abbiano le parole dei politici preposti. Perchè quella porta allora si è aperta solo per il trasferimento dei bronzetti di San Casciano nella loro fuga simbolica verso Riace ? Ma veramente pensiamo che le amministrazioni locali per mezzo della politica dei partiti non contino nulla ? E allora vedi che prende forma solo un fatto : l’inerzia e la nullità. Le battaglie si possono anche perdere caro Marco ma non facendole è sicuro che siano perse comunque.E’ la fotografia di Chiusi quando tu dici che il Ministero andrebbe portato in giudizio per il suo comportamento verso questa tematica pregressa . L’hano fatto ? Mi posso sbagliare ma non mi risulterebbe. ” Dovrebbe” è verbo coniugato al condizionale .E allora tutti questi voli pindarici con ” il vapore che emanano le piscine di san casciano a cosa serve ?” Serve a tirare avanti ed a consentire l’uso dei voti fino a quando si può farlo e non a servire all’interesse della gente. Questa da osservatore esterno è la mia visione fin’ora mentre come si diceva una volta ”il popolo è muto”. E se è vero che sia ” muto ” allora non ha alcuna ragione di lamentarsi e si merita ciò che ha. L’assioma alla fine è questo. Ma la ragione di tutto questo c’è e tutto-od almeno una gran parte- è funzionale a questo disegno,con tutti dentro anche coloro che dicono spesso di essere uomini contro. Una volta si ricordava che ”il popolino” mormorasse che durante l’anno non si facesse nulla, poi nel periodo di elezioni si asfaltavano le strade, si tagliava l’erba e si rifaceva la faccia al paese. Ora anche questo sembra superato dal tempo e lo si vede guardandosi intorno, poi si dice che i bronzetti sarebbe bene che fossero portati anche qui…. Ma l’ipotetico flusso turistico e la ricchezza che dovrebbero portare-dal momento che si dice che l’italia potrebbe campare di cultura- mi dici come sarebbe amministrato ? Dove sarebbero alloggiati i flussi turistici ? Come si fruirebbe dei mezzi di spostamento per la vista delle Tombe Etrusche ? Quali siano i treni che fermino a Chiusi e che consentano una visita degna di ciò che abbiamo ? Chiedo venia per una battuta che che sconfina nel volgare ma talvolta per rendere meglio l’idea, come si dice dalle nostre parti ” quello che ce vò ce vo ”’ : ” se gli piacciono mosci le facciamo impazzire… ”
Quanto a museo e tombe etrusche il Ministero è e resta il primo e unico responsabile delle inaudite chiusure, perché è l’unico soggetto che decide orari, modalità di accesso e assunzioni di personale. Se il Comune negli anni avesse fatto più promozione, avesse valorizzati di più il patrimonio, avesse speso milioni in campagne turistiche o convegni culturali e il ministero avesse deciso di tenere le tombe chiuse e di chiudere anche il museo la domenica, la situazione sarebbe esattamente quella che è adesso. Ci vorrebbe una politica più determinata, che facesse quadrato e obbligasse il ministero quantomeno a discutere., questo sì. Ma è un altro discorso…
Carocarlo, sono perfettamente d’accordo con te !!
Un amministrazione seria e attenta, consapevole dei tesori della città, ha il dovere,sacrosanto,di rompere le palle,un giorno si e ,uno anche, a chicchessia pur di far valorizzare le proprie ricchezze !
Basta fare un giro per CHIUSI, per rendersi conto a chi abbiamo dato in mane la nostra,amatissima,città !
IL Prato è ridotto un mondezzaio, I Forti,sono punto e a capo . I giardinetti davanti al museo ,non ne parliamo !
Uno scandalo,come gli scavi sopra ai Bottini,fanno accapponare la pelle ! UNA volta ti affacciavi dal muro del prato e ti godervi un panorama molto bello, I campi sottostanti erano pieni di olivi ben tenuti ! ORA è tutto un casotto !
Non faccio nomi ma, sta alla porta e vende il sale, un giorno è andato in comune per far presente il degrado e si è sentito rispondere: io non ci faccio neanche caso,non sono questi i problemi che interessano ! È vero non sono questi ma,sono , ANCHE , questi !
PER tornare a bomba, lasciamo stare i bronzi di San Casciano,a San Casciano ! Noi abbiamo ben altro da far vedere ! Invece,permettiamo che sia mandato in malora !
Le amministrazioni comunali hanno avuto,purtroppo,per anni ,ministri e sottosegretari amici, perché non si sono raccomandati a loro ?
Mi sembra una cosa come quell’ uomo che si tagliò le balle per far dispetto alla moglie !…. io da quel ministro,FASCISTA,a chiedere qualcosa, non ci vado !
A questa amministrazione BASTANO ” quattro strimpellate ” e due feste ” UNITÀ ” per sentirsi a posto !
PER quanto riguarda San Casciano, lo sapete chi hanno dietro ?
…….Non son gambe da stivali,disse Sant’Agostino alle ranocchie!
E’ inutile ripetermi,sono già di mio prolisso e logorroico.Chi vuol capire capisca, gli elementi per capire ce li ha ed oltretutto sono quelli dei tempi, sia passati sia presenti già menzionati e menzionato anche il perchè e ciò che stà dietro alle cose.chi alla fin fine stia da una parte e chi stia dall’altra. Il discorso che ho fatto di coloro che si facevano chiamare ”gli amici di Chiusi” è lì a testimoniare,ma non solo. Altro non c’è e questo è il risultato.
Clamoroso per una volta sono daccordo con Niccoloʻ, il degrado del paese è sotto gli occhi di tutti, così come il deserto delle serate a Chiusi Scalo se si esvlude qualcuno a prendere un gelato in piazzetta. Se si escludono i lampi di tre serate del Lars regna la tristezza più assoluta, anche il festival orizzonti sembra avvitarsi su se stesso. Possibile che in 90 giorni di estate non si riescano ad organizzare venti serate con presentazione di libri, dibattiti, interviste o anche qualcosa di più leggero. Per quanto riguarda museo e tombe è vero che la competenza è del ministero ma se fossi un amministratore arriverei ad incatenarmi di fronte al museo pur di richiamare l’attenzione, al contrario sindaco e assesdori accettano in silenzio come se la vosa non lo riguardasse.
Purtroppo è vero che l’amministrazione non sbraita abbastanza, non alza la voce come sarebbe necessario e mantiene un profilo troppo remissivo nei confronti del ministero, ma anche da parte della politica, tutta, intesa come forze di maggioranza e di opposizione si assiste ad identico atteggiamento. Una battaglia come quella che in questo articolo si ipotizza, per portare temporaneamente i Bronzi del Bagno Grande a Chiusi e Chianciano (per le ragioni citate) potrebbe servire quantomeno ad alzare la voce ad accendere i riflettori su una questione tutt’altro che secondaria…
Marco ! Chiusi non ha bisogno dei bronzi del bagno grande !
Avrebbe bisogno ,eventualmente,di far tornare ,per qualche settimana, le cose Chiusine che sono nei musei mondiali ! Il British Museum di Londra ha pezzi importanti di Chiusi. Il metropolitan museum di New York ha un intero settore ” from Chiusi ” ! IN ITALIA,se non sbaglio a Messina, ci sono importanti pezzi di Chiusi che facevano parte della collezione ” Bonci Casuccini “.
Cosa vai a cercare i bronzi di San Casciano che sono a non meno di venti chilometri !
Bisognerebbe creare un evento ,importante,( non la sagra della corsa dei cocomeri in salita ), per poter portare persone ,da tutto il mondo, a visitare CHIUSI e sostare almeno per un paio di giorni !
Spendiamo soldi per quattro strimpellatori per la gloria di qualche amministratore,ma per cose importanti….nisba !
Ci vorrebbe una persona,come a San Casciano, che con le conoscenze e, gli appoggi giusti, riuscisse a risvegliare Chiusi da questo torpore pre-agonico !
Ci vorrebbe una persona, che avesse una mente ” aperta “, un professionista apposito per le pubbliche relazioni,non un fregnotto qualunque !
IL discorso è sempre lo stesso : NON con gambe da stivali,disse Sant’Agostino alle ranocchie!
Niccolò, quanto al “recupero” dei pezzi esposti nei vari musei del mondo, la risposta me la diede, molti anni fa, primi anni ’90, l’allora Soprintendente della Toscana Francesco Nicosia, grande etruscologo. Risposta che ho citato in questo articolo, in cui si parla della riedizione del fumetto di Topolino su Porsenna e gli etruschi di Chiusi uscito nel 1989… https://www.primapaginachiusi.it/2024/08/torna-edicola-la-storia-di-topolino-su-porsenna-il-suo-mausoleo-uscita-nel-1989/
Credo che avesse ragione Nicosia. Quindi quella è una battaglia non solo difficile se non impossibile, ma anche controproducente… Avere invece i Bronzi di San Casciano temporaneamente (come a Roma, Napoli e Reggio Calabria) farebbe bene ai bronzi, al miseo di Chiusi e a tutto il territorio. Ripeto e sottolineo “Temporaneamente” perché troppe persone fanno finta di non capire. Come in tati fanno finta di non sapere che per realizzare il museo dei Bronzi a San Casciano ci vorranno degli anni. Quanti? Intanto ne sono passati due e non è stato messo nemmeno un rigo su carta. Poi il progetto va fatto, va discusso e approvato. Poi servirà un appalto. E infine la realizzazione vera e propria. Trattandosi di opera pubblica, con i tempi dela pubblica amministrazione, quanto tempo servirà secondo voi?
Hai ragione Marco! Farebbe bene ai bronzi che ingrasserebbero un pochetto,avendoli visti molto deperiti!
IN quanto a quello che disse Nicosia ,trent’ anni fa, sarebbe da vedere !
Ci vogliono persone con i ” c……I sotto ,non intorno ” !
Lascia stare i bronzi dove sono !
Sono riusciti a spostare la Gioconda,non si riesce a fare arrivare qualche importante reperto da Londra o da Messina ? Ha ragione Salvini, per quest’ ultimo caso : ci vuole il ponte sullo stretto !!