BRAVIO A VOLTAIA, CON IL BRIVIDO. AL PALIO DEI TERZIERI COMANDA SEMPRE IL CASTELLO. E ADESSO VIA AI RUZZI DELLA CONCA DI CHIUSI SCALO

lunedì 26th, agosto 2024 / 17:10
BRAVIO A VOLTAIA, CON IL BRIVIDO. AL PALIO DEI TERZIERI COMANDA SEMPRE IL CASTELLO. E ADESSO VIA AI RUZZI DELLA CONCA DI CHIUSI SCALO
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A Montepulciano, ieri si è vissuto un Bravio al cardiopalma. Non solo per il sorpasso dei rossoneri su Cagnano a 200 metri dal traguardo, ma soprattutto perché il sorpasso è avvenuto in seguito ad un malore di uno degli spingitori neroverdi (Cesaroni) subito socccorso dal compagno. Bel gesto. Ma anche perché poco dopo si accascia al suolo anche lo spingitore Lorenzo Leonardi detto “Banana” di Voltaia,  con il suo compagno Attilio Niola, detto Attila, che taglia il traguaudo spingendo la botte da solo… Attimi di apprensione e paura, finché Cesaroni e Leonardi, soccorsi entrambi, alzano il braccio come a dire “stiamo bene”…  Applauso liberatorio e panno a Voltaia che vince il Bravio delle Botti per la sesta volta negli utimi 10 anni. Per Attilio Niola, vero e proprio Robocop delle Botti, che ha chiuso con 9 minuti e 16 secondi, è la settima vittoria personale. Per Lorenzo Leonardi la prima assoluta. Il panno dipinto da Manuela Betti resta dunque nella contrada di Voltaia, che aveva vinto anche nel 2023.

Anche a Città della Pieve la storia si ripete. E il Palio dei Terzieri va ancora una volta al Terziere Castello. E’ la vittoria numero 25, la quarta di fila. Il punteggio racconta di una sfida segnata: 123 punti per i neroverdi, 99 per ilo Borgo Dentro e 93 per il Casalino. Artefici del trionfo del Castello, terziere della “nobiltà” gli arcieri Alessandro Titttocchia, Francesco Cesaretti e Alessandro Cini. Il toro quindi se lo prendono quelli di Palazzo della Corgna.  Come per Voltaia a Montepulciano, anche a Città della Pieve si può parlare di “strapotere” del Castello. Dopo i due anni di sospensione causa pandemia, i neroverdi li hanno vinti tutti: 2022, 2023 e 2024… E aveva vinto anche nel 2019.

Entrambe le manifestazioni sono state seguite da migliaia di persone nonostante il caldo asfissiante. Come sempre il “contorno” è stato all’altezza delle sfide vere e proprie. Due feste grandiose, magnificenti verrebbe da dire. Due veri e propri tuffi nelle atmosfere rinascimentali di cui le due città sono mirabili esempi anche dal punto di vista architettonico.

La prossima “disfida” in programma nella zona è quella dei Ruzzi della Conca di Chiusi Scalo, con le 5 contrade che si contenderanno la “conca” appunto, non in un torneo cavalleresco, ma con un gioco pù recente molto in voga prima che nascesse il calcio: la palla al bracciale, che si giocava un po’ ovunque e soprattutto in Toscana, nelle Marche, in Piemonte, e si giocava negli “sferisteri”  detti anche “il gioco del pallone”. La festa chiusina che quest’anmno si svolgerà dal 30 agosto al 9 settembre,  non ha ancora raggiunto il traguardo dei 50 anni, come il Bravio delle Botti e il Palio dei Terzieri, ma ha comunque superato i 40… E’ nata solo 6 anni dopo le sfide di Montepulciano e Città della Pieve. Non ha mai raggiunto quei livelli di perfezione sul piano organizzativo e stilistico, né ha mai registrato gli stessi numeri come presenze di pubblico, d’altra parte Chiusi Scalo non è un centro storico medievale o rinascimentale e tra i palazzi razionalisti e quelli da borghesia industrialotta degli anni ’20-30, tamburi e bandiere fanno meno effetto. Però la sfida del bracciale è spettacolare e appassionante. Il livello del gioco è alto e ricorda molto da vicino quello dei grandi campioni dei primi del novecento… A difendere la conca quest’anno sarà la contrada del Mar Nero, vincitrice nel 2023 dopo 41 anni dal primo trionfo nel 1982, seconda edizioine della festa.

Chiusi Scalo a differenza di altri comuni limitrofi (Sinalunga, Torrita di Siena, Castiglion Fiorentino…)  non ha uno sferisterio, le partite si disputano allo stadio comunale appositamente “segnato”, ma a Chiusi Scalo e alle sue 5 contrade nate all’inizio degli anni ’80 sulla base dei rioni del paese, va il merito indiscutibile di aver tenuto in vita e riportato in auge un gioco che per quasi due secoli ha appasionato il popolo prima che gli inglesi inventassero un altro gioco, con un pallone più grande, senza rete nel mezzo e 11 contro 11 non tre contro tre…

Tra il bracciale e il pallone hanno vinto gli inglesi…

 

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