SARTEANO, ANCHE ENRICO LETTA COMINCIA AD AVERE DUBBI SULLA MEDIA ETRURIA. MEGLIO PUNTARE SU CHIUSI…

SARTEANO, ANCHE ENRICO LETTA COMINCIA AD AVERE DUBBI SULLA MEDIA ETRURIA. MEGLIO PUNTARE SU CHIUSI…
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SARTEANO – Questa mattina a sostenere Francesco Landi in vista delle prossime elezioni amministrative comunali, è venuto il segretario nazionale del Pd, nonché deputato del collegio di Siena alla Camera, Enrico Letta. Per Landi un appoggio importante. Al massimo livello, per quanto riguarda il suo partito.
Nella sua visita sarteanese Letta, sollecitato dallo stesso Landi,  ha affrontato il tema dell’alta velocità ferroviaria e ha detto una cosa rilevante: “la battaglia da fare insieme a Chiusi, alla Valdichiana e alle aree confinanti deve essere quella per stabilizzare le fermate del Freccia Rossa a Chiusi tutto l’anno e portare a due le coppie di treni quotidiane. Solo dopo ragionare di Media Etruria”. Così ha detto, più o meno.
La prima parte della frase è ciò che anche noi volevamo sentir dire da Letta. La seconda (“solo dopo ragionare di Media Etruria”) invece è una cazzata, detta al massimo livello, e per questo motivo ancora più grave. Tanto che può inficiare e depotenziare la frase precedente. Di Media Etruria non si deve ragionate dopo, non se ne deve più parlare, per niente, perché aarebbe uno spreco inaudito di denaro pubblico, una cattedrale nel deserto (non è una metafora: verrebbe realizzata davvero in mezzo al nulla, che non porterebbe alcun beneficio reale rispetto alle fermate alla stazione di Chiusi. Tanto più, se, come dice Letta stesso, queste dovessero diventare almeno due e per tutto l’anno.
L’unica ipotesi su cui ragionare adesso e in futuro non è la Media Etruria, ma come valorizzare la stazione di Chiusi che è già adesso, una stazione semi-in linea dove si ferma il Frecciarossa.
Questa storia della stazione in linea in mezzo alla campagna (che sia a Farneta, a Rigutino, a Terontola, a Montallese o a Ponticelli) deve essere quanto prima depennata dall’agenda. Attardarsi, come fanno alcuni sindaci e dirigenti di partito sull’ipotesi Media Etruria, solo perché “se si deve fare, meglio farla nel nostro territorio”, significa perdere tempo e distogliere l’attenzione dal problema vero. Che ovviamente è avere più fermate del Frecciarossa, nell’area a cavallo tra Valdichiana e Trasimeno, ma anche avere collegamenti efficienti e più rapidi con i treni normali, sia sulla linea Firenze-Roma, che sulla Chiusi-Siena, che sulla Orte-Foligno-Perugia-Terontola. E avere nello stesso tempo collegamenti stradali altrettanto efficienti e sicuri, per poter raggiungere rapidamente le stazioni ferroviarie.
Chiusi è già abbastanza servita da questo punto di vista; con la realizzazione dell’ultimo tratto della Pievaiola, tra Piegaro e Moiano-Po’ Bandino  potrebbe essere collegata a Perugia in meno di mezz’ora… Questo serve, non la stazione in linea. Enrico Letta faccia ora un altro passettino in avanti e sgombri il campo dalle suggestioni sulle stazioni volanti…
E la Regione Toscana cui ala fine spetterà la scelta, faccia altrettanto e punti su Chiusi. Non lo diciamo per campanilismo, perché questo giornale ha la sede a Chiusi, lo diciamo per semplice buon senso e per conoscenza del territorio. Chi vaneggia di stazioni in linea nel cuore della Valdichiana, lontano da tutti e da tutto, vada a fare una visitina alla Media Padana di Reggio Emilia, che ha un bacino d utenza potenziale 5-6 volte superiore a quella che avrebbe la Media Etruria, poi ne riparliamo…
m.l. 
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