DRAGHI DA BIDEN. QUANTO CI MANCA OGGI UNA … CONTESSA DI CASTIGLIONE

domenica 08th, maggio 2022 / 14:53
DRAGHI DA BIDEN. QUANTO CI MANCA OGGI UNA … CONTESSA DI CASTIGLIONE
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CETONA – Ieri a Cetona, sala S.S. Annunziata, si è tenuta l’interessante presentazione di un libro. Titolo “La contessa” di Benedetta Craveri, Adelphi. Si parlava di un personaggio ottocentesco. Ma molto attuale. Il personaggio in questione, raccontato magistralmente dall’autrice, incalzata dalla giornalista Lorenza Foschini, era Virginia Oldoini, coniugata Verasis Asinari, più nota come la Contessa di Castiglione. A Chiusi Scalo c’è un parcheggio intitolato a suo nome. Perché attuale?  Perché dopo la guerra di Crimea (guarda caso) nel 1856, il Regno di Sardegna, che vi aveva partecipato inviando 5 battaglioni di Bersaglieri, non perché gli interessasse qualcosa della Crimea, ma solo per ingraziarsi Francia e Inghilterra per cacciare gli austriaci da Lombardia e Veneto,  cercava in tutti i modi di convincere Napoleone III a sostenere lo stato piemontese, contiguo… Così Vittorio Emanuele II e Cavour decisero di giocare una carta segreta, inviando in Francia una giovanissima nobildonna fiorentina che a 17 anni era già sulla bocca di tutti. Appunto Virginia Oldoini, già sposata con Francesco Verasis Asinari, conte di Castiglione. Dopo avergli fatto un corso accelerato da spia e averle consegnato un codice cifrato da usare nei suoi messaggi, la giovane fu incaricata di sedurre proprio Napoleone III per carpirgli i segreti e le intenzioni e possibilmente per indurlo all’alleanza con lo stato sabaudo. La ragazza era ambiziosissima e spregiudicata, oltre che bellissima, e in breve divenne la star dei balli di corte dove si intrecciavano trame e intrighi politici. Napoleone III però era già anzianotto e di salute malferma, e la giovane Virginia, abilissima nell’uso della nuova arte della fotografia (si fa ritrarre in mille pose, con mille travestimenti… si può dire che con lei nasce lo star system) ovviamente provò ad entrare nelle sue grazie e ci riuscì, scatenando l’ira malcelata della moglie del sovrano, ma non si fece mancare niente e per i suoi scopi intrattenne molte relazioni politico-sessuali ed ebbe molti amanti. Tra questi anche il banchiere Rothshild  con il quale tentò operazioni di borsa piuttosto ardite e Costantino Nigra, ambasciatore del Regno di Sardegna in Francia e suo sodale, oltre che confidente amante, figura non secndaria del Risorgimento italiano (a Chiusi c’è un parcheggio intitolato pure a lui).

Insomma nel periodo delle guerre d’Indipendenza e della costruzione dello Stato Unitario italiano, Cavour e il Re avevano capito che da soli non sarebbero mai riusciti a cacciare gli austriaci dall’Italia del nord e a conquistare il sud e l’Italia di mezzo dove c’erano ancora il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio e allora videro nell’appoggio militare e politico della Francia e dell’Inghilterra l’unica soluzione (un po’ come Zelensky oggi con l’appoggio della Nato) e per raggiugere lo scopo usarono un particolare tipo di spionaggio. Quello “mondano” e sessuale della bella e spregiudicata Contessa di Castiglione che mentre dispensava servigi a Napoleone III e a figure chiave del suo entourage, faceva nello stesso tempo un servizio allo Stato sabaudo, che in ogni caso teneva sotto controllo pure lei…Percé con le spie non si sa mai…

Usarono la pedina più brillante che potevano mettere sullo scacchiere. La “star” dell’epoca. La giovane che fece girare la testa a mezza Europa.

Ecco, tra due giorni il presidente del Consiglio Draghi andrà a parlare con il presidente americano Joe Biden. Sul tavolo dei colloqui anche la questione Ucraina, l’invio di armi, le sanzioni, la Crimea che Zelensky si è detto pronto a cedere ai Russi in cambio del ritiro delle truppe, subito stoppato dal segretario generale della Nato…

Visto come è andata fino ad ora, visto l’atteggiamento di totale sudditanza dell’Italia e degli altri paesi europei (tranne la Francia che si è lievemente smarcata) alla linea dura degli Usa e della Nato, non vogliamo dire che al posto di Draghi ad incontrare Biden sarebbe meglio inviare Chiara Ferragni o Belen, ma, a volte un po’ di fantasia non guasterebbe (senza con questo etichettare la Ferragni e Belen come novelle contesse di Castiglione, altrettanto spregiudicate e “disponibili” a sacrificarsi per la patria).

Però, rispetto a Draghi e Di Maio, nei colloqui sia con Biden che con Putin e Zelensky forse una giovane “influencer” bene inserita nello star system, che sa benissimo come gira il mondo, come lo era la contessa Virginia Oldoini Verasis farebbe meglio. Peggio no, di sicuro.

m.l.

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