CHIUSI, NASORRI AL PD: “PERCHE’ QUESTA FRENATA SULLE ALLEANZE? NOI, 5S E POSSIAMO ERAVAMO PRONTI… “

mercoledì 28th, luglio 2021 / 10:31
CHIUSI, NASORRI AL PD: “PERCHE’ QUESTA FRENATA SULLE ALLEANZE? NOI, 5S E POSSIAMO ERAVAMO PRONTI… “
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CHIUSI – Dopo l’annuncio della possibile, ma non ancora certa, candidatura dell’avvocato Massimiliano Barbanera fatto da Italia Viva, (ovviamente come candidato di una lista civica, perché Scaramelli & C. sanno bene che con il simbolino del loro partitino raccatterebbero ben poco), esce allo scoperto anche Sinistra Civica ed Ecologista, che come Italia Viva fa parte della coalizione che sostiene Giani in Regione, pur non avendo piazzato nessun consigliere.

A Chiusi Sinistra Civica ed Ecologista è essenzialmente Marco Nasorri. Sostanzialmente solo lui. Ed è evidente che il passaggio di Nasorri dall’area di opposizione dei Podemos a quella della “maggioranza” di centro sinistra in alleanza con il Pd, avrebbe dovuto essere nelle intenzioni il primo passo verso l’abbraccio al Pd anche da parte dei Podemos…  Abbraccio che però, al momento, nonostante vari “abboccamenti” ancora non c’è stato. E Nasorri, con una nota diffusa ieri, richiama tutti, Pd in primis, alla responsabilità…  A Nasorri non è piaciuta l’inttervista rilasciata dal candidato sindaco Gianluca Sonnini e soprattutto quel passaggio in cui Sonnini dice che il Pd è pronto anche a presentarsi da solo… Come, dopo tutti gli sforzi che abbiamo fatto ci abbandoni così? sembra dire Nasorri a Sonnini,

“A poche settimane dalle elezioni  comunali di Chiusi  – scrive Nasorri – l’unica prospettiva credibile per uscire da un clima pieno di incertezze è realizzare un’alleanza progressista, ecologista, civica e riformista, come Sinistra Civica Ecologista sostiene  da tempo e, come dichiarato in un recente  comunicato dalla stessa segretaria  del PD  di Chiusi Simona Cardaioli. Una coalizione che sia l’espressione di un progetto politico  che unisce le varie anime della sinistra, aprendosi al contributo di movimenti, di cittadini e delle componenti  organizzate della nostra realtà. Nei giorni scorsi è parso di essere vicini al raggiungimento di questo obiettivo, soprattutto, riscontrando una condivisione sostanziale tra le varie anime della sinistra locale, che a Chiusi hanno riconosciuto nella candidatura di Enrico Letta alle suppletive del collegio di Siena e Arezzo una scelta condivisibile, perché esprime una personalità autorevole e di spessore politico, utile in questo momento per affrontare le fondamentali questioni del nostro territorio”.

Poi però è arrivata l’intervista di Sonnini, che Nasorri ha letto come un passo indietro: “Dall’intervista al candidato sindaco Gianluca Sonnini, il PD pare essere più incerto e meno determinato a questo approdo”, scrive il referente di S.C.E.il quale aggiunge:

“Pur non essendo stati coinvolti e nonostante ci sia un confronto ancora aperto  sui contenuti,  abbiamo apprezzato  pubblicamente la decisione del PD di indicare Sonnini a candidato sindaco. Dispiace che nella sua prima intervista non abbia valorizzato questa discussione e  riconosciuto la  nostra disponibilità, che è anche venuta dalla lista Possiamo Sinistra per Chiusi  e dal Movimento 5 Stelle”.

Qui Nasorri dà anche una notizia (o meglio una conferma): quella che M5S e Possiamo non stanno lavorando per una eventuale alternativa all’attuale maggioranza, come hanno fatto in questi 5 anni, ma sono sostanzialmente e dichiaratamente disponibili ad allearsi con il Pd. Disponibilità poco ricambiata dall’altro contraente, a quanto pare.

Tant’è che Nasorri invita il Pd a a fare chiarezza sui propri intenti, circa le alleanze: “Auspichiamo che il PD preferisca il confronto schietto alla tentazione di richiudersi nell’autosufficienza e nell’autoreferenzialità.  Se poi ha maturato altre convinzioni e altre idee sulle alleanze lo dica”. Messaggio chiaro.

Nasorri mantiene aperta la linea di credito verso la segreteria del Pd e il percorso da quest’ultima seguito per defenestrare Bettollini,  un Bettollini che anch’egli individua come il ba-bau da mettere all’angolo per superare “una stagione politica e amministrativa che è stata contraddistinta da uomini soli al comando, da una sovrapposizione tra partiti e amministrazione e da una politica che è stata rottamazione e non costruzione”.

Nasorri auspica, in conclusione “una visione alta e lungimirante della politica che si esprima nella capacità di lavorare per condurre un confronto serrato, indirizzato alla costruzione di  un’alleanza e un progetto politico veri – non un semplice cartello elettorale – e che rifiuta di sottostare ai ricatti e ai continui giochi al rialzo di chi non è interessato al futuro di Chiusi” (e qui il messaggio è anche a Scaramelli).

Insomma Marco Nasorri ci racconta che il tavolo della possibile coalizione di centro sinistra, che sembrava sul punto di chiudere il cerchio, adesso traballa. E del doman non v’è certezza…

Non sappiamo i motivi per i quali il Pd si è un po’ irrigidito e si è detto pronto a correre da solo, se per il fatto che Podemos e 5 Stelle hanno trattato anche su altri tavoli (e questo non è un mistero) oppure se ha semplicemente fatto due conti e ha “pesato” quello che potrebbe essere l’apporto politico e soprattutto elettorale dei vari 5 Stelle, Possiamo e Sinistra Civica ed Ecologista, di fronte alla necessità di spiegare al proprio elettorato la scelta di allearsi con chi era ed è tutt’ora all’opposizione…

Già non è semplice digerire il Governo Draghi con Salvini e Forza Italia, se ci aggiungi pure un’alleanza improbabile a Chiusi, il popolo Pd, già disorientato, diviso, deluso, potrebbe anche non capire. Forse Gianluca Sonnini qualche segnale in tal senso lo ha avuto e siccome non è nato ieri…

m.l.

 

 

 

 

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