PUBBLICO E GRATUITO, IL VACCINO CUBANO CHE POTREBBE ROMPERE L’ASSEDIO. IN MOLTI CHIEDONO CHE VENGA PRODOTTO ANCHE IN ITALIA

lunedì 01st, marzo 2021 / 13:15
PUBBLICO E GRATUITO, IL VACCINO CUBANO CHE POTREBBE ROMPERE L’ASSEDIO. IN MOLTI CHIEDONO CHE VENGA PRODOTTO ANCHE IN ITALIA
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Che poi in sostanza è la stessa cosa che sostiene, ad esempio, il nostro collaboratore Alessandro Lanzani, il quale ieri aveva  affidato a facebok questo appello: “Soberana2 Il vaccino cubano, entra lunedi in fase 3, somministrato a 42.000 persone a Cuba e a 90.000 in Iran e Venezuela. Dopo un mese poi fase 4. 100.000.000 di dosi. Avranno difficoltà a recuperare 100 milioni di fiale, se si rompe qualche macchinario hanno difficoltà a ricevere pezzi di ricambio per un dettaglio che si chiama bloqueo. Eppure ce l’hanno fatta ce la stanno facendo e ce la faranno.

Gratis, pubblico 100%, lo daranno ai turisti e ai paesi del sud del mondo. Dietro a soberana 2 altri tre vaccini soberana 1, Abdala e Mambisa.Totale 4.
Cuba ha 11 milioni di abitanti, la Lombardia 10 ma 0 vaccini prodotti. A Cuba hanno avuto 304 morti dall’inizio. In Lombardia oltre 28.500.
Qualcuno dia il numero di telefono dell’istituto di ricerca Cubano Finley alla Von der Leyen, a Draghi e a Fontana. È urgente”.
Intanto in Umbria, una regione tra le più colpite e ultima nella graduatoria delle persone vaccinate sul totale della popolazione, il capogruppo Pd in consiglio regionale Tommaso Bori  ha presentato una mozione “affinché la Giunta regionale valuti la possibilità di chiedere supporto al Governo e all’Ambasciata di Cuba, per ottenere l’invio di personale che possa aiutare il sistema sanitario regionale, come già avvenuto in Lombardia e in Piemonte. Oltre a ciò, di verificare la disponibilità, una volta validati da AIFA ed EMA, del vaccino Soberana 1 e 2”.
“È indispensabile – scrive Bori – affrontare le carenze dovute alle scelte sbagliate della Giunta potenziando il personale, con assunzioni bloccate da quasi un anno e mezzo e che risulta fortemente sotto organico. Il personale sanitario cubano è indiscutibilmente all’avanguardia nel soccorso e nella conduzione di situazioni emergenziali come dimostrato non solo nel corso dell’intervento sul territorio italiano, ma anche durante la diffusione di colera ad Haiti ed Ebola in Africa. In questo quadro ribadiamo che il vaccino è il mezzo più efficace che può permettere al nostro territorio di uscire dall’emergenza. Una recente inchiesta de Il Sole 24 ORE ha certificato come Cuba stia sperimentando due tipi di vaccino anticovid attraverso il ‘meccanismo Covax’, creato sotto l’egida della World Health Organization (WHO) per promuovere un equo accesso ai vaccini nei paesi poveri. I due vaccini sono Soberana 1 e 2, di cui quest’ultimo dovrebbe terminare la fase 3 entro marzo 2021. Il vaccino prodotto e sperimentato a Cuba potrebbe essere un valido supplemento agli attuali in commercio, anche perché si potrebbero acquistare a un prezzo inferiore o prodotto su licenza in Italia”…
Il sindaco di Chiusi, che nelle settimane scorse ha lanciato la proposta del “vaccino verticale” cioè per aree e non solo per categorie e fasce sociali, da farsi come test in zone circoscritte e di piccole dimensioni, pr testarne l’efficacia ed eventuali falle, ha annunciato ieri una nuova iniziativa:  “Scriveremo al Consiglio Regionale, ovviamente con spirito costruttivo e riflessivo, al fine di valutare la questione della vaccinazione sotto un altro punto di vista perché è il momento delle scelte e delle responsabilità anche delle istituzioni e della politica non solo dei cittadini”. Chissà se anche lui spingerà affinché la politica Toscana e quella italiana rompano gli schemi e comincino a chiedere accordi internazionali che mettano fine ale speculazioni economiche su un bene primario e universale come il vaccino contro una pandemia, spostando l’attenzione dalle multinazionali di Big Farma all’unico vaccino pubblico e gratuito, per aiutare Cuba a produrlo o riproducendolo in proprio, su licenza, a metterlo in circolazione laddove c’è bisogno…
Ciò comporterebbe un cambio di paradigma anche a livello politico, significherebbe rompere l’embargo nei confronti di Cuba, abbattere l’ultimo muro, dopo quello di Berlino, e avvalorare l’idea di un mondo diverso, basato non solo sul profitto e sui rapporti di tipo capitalistico, soprattutto quando si parla d beni comuni, ma questa è un’altra storia. Il vaccino cubano però è una storia molto concreta e, per molti versi anche molto bella.
m.l.
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