VIA AL RIFACIMENTO DELLA PIAZZETTA GARIBALDI: CHIUSI SCALO AVRA’ LA SUA AGORA’

giovedì 25th, febbraio 2021 / 11:49
VIA AL RIFACIMENTO DELLA PIAZZETTA GARIBALDI: CHIUSI SCALO AVRA’ LA SUA AGORA’
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DUE IDEE PER CHI VINCERA’ LE PROSSIME ELEZIONI: PISTE CICLABILI E STREET ART

CHIUSI – Sono cominciati ieri i lavori per il rifacimento di Piazza Garibaldi, nel cuore di Chiusi Scalo. Il progetto prevede la demolizione, già avviata, del muretto che perimetra la piazza, realizzato nel 2000, sindaco Ciarini, su disegno dell’arch. Paolo Corsi.

La “piazzetta” come la chiamano i chiusini tornerà ad essere uno spazio aperto, utile anche per eventuali eventi e come “agorà” cittadina. Del resto il muro fu pensato perché all’epoca ci giocavano i bambini ed era dunque un elemento di sicurezza. Adesso, dopo 20 anni, il numero dei bambini nel centro dello Scalo è diminuito e nel frattempo sono state create altre aree gioco, più attrezzate (in Piazza XXVI Giugno e in via Mameli per esempio). L’esigenza di una piazza aperta e più funzionale era stata posta dai commercianti e più precisamente dall’associazione Chiusinvetrina, proprio per valorizzare di più l’idea del “centro commerciale naturale” nell’area centrale di Chiusi Scalo.

La nuova piazzetta resterà interdetta alle auto e ingloberà le due strade che adesso la circondano, esclusa via Isonzo che resterà transitabile. Resteranno al loro posto sia gli alberi che il Monumento e nell’occasione sarebbe forse il caso di ripristinare l’epigrafe originale “1944-1974 nel 30° anniversario della Liberazione”, sostituendo la scritta attuale che fa riferimento, inopportunamente al 1999. Il monumento era già lì da 25 anni.

I lavori dureranno due mesi e mezzo, salvo imprevisti. L’importo dell’opera è di 126 mila euro. Ma nell’occasione, spiega il sindaco verranno eseguite alcune opere in via Massimo D’Azeglio  e via Guerrazzi oltre al rifacimento completo dell’asfalto di tutta via Leonardo Da Vinci con un asfalto in pasta colorata, tipo giallo terra di siena in modo da marcare il cuore del centro commerciale naturale. Spesa totale 150 mila euro.

Tra i passanti, nei commenti sui social e anche negli ambienti solitamente critici verso l’amministrazione qualcuno storce il naso, per il fatto che l’assetto della piazzetta non era vetusto, ma realizzato solo 20 anni fa. “Non era una priorità e quei soldi si potevano spendere altrove” mormorano gli scettici fermandosi ad osservare il cantiere e le ruspe in azione.

Il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici Micheletti lo hanno ribadito: “era un impegno preso con le associazioni di categoria, impegno che abbiamo voluto mantenere, per migliorare l’aspetto e l’appeal del cuore pulsante di Chiusi Scalo”.

Da queste colonne, quando fu annunciato il progetto, noi avevamo chiesto che fossero salvaguardate le piante e il monumento e questo, pare che sia assicurato. D’altra parte che Chiusi Scalo non abbia più una piazza da tempo è evidente (quella della stazione, con l’aiola centrale è diventata una rotatoria) e che forse una piazza che non sia un “giardinetto” chiuso, può servire. Non è bello smontare e demolire opere recenti, ma i tempi e le esigenze cambiano, anche molto rapidamente. L’importante è che alla fine sia fatto un bel lavoro.  

L’asfalto colorato in via Leonardo da Vinci può essere un’idea per dare un tocco di originalità. Noi ci permettiamo di mettere sul piatto altre due ideuzze (più volte ribadite) che segnaliamo a chi si presenterà alle prossime elezioni, soprattutto a chi le vincerà: 1) piste ciclabili urbane, magari in luogo dei posteggi, per collegare i punti nevralgici e più frequentati (scuola elementare, giardini pubblici, Chiesa, Piazza XXVI giugno, centro commerciale naturale, stazione); 2) grandi opere di street art sulle facciate libere degli edifici pubblici e privati, in modo da creare una galleria a cielo aperto e ravvivare  muri adesso molto tristi…

Ovviamente andrebbero trovate, nel primo caso nuove aree per parcheggi, anche multipiano; nel secondo caso la disponibilità dei privati, due cose non semplicissime, ma non impossibili.

m.l.

 

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