CHIUSI – Lo aveva detto, ieri in una dichiarazione a Primapagina. E oggi Juri Bettolini, confermando in pieno l’anticipazione, è uscito allo scoperto su referendum ed elezioni regionali.
Con un post sul suo profilo facebook (ormai la sua modalità di comunicazione) il sindaco di Chiusi ribadisce il suo disappunto per come il Pd e il centro sinistra hanno gestito la fase pre-elettorale e la formazione delle liste, ribadisce la distanza rispetto al gruppo dirigente attuale del Pd chiusino e senese, tiene il punto sulla necessità di mandare, anche con il voto, un segnale di “protesta” al suo ex partito, ma non nasconde l’amarezza per la situazione che si è determinata a livello locale e anche sul piano personale. Non biasima e non prende le distanze dai suoi assessori e consiglieri che si stanno impegnando nella campagna elettorale regionale per il Pd:
“Per il partito democratico, si sono invece esposti alcuni consiglieri comunali della mia maggioranza insieme ad alcuni assessori; chi più chi meno; atteggiamento che non critico, ma che anzi, ritengo legittimo, democratico ed un valore aggiunto al dibattito pubblico locale con buona pace di chi mi ha sempre rinfacciato che “il partito è una cosa e il comune è un’altra “ … e invece come vedete il tempo è sempre galantuomo e sono felice che il partito abbia capito che non può prescindere dalla sua amministrazione; io questo l’ho sempre sostenuto!!! Mi corre però l’obbligo di precisarvi che le indicazioni di voto che essi (i miei compagni e amici di amministrazione) hanno fornito o forniscono in queste ore, non mi rappresentano per nulla in questo attuale scenario politico. Non la penso come loro. Ma anche questo è un valore aggiunto ed un arricchimento alla campagna elettorale”, scrive Bettollini.
Che poi tende la mano e “apre” alla possibilità di una ricucitura dello strappo di inizio agosto: “il disappunto che provo per i dirigenti di questo attuale partito democratico è molto forte; spero però che, nei prossimi giorni, si possano ricucire i rapporti e sanare questa assurda frattura che ha portato tanti di noi, me compreso, ad una profonda sofferenza. Vedremo. E come si dice in questi casi: se son rose fioriranno”.
Insomma il sindaco non chiude la porta ad un “nuovo inizio”. E si dichiara, nonostante il disappunto, disponibile a ricucire. E questa è una carta pesante che Bettollini mette sul tavolo.
A suggello e conferma di ciò dichiara il proprio voto per il candidato presidente del centro sinistra Giani: “Nessuna croce quindi sui partiti ma una sola CROCE su Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana. Così si fa vincere tutto il centrosinistra e lasciamo ai partiti i giochini sulle preferenze”. Che è come dire l’importante è che il centro sinistra non perda la Regione Toscana, poi sul resto si discute…
Non c’è nel post personale di Bettollini alcuna indicazione a favore del’ex amico e predecessore Scaramelli, come qualcuno a Chiusi temeva. A dire il vero un po’ di propaganda a favore di Scaramelli l’ha fatta più lo stesso Giani la sera che è venuto al ristorante Season a Chiusi Scalo, quando citò più volte e ringraziò Renzi e Scaramelli, senza mai citare neanche di striscio i candidati senesi del Pd né tantomeno la questione Bettollini.
E anche la dichiarazione di voto del sindaco di Chiusi per il Sì al Referendum sul taglio dei parlamentari, è in qualche modo un “segnale” di distensione inviato al Pd. Avrebbe potuto fare come tanti esponenti Pd che per una ragione o per l’altra si sono espressi per il No, Bettollini. Invece è rimasto fedele alla linea. Qualcuno dirà perché anche lui è un po’ decisionista e insofferente verso le pastoie della politica rappresentativa. Ma può essere anche solo per dire al Pd che lui non è un avversario.
Adesso i confini del campo di gioco sono più chiari. Bettollini non si sente rappresentato, né rappresentante dell’attuale gruppo dirigente del Pd locale e provinciale, su questo non ci piove, ma non vuole la rottura a tutti i costi, non si mette di traverso, anzi dichiara il suo sostegno, con il voto, alla battaglia principale, che è quella di non consegnare la Toscana alla Lega e alla destra e sul referendum (per convinzione, come afferma, o per calcolo) si allinea all’indicazione di Zingaretti, a costo di trovarsi a fianco di alcuni dei suoi più accaniti detrattori.
Ha aspettato l’ultimo giorno di campagna elettorale. E’ rimasto defilato e in disparte fino ad oggi. Ma alla fine il leone messo ai margini del branco è uscito dal bosco. Ora la risposta spetta al Pd. La segretaria Cardaioli ha sempre detto che la questione-sindaco sarebbe stata affrontata dopo le elezioni regionali. Manca pochissimo. Lunedì sera, però, una prima risposta potrebbe venire dal responso delle urne. Lì saranno i numeri a parlare. E come è noto, la matematica non è un’opinione. La politica non è solo matematica, certamente, ma i numeri contano. Moltissimo.
m.l.
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Ma a Canossa ci arriva il frecciarossa?
La fantasia al potere si diceva una volta, qui altro che fantasia, si passa dal dare un segnale di protesta con il voto, quindi non votare il PD ma solo Giani, al cercare di ricucire con quel partito che critica e non vota ma che gli consentirebbe di ricandidarsi a Sindaco. Sulla confusione tra partito e amministrazione poi siamo all’ABC della politica.
MAMMA MIA !
GLI ELETTORI NON CONTANO PIÙ NULLA !
TRATTATI COME PECORONI !
IO CREDO NON SE LO MERITINO !
IN BALIA DI PERSONE PRONTE A FARE DEI SALTI MORTALI CHE ORFEI SE LE SOGNAVA IN OGNI SPETTACOLO DEL SUO CIRCO !
Si ride per non piangere. Il voto per protesta ci mancava, il partito che non può prescindere dalla sua amministrazione e poi che ci riserverà il futuro? Non avrete altro sindaco al dì fuori di me? Siamo al delirio
Ora si può dire tutto ma nemmeno nel Burundi la politica viene intesa e condotta in tal modo…con rispetto del Burundi…quindi da questo che ho detto ne deriva il fatto che chi dice di pensare politicamente( parlo del PD) offre da sè stesso ai cittadini la facoltà di essere segato a vita.E tutto per i motivi che ha detto concisamente Luciano Fiorani.Non c’è altro.Come se non fosse poco….
CAROCARLO,DA QUANTO MI DICONO,DA STAMANI SONO PARTITE LE ” TRUPPE CAMMELLATE” !!
CGIL E AUSER,( questo,si dice sia stato disposto da Giani)VANNO A PRENDERE TUTTI QUELLI CHE POSSONO ,LI PRELEVANO,ACCOMPAGNANDOLI AL SEGGIO,PER FARLI VOTARE .
LA FIFA,ALMENO IN TOSCANA È GRANDE !
IN PUGLIA L ‘EX MAGISTRATO,QUALCHE GIORNO FA, (pensate di che cosa sono capaci alcuni magistrati o gli ex magistrati) HA FIRMATO I CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO IN DIRETTA TELEVISIVA !
SIAMO ALLA RESA DEI CONTI ?
DA MARTEDÌ LA PALLA PASSERÀ A COLUI CHE OCCUPA IL QUIRINALE,O AI GENDARMI DELL’ EUROPA ?
SARÀ UN VOTO DI DISPERAZIONE O DI CONTESTAZIONE ?
Potrebbe essere un voto di “resistenza”… rispetto al PEGGIO CHE AVANZA (è un’opinione, ovviamente)
X Niccolò Martinozzi. Ma mi appare strano che tu ti stupisca di questo…eppure anche te hai un età che certe cose te le dovresti ricordare,del tipo che si aprivano i conventi di clausura e della propaganda che parlava delle Madonne che piangevano in probabile vista dell’orda rossa che avrebbe conquistato l’Italia…Negli ultimi degli anni ’40 e primi degli anni ’50 qualche gestore delle autolinee chiusine ci fece lauti guadagni per settimane e settimane a portare i fedeli a Santa Maria degli Angeli vicino Assisi, per vedere dalla piazza davanti alla Chiesa, la Madonna sulla sommità che dicevano che si muovesse e bastava un urlo di qualche visionario imbeccato dal prete che la folla s’inginocchiava e che piangeva e che si faceva il segno della croce….ma c’era anche di peggio ed oggi queste sembrano novelle ma la gente-parlo soprattutto dei poveri perchè ai poveri è più facile fargli il lavaggio del cervello- eppure si tenta di tutto per mantenere il potere ed io non mi stupisco perchè tale insieme e tale folla è quella di sempre, gestita,manipolata, obbediente e che non ha alternative e che più che altro imbeccata a sentirsi libera e che non ci pensa due volte a ritenere di dover obbedire per fermare ” il male” mentre alla fine è comandata da tale male in ogni sua forma ed espressione.Credi che sia vero che come dice Marco Lorenzoni per fermare il peggio ci sia bisogno anche di questo? In una società globalizzata le centinaia di milioni ed i miliardi di persone rispondono a stimoli sempre crescenti ed unidirezionali che stanno portando il mondo a vedere che centinaia di questi milioni di poveri saranno ancora più oppressi dalla miseria mentre gli si riempie il cervello che debbono lottare per la loro libertà.Ancora non si è capito da parte di questi ultimi che è il sistema economico ad essere oppressivo e a destinare alla fame ed al sottosviluppo anche coloro che riescono a scappare per approdare sulle rive dell’Europa,perchè scampo non ne avranno e se non sono direttamente loro ad averlo non lo avranno di certo i loro figli ed i loro nepoti. Allora, non è questione di destra o di sinistra,di portare l’Auser a votare col pulmino quando il sistema globale ha dei requisiti al proprio interno tali da disumanizzare il mondo intero e la natura.Nulla potranno nè l’Auser, ne altre organizzazioni, nè i partiti se non mettono fuori legge il sistema irrazionale e gli impediscono di fare le guerre e le distruzioni.Occorre che da ogni parte ci sia la responsabilità che prima finisca di produrre ciò che produce questo sistema e prima gli nuomini si solleveranno dal baratro di dove sono caduti.Ma è una lotta quasi impari, una lotta contro il tempo,una lotta che non vede i poveri insorgere perchè i poveri non hanno dietro un principio politico che dica ed illumini che la sola salvezza è la ripartizione della ricchezza.Non te lo devo dire io Niccolò che nel mondo i ricchi sono sempre di meno ma sempre più ricchi ed i poveri sempre di più e sempre più poveri.Come la inverti tale tendenza? Accettando quello che il sistema che ha portato fino a questo punto produce? O si è in malafede oppure non si vuol vedere la realtà.Se perdura la divisione fra i poveri il sistema vince ancora. Ed è questo che vuole,ed è questo che vogliono coloro che si riempiono la bocca di democrazia in un mondo come questo che chi ha e possiede ha la democrazia e chi non ha e chi non possiede la democrazia se la dimentica per generazioni. Forse siamo nati troppo presto per acquisire una maggioranza che pensi e che produca la giustezza di ripartire la ricchezza.Ci si scaglia contro il reddito di cittadinanza perchè si invocano chi lo abbia percepito e che se ne approfitti ma non si ragiona che tale reddito di cittadinanza è una inezia in confronto alle ricchezze di cui fruiscono certe persone e certe società e che reinvestono solo se ne hanno il profitto. Tutti invasati per il sistema keynesiano che ha visto mediare lo stato con il privato,il capitale pubblico con quello privato ma che ha usato il pubblico per ingrassare il privato.Questo non si dice e li puoi sentire che sono sempre gli stessi coloro che ti dicono come devi votare sennò l’italia va a scatafascio….ed intanto salvano le loro poltrone ed i principi economici che hanno dominato tutto e tutti e portato l’italia a questi punti, distrutto le famiglie,tolto il lavoro e far aumentare la precarietà perchè è nella precarietà che si possono ricattare le persone.Ed allora di cosa ci si stupisce se i forti sono sempre più forti ed i deboli sempre più divisi e sempre più deboli ? pensi che le poche rivluzioni del passato, quelle che hanno coinvolto interi stati non abbiano affrontato da un punto di vista etico e filosofico e materiale queste tematiche? Ma la gente invasata dal consumismo non nè toccata da tali temi e si pasce del consumo oggi meno di quello che dovrà sostenere domani.io li chiamo ” i nuovi poveri” e non perchè non abbiano i soldi per mangiare-almeno nel nostro mondo-ma perchè dietro di loro c’è un esercito di riserva fatto di miliardi di persone, escluse e che tendono a coltivare l’illusione che anche per loro ci sia il progresso e che tanto basti vendere la loro forza lavoro. La tematica sollevata con Paolo Scattoni la scorsa settimana per la quale ha censurato gli interventi e che l’ha definita che esulava dalle regole del suo blog riguardava proprio questo e questi massimi sistemi dei quali assolutamente non si vuole parlare. Caro Niccolò,è questo il danno procurato ai poveri dalla gente che è votata a non far apparire tali problematiche e che si fregia di progressismo e questo avviene in tutto il mondo,anche in quello più ricco e che detta l’economia agli altri,e soprattutto nel mondo dove governano alternativamente destra e sedicente sinistra,e che si rifiutano entrambe di cambaire musica.Ma se non la cambia la gente e non è la gente che è schiacciata a dover dare un segnale, mi dici chi la debba cambiare la musica? Chi gli vada bene tutto questo? I collusi? I carrieristi a tutti i costi ? I mafiosi ? Coloro che facevano i rivoluzionari 30-40 anni fa e che oggi vanno in processione con la candela in mano e cantano ostia divina e fanno finta di dimenticare i principi che avevano e che ti dicono che ormai il mondo è cambiato e non si può ragionare come si ragionava prima? Come se non fosse vero che i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri.Questo ha prodotto il sistema nelle teste della gente,grazie anche a chi ne ha permesso l’accettazione ed in prima fila il complesso mediatico che ti dice come devi pensare.Un esempio di tutto questo e che magari leggendo quanto ho scritto mi si risponde con: ”ma cosa c’entra ?”: Guarda alla Giunta ed i pensieri che hanno in testa i vari personaggi nei confronti delle tematiche delle ” ricuciture” fatte dal sarto principale che ha strappato il vestito perchè era troppo corto e non gli entrava e dai gregari che stanno silenti e che non si esprimono. Se fossi il segretario provinciale li chiamerei uno ad uno e gli imporrei di restituire la tessera come si faceva una volta in maniera molto più salutare per le persone e per il partito.Oggi queste sono anime pie e questo non si può fare.Ecco dove ci hanno portato e nemmeno in un arco di tempo tanto lungo.Ed allora ho ragione quando parlo del danno prodotto dalle dirigenze e giù giù sino ai singoli ?