E C’E’ CHI ANCORA SOTTOVALUTA IL CORONAVIRUS…

lunedì 09th, marzo 2020 / 16:40
E C’E’ CHI ANCORA SOTTOVALUTA IL CORONAVIRUS…
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Non più tardi dell’altra sera ho discusso con un amico medico che sosteneva come il coronavirus fosse poco più pericoloso delle influenze stagionali. Ed anche nella cerchia dei miei familiari c’è qualche tentativo di ridimensionare il fenomeno. Questi sono i dati comunicati dal Capo della Protezione Civile alle 18 di ieri 8.03.20: in un giorno i contagi sono stati 1.326, portando i casi positivi a 7.375, compresi i deceduti ed i guariti. I malati deceduti sono 366, che portano la percentuale dei morti sul totale dei contagiati al 4,9%. I contagiati attuali sono 6.387, di cui ricoverati in ospedale 3.557 (55,7% ) e quelli in terapia intensiva sono 650 (10%). Credo che sia difficile sostenere che si tratta di qualcosa che è poco più di un’influenza. E’ vero che la mortalità non è altissima, anche se è più del doppio dell’influenza stagionale. Ma il problema sta nei numeri. Ci hanno spiegato in molti che la diffusione delle influenze stagionali è ostacolata dagli anticorpi prodotti dall’organismo per combattere le influenze stagionali degli anni precedenti, anche se ogni anno diverse l’una dall’altra. Non essendoci invece anticorpi per il Covid 19, né cure, ci sono rischi di contagio altissimi. Attualmente il numero dei contagiati raddoppia ogni 2,6 giorni. E’ facile comprendere come gli ospedali non avrebbero posti disponibili per i ricoveri e ancor di meno per le terapie intensive. Già adesso, in Lombardia, sono stati approntati protocolli per decidere chi deve essere preferito nella terapia intensiva. Il criterio è la speranza di vita residua. Ecco, di fronte a tutto ciò, c’è chi ancora si ostina a minimizzare. Mi sono chiesto come sia possibile, e mi sono dato queste risposte, delineando il profilo di alcuni atteggiamenti tipici.
1) Il superficiale – fatalista. Si informa poco e ritiene che tutto sia affidato al caso. Pertanto non pensa di dover cambiare troppo le abitudini.
2) C’è chi è bastian contrario a prescindere. A lui non la si racconta. E’ vero tutto ciò che va contro l’opinione comune.
3) Il contestatore del sistema e dei media. E’ persona istruita e impegnata politicamente che contesta il sistema socio-economico e i media, ritenuti tutti al servizio del capitale e quindi non attendibili. Ha canali informativi alternativi.
4) Lo scettico-diffidente nei confronti della scienza, in questo caso della scienza medica, ritenuta al servizio esclusivo delle lobby farmaceutiche. In passato è stato anche vicino alle posizioni no vax. Adesso un po’ meno.
5) Il negazionista. In psicologia il fenomeno della negazione è definito come il processo psicologico di difesa di fronte ad un evento che provoca dolore e/o angoscia a livelli non tollerabili dalla propria psiche, e pertanto negato.
6) Infine c’è il tipo più pericoloso: lo stupido. E in questo caso, com’è noto, non c’è medicina.
Nonostante sicuramente ci siano stati, ci siano e ci saranno errori ed eccessi comunicativi della politica, dei media e della scienza, non abbiamo altra scelta al di fuori di quello che ci viene suggerito dalla scienza medica, deciso dalla politica e raccontato dai media. Possiamo aggiungere solo del sano buon senso. Dobbiamo cambiare abitudini per un periodo di tempo, si spera il più breve possibile, oltre che per proteggere noi stessi e i nostri cari, anche per responsabilità nei confronti della comunità di cui ognuno di noi fa parte.

P.S. E’ notizia di poco fa che la Regione Toscana ha inviato in Lombardia 9 ambulanze per spostare alcuni pazienti in terapia intensiva da ospedali lombardi a ospedali di altre regioni. Quando tutto sarà finito mi auguro che non ci sia bisogno di ricordare alle Regioni a trazione leghista che nessuno ce la può fare da solo, neanche i più forti.

Raffaello Battilana

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