CHIUSI, GIOVANE OPERAIO RUMENO TROVATO MORTO A CASA. CAUSE NATURALI, SI ESCLUDE L’OVERDOSE

giovedì 14th, novembre 2019 / 18:14
CHIUSI, GIOVANE OPERAIO RUMENO TROVATO MORTO A CASA. CAUSE NATURALI, SI ESCLUDE L’OVERDOSE
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CHIUSI – Un giovane di 33 anni di nazionalità rumena è stato trovato morto oggi a Chiusi, nella propria abitazione, in via Cassia Aurelia,  nei pressi del Rione Carducci. Tudor Codau questo il nome del giovane, viveva da solo e lavorava presso l’azienda florovivaistica Margheriti. Da qualche giorno non si presentava a lavoro e alla fine qualcuno ha allertato i carabinieri che ne hanno trovato il corpo senza vita nel bagno di casa… Sono intervenuti immediatamente anche i sanitari del 118 e il medico legale che fanno risalire il decesso a cause naturali. Non è stata disposta neanche l’autopsia.

Esclusa quindi l’ipotesi di una overdose, come era successo in due casi piuttosto ravvicinati nel 2018. Almeno stando alla prima ricostruzione, fatta a caldo.

Il ragazzo non aveva precedenti penali, né era mai stato segnalato alla polizia o alle autorità. Era uno dei tanti lavoratori di origine straniera, impegnati nella aziende del territorio. Probabilmente un malore improvviso (infarto?) la causa della morte. Non aveva parenti stretti in città, nessuno insomma lo ha cercato, se non i colleghi di lavoro, quando dopo giorni di assenza hanno cominciato a porsi delle domande…

Il fatto che vivesse da solo non gli ha consentito, ammesso che fosse possibile, di chiamare aiuto. E la tragedia si è consumata così. Tra le mura domestiche.

Quando si muore si muore soli, cantava De André. Mai come in questo caso quella canzone coglie nel segno…

La tragedia di Tudor Codau accende i riflettori su un mondo spesso invisibile. Quello dei tanti giovani (e meno giovani) arrivati da altri paesi che lavorano seriamente, onestamente nelle aziende agricole, nelle fabbrichette, nei cantieri di questo territorio e dei quali nessuno si accorge, finché non succede qualcosa di grave. E ci dice che quando succede qualcosa di grave è anche perché queste persone vivono sole, fuori dal contesto sociale, magari per scelta, ma anche per difficoltà di integrazione e indifferenza se non ostracismo latente, della popolazione locale.

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