CHIUSI: PALASPORT, VIA PIAVE, PIAZZA GARIBALDI, LAVATOI, OPERE PUBBLICHE IMPORTANTI VICINE AL VIA

venerdì 23rd, agosto 2019 / 15:17
CHIUSI: PALASPORT, VIA PIAVE, PIAZZA GARIBALDI, LAVATOI, OPERE PUBBLICHE IMPORTANTI VICINE AL VIA
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CHIUSI – Se uno passa davanti al nuovo Palasport in loc. Pania a Chiusi Scalo, rischia di rimanerci male. La struttura è praticamente pronta, ma tutto intorno è una desolazione. Erba alta e incolta, fin sotto i pilastri e i “tiranti” che reggono la volta… Noi ci siamo passati due giorni fa. Stava per partire una giornalata come quella del 2012 con la quale si riaccesero i riflettori sul depuratore delle torri, che l’allora sindaco Scaramelli non sapeva nemmeno di avere tra le disponibilità. Anche quello, come il Palasport, era nuovo di pacca, ma non era mai entrato in funzione e l’erba se lo stava letteralmente mangiando. Dopo il servizio di Primapagina il depuratore fu ripulito e messo finalmente in funzione.

Stavolta però, la telefonata fatta all’assessore Micheletti, per capire cosa si è inceppato relativamente aL palasport, ha sortito una risposta plausibile: “Il palasport non è in abbandono. E’ che non possiamo tagliare l’erba ogni 15 giorni. Almeno non si può fare finché la struttura non è operativa. E l’area esterna del Palasport è in via di completamento”, ha detto Micheletti. Il quale ha anche spiegato che “la gara di appalto per i lavori di sistemazione (vasca di laminazione per la sicurezza idraulica, posteggi, accesso, illuminazione, recinzione) è già stata espletata. I lavori sono stati aggiudicati il 14 agosto scorso e da quella data devono passare 35 giorni entro i quali le ditte perdenti possono fare ricorso, poi potrà partire il cantiere. Salvo intoppi vedremo i mezzi e gli operai all’opera alla fine di settembre. La ditta che ha vinto l’appalto è la BMC Srl di Vibo Valentia”.

Ecco spiegato lo stato attuale delle cose… Solo una fase preliminare, i classici tempi tecnici, per opere già, di fatto, cantierabili. Speriamo non sorgano intoppi. Anche perché lo stesso assessore Micheletti fa sapere che in questi mesi diverse società sportive anche professionistiche, di livello nazionale, sono venute a visionare la struttura per eventuali stages, tornei, eventi… Cosa questa non secondaria, per poter rendere il palasport un investimento remunerativo. Ritardarne la messa in funzione può compromettere molte cose. Resta sullo sfondo anche l’interesse della San Giobbe Basket, la società cestistica locale in orbita Reyer Venezia, campione d’Italia (la proprietà è del sindaco della città lagunare Brugnaro che come è noto ha forti interessi economici in zona e potrebbe lanciare una operazione simile a quella della Emma Villas Volley, nel basket…).

Diciamo che per ora tiriamo un sospiro di sollievo. Se è questione di 35 giorni, non morirà nessuno.

Ma Micheletti, Bettollini & C. tengano alta la guardia, perché un’altra incompiuta lasciata lì a marcire non sarebbe tollerata né tollerabile.

La data del 14 agosto, quella dell’aggiudicazione dei lavori del palasport, è la stessa anche per gli attesissimi lavori di sistemazione del comparto via Piave-Via Montegrappa e Piazza Garibaldi a Chiusi Scalo. Anche in questo caso vige la regola dei fatidici 35 giorni, prima di poter aprire il cantiere, ma  ormai siamo in dirittura d’arrivo. O, come si dice da  queste parti, “alle porte coi sassi”.  Entro fine settembre, appena dopo i Ruzzi della Conca il Comune metterà mano a situazioni annose. La piazzetta Garibaldi forse non era una delle principali priorità (l’attuale assetto è del 2000), ma via Piave e via Montegrappa, il cuore storico dello Scalo, aspettano un intervento da almeno 30 anni… E lì non sarebbe male, oltre a intervenire su marciapiedi, lampioni e sottoservizi, se si intervenisse  obbligando i proprietari di alcuni edifici fatiscenti e impresentabili, a ripristinare almeno un minimo di decoro. Sono cose non facili, soprattutto con certe proprietà sorde e mute, ma qualcosa in tal senso l’Amministrazione dovrà fare.

Oltre ai lavori allo Scalo (palasport e centro urbano), l’agenda delle opere pubbliche prevede interventi entro la fine del 2019 anche al Parco dei Forti, ai Lavatoi di porta Lavinia e nel quartiere di Pozzarelli. Tutti appalti in via di definizione.

Un tempo le amministrazioni locali aspettavano gli ultimi mesi del mandato per mettere in moto ruspe e escavatori, a Chiusi siamo un po’ in anticipo. Si rivota nel 2021, a fine 2020 dovrebbe essere tutto già fatto. Bettollini e Micheletti, evidentemente, si sentono tranquilli…

m.l.

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