CASTIGLIONE DEL LAGO, ORA E’ UFFICIALE: DOPO 10 ANNI SI RICUCE LO STRAPPO A SINISTRA

martedì 05th, febbraio 2019 / 19:45
CASTIGLIONE DEL LAGO, ORA E’ UFFICIALE: DOPO 10 ANNI SI RICUCE LO STRAPPO A SINISTRA
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‘PROGETTO DEMOCRATICO’ CONFERMA L’APPOGGIO A MATTEO BURICO. ORA SONO GLI AVVERSARI A DOVER INSEGUIRE…

CASTIGLIONE DEL LAGO  – Sono passati appena due giorni dalla vittoria di Matteo Burico  alle primarie del Pd, per la candidatura a sindaco, in vista della amministrative di primavera e già arriva il primo “bonifico” sul conto (politico) di Burico. Annunciato per la verità. Ma adesso certificato anche a posteriori. L’Associazione Progetto Democratico, ovvero il movimento costituito dai fuoriusciti dal Pd e da altri esponenti della sinistra diffusa castiglionese nel 2009, ribadisce l’appoggio a Matteo Burico alle primarie e anche d’ora in avanti, per vincere le elezioni.

Progetto Democratico si congratula con Matteo Burico per il successo conseguito alle primarie del P.D. a Castiglione del Lago. Ringrazia i propri sostenitori e tutti i cittadini che hanno compreso e condiviso la nostra scelta mirata a comporre un’alleanza progressista aperta e solidale che, nel rispetto reciproco e nella completa condivisione programmatica, sappia valorizzare le migliori risorse umane. Insieme dobbiamo ora vincere le elezioni amministrative con idee nuove e persone affidabili, affrontare con rinnovato entusiasmo le difficoltà e i problemi non risolti della nostra comunità. Crediamo che ci siano le condizioni perché tra le forze del centrosinistra si respiri aria nuova, tra i cittadini la volontà di impegnarsi guardando con ottimismo al futuro. Come preannunciato, definito un programma di governo dell’amministrazione comunale, proporremo una nostra lista di sostegno al candidato sindaco“. Così scrive Stefano Nuccioni, presidente di Progetto Democratico.

Come è noto, a Castiglione del Lago si vota con il ballottaggio. Ma  l’appoggio della lista di Progetto Democratico, con la ricomposizione della frattura determinatasi 10 anni fa e rimasta aperta anche nel 2014, potrebbe consentire a Burico di vincere le elezioni al primo turno. Serve il 50% + 1 dei voti e non sarà facile. Ma a questo punto neanche impossibile. La linea della discontinuità rispetto alle ultime due amministrazioni a guida Batino potrebbe anche riportare all’ovile almeno una parte di voti “migrati” verso i 5 Stelle, cinque anni fa.

Il problema più grosso adesso, per il Pd e gli alleati sarà quello di evitare “fronde” interne, ad esempio tra coloro che hanno lavorato, anche alle primarie per la continuità con l’era Batino e con l’amministrazione uscente. Alessio Meloni, uno dei due sconfitti nella consultazione domenica scorsa, ha un suo zoccolo duro di supporters a Villastrada e Gioella (dove ha vinto) ma anche a Sanfatucchio, frazioni non irrilevanti nella conta dei voti. Li metterà a disposizione di Burico oppure… I due hanno un approccio diverso alla politica, negli ultimi giorni pre voto si sono anche beccati pesantemente (Meloni ha criticato l’accordo personale e preventivo con Progetto Democratico da parte di Burico), ma non sono lontanissimi come posizioni e anche su alcune questioni strategiche, vedi il rapporto con la vicina Toscana. Probabile che alla fine trovino una linea comune. Stesso discorso vale per Mariella Spadoni che però alle primarie ha raccolto meno.

Un’incognita non di poco conto è rappresentata anche dall’incertezza su quali e quanti saranno gli avversari. Ci saranno, ad esempio, i 5 Stelle, oppure decideranno di non presentarsi, magari per favorire – come di vocifera – la Lega? E il centro destra che farà?

Il Pd che sembrava messo piuttosto male e anche controvento rispetto al nuovo corso che vorrebbe Zingaretti segretario nazionale, è stato il primo a uscire dall’impasse. Lo ha fatto  rischiando molto con le primarie, e ha portato a votare circa 2.500 persone, che non sono bruscolini, di questi tempi… Adesso arriva anche la notizia ufficiale che lo strappo a sinistra del 2009 è ricucito e che il fronte marcerà compatto. Anche Rifondazione ha lasciato intendere che con Burico è pronta a dare una mano… Ora sono gli altri che devono sciogliere i loro nodi e a dover rincorrere. Fermo restando che la partita è tutta da giocare e l’esito non è scontato, il Pd oggi, 5 febbraio, sta molto meglio di un mese fa. Forse anche di 5 anni fa, ma cinque anni fa era un altro mondo.

 

Nelle foto:in alto Fabio Duca e Stefano Nuccioni, i de leaders di Progetto Democratico; al centro Matteo Burico con il sindaco di Chiusi Juri Bettollini.

 

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