DICIOTTENNE RUMENO MORTO IN VIA OSLAVIA: LA QUESTURA CONFERMA TUTTE LE IPOTESI FATTE DA PRIMAPAGINA. ANCHE QUELLA DI UNA PARTITA DI EROINA TAGLIATA MALE MESSA IN CIRCOLAZIONE NELLA ZONA

lunedì 09th, luglio 2018 / 11:30
DICIOTTENNE RUMENO MORTO IN VIA OSLAVIA: LA QUESTURA CONFERMA TUTTE LE IPOTESI FATTE DA PRIMAPAGINA. ANCHE QUELLA DI UNA PARTITA DI EROINA TAGLIATA MALE MESSA IN CIRCOLAZIONE NELLA ZONA
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CHIUSI –  La Questura di Siena, con un comunicato ufficiale di sabato scorso (7 luglio) ha confermato tutte le ipotesi formulate da Primapagina sulla morte improvvisa del diciottenne di origini rumene, avvenuta la settimana precedente in via Oslavia a Chiusi Scalo. Confermata la morte “per arresto cardiaco dovuto all’assunzione di un cocktail di droghe tra le quali l’eroina“.

A tal proposito la Questura spiega che “il giovane conosciuto nella cittadina, dove aveva iniziato gli studi superiori poi interrotti per dedicarsi al lavoro, era considerato un bravo ragazzo, sempre disponibile con gli altri. Da qualche tempo era andato a convivere con una ragazza coetanea, nell’appartamento dove è stato trovato cadavere.
Non si esclude che il ragazzo abbia assunto il micidiale mix di droghe proprio all’interno della casa nella quale è morto. Adesso gli inquirenti dovranno verificare se fossero presenti altre persone e le loro eventuali responsabilità, nella cessione della sostanza letale“. Ma la Questura conferma anche l”ipotesi, a questo punto, più preoccupante di tutte che questo giornale aveva gettato sul tavolo, notando come il caso del 18enne rumeno fosse il secondo in poche settimane in un realtà di piccole dimensioni come Chiusi: quella che sia stata messa in circolazione una partita di eroina tagliata male, quindi pericolosa: “Si parla – scrive la Questura – del secondo decesso per assunzione di sostanze stupefacenti dall’inizio dell’anno in una piccola realtà come è Chiusi, tanto che è stato aperto un procedimento penale presso la Procura della Repubblica di Siena, muovendo dall’ipotesi, che pare confermata dalle primissime indagini condotte dalla Polizia di Stato, in particolare dal Commissariato di Pubblica Sicurezza del luogo, di una partita di eroina tagliata male, che circola nell’ultimo periodo nelle zone di Chiusi e Chianciano Terme.

Una dichiarazione, questa da parte della Polizia, che fa scattare un allarme immediato. Dopo quella del 31enne chiusino trovato morto in via Meucci e quella del diciottenne trovato cadavere in via Oslavia, altre vite potrebbero essere in pericolo. Implicitamente la nota della Questura conferma che nella zona di Chiusi-Chianciano un “giro di droga”, anche pesante c’è ed è conclamato. “Dio c’è”, insomma anche in questa parte di Valdichiana, anche se nessuno lo scrive più come un tempo sui cartelli stradali, per far sapere che la merce è arrivata… C’è da augurarsi che l’indagine avviata porti ad individuare nel più breve tempo possibile gli spacciatori. Perché l’eroina è un problema in sé, se poi è anche tagliata male, il problema è doppio.  Due morti in due mesi sono un tributo altissimo per una cittadina come Chiusi. Due tragedie immani. L’ultima vittima peraltro era – secondo quanto scrive la stessa Questura –  un ragazzo per bene, non un “tossico abituale”, stesso discorso per il giovane chiusino morto in precedenza.

Adesso, questa storia della droga e della partita pericolosa (addirittura letale) non è più una supposizione giornalistica fatta mettendo semplicemente in fila gli elementi, i contorni e le coincidenze della vicenda, ma una ammissione ufficiale da parte della Polizia di Stato, che è l’organo preposto al controllo del territorio.

Chi nei giorni scorsi ha accusato Primapagina di fare dello sciacallaggio, addirittura di aver usato toni razzisti, solo per aver specificato che il ragazzo morto in via Oslavia era di origini rumene (cosa che ha fatto anche la Questura, del resto) dovrebbe rimangiarsi le stupidaggini che ha detto e chiedere scusa. Soprattutto nel caso di esponenti politici e consiglieri comunali (Bonella Martinozzi e Luca Scaramelli, per esempio)  i quali anche per la funzione che ricoprono, dovrebbero stare più attenti ai commenti che fanno.

Ovvio che di fronte a eventi tragici come la morte improvvisa di due ragazzi a distanza di poche settimane, il sentimento principale è quello del dolore  per le due vite spezzate, ovvio che nel dire che uno era rumeno e uno chiusino non c’è nulla di razzista (neanche in sottofondo), è semplicemente un elemento di cronaca; ovvio che la speranza è che gli inquirenti facciano luce su eventuali responsabilità di altre persone, ma, lo ribadiamo ancora una volta, in questo momento la cosa più importante è individuare quella partita di eroina tagliata male ed evitare che faccia altre vittime.

Da registrare una dichiarazione rilasciata da sindaco di Chiusi Bettollini. Anch’egli non nasconde o minimizza il problema: “Queste sono notizie che non vorresti mai commentare. Sono vicino alla famiglia, che conosco bene; una famiglia stimata e rispettata da tutti. Il tema della droga è una piaga vera che bisogna affrontare insieme. Da uomo delle istituzioni ho piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e sono certo che il loro lavoro sarà importante, incisivo e velocemente risolutivo del problema che sembra emergere nel nostro territorio. Allo stesso tempo però, dobbiamo riconoscere che nella nostra comunità c’è un problema e che la soluzione va trovata tutti insieme e proprio per questo, l’impegno della nostra Amministrazione sarà quello di aiutare il lavoro delle forze dell’ordine favorendo incontri di sensibilizzazione tra genitori e tra ragazzi. I problemi non si nascondono, ma si affrontano, senza eccessi ma anche non sottovalutando. Nel prossime settimane ci impegneremo per questo. Desidero abbracciare forte la famiglia”.

M.L.

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