IL CHIUSI IN CADUTA LIBERA, ORA HA PAURA. MA ARRIVANO RINFORZI DI QUALITA’

lunedì 16th, gennaio 2017 / 17:32
IL CHIUSI IN CADUTA LIBERA, ORA HA PAURA. MA ARRIVANO RINFORZI DI QUALITA’
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PRESI IL GIOVANE RAMPELLI E IL “GIRAMONDO” LA VECCHIA, UNO CHE GIOCAVA CON MARCHISIO E GIOVINCO NELLA JUVE…

CHIUSI – Che sarebbe stato un campionato di sofferenza lo avevano preventivato tutti, allenatore, giocatori, dirigenti e anche tifosi. Poi però un girone di andata superiore alle attese, con la squadra che è stata addirittura seconda in classifica, aveva fatto sperare almeno in una salvezza tranquilla con qualche bella soddisfazione. Invece, da novembre in poi il Chiusi pur non giocando male, ha cominciato a scivolare. E adesso lo scivolamento è diventato una caduta rovinosa: dal 20 novembre, sette partite disputate, 5 del girone d’andata e due del ritorno, e solo due uinti messi in carniere: 1 conquistato a Foiano con l’ultima in classifica e uno in casa contro il Grassina che all’epoca era secondo. Per il resto 5 sconfitte. Magari di misura e dovute anche ad infortuni, malanni e squalifiche di giocatori fondamentali. Ma adesso la classifica piange. Il Chiusi ha 19 punti in 17 partite disputate. Una media da brividi. E’ a 6 punti dal quarto posto, ma anche a soli due punti dal penultimo. Ieri ha perso ad Anghiari contro il Baldaccio Bruni per 2-1. Domenica scorsa aveva perso con la Bucinese, nel turno precedente contro la capolista Montevarchi per 3-1 in casa…  Domenica prossima dovrà vedersela, in casa contro il Signa 1914,  squadra che è nel quartetto a 25 punti (Baldaccio Bruni, Bucinese, Signa appunto e Zenith Audax Rufina)…

Alla vigilia della gara persa ad Anghiari la Società Biancorossa aveva annunciato l’acquisto di Niccolò Rampelli, centrocampista di grandi speranze, classe 1998. Chiusino e nato calcisticamente nel Chiusi il ragazzo era alla Berretti dell’Arezzo e ha disputato pure qualche amichevole con la prima squadra in Lega Pro. Un ritorno importante perché gli osservatori parlano molto bene del giocatore. Ieri la prima apparizione e una buona prestazione. Suo l’assist per il gol del solito Bastianelli, che non sarà Ibrahimovic o Higuain, ma la porta la vede, e sta facendo un campionato eroico, lassù, a reggere il peso dell’attacco praticamente da solo…

Anche ieri, come altre volte, il suo gol non è bastato, ma lui c’è sempre. E il cartellino lo timbra in orario. Nel lavoro non si risparmia, prende anche un sacco di sportellate e di calci negli stinchi. Dicevamo che soffre di solitudine, perché il suo “gemello” Pallanti da mesi è scomparso dai radar per un acciacco al ginocchio Domenica 8 gennaio, contro la Bucinese, si è rivisto in campo, per una manciata di minuti nel finale. Poi ieri neanche in panca. Mistero. L’acquisto già anunciato, ma operativo solo dalla prossima partita di un nuovo “puntero” fa pensar male.

Ma il “puntero” non è un giocatore qualsiasi. Si tratta di Alessandro La Vecchia (foto)  orvietano classe 1985, uno che ha giocato 5 anni nelle giovanili della Juventus con Marchisio, Giovinco, Palladino e Criscito. Con la Primavera bianconera ha vinto un Viareggio.  All’epoca, la prima squadra era allenata da Capello. C’erano Del Piero, Nedved, Mutu, Ibra, Buffon… In nallenamento li ha incrociati spesso. Ricorda ancora l’abbraccio di Del Piero dopo un gol…

Poi ha fatto il giramondo andando a giocare a Trento, a Teramo a Fondi in serie C e anche all’estero, in Thailandia, in Romania e ultimamente (nella stagione in corso) in Estonia. Serie A… Troppo freddo probabilmente. Quindi il ritorno a casa. Darà una mano al Chiusi. E’ un giocatore tecnico e di esperienza e con un certo fiuto per il gol.  Non potrà salvare il Chiusi da solo, ma può servire.

Come serviranno grinta, cuore, attaccamento alla maglia e magari un pizzico di quella fortuna che fin qui non ha certo arriso ai biancorossi.

La classifica è corta, cortissima. Basta un filotto di risultati utili e la barca si può rimettere in linea di galleggiamento. Servirà il recupero dei giocatori acciaccati, forse qualche altro acquisto e, diciamolo, anche quel giocatore in più che di solito fa la differenza: il calore e il sostegno del pubblico. Perché la salvezza, spesso, non è solo questione di tecnica e di moduli, ma anche di atmosfera, di clima, di voglia… Dopo la gara contro Signa 1914 il Chiusi dovrà affrontare Sestese e Porta Romana, due squadre che attualmente sono sotto, ad un punto di distanza, e poi Zenitj Audax. Quatro gare difficili, naturalmente, ma non proibitive. Con 7-8 punti forse la squadra potrebbe tornare a respirare aria più salubre. Dongarrà & C. possono farcela. Se non prevarrà lo scoramento. O logiche da… “rompete le righe”. Per ora nessuno parla di allenatore in bilico. Certo, dopo 5 sconfitte in 7 gare può succedere che la guida tecnica venga messa in discussione, ma non sembra il caso dei Chiusi. Per ora, almeno.

m.l.

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