Chiusi sconfitto dalla capolista Montevarchi. Ma la quadra c’è.
CHIUSI – Anche dallo schieramento di forze dell’ordine sembrava una partita di quelle che a Chiusi non si vedevano da anni. Sembrava la famosa partita Chiusi-Montevarchi del ’59. Allora vinse il Chiusi. Stavolta invece ha vinto il Montevarchi, che si presentava da capolista solitaria e non ha fatto sconti. E si è anche capito perché l’Aquila Montevarchi è prima in classifica ed è la Juventus del girone B di EccellenzaToscana. Non solo una società blasonata, ma anche una squadra forte, diciamo pure di categoria superiore, con un tifo straordinario. Al “Fabio Frullini” di Chiusi erano più i supporters valdarnesi che quelli di casa. Con un manipolo piuttosto numeroso di ultras che sotto lo sguardo vigile della polizia, ha cantato per tutta la durata della gara. Cose che si vedono raramente nei campi di calcio delle serie minori.
Dicevamo che il Montevarchi ha vinto. E ha vinto nettamente: 3-1. Ma dopo aver chiuso il primo tempo sul 2-0 con un gol direttamente da calcio d’angolo, con Strukelj non impeccabili, e uno su rigore allo scadere della prima frazione di gioco, gli aquilotti si sono un po’ seduti e il Chiusi ha preso campo e coraggio, ha accorciato le distanze con Bastianelli su punizione e ha provato anche a pareggiare andandoci vicino in un paio di occasioni. Poi però per la legge non scritta del gol sbagliato gol subìto, i rossoblù hanno chiuso la pratica al termine di un contropiede che in prima battuta Strukelj era riuscito a neutralizzare. I biancorossi di Laurenzi non hanno comunque demeritato. Di fronte ad una squadra certamente superiore in tutti i reparti, hanno tenuto botta, hanno fatto paura alla formazione valdarnese che sul 2-1 si è coperta sostituendo il trequartista con un difensore. Anche nel primo tempo, sul risultato di 0-1, il numero 10 chiusino Sereni ha avuto la palla del pareggio, ma si è visto respingere il tiro a botta sicura dal portiere ospite, bravissimo in più di una occasione.
Insomma l’Aquila dopo la battuta di arresto casalinga di domenica scorsa contro il Grassina torna a volare con sicurezza ed eleganza. Il Chiusi resta fermo in classifica, ma ha dimostrato ancora una volta carattere e anche un gioco non banale.
Bastianelli, senza il “gemello del gol” Pallanti, fermo ai box da troppo tempo, si danna l’anima, ma è drammaticamente solo là davanti. Corre, recupera palloni, prova a sgusciar via agli avversari, prende botte a non finire e se gli capita la palla buona la mette pure dentro… Ma non può bastare. Stavolta non è bastato. Al Chiusi serve Pallanti, o un centravanti che faccia quello che faceva lui. Così è dura, anche se la squadra gioca bene. Naturalmente non sono le partite come quella con il Montevarchi, che il Chiusi deve vincere. Queste ci sta che il Chiusi possa perderle, anche al “Frullini”. Il Natale in casa biancorossa non sarà dei più radiosi, perché una sconfitta fa sempre male, ma la squadra c’è. Ha dimostrato di esserci anche contro la Juventus dell’Eccellenza.
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