FRANA SULLA 146 E INCROCIO DEI 4 PODERI, ECCO LA POSIZIONE DELLA PROVINCIA: MANCANO I SOLDI, MA GLI INTERVENTI SI FARANNO
CHIUSI – In seguito alla mozione unitaria approvata dal Consiglio Comunale di Chiusi il 6 ottobre e inviata alla Provincia e alla Regione, con la quale si chiedevano interventi urgenti sulla frana della strada 146 e sull’incrocio dei 4 Poderi, chiedendo alla Provincia di approvare rapidamente il bilancio preventivo 2016, ovviamente decisivo per poter affrontare le opere, l’Amministrazione Provinciale, interpellata in proposito, attraverso i suoi organi tecnici e politici risponde che “con i tagli della Legge di Stabilità 2015 tutte le province italiane hanno sofferto e soffrono una grave situazione in termini di mancanza di risorse, che si aggrava di anno in anno in ragione delle disposizioni governative in materia. Per il 2016 la Provincia di Siena, grazie all’oculatezza della gestione interna, all’avvio di procedure di valorizzazione immobiliare e ad altre fonti di finanziamento, sarà in grado di approvare il proprio bilancio il prossimo mese, cosa che non accadrà a circa il 20 % delle Province Italiane già in dissesto. E si arriverà all’approvazione solo nei primi giorni di novembre, non per responsabilità dell’Ente, ma perché il governo ha destinato circa 130 milioni di euro al comparto province solo nel mese di settembre e grazie anche all’intervento del presidente di UPI Achille Variati Presidente della Provincia di Vicenza e del Presidente Nepi che, in un incontro con la commissione bilancio in delegazione della province italiane, hanno fatto valere le loro ragioni. Lo stanziamento aggiuntivo porterà al regolare esercizio finanziario solo negli ultimi mesi dell’anno ma consentirà comunque una programmazione/esecuzione a breve di vari interventi in materia di opere pubbliche, molti dei quali proprio sulla viabilità”.
Questo per quanto attiene al bilancio. Sulla questione viabilità e manutenzione stradale questa è la posizione della Provincia: “Sul dibattuto e talvolta strumentalizzato tema della sicurezza stradale, occorre precisare che la Provincia ha sempre profuso il massimo sforzo in materia, ma che le risorse disponibili sono, oggi, enormemente inferiori rispetto ai bisogni. Le risorse ad oggi a disposizione della provincia sono circa il 5 % di quelle che servirebbero solo per intervenire sulle priorità già individuate (circa 22 milioni di euro).
Tuttavia, in mancanza di risorse, la Provincia ha provveduto comunque all’introduzione di misure espressamente finalizzate all’utilizzo, sia pure menomato, delle infrastrutture, nella massima sicurezza. Un semaforo su una strettoia causata da una frana è un intervento che, se non migliora la transitabilità, mette al sicuro gli utenti dai pericoli dell’evento iniziale, in attesa di un intervento definitivo di ripristino. Sempre ai fini della sicurezza c’è poi l’estrema ratio della chiusura dell’infrastruttura, fatto che deve essere scongiurato, ma sul quale, se davvero è la sicurezza il tema centrale del dibattito, deve essere fatta con onestà intellettuale una riflessione da parte di tutti”.
Sulle due “emergenze” per le quali la mozione del Consiglio Comunale di Chiusi sollecita una soluzione, la Provincia non nasconde le difficoltà e la penuria di risorse, ma annuncia comunque interventi nell’un caso e nell’altro, in tempi rapidi:
“Per l’importante arteria che è la SP 146 nei pressi di Chiusi (frana loc. Fonte del Boia), la Provincia, dopo aver subito provveduto, a seguito dell’evento calamitoso, a mettere in sicurezza la strada, con questo consentendo la transitabilità almeno attraverso la regolamentazione semaforica, ha avviato, non appena ne ha avuto le possibilità economiche, le progettazioni per l’intervento di ripristino e ha inserito questo nel Piano Straordinario 2016 degli interventi stradali da avviare entro l’anno. Quindi per questo caso si profila una soluzione definitiva e assolutamente soddisfacente nel giro di alcuni mesi a cavallo tra 2016 e 2017.
Per quanto riguarda invece l’incrocio dei 4 Poderi, la Provincia ha da sempre operato per il miglioramento di quella, così come di molte altre intersezione sulla sua rete stradale. Già nel 2009 era stata operata un’importante opera di potenziamento della segnaletica, con l’introduzione, non obbligatoria, di segnali lampeggianti e altri apparati di presegnalazione. Purtroppo su questo luogo e sul triste incidente che si é verificato settimane addietro é stata imbastita una serie di commenti, anche attinenti alla sfera politica, che cercavano di mettere in cattiva luce l’operato della Provincia, ma vedremo quale è stata l’effettiva causa dell’incidente , effettiva causa che emergerà dagli accertamenti di autorità e strutture competenti e non da illazioni e commenti gratuiti e fuori luogo.
Anche su questo problema tuttavia, la Provincia, di concerto con il Comune di Chiusi, sta valutando alcune soluzioni tecniche per aumentare la funzionalità dell’intersezione e, con questa, la sicurezza. Naturalmente anche qui il tema delle risorse che saranno (o meno) disponibili è centrale. Va sottolineato tuttavia quanto rilevante sia la quota di investimenti oggi destinati a quest’area della Provincia, mentre problemi simili e numerosi si affacciano quotidianamente sul territorio senese nel suo complesso”.
La conclusione del ragionamento da parte di una amministrazione provinciale non più eletta e lasciata senza risorse è che
“nonostante gli ingenti tagli subiti e le risicate risorse a disposizione, ma grazie con una straordinario piano di razionalizzazione dell’ente, la Provincia di Siena diversamente da altre realtà italiane riuscirà ad approvare il bilancio e predisporre un suo piano straordinario di interventi, partendo da quelli che sono stati ritenuti prioritari“.
Se son rose fioriranno. Intanto il referendum costituzionale del 4 dicembre, se la riforma verrà approvata, potrebbe cancellarle del tutto, le province. Per questo sembra quanto mai necessario che gli interventi in questione vengano decisi e messi in agenda, anzi in cantiere, quanto prima.
m.l.
Per quanto riguarda i 4 Poderi, ci sono passato l’altro giorno e la segnaletica orizzontale – provenendo da Porto – era praticamente invisibile perché consunta. Mi sono messo nei panni di una persona che non conosce la situazione e magari si distrae un attimo. Il paradosso è che, una volta svoltato verso Chiusi, c’è una sfilza di cartelli che per leggerli tutti si rischia di sbandare. Per quelli evidentemente i soldi c’erano. Metterne una metà anche per segnalare l’incrocio in modo più evidente, no?
Quanto alla segnaletica orizzontale, avrei una soluzione, mi rendo conto poco “istituzionale”: se mi danno il permesso compro la vernice adatta e vado io a ricalcare lo Stop…tutto questo nel frattempo che “gli accertamenti di autorità e strutture competenti avranno stabilito la causa dell’incidente”, tacitando le “illazioni”…con calma, mi raccomando, come si sa, lo stress nuoce alla salute
Quello che dice Miccichè è assolutamente vero ed è ciò che abbiamo sollecitato al momento dell’approvazione della mozione, la predisposizione e la manutenzione di un’adeguata segnaletica orizzontale sono esclusivamente una questione di volontà e non di reperimento di chissà quali risorse economiche o il frutto di chissà quali elaborazioni tecniche.
Sullo stato delle province i responsabili hanno nome e cognome e sono coloro che al governo hanno varato una assurda pseudo riforma di questo ente.
Basterebbero i semafori,come quelli a Montallese,che impediscano alle auto di fare più di una certa velocità!Può darsi che,essendo una strada provinciale non si possa adottare questo metodo,ma allora perchè a Montallese sì e ai Quattro Poderi nò ? I semafori non fanno cassa ?
Emblematico.Pregasi venire da Villastrada verso Chiusi in automobile. Dopo sorpassato Le Torri divertirsi ad osservare la quantità di cartelli stradali messi l’uno dopo l’altro e pensare se esistesse veramente tale esigenza.Da lì si evince la cultura delle nostre amministrazioni che si riversa nella metodologia della spesa quando si parla di soldi pubblici. E’ chiaro che poi si arriva a non avere le sostanze per rifare i manti stradali e intervenire sulle frane.Ma se interroghi la classe politica la colpa non è di nessuno.Forse hanno ragione, la colpa è della gente che li vota.
Nel comunicato della Provincia in risposta alla mozione proposta dal gruppo Possiamo e approvata dal Consiglio Comunale di Chiusi, si parla di strumentalizzazione dei problemi della sicurezza stradale. Quindi secondo i responsabili della Provincia i consiglieri comunali che si preoccupano dello stato della rete viaria farebbero solo strumentalizzazione, probabilmente se invece di stare ad occupare poltrone si preoccupassero delle condizioni in cui Renzi ha ridotto questi enti non staremmo qui a lamentarci. Inoltre sarebbe auspicabile un chiarimento riguardo alla minaccia di chiusura della strada provinciale laddove si afferma:”se davvero è la sicurezza il tema centrale del dibattito, deve essere fatta con onestà intellettuale una riflessione da parte di tutti”.
Il recente crollo del ponte in Lombardia con il rimpallo di responsabilità tra Anas e Provincia (“quella che non c’è però c’è”), vicenda un po’ oscurata dal terremoto, ripropone il problema sia sui 4 poderi che su tutte le altre questioni simili.
Se si rileva un problema, qualcuno deve poter agire dichiarando un’emergenza…quando invece si arriva a “lo avevo detto io che era pericoloso” è spesso segno che l’inevitabile è già accaduto.
Per esempio, per il ripristino della frana sulla 146, il sindaco Bettolini chiese di essere nominato commissario ad acta, invocando il potere di intervenire per “massima urgenza”… Ma la cosa non ha avuto seguito perché che avrebbe dovuto nominare non lo ha mai nominato…
…la cosa è finita cosi, spegnendosi nel nulla?
No, hanno fatto dei lavori e entro un paio di mesi dovrebbe cominciare l’intervento definitivo. Così dice la Provincia nell’articolo