CHIUSI: PARTE IL CANTIERE DEL PALASPORT. IN CONSIGLIO SI PARLA DI VIABILITA’, DEGLI EX MACELLI E DEL TAGLIO DI TUTTI I PINI DI VIA OSLAVIA. OPPOSIZIONI E CITTADINANZA DRIZZANO LE ANTENNE

lunedì 03rd, ottobre 2016 / 17:58
CHIUSI: PARTE IL CANTIERE DEL PALASPORT. IN CONSIGLIO SI PARLA DI VIABILITA’, DEGLI EX MACELLI E DEL TAGLIO DI TUTTI I PINI DI VIA OSLAVIA. OPPOSIZIONI E CITTADINANZA DRIZZANO LE ANTENNE
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CHIUSI – Dopo le posa della prima pietra e poi di una seconda prima pietra all’epoca del sindaco Ceccobao, lo stadio è rimasto incompiuto, Le due pietre sono ormai completamente sepolte dai rovi e nessuno sa dove si trovino… Rispunteranno, può, darsi tra qualche giorno. Perché mercoledì mattina, con tanto di conferenza stampa sul posto, il sindaco Bettollini darà il via ai lavori per la costruzione del palasport. Al posto dello stadio incompiuto. Con l’utilizzo delle strutture fin qui realizzate come la tribuna, gli spogliatoi, gli impianti termici ed elettrici. Non è il Palasport ipotizzato due anni fa sull’onda dei successi della Emma Villas Volley, che nel frattempo è arrivata in serie A2, ma si è trasferita a Siena nel più capiente PalaEstra. Scelta dettata dalla contingenza (la mancanza di un palazzetto all’altezza, a Chiusi)  ma anche da obiettivi commerciali, pubblicitari, di visibilità, del tutto comprensibili. Nonostante la partenza della Emma Villas, e quindi del grande volley, l’amministrazione comunale ha deciso di costruire ugualmente il Palasport nuovo, per “liberare” le strutture scolastiche attualmente impiegate anche per attività sportive e per decongestionare l’attuale palasport di Poggio Gallina. Ma anche per dare alla città una struttura in grado di ospitare grandi eventi sportivi e non solo sportivi.

Se poi la vogliamo dire tutta, crediamo (e lo abbiamo scritto tante volte) che al fondo della decisione di realizzare il palasport sopra lo stadio incompiuto ci sia anche la volontà di mettere una pietra sopra uno scandalo che rischiava di diventare un vero e proprio monumento allo spreco. E così chiudere una partita rimasta aperta troppo tempo. Poi va detto che il residuo del mutuo acceso per lo stadio e in parte già speso (1.800 mila euro a cifra fin qui impiegata) non poteva essere speso diversamente se non per completare una struttura a destinazione sportiva, stadio o palasport che fosse. Mercoledì 5 ottobre aprirà il cantiere. Fine lavori prevista a maggio 2017. Con qualche imprevisto si può arrivare a settembre… Spesa messa a bilancio: 1.000.000 di euro per la tensostruttura sorretta da capriate di legno più arredi  e 300 mila euro per la viabilità di accesso. Chi ci giocherà, che tipo di manifestazioni potrà ospitare, chi lo gestirà e sulla base di quale “piano industriale”, non è ancora dato di sapere. Se ne discuterà strada facendo, mentre i lavori andranno avanti.

Intanto giovedì prossimo torna a riunirsi il Consiglio Comunale dopo la pausa estiva. Tra i punti in discussione alcune mozioni e interpellanze. Una del gruppo Possiamo riguarda la viabilità e in particolare la frana della 146 e l’incrocio killer dei 4 Poderi (al momento anche con una segnaletica orizzontale quasi invisibile). Il sindaco, in un recente colloquio con primapagina, si è detto pronto a votarla per arrivare possibilmente ad una posizione univoca del consiglio comunale per avere più forza contrattuale nella richiesta di intervento alla Provincia. Vedremo se si arriverà ad un documento unitario e se anche i 5 Stelle saranno disponibili.

5 Stelle che  invece chiedono chiarimenti su una questione rimasta a lungo sottotraccia: quella del recupero del comparto degli ex macelli (e antichi lavatoi) a Chiusi Città ceduto nel 2006 a privati attraverso bando pubblico. I 5 Stelle chiedono in particolare di sapere a che punto è la vicenda e quindi il piano di recupero. Sempre nel recente colloquio con Primapagina, a tal proposito il sindaco Bettolini ha ammesso che “il progetto non è partito nei tempi previsti e che per questo la proprietà è stata sanzionata con sanzione iscritta a ruolo”. In Consiglio dovrà fornire più precisi dettagli.  Sempre dei 5 Stelle un’altra interrogazione circa una affermazione fatta da Bettolini in una trasmissione televisiva durante la campagna elettorale.  L’affermazione riguardava il dividendo sugli utili della gestione dell’acqua, pari a 30.000 euro, che sarebbero stati impiegati dal Comune nel sociale. Bruna Cippitelli e Bonella Martinozzi chiedono ora di sapere 1) se la cifra, sopra richiamata, è stata utilizzata; 2) in caso di risposta positiva quando, a quali associazioni è stata assegnata e con quali motivazioni; 3) in caso di risposta negativa, se ne viene comunque confermata la destinazione.

Non sappiamo se sarà oggetto di discussione nel prossimo consiglio di giovedì, ma si parla anche di una operazioe che potrebbe cambiare i connotati ad una parte significativa di Chiusi Scalo. Il sindaco ha già annunciato l’imminente sistemazione di Via Oslavia, con senso unico a scendere in direzione Cetona, dall’incrocio con via Mameli e Piazza XXVI giugno. Ma questa potrebbe non essere l’unica novità: è previsto infatti il taglio di tutti i pini di via Oslavia (tratto da Piazza XXVI giugno fino all’incrocio della Fontina). Le piante che ormai hanno più di 60 anni sono ritenute pericolose oltre che dannose per il manto stradale. Dovrebbero essere sostituite da piante diverse, con radici meno invasive… Ma è certo che quei pini fanno parte ormai da decenni del paesaggio, del colpo d’occhio, costituiscono una “cornice” al parco di piazza XXVI giugno… Prevedibile che il taglio totale possa creare delle perplessità e anche qualche protesta. Tagliare degli alberi non è mai una scelta indolore. E la sostituzione non avviene mai alla pari come volume di verde… Ci auguriamo che il Comune ponderi bene la cosa. E magari ascolti anche la popolazione, prima di azionare le motoseghe… Il Movimento 5 Stelle aprì la campagna elettorale per le Comunali con una conferenza sulle potature e la gestione del verde pubblico, con tanto di spiegazioni su vari tipi di intervento possibili sugli alberi, sui giardini, sulle aiole. Magari su una questione come quella dei pini di via Oslavia i pentastellati si saranno fatti una loro idea. Sarebbe interessante sapere che ne pensano.

 

 

 

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