CHIUSI, LA FORNACE CROLLA. ED E’ INVASA DAI CINGHIALI, ORMAI VICINISSIMI ALLE CASE.

RAGIONI DI SICUREZZA E INCOLUMITA’ PUBBLICA: IL SINDACO PENSA AD UNA “BATTUTA” PER LIBERARE L’AREA
CHIUSI SCALO – La vecchia fornace cade a pezzi. Nei giorni scorsi, precisamente alle 23,30 di lunedì è venuta giù una bella porzione di tetto. L’ultima. La facciata spancia in avanti e pende più della Torre di Pisa. Ormai è uno stillicidio, ogni giorno un crollo. La ciminiera la parte sottostante, il vecchio forno, sembrano le uniche parti ancora stabili e “salvabili”, a futura memoria dello storico opificio. Il resto è già oggi un rudere pericolante e nulla più. Per Chiusi e tanti chiusini vedere la Fornace crollare è un colpo al cuore. E’ memoria che si perde, che svanisce… Il recupero dell’area è una delle emergenze e delle priorità cittadine, anche per ridare fiato e slancio all’abitato dello Scalo. Ma il momento non è propizio, la crisi è ancora pesante e voglia di investire ce n’è poca. Il nuovo piano urbanistico con relativo regolamento attualmente in pubblicazione, dal 15 ottobre sarà operativo. E lì il recupero è previsto. Lo strumento e il quadro normativo, insomma ci sono. Ma adesso spunta anche un’altra emergenza, immediata: l’area della ex fornace e quella adiacente della ex cava sono “infestate” dai cinghiali.
La consigliera comunale di minoranza Daria Lottarini ha scritto in un post su facebook di averne contati 18 sul lato che guarda Piazza XXVI Giugno. Stamattina, 3 bei cinghialotti, uno abbastanza robusto, sono stati visti “grufolare” appena dietro le palazzina che ospitava gli uffici della Fornace e quindi appena dietro le case popolari. In mezzo alla vegetazione recentemente tagliata. Anche l’area adiacente alla fornace è stata ripulita, due mesi fa, ma i cinghiali evidentemente se ne infischiano.
In entrambi i casi si parla di “avvistamenti” a pochi metri dalle abitazioni e da via Oslavia, che è una delle strade più trafficate di Chiusi. L’area della Fornace è recintata e chiusa, le case popolari e quelle adiacenti, ex Ina, vicino alle scuole elementari, hanno anch’esse una recinzione, ma per i cinghiali sarebbe uno scherzo superarla… Non solo, ma alcuni piccoli orti sono al di là della recinzione proprio al limite della vegetazione spontanea nata nella ex cava, senza alcuna protezione.
Fino a qualche tempo fa si vedevano solo caprioli. Animali meno minacciosi. Adesso i cinghiali, arrivati in numero maggiore, li hanno probabilmente spodestati e allontanati… I cinghiali sono più pericolosi, primo perché onnivori, e perché se si sentono in pericolo possono anche attaccare…
Decine di animali di quelle dimensioni a pochi metri dalle case possono rappresentare un pericolo, soprattutto perché la zona è abitata per lo più da anziani, spesso soli, che potrebbero trovarsi in situazioni poco piacevoli e rischiose, anche quando vanno a depositare il sacchetto dell’immondizia… E i cinghiali così vicini ad una strada sono pericolosi pure per gli automobilisti. A maggior ragione se si considera che molti automobilisti sono i genitori che accompagnano i figli alle elementari.
Gli “avvistamenti” sono avvenuti sia di notte che di giorno. Per lo più di mattina tra le 6,00 e le 9,00 e all’imbrunire…
Il Comune è stato avvertito. Il sindaco, che non solo è cacciatore e membro di una squadra di cinghialai, ma si è fatto anche promotore di battaglie per la caccia di selezione e la riduzione degli ungulati, sta verificando il da farsi, compresa la possibilità di predisporre una battuta per abbattere i cinghiali e liberare la zona, per motivi di sicurezza e incolumità pubblica. In effetti qualche rischio per gli abitanti e gli automobilisti c’è ed è evidente. Naturalmente la battuta riguarderebbe solo i cinghiali e non i caprioli che non possono essere abbattuti, per legge. Vedremo.
Per ora meglio tenere gli occhi aperti.
In seguito alle segnalazioni dei cittadini e a questo articolo, il sindaco di Chiusi Bettollini ha presentato in data odierna all’ATC, alla Provincia e alla Regione, richiesta di autorizzazione, urgente, all’abbattimento di cinghiali, mediante apposita battuta, da eseguirsi secondo le procedure previste nella zona limitrofa alla ex fornace. La battuta, richiesta per ragioni di sicurezza e incolumità pubblica dovrebbe tenersi di domenica mattina, con l’uso di almeno due cani limiere e in condizioni di assoluto controllo dell’area in questione. Si attende ora la risposta degli Enti interpellati.
A questo punto mi sento in colpa per aver focalizzato l’attenzione sui poveri cinghiali. Non era questa la mia intenzione.L’eccessiva proliferazione dei cinghiali e l’avvicinamento ai centri abitati non sono problemi che hanno causato i cinghiali stessi , sono dovuti a precise scelte degli uomini e in particolare dei cacciatori che hanno foraggiato tale crescita incontrollata. Credo che abbattimenti di tale genere abbiano solo scopo dimostrativo per calmare le acque momentaneamente, non c’è la volonta politica di risolvere il problema.
Ecco! Ora la soluzione al problema sarà ammazzare i cinghiali, non recuperare l’area. Già me li vedo gli ammazzasette che si leccano i baffi! Meno male he non sono di qui. 🙂
Sulla vicenda dei cinghiali e le possibili soluzioni non ho voglia di addentrarmi. Ci sono studi di giorni di biologi e secoli di evoluzione e mantenimento degli ecosistemi. Più che in un giornale online o un blog servirebbero spazi e luoghi di discussione più ampi. Sui toni dell’articolo però Marco lasciati dire che veramente non fanno parte del tuo stile. La tua decennale competenza e professionalità, la tua puntuale presenza, il tuo essere sempre sulla notizia a livello locale non hanno niente a che vedere con l’allarmismo per gli omini degli orti o per pensionati chiusi in casa che manco la nonnina di cappuccetto rosso con il lupo cattivo. Il problema è lo stato di degrado di molte aree del comune, stato di degrado che necessita di soluzioni da decenni. Il sindaco Bettollini, in campagna elettorale e anche dopo le elezioni, più volte si è pronunciato sulla necessità del decoro e della manutenzione del territorio, credo che siano parole importanti e condivisibili, ragioniamo su questo, le iniziative alla Rambo lasciamoli al cinema.
Luca, li ho visti anche io i cinghiali, a meno di 10 metri dal garage di mia madre, che vive sola e ha 86 anni e ho sentito una signora piuttosto impaurita per l’incontro imprevisto mentre gettava la spazzatura nel bidone apposito… Anche Daria Lottarini tua collega di gruppo in consiglio comunale ha scritto di averne avvistati parecchi… Quindi il problema sussiste e non si può ridurre ad una battuta sulle pappardelle. E gli “omini degli orti” e le pensionate sole non sono una invenzione. Esistono anche loro. In via Oslavia abitano quasi solo anziani…
Poi che ci sia anche un problema di degrado di quell’area, di vegetazione incolta e spontanea che ha ricoperto tutta le vecchia cava, di una fornace che crolla e pure che la selezione dei cinghiali “a monte” è stata fatta poco e male, che i cacciatori foraggiano i cinghiali per cacciarli, lo possiamo dire. Anzi, va detto.
Ma al momento la presenza di decine di cinghiali in un’ara degradata circoscritta ma vicinissima alle abitazioni e ad una strada molto transitata è indubbiamente un fattore di rischio. Dove li ho visti io, a 30 metri da via Oslavia, le reti di recinzione e protezione sono anche poca cosa…Una soluzione andrà trovata e alla svelta. Se ci sono soluzioni alternative alla “mattanza” tanto meglio, vengano sperimentate quelle. Altrimenti la “battuta controllata” di cui parla il sindaco è forse l’unica strada… Per me una strada triste, ma oggettivamente necessaria (se non c’è altra possibilità).
Io consiglio i lupi.
E’ verissimo quello che dice Daria, i cinghiali non hanno colpa, come non ha colpa alcun altro animale, è l’uomo con le sue politiche che ha invaso la natura ed non si cura delle conseguenze, fino talvolta anche quando non ci scappa il morto, perchè è successo già più di una volta, specialmente quando le scrofe hanno dietro di loro la prole perchè diventano aggressive. Ma cosa si dovrebbe fare allora quando certi avvenimenti dipendono da cause più generali ? In questo caso secondo me è giusto organizzare una battuta per limitare l’invasività, almeno per adesso. Ma non ci sono solo i cinghiali a Chiusi, quelli sono pericolosi anche per i passanti ed è vero, ma ci sono per esempio anche i volatili tipo piccioni che letteralmente a migliaia prolificano nei tetti e negli intertizi delle terrazze e dei tetti stessi. Al mattino vi sono stuoli di centinaia di questi volatili che si spostano da un luogo all’altro, sporcando con le loro deiezioni. Ai piani alti dei palazzi si respira l’aria infetta ed il fetore di queste deiezioni e giornalmente occorre pulire le terrazze poichè non c’è modo di allontanarli.Io credo che anche il Comune dovrebbe prendere provvedimenti in questo caso e non lasciar cadere nel vuoto tale necessità.Personalmente le ho provate di tutte per tenerli lontani, perfino a mettere palloni e finti gatti di stoffa sulle terrazze, cospargere di liquido repellente il piano delle terrazze,ma dopo poco si abituano e la sarabanda ricomincia.Ormai è qualche anno, e quando tavolta sono fuori e ritorno dopo pochi giorni casa, il guano ricopre i pavimenti delle terrazze.D’estate talvolta non posso accendere nemmeno il condizionatore perchè il motore porta dentro l’aria puzzolente e c’è il rischio di salmonellosi.Come me tutti coloro che risiedono agli ultimi piani dei palazzi, nessuno escluso.Il che non è meno importante del fatto dei cinghiali.Ecco perchè il Comune dovrebbe fare qualcosa per limitarne l’invasività.
Cominciai nel 2005 a scrivere post sulla Fornace ma mi resi subito conto che alla maggioranza dei chiusini della Fornace, così come della situazione ferroviaria o altre tematiche importanti, interessava poco o nulla. Se la politica non ci pensa e non esiste una spinta dal basso, ecco che arrivano crolli e…cinghiali. Si obbligano i cittadini a rifare le facciate con la legittima motivazione del decoro…ma per il decoro della Fornace – che ha anche una funzione storica e simbolica – nessuna ordinanza?
Eh si, in fondo i cinghiali hanno occupato uno spazio libero…e forse dovremo riconoscere loro il merito che dove niente hanno potuto politica e società civile, loro hanno avuto successo. Obelix ne sarà orgoglioso:)
Paolo, questa testata scrive della Fornace dal 1990. E io personalmente ne ho scritto anche prima su altre testate. Proponendo più volte anche delle soluzioni possibili sperimentate altrove su edifici simili o identici. Solo che ormai c’è poco da scrivere e da fare. La vecchia fornace di fatto già non esiste più. C’è solo un rudere cadente e pericoloso. Ma di proprietà privata. Stefano Scaramelli da sindaco nel 2014 (non un secolo fa) minacciò l’esproprio. (https://www.primapaginachiusi.it/2014/08/5118/).
Forse quella sarebbe l’unica strada per salvare il salvabile (la ciminiera e il forno) e avviare il recupero dell’area a fini pubblici. Coi soldi spesi nella pensilona, nello stadio incompiuto e in altre opere di dubbia utilità ce la poteva anche fare. E forse i soldi si troverebbero anche adesso… Sarebbe anche un modo per “remunerare” la proprietà. Ma questa ipotesi, sparata per fare un po’ di rumore, come sempre, sembra passata in cavalleria. Ora l’emergenza più immediata, insieme a quella dei crolli continui è questa dei cinghiali che hanno occupato l’area, in massa, cacciando via pure i caprioli… E siccome i cinghiali non sono ragazzi dei centri sociali e con loro si ragiona male a tavolino (a meno che non siano già preparati a spezzatino o al buglione), lo sgombero avverrà manu militari… Di domenica mattina. All’alba.
P.S. il Corriere di Siena di oggi riporta la notizia che ad Abbadia S.S. gli studenti dell’ITC Avogadro scioperano perché i cortile della scuola è spesso invaso dai cinghiali… Tutto il mondo è paese. Oppure non sarà che i cinghiali, vista l’assenza della politica e soprattutto delle opposizioni hanno deciso di okkupare tutta la provincia di Siena?
…ovviamente i cinghiali sono l’effetto e non la causa…e la causa principale sta nell’indifferenza degli stessi abitanti di Chiusi che protestano per i cinghiali ma non per il degrado ventennale di una loro memoria storica…insomma l’importante è che non ci siano i cinghiali, per il resto chissenefrega della Fornace. E meno male che sarebbe una zona di Sinistra con tutti i valori che ne conseguono. Last but not least mi ero informato e la Fornace sarebbe anche inscrivibile tra gli edifici di interesse storico da proteggere….sarebbe…mala tempora currunt
Non è vero, Paolo. Gli abitanti hanno protestato a lungo e in più occasioni, hanno raccolto firme e fatto assemblee. Anche la contrada ci organizzò i Ruzzi in un paio di occasioni a distanza di 5 anni l’una dall’altra, per “sensibilizzare”… Primapagina e altri proposero di farci un concerto nel 2014, per la stessa ragione… Ci sono stati decine di articoli, inchieste, tesi di laurea, dibattiti… Purtroppo la vicenda è finita male. E non so se all’elenco degli edifici storici sarebbe ascrivibile anche un rudere, ormai crollato per 3/4 come la fornace è adesso… Certo le amministrazioni pubbliche che si sono succedute hanno grandi responsabilità. Prima tra tutte quella diretta da Ceccobao che bloccò un progetto che forse poteva decollare, tirando troppo la corda delle prescrizioni e delle contropartite… E’ successo più di 10 anni fa…
I cinghiali sono un effetto, non certo la causa, hai ragione. Ma lì non ci possono e non ci dovrebbero stare. Non è il loro habitat naturale e costituiscono oggettivamente un pericolo. Se la fornace fosse invasa da scoiattoli (come lo era dai caprioli) nessuno avrebbe protestato o posto il problema.
“vista l’assenza della politica e soprattutto delle opposizioni”. Ma che significa? La causa dei problemi del territorio mal governato è delle opposizioni?
No, ma se si fossero fatte e si facessero sentire di più, se fossero più presenti sarebbe meglio, visto che il sistema imperniato sul Pd non funziona granché… E non mi riferisco, ovviamente, solo a Chiusi e solo alla lista Possiamo, che è l’ultima arrivata… (e comunque era una battuta, non di caccia, sulla guerra di occupazione dei cinghiali, che sono notoriamente forza di opposizione invisa al partito di maggioranza)
X Marco Mi dici quanti fra la popolazione hanno assunto quello che tu dici, delle battaglie,dei pranzi, dei ruzzi, della raccolta di firme, delle tesi di laurea…..ma ci si rende conto di ciò che si parla oppure no ? Quella di cui tu parli Marco è una realtà virtuale,che è evanescente, di cui nulla rimane nella memoria delle gente che se ne è altamente fregata, sempre,che è venuta sempre a rimorchio delle iniziative, semmai prese solo da chi era interessato magari a farci un concerto rock od un pranzo della contrada…..finito lì’, quindi l’importanza che tu dai alla presa di coscenza da parte dei chiusini è inesistente virtualità fatta assurgere a cosa che abbia rappresentato un peso.Quanti erano coloro che avevano firmato e cosa ne è venuto di conseguenza?Anch’io ero per una diversa destinazione quando nelle righe del tuo giornale ipotizzai che vedevo con occhio favorevole la ristrutturazione di un complesso del genere per farne fruire il pubblico, adibito a uffici, sale espositive, luoghi per fare cultura. Oggi la Fornace ci fosse o non ci fosse, per i chiusini sarebbe la stessa identica cosa, nulla cambierebbe.Le intenzioni sarebbero belle e positive senz’altro ma poi i conti bisogna farli con la realtà, e la realtà parla nel modo in cui parla Paolo Miccichè purtroppo, e sottolineo purtroppo. Hanno spostato qualcosa nell’essenza di quello che tu hai detto quelle iniziative ? Il perchè non è solo Ceccobao che al privato chiedeva contropartite, giustificando un interesse pubblico semmai..Di questo tenore si arriva a giustificare che sia stato solo il Comune e chi lo guidava la fonte di tutti i mali e non le aggregazioni politiche che ne hanno determinato la guida. Purtuttavia il problema più impellente relativo alla sicurezza occorre che l’Ente Pubblico lo risolva, e spero che una sistemata a codesto tema venga data domenica, od almeno che si possa porre uno stop.Di fronte alla sicurezza se i cinghialai ” si leccano i baffi” non me ne può fregà di meno, ma la causa di tutto questo non sono i cinghiali, la causa sono le persone ed in questo senso gli abitanti.Credo che pochi fra questi penseranno quello che ha detto Paolo purtroppo, in attesa di altro dello stesso genere che si ripresenti, se non peggio, perchè tale materia se si va a cercare non manca mai.Quanto alla tua battuta di stare in attesa che i cinghiali okkupino tutta la provincia ti rispondo con un altra battuta: le sovrapposizioni sono inutili, ” i cignali moderni”sono dappertutto da tempo immemorabile…..
Carlo, la gente per decenni ha sollecitato interventi. Ricordo pure cene nel capannone della contrada con il plastico del recupero… ricordo dibattiti e prese di posizione del Pci, del Pds, della Cgil, della Cna e anche di altri. Più recentemente della Primavera… Ricordo un tentativo o più d’uno di coinvolgere la Banca Valdichiana che avrebbe dovuto farci la sede, prima di decidere di farla a Chiusi città… E’ tutto documentato, l’archivi di primapagina contiene molto materiale a tal proposito. Il concerto del 2014 non doveva essere solo un concerto, ma un’iniziativa fatta proprio per attirare l’attenzione sullo stato della Fornace e sollecitare un intervento… Avevamo pensato ad un video clip addirittura… Non è successo niente per molti motivi. Il recupero non c’è mai stato un po’ per la crisi che ha bloccato il mercato immobiliare, un po’ perché le amministrazioni hanno considerato la fornace una priorità solo a parole (ho citato la giunta Ceccobao, perché in quel momento qualcosa forse si poteva fare, dopo non più…); perché la proprietà ha tirato i remi in barca ai primi scogli e il sistema economico locale ha temuto uno spostamento del baricentro cittadino dal cuore dello Scalo alla fornace e ha frenato ogni volta che si profilava un’accelerazione… I cittadini sono stati insensibili e indifferenti? No davvero. E anche la stampa ha fatto la sua parte. Ma stampa e cittadini non hanno vinto. Hanno perso. E le sconfitte, si sa, fanno perdere fiducia e determinazione… E del resto hanno spostato poco anche molte battaglie condotte dalle forze di opposizione negli anni su altri fronti. Per questo bisogna dire che le opposizioni non servono a niente?
Comunque, questa storia dei cinghiali almeno ha riacceso i riflettori sulla fornace e su una priorità non più rinviabile… Non è poco. Se quell’area che era un’area industriale dismessa è diventata habitat naturale per i cinghiali, a 50 metri scarsi da via Oslavia, questa è la prova provata che in quell’area bisogna intervenire e rapidamente. Non solo per eliminare o allontanare la “minaccia” rappresentata dai cinghiali. Forse questo avrebbero dovuto dire le opposizioni in questi giorni, cercando di inchiodare Bettollini & C. ad un impegno in tal senso e con la stessa solerzia con la quale l sindaco ha chiesto l’autorizzazione alla battuta controllata per l’abbattimento dei cinghiali… Io la vedo così.
Quella dei fatti di cui tu parli Marco io non te la contesto, ti ho chiesto di pensare e di vedere cosa sia rimasto delle iniziative che elenchi ed inoltre ti ho chiesto quale quantità di gente abbia partecipato a decisioni del genere in rapporto alla popolazione, e soprattutto cosa resta oggi di tutto questo. Ecco perchè la cosa mi appare evanescente e l’evanescenza è la ”mano di bianco” che è passata sulla gente, che l’ha resa più refrattaria ed ignava di quanto era prima ( e prima non lo era poco… ).Per la seconda parte della tua risposta concordo con te e già l’ho detto 2 volte nelle risposte al tuo post che l’ente pubblico fa bene a cercare di limitarne l’invadenza anche con metodi di ricorsa alla battuta, ma resta fermo il fatto che è la natura della gente che ha voluto il detrimento….chiediti se la stessa cosa fosse per caso successa in un paese attorno alla cintura bolognese o modenese.Io credo che lì non sarebbe successa… Eppure lì regna lo stesso partito da parecchio come regna qui. Ne trai qualcosa da questo al di là delle varie ‘Coop Connection” e dei mali dell’Emilia Romagna ? Ed allora se qualcuno al mattino si alza e con la testa ancora i fumi della notte e spera invano che dallo ” Scalo si veda Montallese”, per certi aspetti proprio torto non gli si può dare…..l’hai detto anche te, sennò si chiamava ”Aperti”….
perché della cultura che ‘nutriva’ il Pci cosa è rimasto? delle battaglie della Primavera cosa è rimasto? Quanto alla cintura bolognese, mi viene solo da pensare che in Emilia Romagna c’è un tasso di infiltrazione mafiosa non inferiore alla Campania. E mi pare che della cultura che “nutriva” il Pci anche lì sia rimasto ben poco. Comunque se ricordi, io ho pubblicato su primapagina con tanto di fotografie e intervista al sindaco un servizio sul recupero di una fornace identica a quella di Chiusi, in un paesino delle Marche: Moie di Maiolati Spontini. Lì è intervenuto il Comune, ha acquisito l’edificio e l’area e ci ha fatto una grande biblioteca intercomunale con sale polivalenti e servizi annessi. Non so di che partito sia il sindaco di Maiolati Spontini. Non glielo chiesi né mi interessa saperlo. In quel servizio proposi a Scaramelli che all’epoca era sindaco, di farci un salto. Non so se ci sia mai andato. Non credo. Lo dirò anche a Bettollini…(probabilmente la fornace di Moie, identica a quella di Chiusi, stava un po’ meglio, al momento dell’acquisizione). Qui ci sono anche le fotografie dell’edificio dopo il recupero… https://www.primapaginachiusi.it/2014/08/5118/
Marco diciamo una cosa: ai nostri tempi forse eravamo degli esagitati e forse alla fine ne veniva fuori meno di quello che sarebbe dovuto ma se si protestava, di certo qualcuno se ne accorgeva, e come…Io sono stato 10 anni a Chiusi e sulla Fornace ho sentito solo bisbigli e per giunta molto educati. Insomma ancora una volta notiamo che il privato vince sul pubblico e sul senso civico. Io la giusta dose di aggressività “entrante”, quella buona per farsi notare (per dirla con Carlo Sacco) la vedo se ti ammaccano la macchina o se ti ostruiscono il passo carrabile. Per il resto un bel comunicato e una ferma presa di posizione, spesso bastano e avanzano. Comunque, si cucini in umido questa benedetta caccia domenicale e che almeno il popolo ne mangi:)
Gli ultimi 10-15 anni a Chiusi, dal punto di vista politico sono stati veramente poca cosa. Quasi il nulla assoluto, sotto tutti i punti di vista. Qualche tentativo di muovere le acque c’è stato ma sempre molto timidamente…Io facevo riferimento a tempi precedenti, non lontanissimi, ma precedenti. Con il nulla, Paolo, è difficile anche dialogare. Il nulla non ascolta, non recepisce, non replica. E’ anche per questo che al di là di qualche sparata estemporanea come quelle di Scaramelli, anche i numerosi articoli di stampa, le tesi di laurea ecc. non hanno trovato audience e non hanno sortito effetti. Vediamo se ce la fanno i cinghiali…
Scusate, ma la cosa mi ha incuriosito e per capire di cosa stavate parlando mi sono documentato sull’oggetto in questione:
https://youtu.be/9ko28ppdNnI
Ma si ha idea dei costi per il solo smaltimento dei rifiuti? A Cetona c’è un antico monastero nella parte alta del paese (ex Casa Famiglia) in mano a dei palazzinari di Roma che ancora non hanno trovato uno straccio di idea per un loro “businnes” se non altro per la veduta panoramica che offre il luogo…e voi pensate che il “pubblico” o il “privato” possa fare un investimento per salvare una “testimonianza” storica del genere? Ma dai! Quando avranno abbattuto i cinghiali e fatto le cene conseguenti se ne tornerà a parlare solo se cade la ciminiera.