TERREMOTO NELLA NOTTE: DANNI A NORCIA, MORTI E DEVASTAZIONE AD AMATRICE. TUTTI SALVI I RAGAZZI DI CHIANCIANO IN CAMPEGGIO

Forte scossa di terremoto intorno alle 3,35 avvertita chiaramente e per una decina di secondi in tutta la zona. L’epicentro nel reatino tra Accumoli e i paesi umbri di Cascina e Norcia. La scossa si è registrata ed è stata avvertita dalla popolazione dall’Emilia fino a Napoli… Seconda scossa alle 4,35… Molta paura. Gente in strada anche a Chiusi, Città della Pieve, Castiglione del Lago, Orvieto…
Gli ultimi aggiornamenti parlano di gravissimi danni ad Amatrice, dove il corso principale è devastato. “E’ un dramma. Metà paese non c’è più”, ha detto il sindaco. L’ospedale di Amatrice è inagibile. Feriti vengono curati anche in strada davanti al nosocomio. Le ambulanze stanno trasferendo i pazienti e i feriti a Rieti e in altre città. Difficoltà anche nella circolazione stradale. Il Ponte chiamato ‘A tre occhi’ sopra il torrente Castellano è pericolante, si è affossato dopo il crollo di un muro sottostante. Si parla di decine di morti. Tutti salvi i ragazzi di Chianciano in campeggio con l’Azione Cattolica.
Situazione molto grave anche ad Accumoli, Sono 2.500 gli sfollati, ha detto il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci, precisando che circa 2.000 di essi sono villeggianti per la stagione estiva: “Cercheremo di assisterli tutti ma è meglio se lasceranno il paese”. “La ferita dell’Aquila è ancora fresca e temiamo di essere dimenticati…”, ha aggiunto il sindaco.
Due persone sono morte nel crollo della loro abitazione a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata vicina all’epicentro, pochi chilometri prima di Accumoli, provenendo dalla Ss4. Si tratterebbe di una coppia di anziani coniugi. Una bambina di pochi mesi, sembra nove, è stata estratta morta dalle macerie ad Arquata del Tronto. Due bambini di 4 e 7 anni, fratellini, sono invece stati estratti vivi dalle macerie. Si sono salvati in quanto la nonna li ha infilati insieme a lei sotto al letto. La donna risponde da sotto le macerie. Tutta la frazione continua ad essere inaccessibile dalla statale. I volontari portano acqua e coperte.
A metà mattinata il bilancio provvisorio è di 38 morti accertati, ma il numero delle vittime sembra destinato purtroppo a salire, molte persone risultano ancora sotto le macerie. Delle vittime, dieci risultano ad Arquata e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) e 28 in quelli di Amatrice e Accumoli (Rieti).
Questo terremoto “è paragonabile, per intensità, a quello dell’Aquila anche se lo scenario è diverso”, ha detto il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio.
Ormai abbiamo capito che quando qui sentiamo scosse come quella di questa notte nell’epicentro i danni e le vittime sono, purtroppo, sicuri.
E se sentiamo le scosse qui, l’epicentro è sempre da quelle parti…
Farei solo una riflessione, valutata la tragedia che è successa e che ha coinvolto la vita di centinaia di persone, quella presente e quella futura.Tale riflessione è fatta prendendo sotto osservazione i media, tutti, nessuno escluso,che ci forniscono giustamente le notizie di minuto in minuto dalle zone del sisma che riguardano le distruzioni e la disperazione della gente e delle famiglie. Tale accostamento mi viene spontaneo a quello con cui ci approcciamo al concetto della Guerra che per noi in occidente è diventata una cosa normale, che ci rivogano i media internazionali ed alla quale abbiamo fatto ormai l’abitudine, accettandola come quotidianità, come un fatto normale ormai esistente e di normale amministrazione.Coloro che ricevono le bombe sulla testa firmate dalle potenze occidentali e che vedono distrutte famiglie, case, figli, è gente come la nostra, cosa dovrebbero fare mi chiedo? E questi sono centinaia di migliaia per la maggior parte spinti contro i loro simili dalle nostre politiche, oppure non è proprio così ? Come quelli che abbiamo visto oggi piangere disperati di fronte all’incontrollabile forza distruttrice della natura.Grande tragedia senz’altro, di fronte alla quale noi ci sbalordiamo, ci sentiamo impotenti.Di fronte alla tragedia ancora più immane della guerra, presente nel nostro emisfero però non ci meravigliamo e spesso parecchi si incazzano contro i profughi che a frotte di migliaia arrivano sulle nostre coste.Ognuno sente il proprio di dolore questo senza dubbio, ma di fronte all’irrazionalità dell’uomo occorrerebbe fermare il massacro perpetrato su altri nostri simili, la maggior parte innocenti, come innocenti sono coloro che sono rimasti sotto le macerie delle case distrutte dalla forza della natura dove si dimostra che noi non siamo nessuno di fronte ad essa,ma la tragedia che dipende dall’irrazionale comportamento umano, quella sì che si potrebbe fermare…allora forse si vedrebbe un mondo un po’ diverso, non dominato dalla sete di potere.ma tuonare così sarebbe come tuonare contro gli interessi di coloro che ritengono inevitabili le lotte per il privilegio e per la prevalenza, classificando tali istinti come comportamenti naturali e di difesa dei propri spicchi di torta, che vengono rese ” normali” dai media che ci assuefanno.Ecco dove spesso, accomunati nel dolore delle vittime ( anchè lì diversificate di fronte alla morte) si accetta il fatto come normale nel comportamento umano.L’uno succube della forza della natura e l’altro ritenuto come inevitabile comportamento dell’ego umano per la prevalenza e per la permanenza del privilegio.E pensare che ancor oggi c’è gente che tale condizione la intente come ”normale” e non ne fa minimamente caso, anzi, spesso se gli si fà notare,gli si provoca risposte al cui confronto e merito il cinismo è l’unica reazione che ci si possa aspettare..Si capisce oppure no che il nemico, quello vero, per il quale le distinzioni non vengono più fatte e per il quale il decadimento valoriale passa per gli aspetti più deleteri della politica e da questa sospinto con finalittà bendeterminate,è l’unica forza negativa che respinge indietro l’idea e quindi gli ideali e la forza vitale degli uomini ad avere un mondo migliore di quello presente? ” Ribellarsi è giusto” diceva qualcuno, ed un po’ di cose se vi ricordate riuscì a cambiarle…..
altri,nei tempi moderni, non mi pare.Forse per se stesso sì, ma per il resto della gente non mi sembra.
Carlo, il terremoto è una guerra impari, non prevedibile, che ti coglie all’improvviso come un bombardamento notturno che non sai da dove arrivi… La guerra coi missili, i carriarmati, i droni ecc. è invece prevedibilissima, spesso programmata a tavolino e gestita a tavolino dalla consolle, come i videogiochi… Il terremoto distrugge, ma unisce la gente nel dolore, nella solidarietà, nei soccorsi… La guerra no, la guerra divide, sempre. E sfocia – sempre – in altre tragedie, come le deportazioni, le fughe e gli esodi di massa, le migrazioni forzate, la fame e la miseria usate come arma. Secondo me non si possono accostare le due cose e neanche l’atteggiamento delle persone rispetto ai due frangenti…
Sarebbe giusto usare lo stesso metro di valutazione – come dici – ma in questo mondo non mi pare, oggettivamente, possibile. La corsa solidale che scatta dopo un terremoto, non la vedremo mai dopo lo scoppio di una guerra… Perché siamo uomini, ma soprattutto caporali…
Certamente lo sò che il terremoto non è la stessa cosa di una guerra e che questo faccia scattare la corsa alla solidarietà e che la guerra divide. Se non comprendessi questa differenza sarei da reiscrivere alla 1° elementare, ma ho fatto questo paragone proprio perchè questo accostamento fra i due diversi comportamenti umani mostra quanto sia diverso il comportamento degli uomini al cospetto di una comune o quantomeno risultanza di morte.Ricordi cosa scrissi sulla pietà che paralizza il pensiero al cospetto delle grandi tragedie della guerra ? :”…mostrare il crimine contro l’umanità non basta per combatterlo.Lo spettacolo della disperazione non può sostituirsi alla riflessione sul male e sulla questione della responsabilità politica.Quando l’evento politico viene ridotto ad un patetico fatto di cronaca,la pietà paralizza il pensiero,l’aspirazione alla giustizia si degrada in consolazione umanitaria.E’ lì che che si annida la banalizzazione del male ! ” Questo scrissi a proposito della mostra di Primapagina a Città della Pieve sulla spettacolarizzazione mediatica della morte e sulla guerra. E certamente che le due cose ” terremoto e guerra” non sono paragonabili, vorrei vedere, ma ho cercato di mettere in risalto comunque che quella stessa pietà, quella stessa reazione che sorge dall’interno dell’uomo nel caso del terremoto, non si ha nel caso della guerra,che sempre produce anche più morti del terremoto..Rispetto alla tragedia delle morti e come valore assoluto mi appare come senz’altro un comportamento irrazionale, sul quale anche si fondano interessi e schieramenti contrapposti che lottano per la prevalenza dell’uno sull’altro. Ti sembra che sia una cosa razionale e normale ? Eppure avviene con una normalità da lasciare basiti..Se si tenesse presente che in guerra si muore e che dovesse andarci chi la produce e la dichiara vuoi vedere che la guerra non si farebbe ?Il terremoto non lo dichiara nessuno…. la mia intenzione era quella di porre l’accento sull’assurdità della guerra e del comportamento umano di fronte a questa.Vedendo quelle rovine e quelle case distrutte e pensare a coloro rimasti sotto le macerie non viene forse da pensare all’impotenza dell’uomo di fronte alle manifestazioni della natura mentre le stesse risultanze nella guerra non sono che il prodotto dell’irrazionalità umana ? Si scopre l’acqua calda, ma questo dovrebbe spingere a pensare che la guerra non è mai normalità e produce molti più dolori e tragedie che un evento naturale.Ecco perchè bisognerebbe mandarci in guerra chi la dichiara ! Ma la concezione che ” la guerra sia la realizzazione della politica fatta con altri mezzi” non dovrebbe avere diritto di cittadinanza in un consorzio civile ed essere accettata come normalità.Ed invece non è così e chi ne fa le spese di questo siamo tutti noi che la produciamo poichè nelle ragioni della nostra organizzazione della vita esiste la prevalenza degli interessi economici di cui siamo prigionieri sempre per gli interessi di chi mandiamo a governare.
Pensa che ci siamo inventati anche le “guerre umanitarie”… Quanto si terremoti e le alluvionii che devastano verrebbe da pensare che abbiamo dichiarato guerra anche alla natura o quantomeno che si sia fatto di tutto (o troppo poco) per farla vincere quando si incazza…