CHIUSI: LA VICENDA SANTO STEFANO, MA QUALE ATTACCO POLITICO? E ORA PERO’ POSSIAMO DOVRA’ CHIARIRE…

mercoledì 03rd, agosto 2016 / 15:40
CHIUSI: LA VICENDA SANTO STEFANO, MA QUALE ATTACCO POLITICO? E ORA PERO’ POSSIAMO DOVRA’ CHIARIRE…
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CHIUSI – Qualche giorno fa, su queste colonne, abbiamo posto alcune domande circa la procedura seguita dal Comune di Chiusi per affidare la gestione di una struttura pubblica (anzi nella disponibilità dell’ente pubblico), ovvero il complesso Santo Stefano, ad una associazione culturale. Ci chiedevamo se l’affidamento a trattativa privata, sulla base di una autocandidatura di tale associazione e solo quella, fosse la strada giusta o se invece sarebbe stato più opportuno procedere con un bando o quantomeno un avviso a tutte le associazioni e i soggetti potenzialmente  interessati. Tra questi soggetti veniva citato Primapagina in quanto soggetto che ha prodotto, allestito e presentato un buon numero di eventi teatrali, ma solo come esempio, non certo per interesse diretto alla gestione di quegli spazi (c’era scritto ed è stato anche ribadito in alcuni commenti successivi)…  A quell’articolo è seguito un certo dibattito sia su primapagina che sui social. Il sindaco Juri Bettollini n una risposta un po’ stizzita ha ammesso di aver agito discrezionalmente. Nel rispetto delle regole – dice lui – ma decidendo autonomamente, senza bandi, avvisi o quant’altro ritenendo di fare così la cosa giusta.

Ora però l’Associazione che ha ottenuto la gestione del complesso Santo Stefano, in un proprio intervento – inviato chissà perché ad altra testata e non a Primapagina che aveva sollevato la questione – parla di “attacco politico verso la presidente di Asservizio, Rosa Iannuzzi, la quale viene presentata nell’articolo di Marco Lorenzoni come l’organizzatrice di un inciucio al fine di soddisfare interessi personali“. Ovvio che non è così. Che l’articolo poneva solo una questione procedurale, diciamo di correttezza e opportunità amministrativa. Nessun attacco politico nei confronti di nessuno. Tantomeno di una associazione piena di amici, giovani e meno giovani, con i quali Primapagina ha sempre collaborato e volentieri. Probabilmente, come abbiamo già scritto, l’esito alla fine sarebbe stato identico, anche dopo un bando o un avviso… Evidentemente qualcuno ha invece la coda di paglia e nella foga l’attacco politico se lo fa da solo.  Ma se davvero si trattasse di un attacco politico a Rosa Iannuzzi, come mai nessuno di Possiamo è intervenuto finora a difesa di un proprio esponente?

Va detto però che se l’attacco politico non c’è – e non c’è – un problemino politico invece sussiste. Anzi due: il primo riguarda la disinvoltura e la discrezionalità con le quali l’amministrazione dispone di beni che sono di tutti o comunque vanno  messi a disposizione di tutti, senza fare figli e figliastri e senza dimenticare nessuno…

Il secondo riguarda la presidente dell’Associazione ASSERVIZIO e la lista Possiamo. Questo non era oggetto dell’articolo, se non en passant, come elemento a latere, di secondo livello, diciamo…  Ma è evidente che il problema sussiste eccome. E sussiste in quanto la presidente Iannuzzi era candidata alle elezioni per Possiamo, due mesi fa, e ha presentato la domanda per la gestione di Santo Stefano in piena campagna elettorale, senza avvertire o informare nessuno dei suoi compagni di cordata. Tutto queste mentre Possiamo stilava il proprio programma elettorale e a proposito di fruibilità e gestione degli spazi pubblici per attività culturali scriveva cose molto diverse da come è andata la vicenda Santo Stefano…

Chiaro che all’interno di Possiamo un chiarimento si renderà necessario. E lo chiediamo anche noi di Primapagina,  avendo pubblicamente dichiarato appoggio elettorale e sostegno ai podemos alle recenti comunali. Se non ci sarà trarremo le conseguenze.

Ma ripetiamo, questa è una questione interna ai podemos, come le pizze del portavoce del movimento, alla festa del Pd… e sono due cosette da discutere e affrontare e anche alla svelta nel movimento. Non riguardano tutti, però. E nemmeno sottintendono alcun giudizio sull’associazione Asservizio, sugli altri componenti o sulla attività che essa svolge.

Certo, stupisce che molti abbiano equivocato, che alcuni abbiamo visto in quell’articolo attacchi politici o chissà quali altri fini, e stupisce che si diano letture frettolose e fuorvianti di articoli di stampa, stupisce che si affermi di voler fare cultura e si chiedano degli spazi pubblici per farla e poi si faccia fatica a comprendere cosa scrivono i giornali… Mala tempora currunt. Ma è un pezzo che… currunt in questa direzione e non cambiano mai.

M.L.

 

 

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