CANNABIS MEDICA PRODOTTA IN ITALIA, INIZIA LA DISTRIBUZIONE

venerdì 15th, luglio 2016 / 16:00
CANNABIS MEDICA PRODOTTA IN ITALIA, INIZIA LA DISTRIBUZIONE
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Una notizia attesa da tempo; per la precisione da quando, in data settembre 2014, era stato siglato un accordo tra ministero della Salute e ministero della Difesa con la finalità di produrre in Italia, in modo sperimentale, cannabis destinata ad utilizzi medici.
A quasi due anni di distanza il nostro Paese è pronto a dare alla luce la prima ‘ondata’ di sostanza da trasformare in farmaco: 10 chili, una quantità non certamente di rilievo se si pensa che a regime si arriverà a produrne 20 volte di più. Ma l’importanza legata alla prima cannabis terapeutica con il marchio made in Italy resta a prescindere.
La cannabis in questione è stata coltivata per tutti questi mesi presso Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze: qui sono state trasportate, diverse settimane fa, le talee che erano state prodotte dal Centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo.
Un processo lungo, nel quale sono stati utilizzati semi di cannabis delle migliori varietà e in cui ogni passaggio è stato seguito meticolosamente per accertarsi della qualità del prodotto che ne sarebbe derivato. Si è posta la massima attenzione agli ambienti da utilizzare per far crescere le piantine, a preservare la cannabis da attacchi di parassiti e muffe varie, e a portare avanti il processo di coltivazione nel miglior modo possibile.
Il risultato tangibile è dato, oggi, da questi primi 10 chili di sostanza che saranno distribuiti nelle farmacie per produrre il farmaco; quando la produzione sarà a pieno regime si andrà a eliminare l’annoso problema italiano che prevede la necessità di importare il farmaco a base di cannabis dall’Olanda.
Oltre che una perdita di tempo per i pazienti, che spesso non riescono ad ottenere il farmaco in tempi utili, questo ha portato anche, nel corso degli anni, ad una spesa eccessiva pari a circa 40 euro al grammo. Il farmaco prodotto in Italia dovrebbe costare meno di 10 euro al grammo, con evidente risparmio per le casse della sanità pubblica.
Il farmaco che ne deriverà dovrebbe essere quasi del tutto simile al Bedrocan, ovvero quello importato attualmente dall’Olanda. La varietà di cannabis utilizzata per dar vita al farmaco italiano è stata messa a punto proprio nel Centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo e contiene i due principali cannabinoidi utilizzati in ambito curativo: il Thc e il Cbd.
Un ulteriore passo avanti nell’accesso alle cure con farmaci a base di cannabis è stato fatto: e, almeno da questo punto di vista, l’Italia è in scia con molti altri paesi del mondo.

Dario Greco

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