VETRINE IN CHIAVE ROCK IN ATTESA DEL FESTIVAL. E CHIUSI SCALO DIVENTA WOODSTOCK

CHIUSI – Ha un aspetto insolito Chiusi Scalo. Le vetrine dei negozi in particolare hanno un aspetto insolito. E qualcosa in comune. Una quindicina almeno e di tutti i tipi (abbigliamento, bar, ottica, erboristeria, alimentari…) sono allestite in chiave… rock: chitarre, bassi, batterie, pure una fisarmonica – c’è chi la usava anche ne rock… i Jetro Tull per esempio – e poi amplificatori, giradischi, foto dei Beatles, dei Rolling Stones o David Bowie, o di Jim Morrison, motociclette e giubbotti di pelle, piuttosto “vissuti”, abitini stile figli dei fiori, riviste, libri, e copertine di vecchi LP in vinile. Qualcuno farebbe felice qualche collezionista. Roba di 30, 40, 50 anni fa, mai però passata di moda. Come i jeans. O l’Harley Davidson. Così come la Gibson o la Fender Stratocaster… quella che suonava Jimi Hendrix e se dici a un ragazzino di disegnare una chitarra stai tranquillo che disegnerà una chitarra fatta come la Fender Stratocaster…
Sono le vetrine dei negozi che hanno aderito – a giudicare dalla ricerca degli oggetti, con un certo entusiasmo- al concorso indetto dagli organizzatori del Lars Rock Fest in programma, appunto a Chiusi Scalo l’8 e 9 luglio. Vedremo chi vincerà (anche se il premio è simbolico).
Negozi che cercano di entrare nel clima dell’evento, di preparare la strada… di far cadere l’occhio dei clienti, ma anche dei passanti, sull’appuntamento che vedrà sul palco una band storica del punk rock come i Wire e i più giovani ed emergenti Suuns. Inglesi i primi, canadesi i secondi. Più altri gruppi, per una due giorni a tutto rock.
Naturalmente con contorno di mercatini, mostre fotografiche, fumetti, stand gastronomici per i gusti più diversi (cucina tipica locale, etnica, vegetariana…) e birra e vino a volontà.
Non solo le vetrine, però: dai negozi di Chiusi Scalo escono anche note rock in continuo… E qua e là, insieme a brani dei Creedence, degli Who o di Joe Cocker o degli stessi Wire, si cominciano a sentire anche brani recentissimi di alcune band locali come i Greengrocers o The Dudes, reperibili su You tube… Buon segno. Anche per le band, che non saranno al Lars Rock Fest, ma stanno piani piano trovando una loro dimensione. E sentire una loro canzone che esce da un negozio alla fine è come sentirla alla radio.
Sono già cominciati, intanto, ai giardini pubblici i lavori di allestimento del “villaggio” del festival. Mancano praticamente 2 settimane. Quest’anno sarà possibile, anche campeggiare (al lago) per chi verrà da lontano con il sacco a pelo e la tenda, magari in moto, come si faceva un tempo… Un festival rock, anche negli anni 2000, resta un festival rock. E, come abbiamo già scritto qualche tempo fa, quel prato dei giardini può tornare ad essere “un grande prato verde dove nascono speranze”, come negli anni ’70, quando vide salire sul palco Tony Esposito o gli Stormy Six, o, più tardi la Pfm, gruppo icona del “progressive” italiano, davanti a migliaia di persone, un po’ frastornate e scettiche, perché a Chiusi non si era mai visto niente di simile. C’era stato il Cantagiro, con i New Trolls, Rosalino, Morandi e Aretha Franklin, nel ’71, ma quello era un evento di “importazione”, calato dall’alto, non organizzato da gente del posto…
Intorno al Lars Rock Fest, quest’anno c’è’ un clima nuovo e non solo perché ha cambiato location. Fino al 10 agosto il “centro commerciale naturale” di Chiusi Scalo sembrerà una strada di Manchester (di Londra, Liverpool o San Francisco, magari no…). Insomma un po’ meno periferia urbana sonnacchiosa e un po’ più luogo del mondo, dove la musica è lingua universale. E con l’Inghilterra che esce dall’Europa e rimette le frontiere è anche questa, in qualche modo, una risposta…
m.l.
E quale sarebbe la risposta all’uscita dell’Inghilterra? La vitalità a Chiusi del Rock e l’aria che si respirerebbe nel Centro Commerciale Naturale ? Scusa, ma a me sembra che Marc Chagall che come tutti sanno disegnava ”omini” che si libravano nello spazio e che ha contrassegnato una tendenza culturale ben solidificata, fosse più ”con i piedi per terra”.Credimi sulla parola Marco, non voglio contestare ciò che dici,perchè se per te è così fai bene a scriverlo, ma talvolta mi sembra che sull’onda del pur lecito entusiasmo per la musica,per gli avvenimenti musicali, sportivi,oggi si perda la via di casa…anche perchè tutto ha un limite. E non è un richiamo a sostituire una grigia realtà al colore ed alla vitalità che a Chiusi manca per i motivi che si sanno” ed allora ben venga un po’ di animazione”…..Ma è musica rock….Ieri sera non potendo trovare posteggio a Chiusi per la Festa Medioevale dopo mezz’ora di giri a vuoto con la macchina sono andato a Sarteano per prendere un po’ di aria fresca.Mi sono seduto in piazza al bar con amici a distanza di una 50 di metri dal concerto Rock.Con questi amici ad un metro di distanza l’uno dall’altro non potevamo nemmeno parlare e le poche parole dovevano essere gridate veramente a squarciagola, perchè la musica(che per me non era tale ma chiasso, ma è un mio pensiero questo) sovrastava tutto.Sarà un gusto mio, sarà un motivo di sballo e di forte immedesimazione, quindi una necessità( necessità ?) avvertita da altri,ma non credo che questo giudizio che dò sia un segno di vecchiaia, perchè la musica-anche quella Rock c’è di tanti generi- ma ti assicuro che si arriva ad un momento che almeno per me ” o io, o loro”.Ho consumato un gelato e sono ritornato.Parlavo con questi amici e pur valutando l’iniziativa a cui avevamo assistito facevo un paragone con l’Italia raffrontata ad una nazione come quella Svizzera per esempio.In Svizzera non è che i concerti Rock non li facciano, li fanno eccome, ma li fanno negli stadi come quasi dappertutto in Europa, e non nel centro dei paesi, perchè nel centro dei paesi abita la gente e non si può passare sopra alla gente. Li fai fare più lontano negli stadi e chi vuole e gli piace ci va, qual’è il problema ?.Alla fine, ma è un mio scarno giudizio,forse espressione di sottocultura musicale la mia, ma mi appare che sia solo molto chiasso.La musica vera non è quella ma altro.Quindi secondo me , giudizio culturale a prescindere, non mi appaiono queste manifestazioni tanto da esaltare od almeno da portare ad esempio per la rivalutazione dei nostri paesi e per dipiù in un modo da fargli assumere una importanza che non hanno, ma che è fittizia.Sarà una battuta la tua il paragone con la brexit dell’Inghilterra,(io non so come la vivi questa visione che hai detto …), ma a forza di battute credo che si possa perdere il contatto con la realtà e dare inevitabilmente importanza a cose che in effetti importanza non hanno.Questo è il mio giudizio, dopodichè se tu senti ciò che scrivi fai bene ad esprimerlo, ci mancherebbe altro……Ora dirai che ti contesto anche sulla musica, ma credo che tu già la sapessi quale era la mia impostazione riguardo a questo tema.No?
Carlo, nell’articolo c’è scritto “anche questa, in qualche modo è una risposta”… ecco, “in qualche modo”… Non vuol dire che le vetrine rocckeggianti di Chiusi Scalo siano una risposta alla Brexit… Ma sono il segno, piccolo quanto si vuole, di un “sentire”, che, forse in nome della musica, contrasta con certe paure, con certe chiusure, con certe scelte politiche… tutto qui… Un venticello, certo. Ma in giorni di afa asfissiante, anche una quasi impercettibile brezza, può far piacere e rendere l’aria un po’ più respirabile. O no? E le vetrine dei negozi che richiamano un evento cittadino sono – questo è innegabile – anche un segnale di “condivisione”, di “unità di intenti”, che in questa città negli ultimi 20 anni raramente si è visto…Scommettiamo che al Lars Rock Fest, quest’anno ci sarà più gente? E se vogliamo una città più sveglia, più vivace, più attenta, meno sonnachiosa, meno chiusa, meno dormitorio di periferia, anche queste piccole cose possono aiutare…Tutto qui. L’articolo sulle vetrine non è certo un saggio di politica applicata all’economia internazionale…
Caro Carlo forse sei stato frettoloso nel giudicare il lars Rock fest di Chiusi programmato per il 8-9 luglio che non vorrà essere solo un evento musicale ( rock). Certo i concerti saranno una parte importante dell’evento e con gioia che potremo ospitare gruppi importanti internazionali fra cui quelli di costituzione piu recente come i Canadesi Suns o gli Olandesi zZz per non parlare dei leggendari Wire – band Inglese- che ha fatto la storia della musica punk, post punk e newvawe
Il lars è un importante momento di coinvolgimento di tanti giovani e meno giovani ( lo staff sfiora le 100 unità) del territorio che daranno vita ad una due giorni molti intensi di eventi oltre alla musica. Quali ?
Vado in sintesi
VENERDÌ 8 LUGLIO
17:00 – 18:30 “Laboratorio di panificazione” – iscrizione gratuita
Per bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni. Preparazione e cottura del pane con il fornaio Cristiano Baldoncini.
17:00 – 17:40 “Yoga for kids” – iscrizione gratuita
Per bambini e ragazzi dai 4 ai 13 anni. Una lezione di yoga immersi nel verde con Eleonora Cosner (link).
Dalle 18:30 “AperiGAS” – evento gratuito
Merenda-aperitivo con il pane appena sfornato dal laboratorio di panificazione ed i prodotti offerti in degustazione dai fornitori dei GAS. Bevendo un bicchiere di vino a Km0 presentiamo alcuni GAS della zona.
In collaborazione con GAS Tre Terre (link), Gastollo (link) e GAS Pievese (link).
EVENTI
SABATO 8 LUGLIO
18:30 – 19:30 “I mitici sei” – evento gratuito
Simone Frasca (link), scrittore e illustratore di libri per bambini, presenta e disegna “I mitici sei” (collana edita da Giunti Junior), le avventure di sei bambini mitici in una scuola molto speciale.
In collaborazione con la libreria “Libri Parlanti” di Castiglione del Lago (link).
18:30 – 19:30 “CIVIL WAR” – iscrizione gratuita
A 20 anni dal Charity Soccer Match (link) che l’11 Maggio 1996, a Londra, vide “scontrarsi” su un campo da calcio le stelle del brit-pop, riproporremo la sfida in maniera del tutto amichevole per i reduci degli anni ’90!
Unico obbligo, SCEGLIERE DA QUALE PARTE STARE! LIAM o DAMON? OASIS o BLUR?
EVENTI
GIORNALIERI
“Chiusi Comics”
Mercatino del fumetto/Artist alley/Live drawing
dalle 21:00 gli artisti disegneranno, nel corso delle due serate, su una parete appositamente allestita di 16mq facendosi ispirare dal festival e dalla musica. Chiunque potrà partecipare liberamente disegnando insieme a loro! Oltre a questo, numerose performance live dei disegnatori e mercatino del fumetto.
Saranno presenti: Daniele Pampanelli, Francesco Gaggia, Matteo Gaggia, Filippo Paparelli, David Ferracci, Alessandro Mencarelli, Nicolaj Servettini, Claudio Ferracci, Marco Leombruni, Aurora Stano, Francesco Giannini, Steven Tamburini, Daniele Cerami e David Grohmann.
In collaborazione con la Biblioteca delle Nuvole di Perugia (link).
“Mostra fotografica”
Iuri Camilloni ripercorre le due serate dell’edizione 2015 del Lars Rock Fest.
“Mostra fotografica”
Saranno esposte tutte le foto delle vetrine dei Negozi di Chiusi che hanno partecipato al Concorso Miglior Vetrina Lars Rock 2016
“Cliquot”
Manoscritti ritrovati in umide cantine, storie ripescate in polverose riviste, opere mai tradotte riportate alla luce. Cliquot (link) è la casa editrice del recupero dei classici mancati e delle opere dimenticate, con una particolare predilezione per la letteratura popolare di genere.
“Liceo Musicale – Istituto Superiore Italo Calvino- Citta della Pieve”
Quando la musica è (in) Classe
A settembre verrà attivata la prima classe del Liceo con indirizzo Musicale.
L’attivazione a Città della Pieve permetterà dal punto di vista logistico, di colmare un gap dovuto alla distanza e quindi dare la possibilità agli studenti di iscriversi senza dover raggiungere le città dove c’è già il liceo Musicale
Giovani musicisti e Professori saranno a disposizione di tutti gli interessati raccontare e spiegare questa nuova presenza nel ns territorio che permetterà ai giovani studenti di impostare fin dal liceo la propria formazione didattico musicale e quindi ampliare la diffusione della musica.
“Food&Drinks”
Ristorante con specialità toscane ed etniche, menu vegetariano, paninoteca e una birreria con tante birre artigianali e non
“Street Market”
Mercatino dell’Handmade, del Vintage del Riciclo e del Collezionismo Musicale, Fumetti e Libri Usati
Come ogni anno il Lars avrà anche un suo street market dove – oltre numerosi prodotti Hand Made – vintage e oggetti fatti a mano e con materiale da riciclo troverete in vendita oggetti da collezionismo quali dischi in vinili e cd , fumetti, libri usati e nuovi
Come vedi c’è di tutto e non c’è il biglietto d entrata !!! L’entrata è Free !!
E l’inizativa con i commercianti di Chiusi -il concorso per la Migliore Vetrina Lars Rock -che Prima Pagina ha ben resocontato è un modo come un altro per fare una intelligente sinergia (a costo zero)nel nostro Comune e per saldare la cultura econ le attività produttive
Come vedi saranno tante le opportunità che offriremo ai Giardini Comunali a chiunque avrà la compiacenza di venirci a trovare… Tante cose quindi per un evento culturale a tutto tondo ma che vuole lanciare dei messaggi che sono sicuro dalla lettura del programma avrai gia colto… quindi ti aspettiamo !!!
Caro Marco, nella tua risposta sembra che sia contenuta ed evidenziata una serie di sfumature per le quali appaia che siano quelle che assurgano ad un ruolo di importanza e che facciano formare le idee. lo sà anche chi scrive che il mondo non è tutto bianco oppure tutto nero, ma sono anche le mezze tinte ed i toni che servono a fare il risultato e per questo affermare ”il pensiero che diventa pensiero fondante” per il quale si arrivi alla scommessa che quest’anno ci sarà più gente. Ed allora, se ci sarà più gente? Di fronte allo sfacelo che ci circonda e che gli uomini che hanno guidato l’istituzione pubblica hanno prodotto a forza di spargere fumo e di creare veri e propri disastri(stadio, centro carni, centro merci, nichel, ma anche di altro.) a me cittadino sai quanto m’interessa che ci sia più gente quest’anno al festival rock perchè come dici te ”è anche questo un modo per dare il segno di una situazione che si risolleva? ”.Marco, basta con questo etere, non se ne può più, il mondo,i media, le persone sono tutte proiettate verso questa visione di cose ma ne escono fottute,tutte, poveri, classe media, chi ci crede e chi non ci crede, chi va a votare e vota per l’establishment e chi non va a votare o chi vota per uscire da tale situazione.Guarda caso la visione della foto è che Renzi sia come il PD, un partito in liquidazione,ma coloro che hanno tirato quel carro, che ha prodotto tutto questo, sono lottatori da soli che con la loro bravura hanno prodotto di tenere le briglie del cavallo che diversamente sarebbe impazzito.Questo è in fondo il discorso che esce da ciò che dici .Grande elogio a tali lottatori quindi….Mah Marco, io la penso diversamente proprio-e te l’ho detto nell’altra mia risposta-che mi sembra che io e te attribuiamo valori e priorità diverse alle cose.Il mestiere di giornalista è quello di osservare, interpretare i fatti e di veicolare le proprie idee e punti di vista verso il pubblico, ma credo sempre rimanendo con i piedi per terra ed è certo che vi siano argomenti di tono minore,ludico,od altro rispetto alle cose più importanti, ma quando si dice come è stato detto-lecito pure quello- che il tutto possa anche contribuire in un certo qual modo a far sentire le persone non proprio in preda alla voragine ma a fornirgli degli appigli e comunque immettere dentro di loro nuove speranze, secondo me dicendo così si va a cercare di tagliare l’erba dentro la foresta perchè la guida possa procedere con maggior speditezza e la carovana che è con lui gli vada dietro.Secondo me invece questo è deleterio e fa arrivare la carovana ad un punto di non ritorno, al quale hanno contribuito tutti o quasi tutti, e guarda caso coloro che dicono di NO, oggi sono coloro che si vogliono distinguere per fare i bastian contrari…questo è quello che esce dalla testa della gente,. come il significato che ne esce da ciò che è stato detto sulla visita al cimitero di guerra di stamane ad Orvieto.Un altro blog fin’ora ha censurato ciò che ho scritto due giorni fa sulla Brexit e sul fatto del 1.400.000 firme raccolte in Inghilterra per far rifare il Referendum quando ho detto che come si osserva quando chi guida la nostra società perde il controllo sulla marcia e respira vun aria che possa essere scalzato dal comando,allora si organizza la società anche andando contro la democrazia, raccogliendo le firme per re-indire il referendum Brexit.Ecco, stà avvenendo questo nella nostra Europa e le persone che erano sotto quelle lapidi hanno dato la vita non per quanto vediamo succedere, ma per il contrario di quanto sta facendo succedere quella classe dirigente di cui fanno parte anche coloro che si indignano ”dicendo” che nei valori condivisi ci debba essere l’unità”.Chiediti a cosa serva tale unità e se non sia un mezzo per fottere quei poveri delle periferie che a maggioranza hanno votato per fare uscire l’Inghilterra dall’Europa. Certo i ricchi e chi si avvantaggia del sistema hanno votato per rimanere, a loro gli va bene così.E quei soldati sotto un metro di terra allora? Chi commemora il loro sacrificio quelli che hanno vanificato le speranze dell’Europa perchè sia una europa dei mercanti e delle banche invece che l’europa dei popoli?
Ma l’hai capito come gira questo ingranaggio o te lo devo dire io che sono nessuno ?E se un diverso filone di idee decide che con questi neanche il caffè (l’hai detto tante volte anche te quando c’era Ceccobao ed anche sul il suo proseguo) adesso ci si prendono anche i biscotti insieme al caffè, perchè si pensa forse che sia cambiato qualcosa da quei momenti ? A me non sembrerebbe, forse oggi è ancora peggio….se a te invece sembra che invece la condizione si inverte fai bene a dire ciò che pensi, e rispetto il tuo credo ma non lo condivido.Se al Comune di Chiusi non gliela avesse messa in bocca un giornale ci sarebbero stati stamane? Sono due anni mi sembra (questo è il secondo oppure il terzo)e la cosa mi sembra di ricordare che nemmeno sia partita da Primapagina ma dalla Dethick a cui Primapagina riconobbe il valore della proposta sulla visita al cimitero alleato, e correggimi se sbaglio).Questo per far notare che oltre la lecita partecipazione dissociata dal Comune dei 5 Stelle,la lettura che tu dai della cosa non è completa e serve mi sembra in siffatta maniera ad annebbiare la visione generale e reale che credo la gente debba avere.L’ANPI pur presente stamane come le altre volte si è dissociata dal voto sul SI al referendum di ottobre e si è pronunciata per il NO, dando anche un segno di rispetto a quei morti ai quali siamo stati davanti oggi, che si sono immolati perchè la nostra sia una delle migliori Costituzioni al mondo.Quella stessa Costituzione che la maggior parte di coloro che erano lì stamani fanno parte di un partito che la Costituzione vogliono erodere.(Se tu glielo domandi ti rispondono che erodere non sia il termine esatto perchè il termine esatto è cambiare ed adeguarla.La risposta a questa dabbenaggine potrebbe essere che ”accà nisciuno è fesso” e qui la finisco )e quindi vedi che i Stelle hanno fatto benissimo a dissociarsi perchè tutto questo personalmente io lo vivo come un fatto strumentale e le cose per dargli un significato oggettivo e comprensibile occorre dirle e presentarle nella loro completezza e non far passare l’idea che altri si vogliono far notare con le loro dissociazioni per acquistare meriti che non hanno.Tu questo non l’hai certo detto, ma il sentiero che segna il tuo discorso alla fine è quello perchè si arriva lì,a rinforzare l’idea del conformismo nella testa della gente, per portarla nel campo minato perchè soggiaccia a comportamenti surrettizi del sistema protetto da loro.farli contenti e fottuti, come avviene dappertutto. poi si stupiscono se i poveri nelle periferie di tutta europa dicono no alle loro istanze.perchè non hanno cretao nun europa dei popoli invece di quella dei mercanti, delle banche ? O te lo devo dire io quali siano gli interessi che prevalgono e come ci si debba disporre rispetto a tutto questo da parte di chi difende veramente i poveri, che sono milioni?.
Anche l’emerito Presidente Napolitano ha spinto sul fatto che sia giusto re-indirlo il referendum perchè non si può perdere, e certo che non si può perdere, per le banche e per i maggiori abbienti nrischierebbe di essere un disastro.Quel disastro che già sopportano i poveri e i milioni delle periferie del sistema.Figuriamoci, poi sono quelli che parlano di democrazia, capito ? E riviene fuori il concetto del caffè che dicevi te.Perchè è bene la memoria non perderla.Chi la perde fa il loro giuoco, inevitabilmente.
Ma che dovremmmo fare, smettere tutti di parlare di musica, di vetrine, di festival, di calcio, magari di teatro, di storia e memoria o di semplice cronaca, solo perchè la Brexit è una cosa più seria, perchè il capitalismo e la reazione internazionale non si battono con le canzonette o con i gol? Un aricolo sulle vetrine è un articolo sulle vetrine. Stop.
Nooo Marco, parla pure di rock io mica contesto che tu ne parli, sennò non c’è più sordo di chi non vuol sentire.e lo sò come te e prima di te che tale situazione non si batte col Rock, ma non girare intorno alle questioni azzerandole dicendo-quella sì una cazzata-”che non si possa parlare di musica, di Rock, di vetrine”.Lo sanno tutti che se ne può parlare ma ho scritto così anche per rispondere al tuo articolo su Orvieto e su quello che hai detto.Rispondi nel merito delle cose.Che il sistema che tu dici che non si batta con il rock lo sanno tutti,ma si batte ancora di meno dicendo che Bettollini rappresenta solo se stesso od il gruppo di coloro che gli stanno vicino.Rispondi nel merito del Post di Luciano Fiorani dal momento che dici che ” sei sostanzialmente d’accordo” con la materia che ha sciorinato e se le cose stanno così che sei daccordo con quanto ha detto perchè salti a pie’ pari e fai apparire contraddittorio che i 5 stelle siano andati per conto loro alla commemorazione che ti fa arrivare a dire che hanno fatto una grande cazzata? La grande cazzata è quella che ho detto, che questi commemorano quei morti, fattisi ammazzare anche per la nostra libertà e la nostra Costituzione e nello stesso tempo erodono tale Costituzione.Sono questi i roditori, non i 5 stelle, e che siano roditori è suffragato dal fatto di come hanno ridotto l’Italia insieme all’altro del Nazareno con cui gli è sembrato normale farci gli accordi, e col quale domani sarà ancor più normale farci l’accordo per salvare l’Italia da chi dice no, da chi vuole far vivere una vita più decente nelle periferie delle città che sono formate da una classe che prima difendevano e con la quale erano solidali e che oggi respingono nella pattumiera e che non difendono più.ma che nello stesso tempo dicono tutti i giorni fino alla nausea che ” si debba innestare una nuova politica che guardi anche a loro come classi subalterne” E per chi vuoi che votino questi poveri cristi ?Per chi procura che rimangano a vivere nelle topaie senza servizi come a Roma e che nello stesso tempo fanno aumentare il costo della vita ?”. Vota SI al referendum anche tu con loro, qual’è il problema se non ci vedi le differenze dal momento che dici ” un articolo sulle vetrine è un articolo sulle vetrine…”. mentre nello stesso tempo parli delle ”cazzate che avrebbero fatto i 5 Stelle” ad andarci separati ? Sarei io il prevenuto che risponde senza leggere perchè sembra che abbia preso” il drizzone” come si dice verso i 5 stelle oppure tu che quando c’è da spiegare la ragione di una politica dici che un articolo sulle vetrine è un articolo sulle vetrine? La mia risposta precedente-talvolta non lo avessi capito-ha perorato la questione del rock ma anche quella del cimitero nello stesso articolo di risposta, quindi tu da non sprovveduto quale ti considero,per favore non fare orecchi da mercante sulle questioni preminenti intavolate rispondendomi sulle vetrine allestite con le chitarre e con le copertine dei vinili.Queste cose impostate così lasciale fare al PD.Sono anni che ormai le fanno e non ci vedo nulla di strano per un partito creato in quel modo.
Vedi Carlo, rispondere e replicare ad un articolo suille vetrine, per arrivare alla vsita al cimitero degli inglesi e a Bettollini, mi sembra francamente un po’ forzato… e comunque se Bettollini avesse dietro un partito vero e robusto, ieri ad Orvieto quelli del Pd sarebbero stati certamente di più dei “podemos”. E invece erano di più i podemos. Del Pd c’era la segretaria e un consigliere comunale. La giunta rappresentava il Comune, che è altra cosa. E su quello che è il “blocco sociale” che sostiene Bettollini ho ampiamente scritto. Mi pare tra l’altro che non sia molto diversa, la mia analisi, da quella di Fiorani.
Ma tutto questo con le vetrine rock c’entra poco.
Francamente mi aspettavo codesta risposta Marco, e non mi sembra che tu abbia detto nulla di nuovo di quello che hai già detto e di cui abbiamo discusso.A questo punto credo che sia anche bene come suol dirsi ” non intignare ” su questioni che a te possono apparire di lana caprina mentre io continuo a pensare che non lo siano ed anche se come dici te mischio le vetrine con i cimiteri (ed è cosa vera che li mischio per carità lo riconosco) ma secondo il mio punto di vista il tutto serve a far rendere conto ai lettori che la situazione di Chiusi non sia affatto come la si dipinga da parte di chi governa e della fanfara che c’è intorno, non escluso quella mediatica.Se ci sarà più o meno gente alla festa del Rock non serve a nulla al riguardo della risoluzione dei problemi,mentre nello stesso tempo chi tiene le briglie e che giudica negativamente la presenza non ufficiale dei 5 Stelle alla commemorazione ad Orvieto nulla risponde sulle ragioni del No, anche a quelle dell’ANPI al referendum di Ottobre e quella loro del SI, ma nel contempo onora i soldati morti anche per la nostra Costituzione, che poi vorrebbero cambiare.Si parli di queste le cose, per il Rock c’è tutto il tempo sia del mi piace o del non mi piace.Parlarne è lecito del Rock, parlare della contraddizione in cui si dibattono riguardo ai metodi fondanti della loro politica per la quale siamo arrivati a tutto questo che vediamo intorno,invece silenzio assoluto invece.Si, continuiamo col dire che le vetrine sono vetrine, forse è meglio….e con questo ho concluso.