CHIUSI: APPROCCIO DIVERSO TRA LE DUE OPPOSIZIONI. E “POSSIAMO” APRE SUBITO DUE FRONTI. MA SENZA PICCHIARE

CHIUSI – “Nessuno sconto al Pd”. Questo il proclama numero uno delle due consigliere 5 StelleBruna Cippitelli e Bonella Martinozzi, all’insediamento del consiglio comunale. Opposizione dura e niente abboccamenti dunque da parte dei pentastellati, entrati per la prima volta bell’assemblea elettiva della città e che a Chiusi però non hanno ottenuto il successo che hanno registrato altrove, da Roma a Torino ad altre decine di città. “Seguiremo il flusso dei soldi”, hanno scritto in un loro documento post elezioni. Questo per individuare e smascherare il “sistema di potere” costruito dal Pd a Chiusi, a Siena, in Toscana e non solo… E’ la linea che il movimento segue a livello nazionale. Chiusi non fa eccezione.
Più riflessiva e anche più “politica” la posizione espressa invece dall’altra componente di minoranza, che dalle urne è uscita leggermente più forte dei 5 Stelle e che a Chiusi ha ottenuto uno dei migliori risultati sul piano nazionale per la sinistra a sinistra del Pd. Ovvero la lista Possiamo-Sinistra per Chiusi.
“Intendiamo svolgere il ruolo di opposizione all’interno di questa assemblea in maniera attenta, puntuale e responsabile, a tutela di tutti gli appartenenti alla nostra comunità. Non ci opporremo quindi in maniera preconcetta, ma svolgeremo un’azione di vigilanza nei confronti dell’operato della maggioranza, e ci renderemo parte attiva con un lavoro finalizzato a tenere vive le istanze che abbiamo proposto ai cittadini al momento della nostra candidatura“. Ha esordito così il capogruppo Luca Scaramelli che in apertura della prima seduta ha chiesto di potersi sedere insieme alla sua compagna di cordata Daria Lottarini sui banchi di sinistra. Ma la proposta è stata bocciata dalla maggioranza Pd-Psi, alla quale piace mantenere evidentemente quella postazione.
E una posizione più “politica” e non tranchant, i consiglieri di Possiamo l’hanno espressa anche su un punto che ha segnato subito qualche frizione con la giunta e la maggioranza. Quella della “gestione degli eventi culturali” e in particolare della Fondazione Orizzonti. Scaramelli ha infatti posto l’accento sulla bocciatura alle elezioni della Presidente della Fondazione Silva Pompili e della funzionaria Arianna Fè, entrambe candidate nella lista Pd-Psi chiedendosi se ciò che è avvenuto non sia da considerare come “una bocciatura delle politiche della Fondazione stessa” da parte della maggioranza, chiedendo al Pd e al Psi di fornire spiegazioni. Non poteva esimersi dal farlo Luca Scaramelli, perché è indubbio che la mancata elezione di Silva Pompili (e anche di Arianna Fè) sia un fatto politico rilevante. E un fatto tutto interno alla maggioranza. E’ l’elettorato Pd-Psi che ha dato un giudizio negativo sulle due candidate o sulla politica della Fondazione, non altri… Nel contempo però Scaramelli non ha sparato sulla stessa Pompili, alla quale riconosce di “aver ripianato un bilancio fallimentare”. Insomma i “podemos” ribadiscono la posizione espressa in campagna elettorale e cioè una posizione “contraria alla gestione e alla promozione delle politiche culturali da parte di una Fondazione”, preferendo che il promotore e il gestore di tali politiche sia l’ente comunale attraverso l’assessorato alla cultura coadiuvato da una commissione consiliare e da esperti. Ma non gettano la croce addosso al management attuale della Fondazione. Tanto più a poche settimane da due eventi rilevanti come il Lars Rock Fest (8-9 luglio) e il festival Orizzonti (29 luglio-7 agosto). Diciamo che Scaramelli e Possiamo hanno posto un problema che è esploso (chi può negarlo?), in casa Pd ed ha anche privato Bettolini di una carta da giocare anche nella composizione della sua giunta. Che ci stava a fare una figura come Silva Pompili in lista, se non per poi fare l’assessore e magari il vicesindaco? Dire, come ha detto Bettolini in consiglio, che le due candidate non son state elette perché non hanno avuto il tempo di fare campagna elettorale, è una spiegazione che non regge (perché il partito avrebbe dovuto garantire comunque l’elezione dei suoi fiori all’occhiello, evitando di farli secchi) e neanche ai bambini dell’asilo la puoi dare a bere…
Nonostante questo, il capogruppo di Possiamo ha tenuto il punto, ma non ha volutamente affondato il coltello nella piaga. Ha lasciato la patata bollente nelle meni della maggioranza. Sarebbe stato forse irresponsabile attaccare questo fronte a testa bassa alla vigilia dei due grandi eventi estivi. Ma è chiaro che a settembre il problema tornerà alla ribalta. Con in più l’esito degli eventi stessi per fare ulteriori valutazioni.
Anche su un altro “fronte” Scaramelli e i “podemos”, prendendo le distanze dalle fughe in avanti di qualche amministratore Pd dei dintorni (leggasi Montepulciano e Torrita) chiedono che si discuta a fondo, con cognizione di causa e con cautela e attenzione. E con ampio coinvolgimento della cittadinanza. E’ il “fronte” delle fusioni dei comuni sui quali lo stesso Bettollini si è mostrato più volte dubbioso. “Possiamo” vi intravede il rischio di una riduzione dei presìdi di democrazia, di una limitazione della rappresentanza dei cittadini con conseguente riduzione anche delle risposte ai loro bisogni.
Vedremo se nel corso della legislatura le due opposizioni consiliari troveranno strade comuni, se riusciranno a muoversi in sintonia (anche se il rapporto maggioranza-minoranza è sempre di 8-4), ma dalle prime battute l’approccio sembra essere abbastanza diverso. E i 5 Stelle sembrano più orientati verso l’autarchia. Ma questo fa parte dello stile, dei marchi di fabbrica… e diciamolo, pure, anche della “presentazione” sul proscenio.
I “Podemos” per esempio hanno subito fatto sapere che parteciperanno alla visita di domenica 26 al Cimitero di guerra degli inglesi di Orvieto, per celebrare la liberazione della città, proposta da primapagina e organizzata dall’Amministazione Comunale. I 5 Stelle non hanno (ancora) ufficializzato la presenza…
La maggioranza dal canto suo ha la forza dei numeri, dovuti al buon risultato delle urne (il migliore in Italia per il Pd), ma anche ad una legge elettorale che lascia pochi spazi di manovra alle minoranze. Bettollini però non è in una botte di ferro. Il Pd potrebbe anche non arrivare ad ottobre, potrebbe implodere prima del referendum costituzionale o subito dopo se le cose andassero male. Di alleati a livello locale non ne ha più tranne la sparuta pattuglia socialista che si vede solo sotto elezioni. Il gruppo consiliare garantirà appoggio fedele, ma non sembra avere grande autonomia di elaborazione e giudizio (tranne forse Simone Agostinelli, sempre piuttosto border line). Insomma a Bettolini potrebbe venire a mancare, ancor più che in passato, la politica. Il supporto di un progetto politico alle spalle. Certo, anche fare i marciapiedi, alla fine, è politica. Ma non è detto che basti. Dovrà stare attento – e accorto – anche nel rapporto con le opposizioni. Più sarà arrogante, sprezzante, autoritario, più sarà isolato… E cinque anni a pedalare in fuga da solo, neanche Merckx…
m.l.
Sarei curioso di sapere come interpreti il PD la richiesta di Primapagina della visita al cimitero di Orvieto dal momento che ritengo dovrebbe essere una iniziativa non spinta da un giornale (perchè è Primapagina che l’ha messa in bocca al PD come l’anno scorso)perchè ritengo che se non ci fosse stata Primapagina la delegazione ad Orvieto non ci sarebbe andata sua sponte.Anche perchè prima dell’anno scorso mi sembra di ricordare che mai ci furono visite ufficiali, ma mi posso sbagliare e ricordare male.Dico questo, perchè al di là della funzione di un giornale che è quella di allargare le opinioni e far confrontare la gente sulle varie tematiche, non mi sembra questo un momento che lo stesso partito del PD vada tanto a spasso abbracciato all’ANPI, specie per la posizione che ha assunto quest’ultimo sul Referendum di Ottobre e per le parole del partito di Renzi sulla funzione dell’ANPI e che lo avrebbe- se ne avesse avuta la possibilità- volentieri chetato sul tema del Referendum. Concezioni della politica quindi quasi opposte o comunque differenti e non condivise. Ecco perchè sotto tale luce mi sembrerebbe che pur nel riconoscimento dell’ANPI del valore di ciò che hanno rappresentato sia la Resistenza sia le giovani vite dei soldati a centinaia, immolate per la liberazione del nostro territorio dal nazifascismo per il quale è doveroso il ”tanto di cappello”, ma parimenti l’umore istituzionale non mi sembra che sia tale da far propendere per una SENTITA commemorazione che forse non esagero verrebbe fatta più per prassi istituzionale che per vero sentimento.Forse sarebbe meglio non rinunciare alla celebrazione perchè l’unitarietà su certi temi è un valore e siamo daccordo, ma così facendo credo si rischi di far passare la cerimonia come una stantia e poco sentita commemorazione.O forse sarebbe meglio che ognuno si regolasse come crede e deporre l’alloro personalmente sulle tombe dei soldati.Ho detto così perchè non mi sembrerebbe che all’interno di tutto questo via sia tanta sintonia fra le varie forze politiche espressione del Consiglio comunale sul valore di quanto ho detto prima.Ma posso sbagliarmi benissimo.
Dal Pd nessuna notizia. L’iniziativa, proposta da Primapagina, è stata accolta (pur senza citare la fonte) e fatta propria dal Comune che organizzerà la visita in forma ufficiale e istituzionale. ‘Possiamo’ ha già fatto sapere che parteciperà e pure i 5 Stelle. Credo che sia l’unica iniziativa prevista per celebrare la liberazione della città. Ti chiedi, Carlo, cosa pensi il Pd. Ma perché secondo te, il Pd esiste?
Via Marco, non ricominciamo la solita diatriba….secondo me il PD esiste per il fatto che è una creatura che governa, ratifica, dispone gli interventi e va anche in una direzione precisa. Poi sulla natura di tale direzione si può discutere ma una cosa è certa e l’ha dimostrato con i fatti, ed è quello che non ha bisogno della gente per governare e semprepiù sarà così in futuro perchè della gente che ormai crede alle favole e lo vota è piena Chiusi. Punto.Lo sò anch’io che è un ectoplasma ma finchè la gente viene visitata solamente nella campagna elettorale, non partecipa perchè ritiene di ritrovarsi nelle associazioni che sono serbatoi di voti e giuocare a carte mentre i giovani se ne vanno via,vengono ascoltati i suoi programmi (ormai sono anni che è così)e vengono fatte visite agli imprenditori che sperano nella relazione personale con i preposti e la gente applaude, il PD governa, e governare diceva il gattopardo ”è megghiu che futteri”….Cosa è che potrà fermare tale andazzo? Me lo chiedo e non credo nemmeno sia la presa di posizione all’interno di una corrente defenestrata, perchè se così fosse sarebbe ancora più dannosa la cosa, perchè non sostituirebbe la guida con un driver migliore e più esperto.Quella generazione politica lì ha fatto il suo tempo checchè se ne dica ed i risultati sarebbero -ma è una mia opinione- ancora peggiori.Ci vorrebbe che la gente mettesse la macchina sotto il lavaggio automatico ed ogni tipo di incrostazione, polvere, fango, potere incrostato fossero rimossi di forza.Ma fatto da gente consapevole ed esente da tutti i vincoli di potere solidificati.In pratica una rivoluzione culturale.Ma la vedo dura, in una terra dove nelle decadi passate c’è stato il peggior partito comunista della toscana, che ha fruito dei meriti nazionali indubbiamente rappresentati da tale partito, ma che localmente ha vissuto di rendita e non ha lavorato per insegnare alla gente il vero sviluppo.Non voglio fare le ricerche storiche delle responsabilità perchè queste hanno le gambe lunghe,ma senz’altro il ceto direzionale di tale forza a natura contadina e non industriale ha pesato nella evoluzione di tale forza immensa che ha amministrato la complessità.Cosa diversa è stata in Emilia Romagna per esempio, ma si sà,le situazioni di partenza non sono state ugali per nessuno.Il ceto agricolo ha consentito allo sviluppo certe affermazioni ed ha pagato molto in termini di emigrazione, abbandono delle terre ed ha dovuto battersi contro un ceto proprietario altamente conservatore e privo di visione strategica del futuro. ma sostanzialmente il ceto agricolo e legato alla cultura della terra è rimasto di natura conservatrice ed oggi sconta anche l’arretratezza e la dipendenza da altri.Nel suo divenire ha dovuto appoggiarsi a quello che ha trovato intorno a se cercando di preservarlo(Banca MPS per esempio) ma quando sono arrivati fattori
che hanno prodotto i primi scossoni, tale ceto direzionale è rimasto impotente a fronteggiare ogni situazione ed ha dovuto subire, e con lui la gente comune.Ecco perchè prima ancora dell’arretratezza economica ,l’arretratezza è culturale.Ed è anche questa una parte chiaramente non la sola- delle ragioni che sconta Chiusi, ma a mio avviso non è delle minori.
Ti consiglio una lettura attenta e ragionata dei risultati elettorali locali. Sono la prova più tangibile che il Pd non esiste e che a Chiusi ha vinto Bettollini e l blocco sociale che lo sostiene e che ovviamente sfrutta anche il marchio Pd. Ma questo non è stato e non è decisivo. Il Pd avrebbe perso voti a valanga (come nelle tornate precedenti) anche a Chiusi. Invece Bettollini ha vinto e ha vinto bene. Il Pd è ormai in liquidazione, a livello nazionale e anche a Chiusi.Come il renzismo. Lo dicono molti osservatori (vedi Cacciari), non solo il sottoscritto… E questo – la fine del renzismo – forse, a Chiusi, per Bettollini, alla lunga non sarà un problema da poco…E per questo, credo che alle opposizioni si apriranno praterie. Se avranno voglia di cavalcare…
Due risposte veloci. Questo che dici non è esente da ciò che io dico sul fatto culturale che spiega perchè Chiusi è come lo ho definita. Punto. In quanto a Cacciari c’è da dire quanto segue. Lo si sà ormai quale sia l’essenza delle sue risposte sul PD e ripete incessantemente quello che anche tu dici e che io dico (penso sarai daccordo sull’ectoplasma…) ma a quando lo si è intervistato ed ultimamente non ricordo adesso da chi, gli chiesero in mezzo alla innumerevole schiera dei partiti, per quali fra essi alla fin fine lui avrebbe votato: lo sai cosa rispose? Il PD! Ed allora di cosa stiamo parlando? E’ un altro argomento ma la personalizzazione della politica in assenza dei partiti-vedi il Bettollini che tu porti a paragone- di fronte a quanto è avvenuto a Roma ,Torino ed in italia, dimmi la verità, ma rappresenta qualcosa ? Io ho già spiegato la mia visione che è una risposta a quella che tu indichi la forza di Bettollini quando ho detto di quello che nelle decadi precedenti è passato su Chiusi.L’ho scritto e lo ripeto e penso che abbia un fondamento non piccolo di verità chje anche tu credo possa condividere quando si parla del ceto di provenienza che ha diretto Chiusi. Secondo te lo schieramento che oggi l’ha votato a bettollini è una espressione di forza? Con queste le domande occorre fare i conti non con l’aria fritta.
Certo che quanto è avvenuto a Chiusi, rispetto aRoma o Torino rappresenta qualcosa. Rappresenta il miglior risultato a livello nazionale del Pd. Ma quel risultato è stato migliore proprio per il fatto che non è dovuto alla forza, al radicamento, alle proposte del Pd, ma ad altri fattori. Indipendenti dal concetto di partito e dal Pd come partito. Se a Chiusi contasse ancora il Pd, Bettollini avrebbe forse vinto lo stesso, ma avrebbe preso certamente meno voti di quanti ne ha presi. Li ha presi infatti per altri motivi e altre dinamiche. Li ha presi da un blocco sociale eterogeneo e trasversale che ha fatto quadrato intorno all’uomo di governo. Un blocco sociale quantitativamente forte con forti ramificazioni, che però non ha senso critico e non esprime una vera egemonia culturale. E’ una claque. Un esercito, non è l’espressione di un progetto politico. Ma anche questo l’ho scritto fino alla noia… Quanto a Cacciari, se lo dice lui, che pure vota Pd, che il Pd è ormai alla frutta, non è che la conferma di quanto vado scrivendo da mesi…Renzi aveva fissato il referendum di ottobre come spartiacque. Ci arriverà ad ottobre Renzi? E soprattutto ci arriva ad ottobre il Pd?
Si, ma con questi risultati ”a livello nazionale del PD ed anche di Possiamo” non è che la nostra comunità vada tanto lontano. cosa sono rispeto alle valanghe di Roma, Torino e del resto d’Italia? Cosa serve ed a chi serve sbandierare questi risultati come ”il risultato migliore del PD” se non per accreditare localmente la figura di un Bettollini solo al comando, apprezzato da quella popolazione che l’ha votato? E l’ha votato perchè è pur vero , ma la spiegazione di tutto questo è quella che ti ha inviato Fiorani pregandoti di pubblicare il suo Post del quale anche io e lui abbiamo parlato. In questo senso, ti pregherei pubblicare il Post di Fiorani che ti ha inviato e che ho chiesto a lui per conoscenza dal momento che me ne ha parlato.Mi sembra esaustivo di tutto quanto è stato detto sulla situazione in cui Chiusi si trova e su quella che è la vera causa ” del blocco sociale” che avvolge Chiusi, e che proprio Bettollini dice che lotta incessantemente per sbloccare la diga che ferma lo sviluppo.Io credo che anche i lettori di Primapagina abbiano bisogno di informarsi
e di aprire gli occhi in tal senso e rendersi conto che invece la verità vera è un altra.Resto in attesa curioso e speranzoso che si apra una discussione sui fatti citati ed attendo fiducioso di leggerlo.
Non serve a nessuno. i due risultati, di Bettolini e di Possiamo, e anche quello dei 5 Stelle sono semplicemente un dato di fatto. E a Chiusi contano più del risultato di Roma o Torino. L’analisi di Luciano (che ovviamente è pubblicata e trovi su queste pagine) non è molto diversa da quella che ho fatto io in almeno 3 o 4 articoli precedenti. E anche alcuni precedenti alle elezioni. La distanza è solo sulla lettura che ognuno dà che ognuno dà rispetto ai 5 Stelle e a Possiamo. Che alla fine è un dettaglio. Ho l’impressione, Carlo, che tu commenti “a prescindere” senza leggere prima ciò che commenti…(questo per esempio: https://www.primapaginachiusi.it/2016/06/chiusi-analisi-del-voto-la-sinistra-di-possiamo-uno-dei-migliori-risultati-livello-nazionale/)…
Illuminami, quale sarebbe il fatto del mio commento a prescindere e che io non avrei letto ? Può anche darsi che mi sia sbagliato, ma in genere i miei lunghi commenti sono basati sule RAGIONI di quanto viene riportato su Primapagina, non tanto sulla mera fattualità. ma può darsi che mi sia sbagliato. Ho riletto l’articolo con il link ma in verità non ho trovato qualcosa per la quale io abbia considerato solo verità parziali o mi sia inventato a prescindere certi fatti.Forse-ma dico forse- siamo su due piani diversi nel senso che ognuno di noi dà importanza a certe cose ed aspetti che pur ci sono e coesistono ma con differente peso conseguenziale.
La risposta è negli articoli precedenti… Ciò che penso sul voto chiusino, sulle dinamiche che lo hanno prodotto, e sulle prospettive, mi pare di aver scritto abbastanza… A rischio di apparire noioso…