REFERENDUM NULLO, NIENTE QUORUM. A CHIUSI L’AREA ANTI PD NON SFONDA…

CHUSI – Avevamo scritto, qualche giorno fa, che il Referendum sulle trivellazioni in mare, a Chiusi valeva doppio. Perché , nell’imminenza delle elezioni amministrative, poteva rappresentare un momento di “conta” delle forze alternative al Pd, visto che il Pd con Renzi (e non solo Renzi) aveva invitato a non votare. Invece a Chiusi il referendum di ieri è valso esattamente quanto nel resto d’Italia. Anche nella cittadina di Porsenna infatti ha votato solo il 32,8% degli aventi diritto. Più o meno la stessa percentuale registrata a livello nazionale (31%). Per la precisione, a Chiusi su 6.526 aventi diritto, hanno votato 2.141 elettori, pari 32,81% . Come prevedibile e previsto i Sì’ sono stati di più: 1.708, contro 402 no. Non è possibile nemmeno l’equazione Voti Sì uguale “area anti Pd”, perché l’appello di Renzi e Napolitano per l’astensione non è stato raccolto da tutti e una buona parte dell’elettorato Pd si è recato a votare. Lo hanno fatto il candidato sindaco Bettollini, gli assessore Micheletti e Sonnini, il segretario di Chiusi Scalo Guccione e molti iscritti e militanti, soprattutto quelli provenienti dai Ds. E non tutti hanno votato No, come Bersani. Ma i NO sono probabilmente quasi tutti attribuibili all’area Pd e un po’ di Confindustria illuminata, che comunque fa riferimento al Pd.
Diciamo che sfrondando il dato del Sì (1.708 voti) del possibile apporto di elettori Pd, rimane un plafond di circa 1.500-1.600 voti da suddividere tra Movimento 5 Stelle, Lega e sinistra diffusa. Più o meno la quota raccolta 5 anni fa dalla Primavera e dalla Lista Fiorini… Insomma il Referendum, sostenuto a livello locale dal Comitato NO TRIV (che sta pensando ad una lista di sinistra), dalla Lega e dai 5 Stelle ha già dimostrato che salvo cataclismi o tsunami dell’ultimo momento, l’alternativa a Bettollini & C. avrebbe una certa consistenza se fosse unita, ma siccome è divisa, non ha molte chances di vittoria alle comunali.
Certo, alle comunali – si presume – l’astensione sarà in percentuale minore rispetto al 68% del referendum, e ci sta che un certo numero di liste e candidati, aumentando l’offerta, induca più gente a votare e quindi faccia calare la percentuale del NON VOTO, ma, se la matematica non è un’opinione, e non lo è, la possibilità che i 5 Stelle o altre formazioni possano impensierire Bettollini o insidiarne la vittoria appare veramente lontana.
Tra l’altro, la partita del Referendum Bettollini l’ha giocata piuttosto bene. E’ stato, con Eva Barbanera di Cetona, l’unico sindaco della zona a dire che sarebbe andato a votare. Non ha enfatizzato il messaggio di Renzi e Napolitano, e non ha fatto fatto finta di niente come altri renziani doc (vedi la segretaria locale del Pd Pamela Fatighenti che non ha postato nemmeno una virgola a tal proposito sui social, lei che invece è piuttosto incline ai selfie); non ha denigrato le posizioni avverse…
Naturalmente c’è anche un rovescio della medaglia. Ed è il dato dell’astensione. L’ignavia, l’indifferenza della maggioranza schiacciante della popolazione di fronte al tema posto dal Referendum, ma anche di fronte ad un appuntamento con la democrazia. Questo non è buon segno per chi ha fatto la campagna referendaria, ma nemmeno per Bettolini e per il Pd. Una città “dalle forti tradizioni democratiche, antifasciste e di sinistra” in cui quasi il 70% dei cittadini diserta le urne, non è una città in buona salute. Quel quasi 70% di non voto e di indifferenza vuol dire che anche Chiusi , come il resto d’Italia, ha imboccato una china pericolosa, sicuramente scivolosa.
Giorgio Cioncoloni, leader della defunta Primavera, commentando il risultato referendario ha ricordato i versi di Dante “Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province ma bordello“. Verrebbe da aggiungere che Dante aveva già capito tutto anche di Chiusi: “… se tu riguardi Luni ed Urbisaglia come son ite e come di retro ad esse se ne vanno Chiusi e Sinigallia…”
In effetti anche nelle Marche (dove si trovano Urbisaglia e Senigallia), una delle regioni promotrici del referendum ha votato solo il 34%… This is Italy…
m.l.
giriamo pagina
Facciamo schifo perche e per il futuro dei giovani e per tutti I stabilimenti balneari che sono da anni li a sudare la pagnotta solo per 4 mesi ho 5 mesi di lavoro e vedere una oscenita del genere siamo alla frutta
TUTTI ALLINEATI E COPERTI. Hai visto mai ci fosse qualche figlio o nipote da sistemare?
Tutti tutti no… almeno 500 elettori Pd non hanno ascoltato l’appello di Renzi… (Non moltissimi, ma a Chiusi i non allineati sono stati più che altrove…)
Mi trovi sostanzialmente daccordo.Questa è l’Italia e c’è di più e cioè che con questo referendum(merito trivelle a parte) Renzi si è costituito un fronte dal quale si appresta ad ottobre a dilagare, perchè nella sua strada non trova un argine che lo contiene. ma volevo dire sostanzialmente questo: una grande mano ad erigere la sua diga gliel’ha data Forza Italia con i partitini accanto al NCD e cioè queli del 3 virgola percento.La pantomima è questa: Renz ha detto che gli dispiace dei milioni che sono andati a votare seguendo le istruzioni dei comitati No-Triv, ha detto che è contento per gli opeai e per i loro posti di lavoro mantenuti.Si è gia formato e procede a grandi passi uno schieramento politico che finge di darsi battaglia(destra e sinistra, con all’interno i politici di tali schieramenti che hanno capito l’antifona che occorra il teatro per sopravvivere ed andare avanti compatti sulle riforme-quelle di Renzi-Alfano- mentre sulle cose importanti quando si va a contarsi sono uniti, si guardi il voto).Tale schieramento comprende i milioni di gente che una volta erano marcatamente di sinistra e per quella votavano adesso non ostante al crisi,credono spassionatamente alle sirene applaudendo e dando consenso ad una politica di centro-destra.Questo vuol dire che chi vuol mantenere fermo il timone sul renzismo vota unito sia il PD, sia Forza Italia.Daltronde come se non bastasse l’ha reso noto Verdini-creatura di Berlusconi- con i suoi voti di ala che salva Renzi e lo salverà, e se non bastasse lui c’è il cavaliere.Ci rivediamo ad Ottobre per la riconferma di tutto questo.A coloro che sbraitano in un PD alla Speranza ed alla Bersani vorrei chiedere personalmente se il contributo politico alle condizioni in cui versa e verserà l’italia sia quello di far rimanere nascoste e poco visibili le contraddizioni interne e se non siano loro i primi responsabili di una macchina che è stata e continua ad essere sotto falso nome la rovina delle classi subalterne.Cosa c’è di diverso-tranne le peculiarità dovute ai tempi in cui viviamo-con ciò che rappresentava la Democrazia Cristiana? E’ la storia dei poveri italiani, purtroppo, rincoglioniti ed assuefatti ancor di più nella crisi, alle esigenze dei loro padroni, che li comandano e li fanno contenti ed anche tracotanti di essere comandati.Aveva proprio ragione Metternich quando diceva che l’italia non era una nazione ma solo una espressione geografica, e ricordiamoci che correva l’anno 1815.Due secoli per constatare che ” essere povero” non significa non avere un conto corrente in banca.
Come fautrice del comitato NoTriv di Chiusi, mi vengono in mente soltanto due parole: dispiacere e delusione. Dispiacere per chi non ha voluto informarsi, per chi non ha voluto capire, per chi si priva della curiosità di sapere e del piacere di prendere una posizione e portarla avanti; delusione per come si continua ad essere schiavi dei poteri forti e non pensare con la propria testa. Quando le conoscenze sono limitate e si arriva a non fare scelte consapevoli, lì finisce la propria liberà e non c’è niente di più pericoloso. D’altra parte, se leggiamo quel 32% all’interno del contesto sociale, culturale e storico che stiamo vivendo, questo dato non è poi così esiguo e, soprattutto, scontato (quando è iniziato il nostro lavoro come Comitato, circa un mese fa, quasi nessuno sapeva del referendum). Da questo dato possiamo ripartire e provare a costruire un nuovo futuro, anche a livello locale. Credo che sarà necessario far diventare i singoli movimenti indipendenti, un’unica forza di resistenza, pur mantenendo caratteristiche proprie specifiche.
Un altra cosa: tu Marco dici che non è un segnale buono nemmeno per Bettollini.No, io dico che è un segnale buono per il suo partito, quello che tu dici che non esiste-ti ricordi ?- e soprattutto per gli scopi per il quale è nato.Dici inoltre che è stato fra gli unici sindaci andati a votare come se ciò fosse un merito speciale, indipendentemente da ciò che aveva dichiarato di votare ”.Non ha denigrato le posizioni avverse”…è che è un merito? Perchè le avrebbe dovute denigrare? E’ il sindaco di tutti , ha detto papale papale quello che avrebbe votato e quindi è apparso che era contro l’eliminazione delle piattaforme e che gli sembrava giusto acconsentire lo sfruttamento fino al consumo totale del giacimento.Si è differenziato da Napolitano e da Renzi ? Ma per piacere…questo vuol dire arrampicarsi sugli specchi e voler trovare le differenze minuscole, ma che sono tanto minuscole dal suo schieramento che lasciano inalterato il tutto.
Guarda che altri sindaci hanno fatto meno e peggio. La mia cultura comunista mi insegna che anche i piccoli passi e le piccole defezioni nel fronte avverso vanno tenute in considerazione…
Mi sembra che al di la’ di dettagli,a Chiusi l’elettorato e’ stato nella media nazionale .
Non si trattava di un referendum locale,infatti.
Non credo che un referendum di questo tipo poteva essere significativo di scelte Politiche nazionali,essendo stato indetto da alcune Regioni e non con raccolta firme.
Certo,ci sono oltre 13 milioni di votanti che non hanno seguito Renzi nella astensione,un dato per il Premier sicuramente preoccupante,tanto piu’ che il dato politico finale rischia di essere un’arma a doppio taglio:quando non mi conviene vi invito a non votare,quando mi conviene vi invito a votare:si dice che alla lunga il cinismo in politica non paghi mai.
X Marco. Non è questione di cultura comunista; se fosse una volta forse sarebbe cosa valida anche tenerne conto come analisi , ma oggi quando c’è il suo leader ed il suo partito (parlo di Bettollini) che governa con Alfano,sostenuto da Verdini perchè sennò sarebbe andato in minoranza, tu mi parli di cultura comunista come metodo di analisi ? Ma quando io dico che si antepone il ramoscello per non vedere la trave ben sapendo che c’è la trave, scusami Marco ma per giustificare certe posizioni-ed alla fine beninteso non le devi giustificare a me- ma oggettivamente si vuol far quadrare per forza il cerchio ugualmente sapendo che dalla circonferenza non possono venire i lati di un quadrato.Ti sembra una analisi corretta dire con tutto quanto c’è oggi che vediamo nella politica, che ci si differenzi dall’andazzo generale di quel partito facendo in quel modo ? Barzellettisticamente parlando ti ricordo quella dell’elefantessa e della zanzara e della noce di cocco che cade sulla testa dell’elefantessa…..
Io faccio il cronista, osservo, prendo nota e racconto. L’analisi comunista la faccio io, non ho detto che la fa Bettollini o che quello che fa sia giusto. Ho solo scritto che questa partita l’ha giocata meglio e più furbescamente di altri suoi colleghi o compagni di partito. E mi pare un dato evidente
X Remo. Non sono d’accordo e spiego perchè.Pur non essendo un referendum ”locale”, il referendum non è mai ” locale” ma è abrogativo di leggi nazionali e la mia riflessione riguarda il momento storico-politico in cui cade, dove Renzi appare più debole di mesi fa per una serie di questioni, non ultimo l’aiuto-soccorso di Verdini che la dice lunga sugli accordi che corrano fra tali forze.Ciononostante Renzi ha vinto almeno per adesso tale battaglia ( se poi vincerà la guerra questo non è dato di sapere ma secondo il mio giudizio la vincerà )per il semplice motivo che appaiono contrari l’uno all’altro fra il PD-NCD e l’altro capo della matassa rappresentato da Forza Italia ma sono due facce della stessa medaglia, l’una moderata con odore sinistrorso e l’altra di centro destra con odore destrorso(Lega-Fratelli d’Italia).Tutti e due gli schieramenti fingono di essere contrapposti ma più il tempo passa e più si avvicinano fra loro fino a rappresentare le stesse istanze di voto perchè poi alla fine l’uno è la panacea dell’altro, come è successo con questo Referendum (astensione da una grossa parte di Forza Italia ed astensione comandata da Renzi al suo partito). In tale occasione quelli che appaiono i due estremi del filo, arrivano a toccarsi e confondersi assumendo una posizione univoca di fronte allo stesso problema.E secondo me più si va avanti e più tende a ripercuotersi questa pantomima perchè lo schieramento conservatore in Italia è riuscito a proporsi allargando la sua area d’influenza anche a coloro che comunque votavano una volta PCI,PDS, DS eche oggi votano Renzi spostando il baricentro sempre di più verso il centro senza porsi nessuna remora, anzi facendosi sempre più aggressivi verso le norme soprattutto etiche della politica ed infischiandosene altamente a quale punto di rottura del paese si possa arrivare e mettendo fuori tutti gli schemi di una tipologia di procedura politica che incontra costantemente guai.Tutto questo non è materia opinabile ma è oggettiva. guardando a ciò che succede.
Quindi per finire Lei Remo dice che Renzi deve stare attento a quei 13 milioni o che ne debba tenere conto.Renzi ha dimostrato che il problema non sta tanto nei 13 milioni che sono stati contrrai al suo tipo di politica ma ha dimostrato( ed il risultato è il referendum) la sua tendenza a formare un corpo unico con Berlusconi, non tanto nell’apparenza ma nella sostanza e cioè quando ci si conta, perchè i discorsi rimangono discorsi i fatti sono quelli. E se si analizza tale tipo di politica ricorre inevitabilmente il partito interclassista che grazie a quanto è avvenuto oggi è lo schieramento trasversale e preponderante in Italia. In pratica fin’ora Renzi ha vinto e non si è adagiato nelle braccia di Alfano.A me in tale assioma la parola più ricorrente è ”Centro”ambedue si fanno chiamare centro sinistra e centro destra ma la politica vera e che determina lo sviluppo chi comanda : una mancetta da 80 euro a coloro che non si possono certo arricchire con tali somme e migliorare il proprio status vitae, ed un bel regalo di decontribuzione per qualche decina di miliardi a quelli già ricchi o comunque abbastanza abituati fin da subito.Il fatto è che la gente gli dà ragione ma il grasso per tutti lo sappiamo che non c’è.domanda: fin’ora a chi l’ha assicurato codesto grasso ? Si accettano scommesse ma si potrebbe anche andare a guardare i numeri cosa dicono.ogni giorno e cioè l’esatto contrario del giorno prima.