CHIUSI: IL COMITATO “NO TRIV” DIVENTA LISTA CIVICA? E I 5 STELLE NON GRADISCONO…

CHIUSI – Il Comitato No Triv diventa lista civica? Può darsi. Quantomeno l’intenzione di provarci c’è. Lo dice chiaramente una nota diffusa ieri dal comitato stesso. Nota che annuncia peraltro un incontro pubblico per giovedì 21 aprile all’ex cinema Eden, ore 21,00.
“Il comitato No Triv di Chiusi, nato per sostenere il Referendum sulle trivellazioni in mare – si legge nel comunicato – intende continuare il proprio impegno per ridare valore alla politica e al coinvolgimento democratico dei cittadini sulle più importanti scelte politiche nazionali e locali. Vogliamo partecipare alla costruzione di una nuova stagione politica spinta dall’impulso referendario per respingere la pericolosa trasformazione dell’assetto istituzionale dell’Italia. Questo è altrettanto vero a livello locale; è significativo e alquanto grave che a poche settimane dal voto per il rinnovo del Consiglio comunale non ci sia stata una sola assemblea pubblica. Sembra di essere di fronte alla dissoluzione dell’interesse comune, al disfacimento completo della politica, frutto di una disgregazione che ha coinvolto tutti: la maggioranza che ha governato, le opposizioni che hanno faticato a rendere concreta l’alternativa proposta, la realtà sociale, il sistema economico che stenta a rinnovarsi, la promozione culturale”…
Il messaggio è chiaro. E sembra ricalcare l’analisi sullo “sfacelo della politica locale” e sulla necessità di “una resistenza civile a democratica“, fatta da primapagina qualche giorno fa… Se dall’incontro del 21, uscirà o meno una nuova lista per le elezioni comunali è presto per dirlo. Dipenderà anche dalla risposta, probabilmente. Cioè dalla partecipazione e dalla discussione.
Certo è che l’ipotesi di una nuova formazione sulla scheda non piace per niente ai 5 Stelle che hanno subito bollato l’iniziativa come l’ennesima “stampella” per il Pd. Come una mossa strumentale per impedire al movimento di vincere… “Ecco una nuova lista civica per far rivincere il Pd” ha scritto la candidata Bonella Martinozzi. E altri candidati (Pietruschi) e militanti le hanno fatto eco.
Non si capisce bene, ancora, quali saranno i connotati della eventuale nuova formazione emanazione del Comitato NO TRIV, ma sembra abbastanza chiaro l’orientamento di sinistra: “vogliamo impegnarci nel difficile compito di informare e rendere protagonisti i cittadini attraverso il sostegno alle iniziative referendarie per difendere la Costituzione e le diverse proposte di legge di iniziativa popolare sull’ambiente, i diritti, il lavoro”, si legge nella nota citata in precedenza. Ambiente, diritti, lavoro, difesa della costituzione, sono temi storici della sinistra. E quindi il bersaglio grosso sembra essere più il Pd che ha abbandonato il campo, che non i 5 stelle che si sentono “unti dal signore” e unici depositari del verbo, esattamente come lo erano i renziani quando erano ancora rottamatori e per questo non tollerano intrusioni…
Il giudizio che il Comitato dà del partito di maggioranza è netto: “Le elezioni di giugno potrebbero essere le più silenziose e povere di contenuti della storia di Chiusi; il rischio è quello di assistere ad un semplice passaggio di consegne, con al governo i resti di un partito che, ormai, non sa esprimere altro che un uomo solo al comando in mano a un ristretto gruppo di potere”. Ma Bettollini & C. non hanno ancora commentato. Forse si sentono in una botte di ferro. Una lista a sinistra costruita all’ultimo minuto come “estrema ratio” può potar via qualche voto, ma difficilmente potrà vincere. Può però dare dei segnali, registrare un clima. I 5 Stelle temono la concorrenza? Se è così vuol dire che anche loro non giocano per vincere, ma solo per i seggi della minoranza… E i 5 Stelle, pur vivendo il Movimento in modo totalizzante, quasi religioso (come si legge in certi commenti), non possono pensare di avere l’esclusiva della politica e dell’onestà.
In ogni caso al momento la presenza sulla scheda dei 5 Stelle è certa. Quella della destra e della ipotetica lista a sinistra non ancora.
Al momento il problema principale non è relativo al fatto se una lista ci sarà o no. L’intento del comitato, sorto a sostegno del referendum, è quello di andare a riempire un vuoto di dibattito, di confronto, di proposta, di programmazione amministrativa che ha pervaso la società, tanto a livello nazionale che locale. Quindi, anche se si creeranno le condizioni per tentare di svolgere una parte dell’attività all’interno del consiglio comunale, non sarà che un aspetto del lavoro.
Quanto alle polemiche non so proprio di cosa stiamo parlando, nei mesi scorsi non si sono create le condizioni per unire un fronte comune alternativo al pd, è normale quindi che ognuno poi, traendo le conclusioni da quanto successo, sia libero di mettere in piedi ogni tipo di iniziativa, che per quanto mi riguarda è in linea con la mia storia personale: più di 25 anni attivo in varie forme, dalla politica alle aggregazioni sociali, mai dalla parte delle poltrone, anzi fare politica in un certo modo spesso ha significato tirare fuori soldi di tasca propria. Quindi se c’è qualcuno in vena di polemiche sappia che il giochino non attacca, e che l’onestà e l’allergia ai posti di potere, non è esclusiva di nessuno.
Facciamo l’ultimo sforzo per invitare i cittadini ad andare a votare al referendum (oggi andiamo a distribuire gli ultimi volantini) poi da lunedì ci sarà modo di parlare del “comitato” e della nuova lista civica di sinistra nata come sua emanazione.
Se la lista ci sarà non sarà una lista civica ma fortemente politica, o vogliamo fare come diceva il sindaco scaramelli che tutto quello che era fuori dal suo operato era antipolitica?
Il comitato in queste ultime settimane ha parlato con i fatti, e con i fatti vuole riportare la politica, quella vera, non quella fatta di propaganda e tagli di nastri che abbiamo visto in questi anni, all’attenzione della nostra comunità. Certo ci esporremo al giudizio di tutti , come è giusto, e da lunedì potrai parlare del “comitato” come vuoi, ma non ci caleremo certo in una piccola guerra tra poveri, porteremo semplicemente avanti il nostro lavoro, come diceva Brecht sedendoci dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti sono stati occupati.
Caro Luciano sai benissimo, perché ci conosciamo da una vita, che si può fare politica in modo onesto e con passione, pur non avendo fatto la scelta dei cinque stelle.
Avevo deciso di non andare a votare il Referendum. Scoraggiato da quello che era successo nel passato , dove le decisioni prese dai cittadini ( qualche volta anche contro le mie idee , come ad esempio il referendum sul finanziamento pubblico dei partiti per il quale io votai a favore del finanziamento ) sono state completamente ribaltate dai politici. E’ bastato però che uno dei capi della …… onorevole senatore Giorgio Napolitano esternasse le sue idee a favore dell’astensione , che mi ha fatto ritenere giusta una passeggiata fino al seggio elettorale . Quindi domani andrò a votare. Non so bene se per il sì o per il no . Non ho seguito il dibattito.
Ps I……. si giustificano con il fatto che bisogna fare attenzione a quel che si scrive . Certamente molti di voi hanno capito benissimo il loro significato. Con certi personaggi bisogna fare attenzione. Le laute prebende che si sono autonomamente donati gli danno disponibilità di mezzi sconosciuti alla gente normale.
Sono d’accordo con Luciano Fiorani. Domani diamoci da fare per il referendum. Poi subito dopo si apra il dibattito per le elezioni amministrative e per il referendum costituzionale.