GUERRILLA GIRLS. ARTE, IRONIA E PROVOCAZIONE

giovedì 10th, marzo 2016 / 17:33
GUERRILLA GIRLS. ARTE, IRONIA E PROVOCAZIONE
0 Flares 0 Flares ×

Avvolte dal mistero delle loro identità, provocatorie, ironiche attiviste nel campo delle arti da trent’anni, le Guerrilla Girls non mollano la presa. La discriminazione sessuale nel mondo dell’arte è un problema che esiste tutt’oggi, e va affrontato. Nelle collezioni museali più importanti d’America (ma non solo), le opere delle donne artiste appaiono (quando appaiono) in numeri nettamente inferiori rispetto a quelle dei colleghi maschi. Questo il fulcro dell’intervista che le Guerrilla Girls hanno recentemente rilasciato al conduttore televisivo Stephen Colbert in un programma della CBS americana.

“L’arte è una delle espressioni della nostra cultura. Come tale, dovrebbe rappresentarne indiscriminatamente tutte le voci. Altrimenti, non possiamo parlare di storia dell’arte ma di storia del potere” ha dichiarato una delle Guerrilla Girls presenti in studio, conosciuta con lo pseudonimo di Frida Khalo.

Ma chi sono queste fantomatiche Guerrilla Girls?  Vediamolo insieme, partendo dall’inizio.

Siamo nel 1984. Il Museum of Modern Art di New York presenta un’esposizione. Non una qualsiasi.  È una mostra in grande, niente di meno che l’insieme delle opere di arte contemporanea più importanti del mondo.

In rassegna i lavori di 169 artisti, di cui solo 13 donne. Tutti Caucasici, come si dice ora perché bianco (o nero) non si dice più. La protesta da parte delle donne è immediata ma non desta alcuno scalpore. Incavolate nere per la scarsa risonanza della denuncia,  e per l’evidente discriminazione numerica nonchè etnica, un gruppo di artiste donne fonda le Guerrilla Girls, autodefinendosi “la coscienza dell’arte”. Non è un po’ presuntuoso definirsi coscienza dell’arte? . “Certo che lo è”, risponderanno in un’intervista del 1995,” lo sanno tutti che gli artisti sono presuntuosi!”

Le GG iniziano quindi un lavoro di ricerca per capire quanto grave sia il quadro. I risultati sono peggio delle aspettative: quasi nessun museo o galleria di prestigio espone opere di donne.

Guerrila girls nakedNel 1989 lanciano la prima provocazione di successo, tanto da essere citata ancora oggi: “Per entrare al Metropolitan Museum , le donne devono essere nude?”, una denuncia contro il fatto che meno del 5% degli artisti che espongono nella sezione di Arte Moderna sono donne, ma l’85% dei nudi in esposizione sono nudi …femminili.

Nel 2014, rilanciano il poster e la denuncia. Questa volta nel settore della musica: “perché le donne devono essere nude per entrare in un video musicale, mentre il 99% degli uomini è vestito?‘”

Chi sono nella realtà le Guerrilla Girls? In verità, non si sa. Dal dì della nascita del movimento, infatti, agiscono nell’anonimato, assumono psudonimi ( nomi di artiste donne non più in vita), e quando appaiono in pubblico  indossano sempre una maschera da gorilla.

In virtù del loro anonimato, non si sa neanche quante siano. Molte sono le donne entrate e uscite dal movimento, fatta eccezione per due delle fondatrici, note con gli pseudonimi di Frida Khalo e Kathe Kollwitz, che sono tuttora attive e che hanno partecipato a ideazione e realizzazione di tutti i progetti dal 1989 ad oggi.

gg copertinaLa scelta dell’anonimato, spiegano in una delle numerose interviste, ha due ragioni principali: il mondo dell’arte è piccolo. Le Girls non possono rischiare di mandare a monte la loro carriera di artiste. In secondo luogo, ma non meno importante, il loro obiettivo è quello di focalizzare l’attenzione sui contenuti e non sulle singole personalità.

Per dirla tutta, le Guerrilla Girls si dichiarano Femministe (già, pure femministe). “Usiamo l’umorismo per divulgare informazioni, sensibilizzare l’opinione pubblica, provocare la discussione e mostrare che le femministe possono essere divertenti” spiegano nel sito.

Non c’è proprio nessuno che conosca le loro identità? Alcune delle madri, pare, e qualche marito. Quelli che sicuramente le conoscono tutte, raccontano le Girls, sono i loro parrucchieri.

Elda Cannarsa

 

 

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
, ,
Consorzio di bonifica
Mail YouTube