EMMA VILLAS CADE ANCORA, MA SALE IN CLASSIFICA. I PLAY OFF ESAME DI MATURITA’
SIENA – E dopo due belle prestazioni che sembravano aver rimesso la barca in carreggiata, ecco l’ennesima frenata, e l’ennesima occasione sprecata, l’illusione strozzata in gola. E se la sconfitta in casa – anche se al tie break – brucia, quel che brucia di più è l’atteggiamento della quadra in campo. E quella squadra che nei momenti cruciali non riesce ad essere squadra e diventa un’armata di solisti, anche bravi, ma senza spirito di gruppo. Ognun per sé, quasi l’un contro l’altro armato, come se ognuno cercasse il colpevole di ciò che non va, di ogni errore nel compagno accanto… Ma nello sport e in particolare che sport di squadra per eccellenza, dove se uno solo dei 6 in campo va fuori giri, salta tutto l’ingranaggio…
Ma anche queste situazioni sono frequenti nello sport. Anche nel calcio, dove pure la giocata del singolo conta di più, non solo nel volley. Basta guardare il Milan, l’Inter o la Fiorentina che non riescono a cogliere le occasioni sulla carta più semplici, che al momento di spiccare il salto restano per qualche motivo impigliate a terra… Il più delle volte è una questione di testa più che di gambe. E di gruppo che manca o scricchiola…
La Emma Villas vista contro Mondovì, sabato sera al Palaestra di Siena, ha steccato ancora. E si è fatta battere sul filo di lana dalla rivale della scorsa stagione, ma adesso squadra che non aveva più nulla da chiedere o da dare al campionato. E’ finita 3-2 per i piemontesi. Con parziali di misura, certo. Ma nel volley non c’è il pareggio. Una vince e l’altra perde. Se perdi 3-2 però un punticino lo metti comunque in cascina. E quel punticino anche dopo una partita sprecata ti può far guadagnare una posizione in classifica. E infatti la formazione di Caponeri, nonostante a sconfitta, passa dal settimo al sesto posto, ad una giornata dal termine della regular season. Manca solo la trasferta a Cantù, che è quasi Svizzera…
Le due squadre sono a pari punti (39), Siena è avanti per la classifica avulsa. Ma deve vincere senza lasciare punti se vuole mantenere la sesta posizione. Anzi, con i 3 punti potrebbe addirittura piazzarsi al quinto posto. Diciamolo: un quinto o sesto posto al primo anno in A2 è piazzamento più che onorevole. E se si pensa che è maturato al termine di una stagione passata in altalena, tra alti e bassi (più bassi, secondo i tifosi), è da prendere e incartare come un uovo di Pasqua, con il fiocco. Un quinto o sesto posto consente di giocare la prima gara di play off con una squadra di pari livello. Quindi uno scoglio sulla carta abbordabile e non proibitivo come sarebbero la prima o la seconda in classifica.
Probabilmente il presidentissimo Bisogno che non ha mancato di sottolineare il suo disappunto per le tante occasioni sprecate, alla vigilia del campionato ci avrebbe messo la firma su un piazzamento del genere. Resta se mai l’amaro in bocca per i punti gettati al vento… Ma a questo punto inutile piangere sul latte versato. Riflettori sull’ultima gara e poi sui play off. I giocatori hanno l’occasione, tutti, per ricattarsi, per fare un “gran finale”. E per dimostrare il loro valore pure in chiave di mercato. L’impressione è che al termine della stagione (salvo exploit, tipo la conquista della finale) Bisogno & C. facciano piazza pulita. Anche Caponeri è sotto esame. Il coach chiancianese ha dimostrato di saper far giocare bene la squadra, ma non è riuscito a farne un gruppo unito, compatto, amalgamato. L’occasione play off è ghiotta anche per lui che è arrivato in corsa e ha dovuto fare l’omelette con le uova che si è ritrovato nel frigo, per dirla alla Sousa…
I tifosi sono un po’ sconcertati e delusi. Ma se la squadra tirerà fuori gli artigli e giocherà le prossime partite come sa giocare e come si devono giocare certe partite, allora anche i malumori rientreranno e fioccheranno gli applausi. Gli esami si sa non finiscono mai. E l’ultima di campionato, poi i Play Off saranno un esame di maturità…
m.l.