CHIUSI, FINISCE L’AVENTINO DI RITA FIORINI. LA CONSIGLIERA COMUNALE TORNA SUI BANCHI DELL’OPPOSIZIONE

CHIUSI – Colpo di teatro in consiglio comunale. Colpo forse è una parola grossa. Colpetto diciamo. Dopo 8 mesi di “Aventino” la consigliera Rita Fiorini Vagnetti è tornata a sedersi sui banchi della minoranza. Triste, solitaria y final, come direbbe Osvaldo Soriano. Final, nel senso che siamo proprio alla fine della legislatura. E il rientro in Consiglio segna un passo indietro della stessa Rita Fiorini rispetto alla polemica con la maggioranza e con la giunta che l’aveva fatta allontanare, pur senza dimettersi, come invece hanno fatto i consiglieri della Primavera, i 3 eletti e ad uno ad uno tutti i non eletti a seguire. Si avvicinano le elezioni. Il centro destra che aveva già annunciato una propria lista di coalizione con candidato Niccolò Martinozzi ha fatto anch’esso marcia indietro, abbandonando Martinozzi al suo destino… Rita Fiorini si era più volte espressa, finché è stata in consiglio, prima di “assentarsi” per 8 mesi, come referente non solo della sua lista civica, ma anche di Forza Italia, avrà pensato di dover riconquistare un minimo di visibilità per sé e per il partito… Sarà lei la candidata della coalizione Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia al posto del giubilato Martinozzi?
Vedremo. Intanto anche questa vicenda dell’Aventino delle opposizioni, per quanto riguarda Rita Fiorini, finisce a tarallucci e vino. E vissero tutti felici e contenti.
Non vedo il problema. La mia recente esperienza di accesso agli atti dal costo di 30 euro mi ha convinto che l’opposizione ha un ruolo fondamentale nella ricerca della documentazione che tutti avrebbero il diritto di vedere, ma questo diritto è soltanto per chi si può permettere queste cifre. Ben vengano allora consiglieri (di maggioranza o di opposizione) che si impegnano in questo senso. Io credo che nella futura scelta dei consiglieri con il nostro voto occorre tenere presente un impegno in tal senso.
Il problema è solo la coerenza. Cosa è cambiato per far cambiare idea e atteggiamento ala sig.ra Fiorini? Se è solo l’avvicinarsi delle elezioni…
Si immagino che dipenda dalla volontà di ripresentarsi alle elezioni. E che male c’è?
nessuno. Basterebbe dirlo.
La consigliera Fiorini ha deciso di tornare in consiglio comunale.
Noi della Primavera rispettiamo la sua decisione ma non la condividiamo.
La nostra coerenza ci fa pensare che non è cambiato niente rispetto a quando ci siamo dimessi tutti dal consiglio comunale.
Purtroppo c’è la tendenza a dimenticarsi troppo presto di ciò che accade. In questo caso nessuno più si ricorda che abbiamo avuto un sindaco che ha abbandonato i suoi cittadini, ai quali aveva promesso di governarli per cinque anni, per un incarico più prestigioso e remunerativo dimostrando di considerere la politica solo un mezzo per perseguire le proprie ambizioni.
Di conseguenza siamo di fronte ad un consiglio comunale di cui non riconosciamo la legittimità politica.
L’elezione diretta del sindaco lega alla sua presenza l’operatività del consiglio comunale che quindi viene meno con l’abbandono dell’incarico.
La nomina di un successore senza ricorrere alle elezioni riporta alla mente periodi bui della nostra storia in cui la democrazia era un sogno per il quale molti hanno combattuto e sono morti.
Non si può passare sopra a questi princìpi per meri calcoli elettorali o di convenienza personale, ne va della dignità di tutti i cittadini che gli eletti per primi dovrebbero salvaguardare.
Juri Bettollini ha pubblicato un post su Facebook in cui dichiara che con il rientro della consigliera Fiorini è stata ripristinata la partecipazione democratica. Ennesima dimostrazione di come la democrazia e le istituzioni vengono utilizzate per usi strettamente personali e secondo le convenienze del momento, alla faccia della coerenza che, purtroppo, non dimora più tra la maggior parte dei politici. Qualcuno si dovrebbe ricordare, infatti, che la legittimità politica del consiglio comunale, non quella legale, ma quella politica, non è venuta meno con le dimissioni delle opposizioni bensì con l’abbandono da parte del sindaco regolaramente eletto che, accettando l’elezione, aveva di fatto promesso ai cittadini di Chiusi di governarli per cinque anni. Quindi per ripristinare la partecipazione democratica non basta il rientro dell’opposizione ma servirebbe il ritorno del sindaco.
Di Fiorini ce n’è una sola. Il sindaco non credo che tornerà. E comunque mi sembra che siano più d’uno quelli che hanno scambiato il consiglio comunale per un tram. La primavera è scesa e ha buttato via il biglietto. Altri invece caro Giorgio…
Concordo pienamente con quanto detto da Giorgio Cioncoloni.Ma la coerenza, anche di coloro che spesso in politica scomodano la morale facendo altisonanti discorsi,poi assistiamo al piccolo cabotaggio utilitaristico che è il contrario del senso di responsabilità prima invocato. In pratica con la massima indifferenza si dice tutto ed il contrario di tutto.Sarei curioso di sapere cosa sia cambiato,ma forse si chiede troppo alla coerenza, e vale il principio che in politica i comportamenti sono spesso come l’elastico delle mutande che dove lo tiri arriva.Una riflessione però è d’obbligo: il plauso di Bettollini a questo rientro è gratificante sia per il PD che per la Sig.ra Fiorini e politicamente pone la questione della possibilità del parallelismo di due forze politiche che hanno fanno finta di essere contrapposte in attesa di tempi migliori, poi per una scelta dove si è fatto un monumento di discorsi alla coerenza, una forza ha abbandonato il Consiglio a causa del sedicente mal di stomaco, poi dopo mesi rientra suscitando anche il commento che non ci si veda nulla di strano.Complimenti, nello squallore odierno della politica, essere antesignani è una dote oggi ed è la dimostrazione che il partito reggente può contare localmente anche del parallelismo con il nuovo partito alla Verdini.Il tragico non è tanto la cosa in se stessa ma è soprattutto che appaia una operazione normale.Ma oggi di fronte ad un popolo muto ci si aspetta questo ed altro e sono questi i campioni da premiare.Ed allora premiateli ….
Almeno la foto…è emblematica.
sembra un quadro di Edward Hopper