CHIUSI: L’INIZIATIVA DI PRIMAPAGINA SULLE ELEZIONI E LA MORTE DELLA POLITICA

CHIUSI – Cosa ha raccontato la serata sulle elezioni comunali di Chiusi, promossa da Primapagina venerdì scorso? La buona partecipazione di pubblico nonostante la serata poco invitante dal punto di vista metereologico, dice che la gente ha voglia di parlare, di ascoltare, di discutere. Le risposte e l’atteggiamento dei partiti e movimenti politici dicono invece che loro quella stessa voglia non ce l’hanno. Anzi diciamo pure che la serata di venerdì, partita proprio da una diagnosi di difficoltà respiratorie della politica chiusina, ha registrato e poi certificato che la politica chiusina non ha solo difficoltà respiratorie, ma è ormai in stato di coma profondo. Quella gloriosa di un tempo non esiste più da un pezzo, quella nuova basata sulle rottamazioni i cambi di verso, i venti in faccia, i vaffaday, i selfie a palla e i “noinonsiamocomeloro” non ha nulla di nuovo ed è già evaporata pure quella.
Siccome si parlava – e si parla – di elezioni comunali e non di gite al mare o di sfilate di moda, la diagnosi di fine della politica non è un segnale incoraggiante. La fine dei partiti tradizionali o meno potrebbe essere anche un bene. E senza partiti si può anche governare un comune. Senza politica no. Non si può fare. E quando diciamo politica infatti non intendiamo il teatrino dei partiti, ma la discussione, il confronto, la capacità di fare delle scelte e il pensiero che sta dietro a quelle scelte, l’idea di città e del mondo, la capacità o meno di trovare alleanze culturali e sociali su cose specifiche o sulla strategia di fondo… Questa è la politica e questo è ciò che a Chiusi sembra essere inesorabilmente scomparso. Forse non solo a Chiusi. Ma la serata organizzata da Primapagina si riferiva a Chiusi e quindi la valutazione si ferma lì.
Se i partiti non fossero venuti avremmo scritto, oggi, che hanno voluto prendere le distanze, che non hanno voluto dare legittimità ad una iniziativa e cose del genere. Invece erano quasi tutti presenti, ma sono rimasti in silenzio. Non hanno risposto nemmeno a precise domande o alle critiche, né a sollecitazioni venute dalla loro stessa parte…
Per esempio, nel suo intervento il vicesindaco reggente Bettollini ha esordito dicendo “io da amministratore mi limiterò ad affrontare e replicare sulle questioni amministrative, sulle questioni politiche interverranno i dirigenti del mio partito”. La segretaria Fatighenti era in sala ma è rimasta in silenzio incollata al suo smartphone… Bettolini è stato lasciato solo. Isolato. Se una cosa del genere fosse successa a Ballarò o a Porta a Porta oggi i media parlerebbero di “gelo tra il candidato e il suo partito”.
Avrebbe potuto contrattaccare la segretaria del Pd, difendersi dalle critiche e difendere alcune posizioni messe nel mirino dall’introduzione e da alcuni interventi successivi. Avrebbe potuto cavarsela con la classica battuta di democristiana memoria: “Noi non ci facciamo processare in questa sala!”
Niente, silenzio tombale. Un silenzio che è un certificato di morte del partito di maggioranza.
In maniera del tutto speculare gli esponenti del Movimento 5 Stelle, presenti in buon numero, non hanno risposto alla domanda sul perché non abbiano tentato un approccio, un accordo con la Primavera e altri soggetti o figure dell’opposizione. Silenzio anche da parte della coalizione di centro destra che sostiene Niccolò Martinozzi. Maurizio Patrizi, a nome di SEL ha parlato delle necessità di una lista di sinistra, che recuperi lo spazio lasciato vacante dal Pd e dalla rigidità dei 5 Stelle… ma è stata una voce isolata. Praticamente nel deserto.
Naturalmente intervenire non era obbligatorio. Ma la politica, come il calcio, gli scacchi, il volley o il teatro ha le sue regole. E una regola fondamentale è quella del confronto. O quantomeno quella di sostenere le proprie posizioni. Se vengono meno il confronto e la dialettica viene meno la politica. Quello che è emerso dalla risposte e soprattutto dalle non risposte è che la politica attuale, anche quella nuova, considera le elezioni per il sindaco un impiccio da sbrigare alla svelta, senza tante chiacchiere… come fosse un concorso per assumere un geometra.
Ebbene, dopo l’anomalia di un Comune che arriva al voto dopo 10 mesi in cui il Consiglio Comunale è stato senza opposizioni (fatto mai successo nella storia di Chiusi da quando si vota a suffragio universale) se ne profila un’altra: quella che a governare la città, per la prima volta, non sia più un partito o una coalizione politica, ma un gruppetto di amici, sostenuto da altri gruppi di amici e sodalizi vari, che il proprio sostegno lo danno solo in funzione o nell’attesa di possibili prebende e contentini. Senza mai discutere niente, senza elaborare niente, senza mai interrogarsi su niente che non sia il proprio ambito particolare.
E si è capito anche che chi si pone oggi come “unica alternativa possibile” a questo stato di cose e ad un partito (il Pd) che ha fatto disastri, in realtà fornirà solo un “nemico” al Pd, facendogli un regalo inaspettato e gradito, senza nemmeno provare a sbalzarlo da cavallo…
In questo quadro (e questo è il quadro), Juri Bettolini, se sarà lui il candidato, può stare abbastanza tranquillo sulla possibilità di vittoria alle elezioni, ma noi, nei suoi panni, cominceremmo a preoccuparci.
Perché l’avrà capito anche lui che è solo. Che al di là di Micheletti e Sonnini (peraltro entrambi non renziani) ha poco altro alle spalle su cui contare. Il “blocco sociale” fatto dalle contrade e dalle associazioni volontaristiche molto incline all’applauso, ma poco, come dicevamo, all’elaborazione e al confronto dialettico, non può sostituire la politica. E un sindaco in queste condizioni, praticamente un onemanshow, rischia, anche non volendo e fosse pure il più bravo del mondo, di trovarsi in balia delle pressioni di chi gli tirerà la giacchetta da una parte e dall’altra. Sarà dura.
Cinque anni sono lunghi da passare, tra 5 anni il Pd che adesso è in coma, non è detto che ci sarà ancora… Lo scenario in 5 anni potrebbe cambiare a che a livello nazionale. E sarà difficile, senza un background robusto alle spalle, riuscire a evitare il galleggiamento nell’ordinario, il piccolo cabotaggio e volare alto, sarà difficile progettare qualunque cosa vada oltre il giardinetto o il marciapiede…
Con un Pd così debole e ormai assente o meglio latitante su tutta la linea, senza più alleati, le opposizioni stanno gettando alle ortiche un’occasione storica. Questa volta non c’è nemmeno il “vento di primavera” che c’era 5 anni fa… Né si vede all’orizzonte un Geremy Corbyn, un Bernie Sanders, o un Pablo Iglesias che possa magari rimotivare la sinistra dispersa non compromessa con il Pd e riportare al voto il popolo dell’astensione… Non c’è niente all’orizzonte. Se non un deserto.
Però con un Pd così, il primo a doversi guardare intorno è proprio Bettollini. Anche lui, se si chiuderà a riccio, confidando nella vittoria facile e nella prosopopea renziana, potrebbe perdere un’occasione storica. E se non aprirà porte, finestre e cancelli, se non butterà giù qualche steccato rischia davvero di ritrovarsi vincente, ma nudo e solo come quell’anziano triste che passeggia per via Porsenna nel recente servizio su Chiusi mandato in onda da Rai 2…
Si tenga pure stretti Micheletti e Sonnini, ma non cerchi solo yesmen e yeswomen, cerchi qualche testa pensante anche fuori dal Pd e metta al bando prima possibile la propaganda stucchevole stile Corea del Nord veramente imbarazzante, lasci perdere le inaugurazioni e i nastri da tagliare, apra invece la discussione sulle cose che intende fare e non snobbi le proposte altrui…
Sarà in grado di farlo, lo vorrà fare? Vedremo.
Quanto agli altri, sembrano tutti interessati ad una presenza di bandiera. A ritagliarsi uno spaziettino. A non contaminarsi nel confronto preelettorale non tanto con Il Pd, ma nemmeno tra loro. Scelta legittima. Ma oggettivamente poco utile alla causa. E anche alla città. Sembra quasi che nessuno voglia prendere in mano la patata bollente del governo locale, neanche come ipotesi…
E quella prateria fatta di incerti, delusi, disillusi, incazzati, desaparecidos, indignados e non votanti che alle regionali 2015 (con Scaramelli candidato) ha sfiorato il 40% del corpo elettorale potrebbe addirittura allargarsi… Del resto si sa, quando il clima si inaridisce, il deserto avanza velocemente e inesorabilmente.
Marco Lorenzoni
Chiusi di nome e di fatto .
se no si chiamava Aperti…
Quello di Marco Lorenzoni è un articolo complesso e articolato al quale non si può contribuire in uno spazio così piccolo a disposizione.
Voglio solo far presente che la premessa contiene un errore sostanziale: “la buona partecipazione di pubblico”.
Marco, all’incontro non c’era nessuno, al di fuori degli addetti ai lavori. I presenti erano infatti tutti esponenti di movimenti politici. Nessun cittadino che abbia avuto la curiosità di venire a sentire di che cosa si sarebbe parlato. Questo è la prima e più grave causa della morte della politica, su cui sostanzialmente concordo.
I cittadini sono il carburante del confronto politico. Se vengono a mancare non c’è più motivo di confronto.
Allora chi vuol provare a costruire qualcosa di nuovo si deve porre l’obiettivo primario di stanare i cittadini casa per casa e riportarli a “pretendere” la discussione.
Questo era, se ricordi, uno dei principali obiettivi anche della Primavera ed è stato anche il principale fallimento perché al passaggio tra la teoria e la pratica sono mancate le forze vive.
I social network sono “uno” strumento ma non “lo” strumento. Chi vuole costruire qualcosa di nuovo deve tornare ai vecchi metodi ed uscire da dietro ai computer, anche se è più faticoso, per ritrovare il rapporto umano che è l’unico che può consentire una vera presa di coscienza.
Le rivoluzioni non sono mai state fatte da dietro le scrivanie.
Non è del tutto vero che non ci fosse nessuno. E che i presenti erano tutti esponenti di partiti o movimenti politici. Ho visto un bel numero di 30enni e anche diversi cittadini non etichettabili come “esponenti di partiti o movimenti politici” (anche se magari in passato lo sono stati). Concordo invece sul fatto che sia necessario uscire dalla logica del confronto virtuale sui social, per riappropriarci della politica attraverso il confronto pubblico, alla luce del sole e faccia a faccia. Proprio per questo motivo è stata organizzata la serata di venerdì scorso, da parte di Primapagina. Un’occasione che i partiti, tutti, hanno colpevolmente e stupidamente gettato alle ortiche ratificando e certificando la propria pochezza, e la propria morte cerebrale. Vedremo se le prossime iniziative, organizzate da altri andranno meglio. Per ora sulle elezioni non se ne è vista nemmeno una. Quelle su altri temi non hanno dato esiti migliori (all’iniziativa dei 5 stelle sul piano energetico c’era la metà della gente di venerdì e quasi tutta non di Chiusi, per dire)… E questo non è che la conferma di quanto detto fino ad ora.
Personalmente Giorgio sono d’accordo sulla prima parte del tuo intervento quando parli dell’esiguità dei presenti ma molto meno sul percorso che attenga alla politica di portare i cittadini ad essere stanati. E questo non tanto perchè non debba essere necessario farlo, ma perchè oggi questo fatto sembra impossibile ad essere realizzato.Non ci sono riusciti i partiti maggiori nel nostro piccolo paese figurati se ci sarebbe riuscita una opposizione, pur essendovi la necessità che dici.Non è questo secondo me il tema centrale.Scusa ma credo che talvolta un po’ di brutalità sia necessaria, anche e non solo per stanare la gente ma anche per dire che porsi in certi modi di fronte ai problemi possa essere un fatto limitante e limitato e che usandolo nella sua limitatezza si rischia di ricondurre il tutto alla spinta fornita da altri alla locomotiva e non il fatto che la locomotiva entri in pressione da sola e da sola si possa muovere.Se i cittadini non partecipano è perchè sono stanchi di questa politica e non hanno fiducia che possa produrre frutti, così com’è impostata attorno a noi.I periodi ai quali stiamo andando incontro non faranno altro che peggiorare la nostra situazione, che è quella di tutti e da che mondo è mondo i capovolgimenti forti si sono fatti quando la gente nel suo complesso è stata impoverita dalle politiche alle quali essa stessa è stata abituata a produrre col consenso.Lo si voglia o no è così,e personalmente diffido di coloro che si ergono ad interpreti a cominciare dai vertici per arrivare alla base,dell’interagire della politica sulle persone; queste attendono il cambiamento che mai arriva e non sono nemmeno indirizzate a cercare spiegazioni, anzi le rifiutano, come le rifiutano i cittadini di Chiusi.Allora non si può pensare di portare il maiale fuori dallo stallino con la frusta ed a forza di bacchettate, perchè tale processo è un procedimento indotto,controproducente ed il maiale grasso o magro che sia lo farà sempre controvoglia e lo dovrà accettare come suo comportamento indotto.Il maiale fuori dallo stallino ci dovrà uscire da solo quando avrà fame, perchè la fame fra poco l’avrà, e se il maiale con i grugniti chiamerà il padrone ed il padrone avrà sempre meno tritello da fargli mangiare, quel maiale è più facile che vada a mangiare in casa di altri e la casa di altri più vicina probabilmente è quella del padrone, e se non trova cibo c’è caso che mangi anche il padrone.Mi rendo conto che è trucida la cosa ma la storia non l’ho fatta nè io nè te, e ci sono stati momenti che i maiali hanno mangiato anche i padroni dello stallino.Forse qualcuno aspetta tale momento e questo qualcuno fa paura ?Si mi dirai tu, fa paura in tutti i casi e sarebbe come riferirsi alla tattica del tanto peggio tanto meglio.Io credo che al punto in cui siamo se la gente continua inebetita a mettere il proprio consenso dove lo metteva prima, la situazione non farà altro che peggiorare. Marco Lorenzoni si indigna che nessuno fiati ma non scopre nulla di nuovo, io pure mi indigno ma l’ho anche scritto diverse volte che non si può pensare che il rimedio alla malattia sia chi la malattia l’ha prodotta e che adesso si trova male perchè il malato non ha più ossigeno e respira male. Se quel malato respira male si deve alla gente che ha fatto sì che si ammalasse, non partecipando e mai dicendo o manifestando le proprie idee.Se la politica è cambiata ed oggi non si fa più nelle sezioni dei partiti la gente lo sà bene che la politica la fà qualcun altro e che la stessa politica non smette mai di produrre i suoi effetti.Una volta si diceva: ” la politica o la fai o la subisci.Ora la subiscono, ma sembrano a guardarli quasi essere contenti e speranzosi che i nuovi corsi porteranno ossigeno anche a loro.Quando avranno più fame e scapperanno dallo stallino perchè il padrone non ha portato loro da mangiare e saranno chiamati ancora a lottare per un boccone di pane sempre più piccolo, può darsi che si rendano conto che avevano un padrone che invece di darlo a loro il tritello lo mangiava per se.Ed allora forse qualcosa cambierà, ma può darsi che sarà troppo tardi, perchè ci saranno altri imbonitori che aspirano a diventare padroni.e la finisco domandandomi che è mai possibile che la colpa non possa essere mai della gente che li vota a tali politici ? Lorenzoni dice che i 5 Stelle non dicono e producono nulla, allora mi dovrebbe spiegare cosa hanno prodotto gli altri, perchè a sentire Bettollini hanno invece prodotto, e non proprio poco. E mentre nello stesso tempo avverte che il PD capitanato da Bettollini è debole ed in crisi,si augura che un altra forza, tramite un altra lista, magari a sinistra del PD esca allo scoperto,si organizzi e si presenti. Mi dica Lorenzoni cosa succederebbe a Bettollini in questo caso ?.Se non dovesse vincere con un avversario( 5 stelle) figuriamoci con liste frantumate….Mica l’ha inventata Marco la politica ? Lo capiamo tutti, ed anche lui lo capisce.Allora pensa che i 5 stelle possano entrare in una lista civica che li possa comprendere ? Lanzotti nella sua risposta di qualche settimana fa mi sembra che rispose stizzito e disse che se la gente fosse venuta sotto il simbolo già esistente sarebbe stata ben accolta ma che non si poteva pretendere di fare i ”finoc…cul cu..degli altri”. C’è da dargli torto ? Io credo di no,diversamente lui stesso disse che non può andare a cercare la gente a casa suonandogli il campanello.Se la gente vuole c’è già una forza costituita da più di due anni che è animata da una forte volontà e che ha anche bisogno di supporto per vincere od avvicinarsi alla vittoria per questa tornata, mettere ancora più radici per poter preparare un cambiamento sicuro e non una caduta nel baratro come sta avvenendo.Alla gente la scelta, ma non si dica che se Bettollini rivincesse la sfida come probabilmente sarà, la colpa sia dei 5 stelle perchè si sa che si dice una cosa non vera, ed una cosa non vera a casa mia si chiama in un altro modo.Mi dispiace Marco ma non mi trovi assolutamente d’accordo perchè tu dici sempre che ”da cronista registri i fatti” ma anche da cronista dovresti interpretarli proprio perchè la tua funzione non finisce lì e riconoscere con oggettività che ogni partito abbia diritto a percorrere una direzione di marcia autonoma non dovrebbe destare la tua contrapposizione.Puoi non condividerne la linea e questo sì che lo puoi spiegare e dirne le ragioni, ma non puoi parlare che la politica è cambiata e non usa più gli strumenti logori di una volta e poi dire che siamo in presenza quasi di una setta perchè decidono fra lor su internet chi mandare avanti od altre decisioni che attengono alle loro regole.Mi sembra una contraddizione.Io -come ricorderai-nel recente passato ho anche detto e riconosciuto che in questa fase che stiamo vivendo loro hanno aumentatio o i loro consensi proprio perchè non si sono mischiati con nessuno. Inciucio è una parola brutta e sconveniente ma spesso nella politica è necessaria ma alla fine come si è visto produce la dissoluzione, come la sta producendo nel PD da parecchio e non si fermerà qui.Ieri c’erano i Bersani, oggi c’è Renzi che per reggere abbisogna di Verdini ma che si affretta a dire che non è un ingresso in maggioranza…e così via.Questi sono gli inciuci e se i 5 stelle li aborriscono, questo dovrebbe essere una lezione per tutti dopo tutta l’acqua che è passata sotto i ponti d’italia da anni ormai.E’ anche la lor forza ! La debolezza che gli si tentava di dare all’inizio è venuta meno e stà venendo meno, ancora resiste nella testa della gente ma è minore tale debolezza.Spero che risolvano anche tale fatto, così potranno sfatare anche il detto populista”tanto quando arrivano lì sono tutti uguali”.Quelli uguali li hanno cacciati o se ne sono andati, e pur non essendo rimasti quelli ”duri e puri” sono quelli che più rispettano le regole della Costituzione.ma questa politica li vuole morti, e personalmente io voglio morta questa politica.Di politica non se ne può fare a meno,è come una linfa,ma quando la linfa è avvelenata occorre fare le trasfusioni.Prendere il sangue infetto e travasarlo fuori del corpo, diversamente il malato muore.E quel sangue che corre da decenni dentro Chiusi non è più sangue.Una volta lo era quando la gente discuteva, si riuniva, s’incazzava e leticava magari,ma poi la politica usciva a dare qualche frutto da mangiare.Oggi quel sangue che era di colore rosso è diventato acqua, e l’acqua lo sai anche te di quale colore sia.Sarà minerale gassata,ed infatti lo è ”gassata”, ma sempre di acqua si tratta.Le bollicine possono piacere lì per lì,ma poi svaniscono.
Qualcuno dice che l’antipolitica e’ l’atteggiamento di coloro che si oppongono alla politica giudicandola pratica di potere e, quindi, ai partiti e agli esponenti politici ritenendoli, nell’immaginario collettivo, dediti a interessi personali e non al bene comune. Hanno fatto i loro interessi e continuano a farli. Quindi la politica e’ causa dell’antipolitica che sta dilagando nel Paese. La gente è stanca di discutere perché alla fine sa bene di non decidere e vengono deluse le aspettative. Alle ultime regionali del 2015 ha votato il 48,2% … Vi ricordate quanti votarono nel 1985? il 92,8%…dal 2005 al 2010 si è passati dal 71,4% al 60,7% nonostante che nel 2007 nacque il PD. E questa voi come la chiamate? PARTECIPAZIONE???
P.S. Ovviamente mi riferivo alle elezioni regionali in Toscana
Ti dò ragione Mercanti, è così, ma allora? Non mi sembra che non ci siano molte alternative al giro se non quella di potersi organizzare, dare uno spettacolo di se stessi pulito e lecito ed andare contro coloro che sostengono tale politica. sarebbe antipolitica anche questa? Non mi sembrerebbe. Solo che la gente complessivamente è stanca e stufa e non capisce che coloro che la producono tale politica,spesso si avvalgono di tale stanchezza e disorientamento, continuando a regnare. Ed il popolo bue davvero in questo caso li vota. ma lo vediamo anche intorno a noi, nella civile Toscana, quanti giuochetti, giuochettini, piccoli e grandi scontri e concezioni vi siano poco prima delle elezioni.Allora come la faresti la politica se non organizzandoti, ed andare a testa bassa per buttarli fuori dalle leve di comando? La gente ha sempre atteso di essere trainata;Giorgio dice che bisognerebbe stanarla e portarla in piazza a discutere la gente, ma è molto difficile che tale cosa riesca, proprio per la natura antipolitica ed egoistica della gente che crede che vivere da isolata e non scoprirsi possa portare dei vantaggi o tenersi al riparo da possibili rivendicazioni da parte di chi dirige.A questa gente bisognerebbe fargli capire che la politica -come ho già detto- ”o la fai o la subisci”. E se la fai potrebbe essere anche liberatoria per se stessi, oltre che a far raggiungere dei risultati.E quando i risultati si vedono non c’è bisogno di inaugurare i marciapiedi con le fasce tricolori, anzi il contrario,e/o di stampare i giornalini con i soldi pubblici con decine di foto che parlano perlopiù di aria fritta.Qualcuno ha detto ”nemmeno in Bulgaria”….. . Quello è etere spruzzato negli occhi.Ma a questa tornata forse una cosa nuova c’è: serpeggia la paura e sento che sono un po’ preoccupati.Personalmente se potessi li farei preoccupare di più, ma come vedi c’è sempre qualcuno o qualcosa che dietro alle istanze che porterebbe avanti non si crea il motivo ed il fatto che il fronte diviso favorisca l’avversario, anzi ricerca di spostare l’avversario sulle sue posizioni. E’ anche questa la politica.I 5 stelle di cui parlavo non saranno il massimo o la perfezione, di problemi ne hanno,soprattutto di organizzazione politica, ma di fronte alle problematiche la maggioranza di loro appare compatta.Cresceranno, personalmente me lo auguro e mi auguro anche che non abbandonino tale comportamento che li ha resi numericamente robusti oggi più di ieri.Dovunque vincano però li attende un lavoro immane perchè avranno tutti contro, nelle istituzioni anche dal basso.Ma credo che lo sappiano e gli esempi si sono visti.
Carlo Carlo, io finora ho visto solo spettacolini piuttosto squallidi. Da una parte e dell’altra. E atteggiamenti puerili se non addirittura stalinisti (o con noi o contro di noi) e certamente poco “politici”. L’iniziativa di Primapagina ha fornito un quadro e posto delle domande. Il quadro è stato confermato. Le risposte non sono venute perché alcuni attori si sono rifiutati di darle. E chi non risponde alle domande non è e non può essere molto credibile, da qualunque parti si collochi… O non è più vero nemmeno questo?
Non è che non sia vero Marco ma è sempre meno vero rispetto a prima ed alle concezioni di prima, che vedo e sento anche dalle tue parole che sono dure a morire.Mentre per tutti gli altri tale ”spettacolino” non vale,(PD a parte del quale è veramente grande lo spettacolo !), non vale per menzione nei confronti del PSI, di SEL che si è trasformata e che adesso ritornerebbe alla carica(a quanto mi è dato di capire)non vale nei discorsi della Lega ed alleati, Vale solo nei confronti dei 5 stelle.me lo spieghi perchè ? Ho 70 anni e forse sono rincoglionito,ma mi si dovrebbe spiegare perchè l’avversario da attaccare siano quelli e guarda caso perchè non hanno comunicato la lista ancora a tre mesi e mezzo dalle elezioni, ma l’avversione si sentiva ancor prima ed anche perchè su certi casi e/o proposte che sono state fatte su Mondezza, Finanza e Risorse (tutte per la verità andate non proprio deserte ma quasi perchè è vero quello che dici che ognuno va dai propri ad ascoltare e gli altri sono nemici perchè non sono gli amici degli amici….), poi però guarda caso perchè hanno detto agli altri che siano i benvenuti sotto la loro cappella ed il loro simbolo si reagisce in una maniera che mi appare veramente inconsulta e non costruttiva.L’ho spiegato anche perchè ed è il fatto della frantumazione del fronte con tutto quanto ne consegue a pro PD. Dico questo perchè dalle tue parole traspare-permettimelo- quasi un sentimento di mestizia perchè sembra che il PD abbia fatto il contrario di quello che la cittadinanza si aspettava e quindi andrebbe punito secondo il tuo ed il mio giudizio ma anche secondo quello di diversi altri certamente, ma dall’altra parte si vorrebbe creare un fronte che gli si opponga, una lista civica che frantumando il fronte probabilmente farebbe la fine della Primavera. Allora come la mettiamo? Io tale idea la leggo come si capisce bene che sia così, anche se tu non ti sei mai espresso direttamente ed hai solo e sempre detto che tutti sono stati zitti e silenti. Ebbè, ed allora? Qual’è il problema? Non sarà mica quello da parte tua di sentirti snobbato nella tua funzione di giornalista? Non credo, dal momento che hai creato l’occasione per l’incontro. Che forse si possa aver paura delle sorprese? Non sò cosa risponderti, ma l’aria tira in quel senso ed anche se non stavolta può darsi che ci siano radici più solide, anche da parte dei 5 stelle.personalmente me lo auguro, ma il fatto che non dicano nulla sulla lista ritengo che non debba suscitare apprensione e quanto alle facce nuove che potrebbe contenere tale lista ti dico molto ma molto francamente che meglio le facce di chi non ha fatto mai politica diretta, di chi non è arrivista e che fin’ora tutto questo l’abbia dimostrato col comportamento, che invece le facce di coloro che la politica l’hanno fatta e della quale tutti possono vedere come sia finita. Queste persone non sono evanescenti le conosciamo tutte e sono quelle soprattutto che hanno preso le distanze dal PD perchè sono stati detronizzati dal Renzismo. Secondo me sono i primi loro a non essere affidabili per la conduzione della cosa pubblica perchè sono gente dell’apparato, vissuti e pasciuti con l’apparato,che quando hanno fiutato che cambiava l’aria hanno fatto le loro scelte ma facevano parte di quel partito,non te ne dimenticare quando si parla di trasformismo e di avere il sangue avvelenato verso il PD ed il renzismo.Sono loro che hanno accettato silenti il cambiamento di genia, senza colpo ferire.Quando tu dici sempre”con questi nemmeno il caffè” adesso sono io da parte mia a dirlo”’con questi nemmeno il caffè”..E la lista a sinistra del PD con chi e con cosa dovrebbe essere formata ? Ma non ti sembrano tutte queste delle manfrine per riperpetuare la politica che abbiamo visto da anni e che ha visto anche la dissoluzione di SEL ed il suo confluire nel PD ? I Migliore ci sono anche a Chiusi e dappertutto.Ho sbagliato anch’io votando Ingroia nelle passate elezioni perchè speravo in qualche segnale,ma non ci ricasco più, almeno credo, perchè la delusione è stata tanta e come credo anch’io possa essere questa della sinistra che si stà riformado, non perchè non abbia i contenuti ma che forse non ha capito bene quali siano i tempi e quali siano i meccanismi che facciano funzionare il capo delle persone.E se i 5 Stelle stanno zitti e coperti non mi sembra che sia una cosa da rovesciare il mondo, anche perchè l’avversario di loro sono tutti, anche a sinistra del PD, ed allora non aspettano altro che passarli sotto lo scanner per risentirgli le tabelline, e per continuare la propaganda che sappiamo sulla loro inadeguatezza, approssimazione, inaffidabilità. Invece di usare tanti mezzi e mezzucci banali -perchè al giorno d’oggi al punto di dove si trova la politica, io li trovo banali (banali per esempio come quelli del raffronto delle percentuali sulla popolazione di Roma)banali, vecchi e bisunti e che valgono sempre di meno come modus ragionandi.Io dico solo che desidero un cambiamento e credo che questo non venga da chi abbia governato fin’ora. E chi ha governato fin’ora quando gli conviene si maschera e sparge nebbia per rimanere dov’è ed aspettare il momento propizio per uscire ed occupare i posti che aveva prima.Non te lo dimenticare, costoro hanno militato in quel partito che ha fatto gli accordi del Nazzareno con Berlusconi, giustificandolo con la real-politique ed in una notte cambiando faccia perchè sotto a quella maschera ne aveva pronta un altra, bastava dire che era real-politique e tutti gli hanno reduto e lo hanno incoraggiato od almeno sono stati silenti, come lo sono anche ora i Bersani e gli Speranza.Quel partito del PD è quello che poi ha finto di non voler ripercorrere la strada concordata, tant’evvero che è bastato poco che uno come Alfano( ex MSI) governasse con loro e spartisse il potere. Oggi c’è Verdini ed hanno bisogno di lui.per reggersi in piedi..Stai un po’ a vedere che se rivince la destra in Italia è colpa dei 5 stelle…..mi sembra di sentirli di già. Di acqua ne ho vista parecchia passare sotto i ponti ma nel mio precedente intervento-a mio modo- ho sentito di spiegare che la gente se non esce fuori per fame, oggigiorno non viene stanata e sta sempre più zitta, rinchiusa nella propria apatia, indifferenza ed ipocrisia.In quest’ultimo caso, soprattutto sull’ipocrisia ci sono tanti lati che la politica possa evidenziare, ma per riconoscerli occorre chiedersi sempre”tutto questo che ho davanti a cosa serve?” Da lì i comportamenti, senza la pretesa di voler insegnare a qualcuno.
Carlo, cerchiamo di capirci. Parlare di Psi, Sel, Lega è come parlare del nulla. Perché per 5 anni nulla si è visto e nulla si vedrà nei prossimi 5. Quindi perché parlarne? Per perdere tempo? Gli attori in campo, sulla carta, sono il Pd da una parte e i 5 stelle dall’altra. E una destra che farà battaglia di bandiera. Quindi inutile. Anche il Pd è inesistente o latitante. Ma è surrogato in qualche misura dagli amministratori lasciati soli con il cerino in mano e una claque plaudente ma non pensante alle spalle.
Tu dici: chi non vuole perpetrare il potere Pd (o di Bettollini & C.) non ha che una possibilità: votare 5 Stelle. Ed è una posizione legittima. Io però ti rispondo che per votare 5 Stelle, per quanto mi riguarda occorrerebbero almeno 4 condizioni:
1) che i 5 Stelle lo chiedano questo voto;
2) che dichiarino di voler giocare per vincere e non solo pr piazzare una bandierina;
3) che presentino un programma credibile e alternativo a quello del Pd;
4) che presentino un candidato sindaco e una lista di persone non solo “nuove” e “pulite”, ma credibili, riconoscibili, di cui si sa come la pensano, e che siano rappresentative, cioè in grado di rappresentare per storia personale, per posizioni prese, per capacità riconosciute, una visione antagonista rispetto al potere costituito, quell’alternativa che dicono di essere.
Fino ad ora nessuna di queste 4 condizioni si è verificata. Che dall’altra parte ci sia il nulla cosmico o quasi, o peggio ancora u potere incrostato e avviluppato su se stesso, non cambia di una virgola il problema.
Bhe Marco, scusa hai posto 4 ovvietà che trovano la risposta nelle cose.
1) E’ ovvio che se partecipano alla competizione chiederanno il voto. Vuoi che strizzino l’occhiolino a PrimaPagina per certificarlo?
2) E’ ovvio che giocheranno nel tentativo di vincere. E per loro la vittoria può essere anche quella di piazzare tutti i candidati consiglieri nel banco delle opposizioni, perché loro faranno OPPOSIZIONE (sono nati per questo). Il giorno che dal palco sul piazzale della Stazione urleranno “arrendetevi, siete circondati!” Mi sbellicherò dalle risate pensando a te.
3) presentare un programma credibile e alternativo alle “nostre” Amministrazioni che conosciamo, non ci vuole di essere qualificati nei meetup. Basterebbe rimettere a posto le cose che non vanno e creare i presupposti per le altre.
4) Sulle persone non solo “nuove” e “pulite” ma “credibili”, “riconoscibili” che abbiano una storia personale ect…mi sembra eccessivo. Basterebbe solo che si presentassero con il desiderio di fare delle cose buone (con l’incazzatura di non averle viste negli anni) per il proprio territorio comunale in contrapposizione a quello finora realizzato. E poi.. mi sembra giusto metterli alla prova no? Tanto è nel loro DNA non ci saranno abbandoni in corsa per altro genere di poltrone. Loro non sono i politici di professione. Sono la gente.
Il problema è che le elezioni ci saranno tra due massimo tre mesi, non fra un secolo. Quando pensano di dirci se saranno in corsa, e con quale candidato? Finora non hanno detto alcunché su questo tema… E non hanno nemmeno chiesto voti… Non a primapagina devono strizzare l’occhiolino, ma almeno alle forze di opposizione uscenti, a quelle figure note per essere da sempre su posizioni critiche e antagoniste rispetto al partito di maggioranza perché no? Questa è la domanda che è stata rivolta ai 5 stelle durante la serata di venerdì. E la risposta non è venuta. Vogliono voti a gratis? a prescindere, come diceva Totò, solo perché loro sono nuovi e usano la rete? Basta saperlo. Ognuno si regolerà di conseguenza…
Fossi il PD (o quel che resta del),tanto per iniziare, cercherei una sede e organizzerei incontri. Fossi l’amministrazione, mi interesserei della faccenda della morte delle sedi disponibili ai cittadini. Fossi entrambi, farei il primo incontro sulla differenza tra partitismo e politica
Edda, pensi che le dirigenze del PD da quelle provinciali, regionali ed oltre non sappiano tali differenze? Le sanno eccome ma nel loro divenire hanno fatto si che i loro militanti fossero i firmatari di cambiali in bianco perchè ormai da qualche anno-si può dire?- il dibattito all’interno non esiste più, anzi sono nate generazioni di militanti ai quali è stato fatto vedere che fosse il decisionismo la strada da percorrere, obbligata, per uscire dalle peste, sia quelle loro per la carriera, sia quelle dell’italia per lo sviluppo..E’ stata allevata una generazione o due che hanno fiutato di quale natura fosse il becchime ed hanno anche investito le loro carriere su tale becchime, arrivando perfino a difendere la macchina che lo spargeva . il renzismo. La base è stata esautorata, le sezioni rese per la maggior parte non più praticabili tanto a cosa sarebbero servite? A discutere su cosa? Della differenza fra partitismo e politica ?La formazione è formazione e la scalata dall’esterno della Margherita e personaggi alla Veltroni, fatta a tutto l’asse del partito ha dato i suoi frutti.A chi? Agli intenti ed alla visione originaria della Margherita,un assembramento non grande ma potentissimo, con potenti radicamenti nella politica e nell’economia ed anche in altro.Oggi è scomparsa ma ha prodotto il renzismo, la voglia e la necessità della rottamazione, reclamando tempi nuovi, ed anche con l’acquiescenza di coloro che oggi trovano e si rendono conto che la strada della sagrestia paga poco( parlo della sinistra di quel partito)Ti ricordo Edda che sono stati anche loro sostenitori degli ultimi tre governi, anche quello di Monti, poi improvvisamente non andava più bene…improvvisamente è subentrato il rottamatore ( Enrico stai sereno…)appaludito da confindustria, ed oggi dopo il job act ,eccoti Verdini.non è affatto nun panorama di ”utili idioti” perchè sanno bene che solo così potranno reggere.Utili idioti sono coloro che vengono manipolati, quelli a cui si dice che stiamo uscendo dalle peste e che applaudono a tali discorsi..Allora pensi che un popolo ormai allo sbando( parlo di quello di sinistra) che ha accettato di far passare i peggiori provvedimenti nell’economia e nel lavoro che la destra non si sognava nemmeno a cercare di far passare,e che tale popolo che si è posizionato in maggioranza fiutando sin da subito l’odore della nuova DC sotto mentite spoglie,non abbia plaudito a tutto questo? E gli vorresti spiegare la differenza fra partitismo e politica riconducendoli nelle sezioni che sono costati lavoro, soldi e sangue di chi le ha create?Mi consta che tu sia napoletana Edda, quindi permettimi una battuta. Me lo dici come direbbe quella base del PD fatta da giovani plaudenti che non si chiedono nemmeno la ricetta per il Plasil per il voltastomaco visto lo spettacolo del loro partito-scavalcandolo a piè pari il voltastomaco- come potrebbero dire o declamare nella sceneggiata napoletana alla Mario Merola, quando gli si vada a proporre didascalicamente la differenza fra partitismo e politica? Esclamerebbe.: ‘ ma tu ce vire bbuono ? e allora vire e’ nun ce scassà o’….” Non trovi che oggi riportare la gente alle cose essenziali che dicevi tu non sia più possibile?Ma quanto pensi gliene possa interessare di tutto questo ?. .Esigono e cercano carriere veloci senza fare anticamere, senza studiare, senza confrontarsi su come veniva fatto il confronto una volta,. anche all’interno del partito e della sinistra.Bande e basta. Io richiamo sempre in essere la Dc perchè sono anziano ed ho vissuto quel periodo come chi ha la mia età, ma ti dico che per tanti aspetti la DC era più scaltra, più attendibile, aveva uomini qualitativamente e politicamente migliori e di gran lunga. Rimanendo nel gergo napoletano perchè questa DC è sempre ”chist è frittura”.E la frittura ” nun se ne fott delle differenze,chill so’ cose d’un mondo ca nun ce stà cchiù, la frittura a da magnà. E se nun magna a da cercà o post arò se magna….e cchi va nnanz a tutt e’ cose è a carriera, o ffurmagg inteso cumm renare” Per fortuna non sono tutti così ma una alta percentuale disinvoltamente la pensa in tal modo.Ne conosco a decine, uomini e donne.Sono quelli che alle 22,30 quando potrebbero esprimere il loro parere in una assemblea non partitica ma dei cittadini, si alzano e se ne vanno dopo aver spippolato sul loro cellulare.Sono milioni Edda!
Milioni non più Carlo… Milioni (pochi) sono i votanti, ma i dirigenti sono molti meno (e infatti stanno larghi e comodi). A Chiusi i dirigenti del Pd non arrivano a 10. E di questi dieci quelli dotati di parola sono anche meno…
Ho vissuto in prima persona le scorse lezioni amministrative, dal programma stilato per conto di SEL, una vera e propria truffa verso i cittadini da parte di un partito vassallo del Pd o, per meglio dire, corrente esterna con compiti di colorare, ad uso dei nostalgici, di luci sinistre la coalizione (finta anch’essa….basti pensare ai socialisti!). Alla “Primavera” – che peraltro contribui io stesso a fondare e per cui prendo a capo chino la mia dose di responsabilità – che ha dimostrato che un’Opposizione a Chiusi non esiste, che chi crede di farla non ha compreso che cosa sia Chiusi (anche se crede presuntuosamente di saperlo meglio di chiunque altro…e qui sta il problema) e che non ha minimamente scalfito il potere del gruppo di franchising che ha acquisito il marchio PD, strumento sine qua non per avere il potere vero da gestire.
A Stefano Scaramelli, nel suo genere – e l’ho già scritto altre volte – va fatto tanto di cappello. Non è certo il mio genere ma ha capito quali sono le regole del gioco e le ha applicate con sapienza.
La “Primavera” una volta perse le elezioni non volle darsi un’identità ma scelse la strada del piccolo pragmatismo, non disutile ma incapace di proporre un’alternativa per il prossimo turno elettorale.
I 5 Stelle ci riusciranno? Sicuramente posseggono anch’essi – come il PD – un marchio franchising di potente presa e quindi un mazzo di carte all’altezza del gioco. Un gioco, piaccia o no, che va giocato anche con queste aride ma efficaci leggi del marketing. Però, essendo la loro un’identità generata da coloro che compongono il movimento luogo per luogo – senza una griglia ideologica che li uniformi – vedremo se a Chiusi avranno alla fine trovato la giusta alchimia e le giuste competenze da proporre ai loro altrettanto eterogenei elettori.
Per ora no. Più avanti vedremo (mi riferisco ai 5 stelle). E siccome anche loro puntano esclusivamente sul marketing e sulla forza del marchio in franchsing, senza alcuna “presa” reale sul terreno cittadino, mi pare che la battaglia sia persa in partenza. Anche per scelta.