CENERI DI FABRO: NON SOLO RADIOATTIVITA’, ANCHE METALLI PESANTI. E IL NICHEL NELLA FALDA DI FONDOVALLE?

FABRO – Cosa c’era sotto e in mezzo a quelle ceneri che arrivarono a migliaia di tonnellate e servirono a creare l’area su cui sorge la zona industriale di Fabro? Sono più di 30 anni che la domanda aleggia nell’aria. E anche sulla stampa. Ora qualcosa comincia a trapelare. Oltre alla radioattività dalle prime indagini seguite alla riapertura dell’inchiesta avvenuta per iniziativa dei 5 Stelle, emerge anche una contaminazione da solfati, boro, manganese e tetracloroetilene. Metalli pesanti.
Lo dice l’Arpa Umbria che ha effettuato prelievi in quattro pozzi presenti nella zona e non utilizzati a fini idropotabili. «Il dettaglio informativo delle conoscenze non consente di correlare con sufficiente certezza tali caratteristiche alla presenza delle ceneri derivanti da combustione del carbone e necessita quindi di essere completato», scrive Arpa nella sua relazione. Quindi si rende necessario un supplemento di indagine. Che sarà espletato entro gennaio: “un nuovo piano di indagine allargato che porterà all’estensione dell’area d’investigazione e al reperimento di ulteriori punti di monitoraggio”.
Come è noto l’area interessata è quella della zona industriale di Fabro Scalo, oltre 11 ettari di terreno che fu “rialzata” all’epoca, fino a 6 metri, colmandola appunto con le ceneri della centrale a carbone di La Spezia.
I 5 Stelle chiedono la bonifica immediata del sito. Intanto anche i Comuni di Panicale e Piegaro, a suo tempo destinatari, come Fabro e Città della Pieve, di una ingente quantità dei ceneri, utilizzate come rilevato per aree industriali , campi sportivi e aree verdi, chiedono una verifica sulle zone interessate.
Insomma a distanza di 30 anni il caso-ceneri, su cui primapagina scrisse abbondantemente dal 1990 al 1995, torna di stringente attualità. E forse anche la contaminazione da nichel della falda acquifera di Fondovalle tra Chiusi Scalo e Ponticelli, di cui si è parlato a lungo nel 2013-2014 e su cui il Comune di Chiusi ha esposto denuncia penale per uno sversamento di materiale contaminato (deposito Agea nell’ex capannone Nigi Agricoltura Srl), potrebbe non essere del tutto estranea alla questione ceneri. E’ vero che l’acqua corre verso sud, cioè da Chiusi verso Ponticelli e Fabro e non viceversa, ma la falda non è uniforme, non è un fiume sotterraneo, è costituita da “bolle” a vari e diversi livelli e non è detto che non possa essersi contaminata in senso inverso, rispetto al flusso naturale dei corsi d’acqua.
Tra l’altro in una iniziativa promossa proprio dalla nostra testata, un anno fa, a Chiusi, vennero forniti dati piuttosto inquietanti sul numero e la percentuale di tumori e malattie rare nell’area compresa tra il quartiere Biffe-Zona industriale di Chiusi e Ponticelli. Ad oggi non si sa nulla circa l’iter della denuncia depositata dal Comune di Chiusi. Sarebbe interessante sapere qualcosa in proposito. Così come sulle ceneri utilizzate a Fabro, Piegaro, Panicale e Città della Pieve.
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Io dico che sarebbe interessante andare a riprendere i testi e gli scritti relativi a 30 anni or sono su tale tema.Non sò se esistano ancora,ma può anche darsi di sì Forse Marco dovresti averceli, e da li esaminare il comportamento delle autorità preposte all’epoca e i tentativi giornalistici di arrivare alla fonte di quelle decisioni che videro
l’accettazione della spalmatura di tutto questo nel territorio da parte delle autorità locali.Credo che ci sarebbe da poter vedere qualcosa
di inaspettato se le cose che dici nel Post sono vere, cosa di cui non ne dubito.Ma siccome si tratta di cose e fatti relativi a molto tempo fa, il sospetto sull’aspetto geologico del comportamento dell’acqua potrebbe essere anche plausibile per spiegare la presenza inquinante che gli organismi preposti hanno recentemente rilevato.
Non sono un geologo, quindi credo che tale materia debba essere messa al vaglio di esperti prima di diffondere notizie che potrebbero essere inconsistenti e non collegate a tale aspetto,,ma dato l’allarme sulla radioattività che è una cosa grossa di cui parla il Post,forse sarebbe bene che prima delle strutture pubbliche, si attivassero quelle giuridiche o che almeno tengano il monitoraggio e quanto da questo ne possa conseguire,come fatto di riferimento prioritario. E’ un fatto di fiducia su come possa funzionare la politica in certi casi e prevedere-si sà- è meglio che curare.Ed a proposito di cure-quelle sulle persone da quanto dici tu Marco- mi sembra che non siano mancate relative alle piccole aree considerate.E’ tutto un groviglio di cose e fatti correlati che si dipana in un tempo molto lungo, ed il comportamento della politica mi sembra che non sia stato al’altezza di quello che può essere successo e di cui oggi parliamo.ma tale responsabilità-semprechè esista- è possibile che non sia di nessuno? Perchè? E’ invalsa l’abitudine a dare lezioni morali rispetto a questi problemi, soprattutto degli apparati politici, partiti e gruppi, come si sente tutti i giorni in televisione..Sarebbe bene che prima di aprire bocca talvolta il cervello sia inserito.Ma si sà, con la gente che oggi è presente in Italia che tende a surclassare tutto additandolo come ”speculazione politica delle opposizioni” il danno è destinato ad aumentare anche per il futuro.
La politica all’epoca riscuoteva, Carlo. Una delle aziende che si occupava del trasporto e posa in opera delle ceneri a Fabro aveva sede presso la sede nazionale di un partito politico. I Comuni riscossero miliardi che non avevano mai visto e con quei soldi e quelle ceneri realizzarono campi sportivi, aree artigianali, piscine, strade che non avrebbero mai potuto fare. I sindacati accettarono a situazione perché poteva portare posti di lavoro e sviluppo…Certo, anche all’epoca ci furono persone e organi di stampa che si ponevano delle domande. Prima l’Agorà, poi Primapagina lo fecero in maniera sistematica e insistita, portando la questione fino in parlamento… E qualcuno la portò in tribunale… Ma vinse la parte che accettò le ceneri, che le utilizzò e ci guadagnò sopra. Chi poneva domande perse. Come ha perso chi ha parlato di possibili interramenti di rifiuti speciali nella zona dello stadio incompiuto a Chiusi Scalo, chi ha parlato dell’inquinamento da nichel nel fondovalle, chi per anni si è battuto per fare chiarezza sulla gestione di alcune discariche sia in Umbria che in Toscana…Oggi, a distanza di 30 anni, la storia torna a galla con tutto quello che c’era sotto e dentro le ceneri. Ma è una storia italiana già vista, una storia simile a tante altre che si sono verificate in questo Paese… Ben vengano le nuove indagini, i nuovi rilievi. Ed è importante che se ne riparli. Ma io non mi faccio alcuna illusione.
Non è per fare la dietrologia su tutto come pensano in molti,ma anche questo fatto e soprattutto questa esperienza ricorda esperienze analoghe tentate in passato come dicevi tu. ma quelle piccole relative ai nostri paesi ed al nostro territorio sono uguali per natura intrinseca a quelle più grandi che esistono da che mondo è mondo ed esistono anche nella politica globale che ci avvolge tutti..Il libro che ho citato che nella risposta a Lele Battilana sul tema di quanto avvenuto a Colonia,conferma tale andazzo globale e ne voglio riferire un passagio che secondo me è molto pertinente sulla diatriba che stiamo esaminando anche in questo piccolo nostro caso sui residui radioattivi ed altro.Eccolo:”…l’occidente prova a consolidare la propria supremazia nel mondo,e non mi sembra che trovi molti ostacoli nel suo cammino,a parte qualche nazione ed un pugno di in dividui molto determinati.Ciononostante la storia ci insegna che anche solo questo potrebbe bastare a fermare il terrore ed a far sì che prevalga l’umanesimo” Questa la risposta di Noam Chomsky al suo interlocutore : ”Ci sono in gioco due tendenze simultanee.Dall’esterno sembrerebbe che la traiettoria principale porti diritta al suicidio,,come se corressimo a precipizio verso il baratro.D’altra parte, però è in atto una resistenza che cresce ogni giorno di più, e che fin’ora ha portato qualche risultato.Negli ultimi 30 o 40 anni sono stati fatti molti passi avanti.Alcuni di una certa rilevanza.Il punto è: quale di queste due teorie avrà la meglio?,Volendo essere realistici,non è che vi sia troppo spazio per la speranza,ma abbiamo solo due scelte.Possiamo dire:”Non c’è speranza, mi arrendo”.Ed a quel punto saremo certi che il peggio arriverà.Oppure possiamo dire :”va bene,voglio fare qualcosa per migliorare le cose,quindi ci provo”.Se funziona, bene, altrimenti possiamo sempre tornare alla scelta peggiore” E’ l’unica alternativa che abbiamo.(Noam Chomsky).Anche Enrico Berlinguer la cui figura è stata usurpata dagli odierni governanti democristiani che governano insieme agli ex missini spargendo l’idea che sono ” della sinistra che si aggiorna e che diversamente sarebbe destra” (parole del premier in Piazza della Signoria )nel congedarsi dai palchi delle Feste Nazionali dell’Unità negli anni ’70 diceva a quelle folle sterminate.” Al lavoro ed alla lotta”. E per davvero che è anche oggi-, pur sotto diverse bandiere(la prima quella dell’onestà personale e politica)la sola speranza che abbiamo !
Sulla vicenda ceneri, Carlo, non c’è alcuna dietrologia da fare. I fatti sono chiarissimi, le cose stanno come ho scritto poc’anzi…A questo punto l’unica cosa che resta da chiarire è che tipo di danno è stato prodotto e quali proporzioni ha. Il resto è già tutto molto chiaro ed evidente. Sul altre storie, come quella del Nichel, invece non tutto è emerso alla luce del sole e sarebbe bene che chi di dovere ci faccia sapere a che punto è la vicenda giudiziaria…
Come già si sapeva,questi orrori non accadono solo alla terra dei fuochi,
tutti sapevano di fabro, i partiti e le istituzioni ma come sempre hanno fatto finta di niente, e la gente piange i suoi morti di tumore.
A Fabro stanno aumentando le morti per tumore 2017/ 2018/ 2019