PODEMOS TERZA FORZA IN SPAGNA. NON E’ VERO CHE LA SINISTRA NON C’E’ PIU’

Dopo 40 anni di stabilità politica granitica garantita e segnata dall’alternanza Socialisti-Popolari, la Spagna cambia verso. Quantomeno, in Spagna cambia il vento. Le elezioni politiche d ieri hanno dato u segnale chiaro a entrambi. Nessuna delle due forze principali ha superato il 30% dei voti. I socialisti hanno addirittura rischiato il sorpasso da parte di Podemos, l’alternativa viola (dal colore delle bandiere) del giovane Iglesias, icona di una sinistra moderna, nuova, non più ideologica ma non democristianizzata come il renzismo italiano. E nemmeno del tutto protestataria e deideologizzata come i 5 Stelle. Podemos ha ottenuto il 20,6% e 69 seggi, i socialisti il 22% e 90 seggi… L’altra forza “anticasta” di taglio però più moderato e centrista “Ciudadanos” si è fermata al 14% e 40 seggi, ma è comunque u buon risultato anche questo. Toccherà al popolare Rajoy tentare di formare un governo, ma non sarà facile e spunta anche l’ipotesi di una “grosse koalition” con Popolari e socialisti insieme, un po’ come in Italia tra Renzi e Alfano… Ma al di là di ciò che succederà per la formazione del governo spagnolo è chiaro che la novità rilevante è l’irruzione sulla scena delle due aggregazioni di nuova generazione, Podemos e Ciudadanos. La Spagna dice insomma che la vecchia politica e anche la vecchia Europa scricchiola e parecchio.iiii
La Spagna dice che… “podemos”. Si può. E in Italia? Certo Renzi che 3 anni fa sembrava il vento nuovo, ormai è una brezza stantìa che mostra tutti i limiti e i vizi della politica e dei politici che voleva rottamare: inciuci e accordarelli con vecchie volpi berlusconiane come Verdini, conflitti di interesse, sudditanza ai poteri forti… Non solo, ma Renzie il renzismo hanno anche prima minato, poi destrutturato e distrutto il Pd che sulla carta è il primo partito, ma nella realtà è un contenitore vuoto, al centro come in periferia. Lo hanno reso da partito comunque robusto e radicato, una cerchia di amici e amici degli amici. Un esercito di caporali, senza generali e senza truppa che sostiene il capo come si tifa per una squadra di calcio, ma in realtà lo lascia solo. Questo succede al Governo, ma anche nelle realtà locali, nelle giunte comunali.
In Italia però l’alternativa al renzismo non è Podemos. E il Movimento 5 Stelle che dà battaglia dura sui “conti”, sulla gestione ordinaria, sulle leggi, i decreti, gli scontrini, ma poi dice “non siamo né di destra né di sinistra”, in certe occasioni e su certi temi, come l’immigrazione, strizza l’occhio alla Lega o non prende posizione per non inimicarsi il possibile e potenziale elettorato di destra… E i Stelle contano molto sui media, sulla rete, più che sul confronto “in piazza”. In piazza ci vanno, di iniziative ne fanno, ma sempre orgogliosamente da soli, ergendosi ad unico baluardo di moralità e legalità contro una politica degenerata. Anche a livello locale, non fanno alleanze. Non le cercano, nemmeno laddove potrebbero vincere, se solo trovassero qualche altra sponda… Podemos no, Podemos non fa mistero di “venire da sinistra”, non rinnega le radici di sinistra, vuole però rinnovarne l’immagine e la capacità di parlare alla gente. Podemos nasce più nelle lotte dei centri sociali, tra i lavoratori, nelle piazze degli indignados che sui blog… A differenza dei 5 Stelle, che hanno un leader riconosciuto (Grillo) ma non lo dicono, Podemos punta molto sull’immagine giovane, agguerrita, ma al tempo stesso rassicurate del suo leader Pablo Iglesias, che si chiama come il fondatore del Partito Socialista Spagnolo e punta molto sul “buon senso” delle proposte e delle parole d’ordine. Che comunque richiamano la filosofia, l’analisi e l’impostazione marxiana nella critica al capitalismo, con riferimenti a Gramsci su egemonia e carattere nazional-popolare del movimento… Podemos insomma, più di Syriza in Grecia, è oggi la sinistra che non c’è. Una sinistra nuova, più pragmatica, antagonista rispetto alla casta e alle incrostazioni della sinistra vecchio stile. Ma riconoscibile, non equidistante…
E’ quello che manca in Italia dove la sinistra appare sempre divisa, avvizzita in dispute nominalistiche, incapace ormai di parlare alla gente comune e agli stessi lavoratori. Se ci fosse un qualcosa di simile a Podemos, probabilmente, in Italia la percentuale dei non votanti sarebbe minore, almeno tra quelli che un tempo votavano a sinistra e adesso disertano le urne.
Le prossime elezioni amministrative (si vota a Roma, a Milano, ma anche a Chiusi e Trequanda, per esempio) potrebbero essere l’occasione giusta per provarci a mettere in piedi quel qualcosa che somigli a Podemos. Certo i vari Vendola, Fassina, Civati somigliano poco a Pablo Iglesias e portare l’orecchino, come lui, non basta certo a colmare il gap.
Però la Spagna ha dimostrato che, volendo… podemos. E se anche il Labour Party inglese, con la leadership di Corbyn sta virando decisamente a sinistra, forse è il caso di pensarci anche in Italia. A partire dai territori. Da ogni singola realtà. Che è anche l’unico modo per togliere di mezzo le cariatidi e i satrapi incollati ai loro scranni.
Perché come Podemos insegna, le cose belle nascono dal basso, dalla mobilitazione, dalla partecipazione, da un’idea… L’incazzatura, l’indignazione da sole non bastano. Serve anche un pensiero, un progetto di società. E, come dice Pablo Iglesias, “parole e proposte di buon senso”, perché ormai anche il buon senso sembra quasi un’utopia. In Spagna, Le bandiere rosse sono state sostituite dal viola? Fa niente, anche la Fiorentina quest’anno non va per niente male. Che sia un segno che il momento è propizio?
Marco Lorenzoni
sottoscrivo parola per parola il pezzo dell’ottimo Loewnzoni chiamomolo Volemos …. volamos , o volare una tra le canzoni più amata al mondo .
errata corrige …. Lorenzoni
Volare… anche volare basso è sempre meglio che razzolare in mezzo alla merda… Lo sanno pure i polli
Il movimento Podemos ora Partito,in realta’ e’ piu’ simile ai 5 stelle ,se facciamo un raffronto italico,per chi conosce le situazioni spagnole.A differenza dei grillini e’ pero’ in grado,per piu’ articolata classe dirigente, di fare alleanze con la societa’ in generale ed ha meno autorefenzialita’ (ed in questo ricorda Tsipras).
Si puo’ dire che possa riferirsi ,italianamente parlando,se il paragone e’ consentito, al primissimo Vendola,prima che si impelagasse nelle contorte storie pugliesi(ahinoi) e nelle commedie delle primarie del PD.
ed è anche più di sinistra (per le cose che dice e propone) sia dei 5 Stelle che di Vendola…
Vi parrà un ragionamento sommario il mio ma il problema attuale è di come mandare a casa quelli che la occupano ed a casa non li manderemo se ognuno si continua a presentare reclamando al propria fettina di torta.I torti dei 5 Stelle possono essere parecchi e per coloro di una certa età come la mia ciò che dei 5 stelle non condivido è lo” splendido isolamento” che fin’ora diciamo li ha protetti. Guardiamo invece il problema dal lato opposto: se avessero accettato l’inciucio di Bersani o di Renzi non credo proprio che i sondaggi adesso li darebbero al 26%.Questo è già un grande risultato o no? Certo che poi occorre dire e porsi il dilemma”per quale politica”; fin’ora questi anche con le loro contraddizioni hanno fatto vedere a tutti che NON RUBANO.Ed In quest’italia di inciuci per preservarsi le poltrone e per fare affari o per avere il piccolo potere finalizzato a crescere verso il grande potere, questa signori miei è merce rara e nessuno può dire il contrario ed il bello è questo.cercano tutti di distruggerli e di farli a pezzi.Un motivo ci sarà.Chiedetevelo.Che poi per governare l’Italia servano alleanze perchè l’Italia non si governa da soli questo mi sembra chiaro.Ma questo è un problema che secondo me per come siamo ridotti può essere affrontato comodamente dopo sia a livello teorico che pratico. Dopo quando? Dopo che si è riuscito a far sloggiare i tarli.Ancora c’è da lavorare ma un processo ha sempre un inizio.E’ inutile che la povera gente s’incazzi perchè con gli stipendi dimezzati ,con il precariato o con le pensioni da fame, quando vanno a votare facciano la croce dove l’hanno messa sempre. E’ un pezzo(più di 30 anni) che la cosa ha smesso di funzionare in un certo modo e che la sinistra si è trasformata in democrazia cristiana.Se vi sentite ricattati pensate al discorso di Vendola- visto che viene nominato- che va a parlare con la proprietà dell’Ilva invece di andare nelle assemblee dei poveri cristi oppure a Migliore che odorato come si mettevano le questioni ha fatto il salto della quaglia confluendo nel PD.Parecchi di coloro che s’incazzano di cosa s’incazzano se hanno dato il loro voto a tale gente ed a quella del PD ? Facciano mea culpa e prendano atto dei loro sbagli.Punto. Alla fin fine visto che stiamo procedendo come si procede( a meno che non crediate che siamo in ripresa perchè i segni sono dello 0,6% in positivo) non sono sufficienti 30 anni per capire che ci sia qualcosa di erroneo nel meccanismo che vi propongono? Perchè non vi sbagliate ma il meccanismo sempre quello è .Guardate che a favore di quel meccanismo votano il PD, il PSI, NCD, Forza Italia e relativi Verdiniani. Non vi fate illudere che tutti questi pur di fermare quello che loro chiamano”lo sfascio dell’Italia” che invece loro hanno prodotto e non altri con i vostri voti, sono pronti a divenire un unico partito pur di rimanere in sella.Se siete d’accordo perchè vi sentite beneficiati da loro votateli pure.Io voto per farli sloggiare, forse è ancora presto ma il futuro dal punto dal quale siamo giunti tutti quanti è molto diciamo controverso ed anche parecchio incerto.Quello che invece è certo è che votandoli vi si riproporrà sotto forme diverse lo stesso problema.
Paragonare i 5 stelle a Podemos penso che non sia indicativo di quella che è la realtà soprattutto in Italia.E la presenza di questa sinistra in certi paesi europei è il segno di una grande diversità della differenza dei processi che sono avvenuti nei rispettivi paesi presi in considerazione.C’è chi vuole frenarla con mille alchimie e spruzzando etere tramite i grandi mass media ma gli riesce sempre di meno.Tenete conto anche di questo e chiedetevi perchè.Come dissi un po’ di tempo fa in uno dei miei lunghi interventi a proposito di coloro che non andavano a votare: chi lotta può anche perdere, chi non lotta ha già perso.
i 5 Stelle e Podemos sono frutto di situazioni simili, della stessa incazzatura e indignazione verso la casta, verso politiche che privilegiano la Finanza e non il lavoro, che strozzano chi non si piega alle logiche del FMI e della BCE, e sono entrambi frutto della crisi della politica tradizionale, e in particolare della crisi della sinistra. Ma le risposte che danno sono diverse. A me, personalmente, piacciono più quelle di Podemos. E tra Pablo Iglesias e Grillo o Di Battista o Di Maio io preferisco Pablo Iglesias, per le cose che dice e per come le dice, per come ha anche saputo trasformare il suo movimento, che resta radicale, in qualcosa che non è solo protesta e indignazione, ma forza politica solida con un progetto di società e di governo. E questo i 5 Stelle a mio avviso non ce l’hanno. Però in Italia ci sono i 5 Stelle, non c’è Podemos. Ancora, almeno, non c’è. Se ci fosse non mi dispiacerebbe. Mi sono stancato di votare turandomi il naso…
x Marco.Parecchi credo che si siano stancati di votare turandosi il naso,tant’evvero che le percentuali di coloro che non votano sono ad ogni occasione elettorale tutte con il segno in crescita.Però se si guarda con attenzione l’evoluzione delle differenze fra Mov.5 Stelle e Podemos non sono statiche e ferme ai livelli iniziali,soprattutto per quanto riguarda i 5 Stelle.Perchè dico questo? Perchè su tale interpretazione pesano sostanzialmente due forze di analisi,l’una che tende a trascurarne l’evoluzione e l’altra invece che la osserva tenendo conto di fatti reali.Personalmente e con molte perplessità-non lo nego questo – mi appare sostanzialmente che l’immagine di denigrazione che ne veniva fatta soprattutto da coloro che sentivano messo in pericolo il loro potere (PD in testa) nel dare l’immagine dell’impreparazione a governare e dell’approssimazione nella gestione del sistema stia man mano scemando con la velocità con cui cresce la risposta parlamentare alle grandi questioni.Nella periferia è ancora un onda che su tale terreno ha dei problemi e che credo debba essere aiutata a crescere.Qui Marco conoscendo il tuo approccio credo che avrai quantomeno delle delle obiezioni da esternare che posso anche in parte condividere ma non tutte.Ma procediamo con ordine.Tali obiezioni mi sembra di capire che siano sulle singole persone che non hanno una storia condivisa rispetto ai problemi con le altre forze,e che spuntano dall’oggi al domani dedicandosi alla ” politica ”. Che storia hanno di partecipazione queste alla vita politica nei piccolo centri o comuni come è Chiusi ?
Questo mi sembra se non sbaglio che è stato sempre presente nelle tue obiezioni e questa mi sembra che sia la domanda che tu ti faccia e che sottintenda la casualità e l’inaffidabilità di chi per la prima volta non segue un percorso ascensionale e rettilineo passando da un apparato di filtraggio,conoscitivo e politico di esperienza e conoscenza tipico della generazione nostra di ultra sessantenni(parlo per me).Domanda: ma perchè gli snodi ed i gangli amministrativi che la politica ha posto a sovraintendere all’organizzazione politica del territorio sono ad un altezza superiore rispetto all’asticella posta dalla correttezza politica attuale che vediamo intorno a noi ? Qui non siamo a discutere nè sull’appartenenza a fascie di laureati nè alla conoscenza storica delle lotte per l’esercizio della democrazia, poichè tutto questo come si vede è superato dall’improvvisazione generale soprattutto di chi guida i partiti a livello locale e dei loro evanescenti ed inesistenti-secondo me- punti culturali di riferimento(cosa questa molto importante secondo me!).Ed allora, il fatto-guardando la cosa con un angolo visuale da sinistra- che posso avere io, il fatto che dentro al Mov.5 Stelle figurino ”merci composite politicamente” dice sostanzialmente una cosa: che esistono persone che oltre all’appartenenza ai concetti di destra e di sinistra come categorie di pensiero, che hanno una base comune che riconosce come prerogative non solo simboliche ma valoriali i principi dell’ONESTA’, DEL NON RUBARE, DEL BISOGNO DEL RICONOSCIMENTO CHE ALMENO PER ORA SI SONO BATTUTI E SI STANNO BATTENDO PER FAR USCIRE LA MAGGIOR PARTE DELLA GENTE DA UN SISTEMA CHE HA AVVOLTO TUTTI CHE E’ UN SISTEMA INAFFIDABILE FATTO FUNZIONARE PROPRIO DA QUEGLI APPARATI DI SINISTRA O SEDICENTI TALI CHE SONO STATI INSTAURATI NELLE REGIONI ROSSE E CHE HA DATO PRIORITA’ AL DEPAUPERAMENTO DI RISORSE PUBBLICHE. Persone riconosciute aventi anche un passato di destra che sono state investite dal depauperamento generale della spartizione partitica che ha avuto l’Italia e che ancora oggi contnua sotto il segno della diversità apparentemente politica(PD,NCD, FORZA ITALIA) alle quali un solo scopo è comune: fare argine al pericolo di vedersi sottrarre il potere da sotto le natiche! Penso che almeno su questo tu possa essere d’accordo da come ti conosco.Allora, sono passati 30 anni dalla politica che ha visto uno come Belinguer essere stato riconociuto dalla sinistra al suo culmine come il cuneo per dare più peso e potere ale classi subalterne in un percorso di vera democrazia( questi di oggi l’hanno citato con la faccia tosta di chi oggi lo ritenga un amico-alleato e condivisibile valorialmente PER POTERSENE SERVIRE CELANDO LA SUA VERITA, ma che ieri faceva a loro paura e lo osteggiavano.Quindi la narcosi alle masse è passata senza colpo ferire nei nuovi apparati renziani, tipico fatto della mutazione genetica della sinistra).oggi c’è una nuova realtà in via di trasformazione che spero anche se debba lottare contro tutti e tutto non venga annullata e divisa da chi possegga il potere e da chi ha la possibilità di trasformarsi apparendo cosa diversa ma che una bella manciata di vasellina la usi come sta facendo verso le classi subalterne in nome della sinistra e della democrazia, cambiando le regole elettorali e la Costituzione ed approvando con velocità estrema impostata sulle maggioranze i modi per non tener conto dei referendum come quello sulla Sanità tanto per fare un esempio temporalmente vicino a noi..Allora come tu dici di essere stanco di votare turandoti il naso, accomunando forse a questi di cui si parla(i 5 Stelle) e che sono anche per condizione e geografia e composizione culturale diversi da Podemos,come alla fine facenti parte dell’inerzia inaffidabile poichè sprovveduti, io dico che da abbastanza tempo è cambiata tale condizione e con la partecipazione in Parlamento si è anche visto da che parte della bilancia pesino.Attenzione, c’è anchi chi li bolla di sola apparenza, ma da quale pulpito viene la predica? , Con la poca esperienza che ho-certamente mi potrei sbagliare per carità-ti dico che ho ricevuto una impressione diversa dalla tua, guardandoli con gli occhi disincantati di chi per primo si avvicina a tali persone che non hanno una storia politica alle spalle, ed ho respirato
un aria di grande ma onesta incazzatura che accomuna le persone con storie che vengono da destra a sinistra e da dove emerge il bisogno di sfrondare tutta quella costruzione edificata nei passati decenni da una politica corrotta o divenuta pian piano corrotta anche nelle zone amministrate dalla sinistra per la quale oggi non si è portati a fare più distinzione alcuna perchè le prerogative obbediscono al primario bisogno del prelevamento di soldi pubblici dalle tasche dei cittadini, cosa questa esattamente condannata dall’etica di sinistra che poi nelle fattispecie ha usato gli stessi ingranaggi del meccanismo usato dai governi di centro e di centro-sinistra per mantenere i loro mastodontici apparati. campati per 20 anni sull’anti-berlusconismo oggi si sono trovati a governare facendo finta di essergli ancora e sempre contrari ma nella realtà di fruire dei loro voti per allearsi contro chi voglia cambiare tale status dal profondo, dicendo che chi rema contro sia strumentalizzante le realtà.Ecco il pericolo che hanno da subito fiutato e per me questo è un bel segno! ! 5 stelle non hanno nulla da difendere perchè mi preme ricordartelo Marco ma l’analisi che sempre deve essere fatta è senza discussione alcuna quali siano quelli che sono chiamati INTERESSI.Lì è lo spartiacque da dove si possa giudicare l’acqua in quale direzione debba andare.Dopo possono benissimo venire tutti gli altri metri di misura ai quali si debba prestare attenzione per non ragionare con il cervello della televisione.Su questa parola(INTERESSI) rispetto non a quelli di gruppo ma a quelli della gente, di destra, centro, o sinistra il mondo com’è organizzato ha annullato le distinzioni( anche se per me i valori permangono e sono quelli che i nostri governi dicono incessantemente che non esistano più) ed allora quando uno che ieri era di destra o che almeno votava a destra si mette insieme per gli stessi motivi ad uno che è di sinistra ed opera contro ” il sistema della rapina psicologicamente organizzata” prima ed effettivamente realizzata poi, allora le differenze si annullano ed emerge una prioprità assoluta che è primaria rispetto a tutte le altre: MANDARLI A CASA.NELLA DEMOCRAZIA. Tale possibilità oggi come è oggi la ritengo semprepiù possibile anche se difficilissima in un solo momento per un partito che possa addivenire prioritaria rispetto a quelli che hanno carpito ed utilizzato negli ultimi 30 anni riciclando le istanze delle classi subalterne, checchè Renzi ne dica.Tale spinta per adesso ritengo che abbia maggiori possiblità di successo progressivo come portata avanti dai 5 Stelle anzichè da una sinistra spezzettata e che fatica ad essere ricostruita e che secondo me risulterebbe solo un vantaggio per il sistema Renzi e dei suoi associati. Una nuova democrazia cristiana quindi, che per reggere si deve appoggiare ai suoi cespugli facendo respirare loro l’aria degli interessi comuni a rialzare l’italia.eccon il cancro del quale secondo me la gente dovrebbe capire di liberarsi.Se non lo fa è perchè spera convintamente o subdolamente che questo sistema politico possa portare le soluzioni dei problemi che da sempre l’Italia ha avuto e che non sono nati con Renzi o con Berlusconi, ma dall’uso delle masse che una minoranza politica di potenti e di influenti, grazie a massonerie, rimestatori, falsi politicanti,Vaticano incluso che ha preparato l’assuefazioni delle menti, e tant’altro, che ha distorto la realtà facendola passare per lotta democratica, hanno avuto, segnando la fisonomia di un italia che non regge oggi alle sfide di un mondo globalizzato comandato dalle lobbies di sempre. Questi politici che ci comandano con i nostri voti (con i miei no davvero) danno fiducia e votano perchè rimanga inalterato tutto questo,anzi si rafforzi.Io credo che si debba avere una speranza, senz’altro una lotta che non è per sua natura lineare,tranquilla, ma purtroppo fatta di scossoni e di rimessa in discussione anche di noi stessi,ma che non possa perdere di vista l’indirizzo generale, che è quello del superamento progressivo di un sistema di sfruttamento globale.a quale anche noi siamo sottoposti proprio per la natura del meccanismo. Io credo che tutto questo sia cosa comune e riconosciuta come esigenza da molti lettori.Ecco perchè il mio modesto invito è quello di riconoscerne le priorità,che possano incidere in questa progressione di eventi.Tutti sanno che la lotta è fatta di avanzamenti, di regressioni,di strappi,ma se diveniamo ostaggi di ciò che ci ha fatto arrivare a questi punti e continuare a credere a quello che serve ai padroni del vapore, chi ne sopporta maggiormente il peso però non s’incazzi di ciò che gli venga riservato se seguono le indicazioni e le esche dei pescatori di frodo o anche se facciano finta-obbedendo a quest’ultimi – di non riconoscerne le esche.