FABRO: SI TORNA A PARLARE DELLA VICENDA DELLE CENERI. I 5 STELLE DOPO 30 ANNI RIAPRONO IL CASO

FABRO – Torna d’attualità una questione che circa 30 anni fa fece molto discutere a Fabro e dintorni. Quella delle “ceneri” usate come rilevato per costruire la zona artigianale e commerciale. E non solo. Questa mattina si è tenuta proprio a Fabro una conferenza promossa dal gruppo consiliare regionale dei 5 Stelle, con la presenza di alcuni parlamentari del movimento (Ciprini, Gallinella, Lucidi) per parlare, appunto di quello che è stato definito “il vergognoso interramento in loco di oltre un milione di tonnellate di ceneri di carbone”. Il motivo della “riesumazione” del caso starebbe nel fatto che a distanza di circa30 anni sarebbe emersa una “forte radioattività” in quei terreni.
Da quanto si è potuto capire però il Movimento 5 Stelle non è sembrato molto informato sulla vicenda. Ha parlato, per esempio di “ceneri sepolte nell’omertà generale”. Non è proprio così. La vicenda ceneri fu molto dibattuta, e all’epoca, tra il 1986 e il 1990 fu oggetto di inchieste giudiziarie, di lunghe e corpose campagne di stampa e finì pure in parlamento per iniziativa dei deputati Edo Ronchi e Gianni Tamino, all’epoca eletti nelle file dei Verdi. Primapagina ne fece un “tormentone” per anni e prima ancora ne parlò il giornale l’Agorà di Chiusi. Le ceneri in questione provenivano dalla centrale a carbone dell’Enel a La Spezia.
Erano considerate semplici “inerti” ma dovevano essere trasportate e trattate nella posa in opera come rilevato, con molti accorgimenti per evitare lo spolvero, il dilavamento ecc. Enel pagava a peso d’oro chi si rendeva disponibile a smaltirle. E in quegli anni nella zona ne arrivarono milioni di tonnellate. A Fabro, in particolare, ma anche a Città della Pieve e a Panicale dove furono utilizzate per realizzare aree produttive, ma anche campi sportivi, piscine ecc (a Ponticelli e a Tavernelle per esempio). Dicevamo che Enel pagava parecchio per smaltire quel materiale. Solo a Fabro arrivarono in due tre anni oltre 45 miliardi di vecchie lire che finirono nelle casse del Comune e delle imprese impegnate nel trasporto e nell’utilizzo delle ceneri. Alcune imprese di trasporto proprio con il business delle ceneri si ingrandirono a dismisura, moltiplicando il numero dei camion e il proprio volume di affari. Tra queste anche l’impresa Dolciami di Tavernelle, il cui titolare fu trovato morto, carbonizzato dentro la sua auto, nel febbraio 2012. Probabilmente fu un suicidio. O forse no. La ditta è fallita ed ora è passata di mano.
Per anni, comitati ambientalisti e stampa hanno puntato i riflettori su quel flusso di ceneri, di camion e di soldi, ipotizzando anche il possibile occultamento, in mezzo alle ceneri di qualcos’altro. E qualche strano bidone è pure emerso qua e là… Ma poca roba. La battaglia per vederci più chiaro non ha mai dato esiti soddisfacenti. Anche perché osteggiata a tutti i livelli. L’unica cosa che emerse con chiarezza fu il legame stretto, la connessione tra chi gestiva quel business e la politica, quella locale e non solo. L’azienda che costruì l’area produttiva di Fabro, ad esempio, risultò molto vicina al Psi (e ai suoi vertici nazionali). Il sindaco di Fabro di allora, Fortinelli, socialista, e il suo vice Fucili (Pci) non esitarono nei primi anni ’90 a cambiare cavallo pur di rimanere in sella, mettendo in minoranza il Pci, poi Pds per allearsi con la Dc e la destra Lo stesso Fucili in seguito passò anche lui al Psi…
Le analisi, i carotaggi, le verifiche fatte a più riprese, ma a macchia di leopardo, mai in modo sistematico, sia a Fabro che a Città della Pieve o Panicale hanno sempre evidenziato valori di inquinamento nella norma o comunque sotto la soglia di rischio. Ma quelle ceneri non erano semplici inerti, perché l’Enel imponeva misure molto restrittive per il trattamento. Ad esempio, laddove venivano usate come rilevato, dovevano poi essere ricoperte con uno strato di terra di almeno 70 cm. Durante il trasporto dovevano essere bagnate e coperte con appositi teloni, per evitare che spolverassero al passaggio dei camion… Insomma non era roba del tutto innocua. Ma per i comuni sembrava una manna: invece di pagare terra, sabbia e sassi per fare i rilevati, potevi usare le ceneri, gratis, anzi con il bonus sostanzioso che Enel garantiva. Per avere la misura del business che si creò, basti pensare che un Comune come Fabro che aveva un bilancio di circa un miliardo all’anno, si vide piovere in pochissimo tempo sul territorio oltre 45 miliardi… L’equivalente del bilancio di 40 anni e passa.
Se adesso il Movimento 5 Stelle ha nuovi dati sull’inquinamento e sul resto ben venga l’iniziativa dei 5 Stelle. Per fare chiarezza su certe questioni non è mai troppo tardi. La vicenda Eternit insegna…
Si è vero che se ne parlò tanto e ci furono anche dei processi ma stamani hanno parlato anche di radioattività e di un aumento di patologie strane.
Quello che pare certo è che a forza di attività “tutte a norma” ci siamo ridotti a vivere in un monnezzaio.
come diceva Totò… è la somma che fa il totale
Affichè gli immondezzai siano sopportati, digeriti e non se ne parli, spesso si usa il metodo dell’elevazione legale delle soglie di sopportabilità, e se non servono nemmeno quelle non se ne parla per anni, non si danno risposte perchè lo sanno che la gente si dimentica, muore, ma si dimentica, come è successo in altre parti d’Italia per i fanghi, per i depositi di benzopirene e delle polveri rosse a Marghera, di amianto in diverse parti d’Italia….e così da tante altre parti. Tutto questo è stato reso possibile poichè è stata creata scientemente una fascia generazionale di padri e di figli che hanno fatto dell’acquiescenza all’esistente il loro modo di vivere, anzi provano disturbo se si possa andar contro i ”mostri ecologici” perchè dicono o gli fanno dire che creano lavoro, e questo meglio che nulla….In nome delle libertà individuali si sono perse o rarefatte moltissimo quelle sociali,dei diritti comuni di intere comunità a decidere sul futuro del loro territorio e sul loro avvenire e di contestazione del sistema. La politica fatta verso i giovani è quella che ricevano saltuariamente prebende e prebendine, che vengono creati ad hoc incarichi dagli enti pubblici e dalle associazioni perchè è chiaro che tali giovani accettano perchè sperano di ottenere un futuro migliore che non arriva mai in maniera concreta. Le compagini politiche sono diventate il maggior ostacolo all’elevazione intellettuale della gente, tramite il ricatto, tramite giochi e coinvolgimenti fine a loro stessi, facendo spesso credere che l’affermazione del non necessario sia necessità quasi prioritaria.E’ a questo fine che la piramide sociale che si è costruita intorno alla politica ed alle sue espressioni e collegamenti,esprime la terra di confine oltre la quale c’è solo quel contenitore dove bolle quel brodo oggetto -perfortuna ancora- di attenzione della Magistratura.Ma anche se questa come si possa ipotizzare in futuro restasse non come potere separato dello Stato ma accerchiata e quindi condizionata dal potere politico,un altro passo verso lo stato autoritario si compirebbe.Con il lassismo della gente comune che vediamo oggi, tutto questo potrebbe essere anche parte di un disegno che il sistema mette in atto per autoproteggersi.Gli basta dire che le riforme sono una necessità e che lo stato vada snellito.Finchè la gente applaude a tale tipo di idee ed accetta tutto senza riflessione e critica alcuna, emblematicamente possono sotterrare tutti i tipi di rifiuti e chi compie tali azioni non ha paura alcuna, anzi gli atti possibili della Magistratura sono concepiti come incidenti di percorso per mafie costituite e sodalizi: ”danni collaterali”come i bombardamenti in Afghanistan quando si bombardano ospedali perchè li dentro l’informazione ci dice che c’erano terroristi.E’ strano che si bolli come terrorista chi voglia con mezzi leciti cambiare il corso delle cose ma nello stesso tempo la politica costruisce con la manipolazione del consenso, dighe contro tali eventualità.Nei prossimi anni siamo destinati tutti a vedere lo svolgimento di tale battaglia che è quella della dipendenza dai media manipolati da chi il potere ce l’ha, perchè come diceva qualcuno che indicavano come ”Belzebù”,” il potere logora chi non ce l’ha”.La gente comune è avvisata e sarebbe ora che prendesse coscienza di tutto questo.Ma guardandomi intorno nutro seri dubbi…..
Sulla Vvicenda specifica, Carlo, ci fu all’epoca una grande attenzione e anche un grande “movimento” d’opinione. E l’opinione pubblica, all’epoca era contraria all’uso delle ceneri, quantomeno era perplessa. Nacquero lì,a Fabro e dintorni i primi comitati ambientalisti organizzati di questo territorio… La cosa riempì le pagine dei giornali (primapagina da sola avrà pubblicato decine e decine di articoli), finì nelle aule di tribunale e anche in parlamento e nei consigli regionali… Anche allora la politica si trovò contromano, rispetto all’opinione della gente comune. Ma vinse la politica e la gente perse. Va detto anche che in quegli anni (eravamo tra il 1986 e il 1992) la sensibilità ecologista era agli albori, la sinistra era molto “produttivista” e l’idea che quelle ceneri potessero favorire la nascita di aree industriali con conseguente possibilità di insediamento di imprese e alla fine quindi anche la creazione di posti di lavoro abbagliò una parte della politica stessa, anche quella che non beneficiò direttamente di quel flusso di denaro… Ma la battaglia fu combattuta e ci fu grande informazione sulla questione… Cosa che oggi nemmeno ce la sognamo. Il caso-nichel nella falda di Fondovalle ne è la prova…
RT @SPViaDalCarbone: Mentre aspettiamo i riscontri di ARPAL sulle ceneri di Borghetto, apprendiamo che qualcuno vuole indagare sul… http:…
La strategia di cui parla il sig. Sacco in questo caso ha funzionato benissimo!!! L’attenzione sulla questione é andata via via scemando, il silenzio decennale da condannare é quello delle istituzioni che se ne sono sbattute della salute dei cittadini e hanno avuto tutto l’interesse affinché finisse nel dimenticatoio. Purtroppo però molte persone si sono ammalate e Hanno ricollegato le vicende di 30 anni fa … Spero solo che la questione arrivi fino in fondo…
Io credo da quanto tu hai risposto Marco e che mi trova sostanzialmente d’accordo,che andrebbe fatta una riflessione sulle tue parole che definiscono tali realtà.La realtà è che
ancora l’etica politica e morale che ci sentiamo promanare ogni momento, ogni giorno che ascoltiamo i media e che da questi investe e forma tutte le coscenze e determina il modo di pensare,sia quella che la ”concezione” dell’aziendalismo debba essere prioritaria ed a quella concezione -intesa come motore dell’economia- debba venire assoggettato tutto e qualsiasi tentativo di fare diversamente per ripartire la ricchezza debba venire ostacolato,incanalato, diviso ed alla fine battuto con tutti i mezzi a disposizione, soprattutto dalla politica che vediamo intorno a noi.La risposta di ciò che si ottiene è nelle parole che hai detto tu.Il risultato quello hai detto tu, ma non solo nell’inquinamento ma nella corruzione, nelle guerre, nella morte prodotta dalla concezione capitalistica per la quale in una limitatezza di risorse,la ricchezza viene ripartita a favore di pochi.ed ancora la gente ci crede a tutto questo e ci crede perchè altri esempi che ci sono stati di fare diversamente da questo- gli unici fra l’altro- hanno fallito..Il limite allo sviluppo è la tipologia e la natura dello sviluppo stesso così come è concepito e portato avanti.Se la gente ancora non l’ha capito la politica che li schiavizza continua e continuerà attraverso traumi di guerre,malattie, sottosviluppo.La cura? Sò bene di meritarmi il risolino sarcastico di coloro che bene o male difendono tale status appoggiando la politica che viene fatta perchè ne ricevono beneficio,ma la risposta potrebbe essere quella della proprietà pubblica dei mezzi di produzione invece di quella privata o no? Visto che una volta sola nella storia quando è stata tentata di applicare alla fine ha fallito per cause precise perdipiù-mentre il sistema che gli si è opposto è 2000 anni che vige e che produce i propri effetti ed ha fatto diventare il mondo come lo vediamo ? E c’è da dire anche che ha coinvolto gli strati meno abbienti della popolazione che pesano quando si va a contarci per i partiti che mettono in atto tale politica ?Forse non abbiamo capito che 2000 anni sono stati spesi a far divenire il mondo ed a farlo funzionare con la concezione capitalistica e del mercato che è anche un modo di pensare,mentre solo 70 anni si sono spesi per cercare di applicarne un altra con tutti i limiti ma portatrice anche di grossi semi di democrazia e di spinte in avanti per il benessere della gente.Perchè non si riparte da tale assioma nelle discussione sui massimi sistemi che oggi tutti evitano? A chi serve tutto questo? Chiediamocelo ! Tutti tuonano contro l’ideologia perchè le menti plagiate lo ripetono, taluni non rendendosene conto di quello che dicono, altri rendendosene ben conto ma sanno che serve come scelta di campo spesso anche individuale, ma mi dovrebbero rispondere perchè quella del mercato non sia una ideologia visto che la sostengono.Parlo non certamente a coloro che sostengono la destra ma soprattutto ai soloni del PD dato che ciò che vale per loro è dire che serva applicare il pragmatismo dal momento che non esistono più destra e sinistra.Forse è vero….ma bisognerebbe ricordargli come mai un terzo del mondo muoia di fame e quale sia il sistema che ha condotto il mondo a raggiungere quei livelli.Avrebbero- credo- anche la faccia tosta di dire che loro pensano ed operano per una società di maggior benessere per tutti.Bella risposta ! Anche prima della prima repubblica in Italia,veniva fatto tale discorso e nessuno oggi lo ricorda come erano avanzate e forti le pulsioni di fiducia da parte dei partiti che governavano il paese in questo sistema, che funziona come allora e che non è cambiato di una virgola, anzi….quella chissà cosa era e cosa attualmente è se non ”ideologia” con l’aggiunta della inevitabile” prassi” che ha condotto i già poveri sull’orlo dell’abisso? Non solo in Italia ma in tutto il mondo !