CITTA’ DELLA PIEVE: FINITO TRASIMENO BLUES E’ LORA DI “SOLSTIZIO D’ESTATE”, CON SPETTACOLI E CONCERTI

CITTA’ DELLA PIEVE – Si è conclusa ieri sera l’edizione 2015 di Trasimeno Blues. Sul palco a Città della Pieve, preceduti dalla street parade della P-Funking Band, Lisa Hunt e James Thompson, entrambi noti per la loro lunga collaborazione con Zucchero. Blus della più classica tradizione, caldo e coinvolgente suonato con una band di 8 elementi italiani e d’oltre oceano.E’ stata quella di quest’anno, un’edizione un po’ meno sfavillante del solito. Ma già il fatto che Trasimeno Blues si sia tenuto, è una buona notizia. Qualche mese fa giravano voci su un possibile abbandono della rassegna. Sembrano lontanissimi i tempi in cui il festival itinerante sulle rive del lago umbro proponeva Johnny Winter, Jack Bruce e Robin Trower, Eric Sardinas, i Canned Heat, la band originale di Janis Joplin o anche Ana Popovich… Ma il fatto che continui ad esistere è rassicurante. Per quanto riguarda Città della Pieve, la location nel piazzale del liceo Calvino è forse un po’ dispersiva… Se il nome dell’artista non è di grandissimo richiamo rischia di apparire semivuota. E anche un migliaio di persone (che non sono poche) sembrano molte meno e fanno poca figura…
Servirà qualche accorgimento. Ma queste sono considerazioni che lasciamo agli organizzatori.
Intanto Città della Pieve, archiviato il blues e in attesa del Palio dei terzieri, vive altri momenti culturali interessanti. “Solstizio d’estate” per esempio, una rassegna, diretta da Barbara Mastella, che è cominciata il 25 luglio con un concerto di musica cinquecentesca e che prosegue oggi e domani con due spettacoli di narrazione e animazione nel giardino del Circolo Mcl (Il segreto del bosco Notturno e i Musicanti di Brema). Mercoledì 5 agosto, nel cortile di Palazzo Corgna, concerto del gruppo Arciliuto. Poi, il 28 agosto a Palazzo Corgna una mostra di artisti cubani “Que linda es Cuba” e sabato 5 settembre al teatro degli Avvaloranti “Discorsi poco seri” commedia teatrale di Francesca Resch con la stessa Francesca Resch, Giacomo testa e l’accompagnamento musicale di Enrico Giovagnola, Luca Camerota e Ornella Tiberi. Il 14 settembre, ancora al teatro, concerto di musica lirica e classica “Passioni d’amore”.
I musicisti Luca Camerota e Ornella Tiberi saranno sul palco, insieme a Marco Pasquariello, Gianluca Lorenzoni, Pier Luca Cupelli e Marco Canestrelli e i due attori Gianni Poliziani e Francesco Storelli anche sabato 12 settembre, per lo spettacolo teatral -musicale “4 amici al bar”, tributo al genio di Endrigo, Tenco, Jannacci e Gaber. La serata non rientra nel programma di Solstizio d’Estate, ma si incastra tra le ultime due date della rassegna. Il 7 giugno scorso, i “4 amici” hanno fatto sold out al Mascagni di Chiusi, riscuotendo un notevole successo anche di critica.
e.c.
Una rassegna molto interessante in un panorama tutto troppo disinvolto e ripetitivo.
Finalmente Citta’ della Pieve e Chiusi ripuntano sulla qualita’.
Esprimo una mia riflessione sperando di non apparire ”un bastian contrario” Teatro a parte che viene effettuato in Settembre e che quindi non riguarda ”Solstizio d’estate”, ma è mai possibile che esista solo la musica fra tutte le attività umane che possano fornire spettacolo ? Poi talvolta ci si infogna candidamente su elucubrazioni se sia migliore quello o quell’altro complesso, quel concerto d’opera oppure quell’altro.Ma non farebbe tutto questo capo alle impostazioni degli assessorati alla cultura che dovrebbero saper prevedere e conoscere qualcosa che sia esente dalla ripetività e non prenda solamente a riferimento la cultura musicale, che di essenza sua è sempre cultura beninteso, ma è comunque pur minima. Capisco che occorra perorare la spettacolarizzazione e fornirla a coloro che soggiornano ed ai cittadini e Città della Pieve per esempio si discosta-anche se non più di tanto- dal ”senso unico” seguito dai Comuni del circondario ma nel caso di Chiusi a me sembra-mi potrò sbagliare- ma che ci sia solo musica, teatro e musica.Cosa lascia dentro alle persone un concerto Rock? A me sembra che tutto questo sia una caratteristica dei tempi che viviamo soprattutto in altre dimensioni di fatti:tanto rumore per nulla.E non mi si venga a dire che sia la gente che voglia questo Non è vero affatto.La gente si adegua e si interessa a quello che gli si mette a disposizione, da sempre funziona così e dovrebbero saperlo i responsabili della cultura, ma evidentemente è più facile organizzare e chiamare una band di ragazzi ,promettergli qualche centinaio d Euro per un concerto rock, che fornire qualcosa di permanente dentro al testa dei cittadini. Il degrado comincia da qui.Il Teatro di Storelli e Poliziani per esempio ritengo che sia una buona cosa e che lasci dentro riflessioni e conoscenza, ma è l’eccezione che conferma la regola.
Ogni evento, sia un concerto rock o un’opera lirica, un concerto di musica da camera o una piece teatrale, lascia delle emozioni. Più o meno forti,a seconda dei gusti e delle sensibilità di ognuno. E non è detto che il teatro per essere “efficace” debba per forza porre dei problemi o suscitare riflessioni. Magari politiche. Può anche essere solo “rappresentazione”, riflessione interiore. E’ importante, a mio avviso che ci sia scelta, quindi un’offerta ampia per i cittadini,ed è importante che gli eventi proposti, soprattutto se pagati con solfi pubblici, abbiamo un ritorno, in termini di crescita culturale, a anche di pubblico, di ricaduta mediatica e alla fine anche economica. Ed è importante che gli eventi siano di qualità (anche se non piacciono a tutti) e che siano eventi fatti per chi vi assiste e non solo per chi li fa…
Forse sono io che non sono riuscito a spiegarmi. Non sono d’accordo su quanto dici possa essere il teatro: Il teatro per sua natura per esempio suscita emozioni e riflessioni,di qualsiasi genere ed in qualsiasi direzione ma non è MAI ANCHE solo rappresentazione e non necessariamente questa deve avere una natura politica,e chi l’ha detto questo? Ma riflessione significa trovare culturalmente il collegamento con quanto viene espresso nella rappresentazione con la vita stessa degli uomini e questa è sempre e soprattutto cultura, assorbita, propinata agli altri e da questi assorbita.La mia domanda alla quale non mi si è risposto è quella del perchè esista a Chiusi un senso univoco di rappresentazione: O concerti musicali o teatro. E’ possibile che non ci sia altro ? O ci vogliamo mettere dentro anche i Ruzzi della Conca e poi dire che sono scuole di vita perchè la gente si ritrova insieme ? In pratica si istituisce una cosa od un avvenimento e gli si affibbia per forza una etichetta culturale, e questo serve.O sono io che ho le traveggole ?Talvolta certe considerazioni sono proprio strane, si riconosce che viviamo in un mondo globalizzato poi si tifa per il Granocchiaio o per la Fornace e si educando i ragazzi a questo pensando che sia cultura.Attenzione,non dico che non ci dovrebbero essere anche queste di rappresentazioni ma è mai possibile che tutto giri intorno alla musica per esempio e non ci sia altro ? A Città della Pieve oppure a Castiglione del Lago od ancor meglio a Cortona questa univocità non esiste o perlomeno non traspare così evidente perchè intramezzata anche dalla presenza di altre rappresentazioni culturali.Eh si perchè se vogliamo mettere in elenco la quantità delle rappresentazioni estive a Chiusi si vedrà che la maggior parte girano intorno alla musica.Non sò se in questi due ultimi comuni dell’Umbria che ho citato sia stato creato un ente che riceva i soldi pubblici come succede a Chiusi.Mi sembra nello stesso tempo che parecchi soffrano di un ” affascinamento soft ed hard” che interessi solo la musica e che abbia conquistato le menti e di cui non se ne posssa fare più a meno.Stessa cosa è con lo sport.Sembra seguendo tale critica di scimmiottare la tipologia dell’americano medio per il quale cultura è solo musica e cinema e sport.Da una parte è comprensibile per gli Stati Uniti, non hanno altro e sono una nazione nuova, lontana dalle nostre tradizioni storiche e culturali ed un puzzle costruito ad hoc da coloro che si servono di tale agglomerato per creare una società industriale ed economica che domina il mondo servendosi anche dei media,dell’apparato economico-finanziario ed anche di quello militare.La cultura per sua natura tende ad essere onnicomprensiva:Chiusi in questo senso mi appare come un luogo
arretrato rispetto ad altri e questi altri mi preme far notare che hanno ormai da anni avuto uno sviluppo di tutto rispetto.Forse occorrerebbe iniziare da questi interrogativi anziche ripercorrere vecchie strade che non portano a nulla, allisciando magari chi giuoca a Volley o chi si dimena dietro una batteria di un concerto rock.Le emozioni-se di emozioni si vuole parlare-che lascino traccia nella mente delle persone,ritengo che debbano essere altre e di ben altro spessore.Le urla dagli spalti del tifo per il volley o le urla delle mamme di incitamento della corsa ciclistica dei ragazzini sono l’esatta espressione di quanto lavoro ci sia ancora da fare e tale lavoro spetta alla cultura.Ma in un mondo dove tutto è determinato dai soldi e che tutto giri intorno ad essi, tutto questo è sia teoricamente che praticamente impossibile.Viviamo in un medio-evo moderno, questa è la contraddizione in cui ci dimeniamo e tanto altro ci sarebbe da dire.
Io non vedo nessuna univocità, Carlo. A Chiusi non ci sono SOLO concerti musicali o teatro. C’è un festival della fotografia, per esempio. Si è fatto per qualche anno un festival di danza… Ci sono rassegne culturali scolastiche, si fanno mostre d’arte (anche ad Orizzonti, per esempio), rievocazioni storiche, presentazioni di libri…Il problema, secondo me non è l’offerta (che c’è ed è anche piuttosto variegata e per diversi gusti, spesso pure di qualità alta). E’ la risposta che dà la città. E questa mi sembra piuttosto scarsa, sempre. Salvo rare eccezioni. Questo, a mio parere è il nodo su cui discutere. Perché la gente non partecipa, non vive gli eventi e cosa se mai bisognerebbe fare per invertire la tendenza… Qualche anno fa avevamo proposto, come Primapagina, gli Stati generali della Cultura, proprio per fare il punto e ragionare su questi temi. Nessuno li ha voluti fare. E i nodi sono ancora tutti lì…
Ma è oltremodo strano, perchè talvolta si dice che i cittadini non ci siano intendendo come tu dici che la risposta di coinvoglimento non esiste e quindi per esempio a Città della Pieve forse c’è una composizione diversa di cittadini ? Perchè a Città della Pieve i cittadini partecipano ed a Chiusi no? E’ tutta colpa dei cittadini quando alle iniziative prese senza cervello che si prendono sono prese in concomitanza con altre? Ma non è il solo motivo questo e magari è uno dei minori. O me le sogno io, oppure le impostazioni di fare concerti o rappresentazioni teatrali sono fatte in occasione di altre manifestazioni sempre nel territorio? Eppure anche te ne sai qualcosa,o no ? Chi le decide queste cose, queste attenzioni che hanno il sapore di nulla chi le promana? Le promanano gli uomini e quelle donne di quell’apparato al quale sembra cosa ”normale” avere come moderatore al festival dell’unità chi tu avevi detto ?. Vogliamo parlare del festival della Fotografia come dici tu? La materia prima, cioè i giovani in questo caso c’era, ma ti sembra che sia stata valorizzata? Sono stati lasciati senza supporto alcuno da parte delle istituzioni, non hanno investito un euro, hanno solo fornito gli spazi a costo zero e quel poco che è stato realizzato lo si deve alla passione dei singoli ed alla loro perseveranza ed al frugarsi le tasche da parte loro e dei partecipanti. Personalmente di questo fatto sono stato molto deluso e non sò se il prossimo anno parteciperò se ci sarà un seguito. Anche qui ci sarebbe da parlare chiaro e tu lo sai come me perchè parecchi si trovano fra l’incudine ed il martello, e la loro volontà di fare viene smorzata e soffocata per la paura della perdita di quelle piccole prebende date ad hoc per servirsi di loro, e se c’è da criticare il Comune per fatti oggettivi, non ci stanno, per timore, e rifuggono da tale ipotesi.Sono timorosi ed il loro timore deriva dal ricatto morale che indirettamente si esercita su di loro e per il quale devono essere ubbidienti alla linea,ed anche tu qui ne sai qualcosa, o no? Ed allora? Quindi vedi che sono le teste che dirigono che non sono all’altezza.Io quando faccio tali critiche pur non essendo dentro alle questioni specifiche mi domando :perchè a Città della Pieve od a Cortona c’è una iniziativa alla settimana e la gente partecipa e non poca? Ma non voglio parlare da appassionato alla fotografia perchè tramite questi ragazzi è stato possibile mostrare una parte dell’archivio mio,sennò sembra che sia interessato in prima persona e non lo sono.Ma Foiano per esempio? Il suo successo lo si deve non ai locali usati e che quel Comune ha messo a disposizione ma alla qualità ed alla competenza di un assessore quale era Fatucchi e così per tante altre questioni.Città della Pieve per esempio pur con alti e bassi ultimamente avuti, ancora si barcamena ma mi sembra che abbia una andatura discendente.E’ solo questione di risorse a disposizione? Non credo. E’ solo questione di diversità di composizione culturale della gente con Chiusi? Non credo.La gente sostanzialmente è uguale dappertutto nei paesi come Chiusi ma la differenza la fa una amministrazione che è attenta a valorizzare le sue risorse e la competenza delle persone sulle materie assegnate loro.E Chiusi non è che ne abbia meno di cose da valorizzare di Città della Pieve o di Cortona,anzi il contrario forse, ed allora ? A Napoli dicono sempre: ”O pesce feta da a’ capa”.Ma ti sembra normale che l’attività di Orizzonti sia concentrata principalmente sulle rappresentazioni liriche e teatrali? Assorbono soldi dal bilancio comunale, soldi di tutti, ed anche se c’è la qualità è la gente che non è stimolata a cambiare, chi apprezza è solo una elite basta vederlo dalle partecipazioni, fra cui diverse con biglietti omaggio.Ti sei mai chiesto perchè i residenti a Chiusi abbiano uno sconto ed i non residenti pagano un prezzo pieno e magari anche sostanzioso? Ti sembra normale?Ti sembra normale e che questa sia una promozione culturale per i singoli e per le famiglie? Ed allora a cosa serve mi domando investire decine di migliaia di euro di soldi pubblici per pagare sempre i soliti noti ?.Lo posso esprimere il mio pensiero se è così? Senz’altro qualche falla ci sarà in questo meccanismo ma se permetti la soluzione di quanto dico che è quella di far cambiare la gente,senz’altro non si fa con quanto è stato fatto fin ora.poi il problema principale potrà anche non essere questo, ma allora – e non ci voglio pensare- potrebbe essere vero che è Chiusi che sia così,chiusi di nome e di fatto”.Il problema che evoca Lanzani mi sembra più che evidente, e le presentazioni di libri le fanno anche a Pozzuolo, senza nulla togliere a Pozzuolo….e quanto agli stati generali della cultura perchè nessuno li abbia voluti fare il problema si raccorda al senso che esce da ciò che ho detto : cosa da vivere fra noi che ricorda qualcosa di ”nostro”.M’intendi? I soldi quando ci sono ci sono per gli amici degli amici,soprattutto quelli che hanno una provenienza da enti finanziatori di iniziative e solo unidirezionali per genere di quello che si va a rappresentare.E’ il contrario esatto di ciò che ci vorrebbe,ma andare contro il sistema lo sò che non è facile anche perchè tutto spinge per il contrario.ed allora quella gente è destinata a rimanere come è se non succede qualcosa di grosso e tale qualcosa di grosso secondo me vuol dire solo una cosa: hai presente la caricatura di Lenin con la scopa in mano che dal globo terrestre spazzava via i regnati e lo zar di tutte le Russie ? Fino a quando non succede qualcosa del genere ci terremo quello che c’è.Ma non solo a Chiusi, ma in diversi altri luoghi d’italia.perchè l’Italia è tutta per la maggior parte così e mi sembra di
riconoscere come vera una frase che disse un mio amico tempo fà: il PD incarna quanto pensa l’80% degli italiani.
Caro Carlo,nel programma pievese,dove sono stato,la musica ha una valenza equilibrata con ben 2 spettacoli di Teatro Ragazzi di livello (Mirabassi)una mostra di artisti cubani,opere teatrali prime.
Mi sembra equilibrato e di livello,non solo per un pubblico estivo di bocca buona.
Li’ almeno esiste un vera pro loco turistica ed un comune che si impegna.
Certamente vero Antonio quello che hai detto e pur risiedendo a Chiusi, personalmente mi sento più vicino alla condivisione di ciò che viene messo in atto a Città della Pieve, anche se qualche volta non ho disdegnato la critica per certe iniziative prese come quelle della Prima Guerra Mondiale su cui mi son sentito di scrivere.Ed in fondo non è vero ciò che mi disse il simpatico Sindaco Fausto Scricciolo quando si rivolse a me dicendomi ”ci hai masacrati”, dopo la pubblicazione di quell’articolo. Io lo feci per far rendere conto che non si può mettere in piedi ciò che fu realizzato su quel tema ed espressi il mio giudizio.Si può condividere o no quello che scrissi ma il mio pensiero lo espressi e non era senz’altro di parte.Se ci fosse stato un altro colore di amministrazione avrei detto le stesse cose.Quanto all’equilibrio di avvenimenti culturali fra musica, teatro, storia,pittura, università della terza età, centro permanente Kossuth e molto altro, beninteso vi è un equilibrio molto migliore che in altri luoghi.Si può fare sempre meglio senz’altro ma occorre vedere il livello ed appunto la partecipazione ed anche la qualità della gente, anche se i furbini cosiddetti del deserto ci sono dappertutto. Per inciso i furbini del deserto sono coloro che corrono sotto l’aereo per stare all’ombra, ed anche il tuo territorio caro Antonio abbonda di tale razza.Da tale razza ho avuto in questi ultimi anni la possibilità tocacta con mano di poter distinguere in senso nettamente positivo s’intende, persone di assoluto pregio sia per amore della cultura sia per attenzione al lavoro che compiono ed almeno due nomi mi sento di citarli con piacere poichè ritengo che abbiano dato molto al Comune di Città della Pieve: Valerio Bittarello e Marco Possieri. L’essenza dell’attualià della domanda che ho posto comunque permane ed è quella del perchè la gente a Città della Pieve è coinvolta e risponde ed a Chiusi invece no.Perchè sennò ci si gira intorno alla risposta senza poterla o volerla dare e l’essenza di tale risposta stà in quello che hanno detto Marco Lorenzoni ed Alessandro Lanzani:Le iniziative teatrali sono senz’altro di qualità nessuno lo nega ma è pur vero o no che la partecipazione a queste sia esigua in rapporto ai soldi pubblici spesi ? Sulla presenza e delle altre iniziative variegate che riferisce Lorenzoni elencandole invece non sono tanto d’accordo. Mi posso anche sbagliare e mi dispiace se passassi da ” gufo” parola che va tanto di moda nella voliera degli avvoltoi odierni,anche perchè parecchi passerotti sono diventati tutti civette ed urlano alla luna,ma vorrei che qualcuno mi smentisse nell’oggettività dell’evidenza dei fatti che ho riportato.La mia limitata esperienza si riferisce a quanto ho detto ed osservato.Degli Stati Generali della Cultura a Chiusi invece ritengo vi sia assoluto bisogno proprio per costruire una condizione permanente ed alternativa a quanto è stato e continua ad essere fin’ora.Chiaramente questo è solo un pensiero mio.Sarò prevenuto ma non mi aspetto che venga preso in seria considerazione e mi aspetto qualche resistenza dalle istituzioni.La lotta politica riguarda anche questo anche se può sembrare un fatto di natura marginale.Ma quando si guarda agli interessi costituiti da decenni in campo politico, economico, associativo, culturale ed anche religioso la lotta sembra impari.Chissà se Davide un giorno abbatterà Golia.C’è un proverbio che dice così e che non termino per questioni di decenza:”chi visse sperando morì……”. ma non per questo non bisogna non sperare.Dico solo per quanto riguarda la mia persona ed i miei interessi che sono particolari ben’inteso e che riguardano soprattutto la fotografia e l’Archivio Fotografico-Storico che mi sono in piccola parte organizzato in questi ultimi anni ritornando a vivere a Chiusi,credo con ragione che mi sia sgomberato la testa dal fatto di farne un lascito-speriamo il più tardi possibile e mi tocco….- alla pubblica amministrazione di questo territorio compresi i territori attigui.Lo” sgombero della testa” da tale idea e con grande rammarico lo si deve al detrimento che ha assunto la politica, l’incompetenza delle persone che la stessa politica ha posto nei punti decisionali di bassa e media responsabilità, ma anche di quella alta che porta responsabilità superiori. ‘Staremo a vedere” disse il cieco…..