CHIUSI, SCARAMELLI TIRA DIRITTO. REGOLAMENTO URBANISTICO APPROVATO DALLA SOLA MAGGIORANZA. LE OPPOSIZIONI NON HANNO PARTECIPATO

CHIUSI – A che servono le opposizioni? a niente. Come Beethoven. Certo, si può vivere anche senza aver mai ascoltato una nota di Beethoven e senza sapere chi fosse. Ma il mondo senza Beethoven non sarebbe lo stesso. Il Consiglio Comunale di Chiusi invece senza opposizioni campa benissimo. E tira diritto. Come quando le opposizioni non c’erano, anzi, erano messe al bando. E in galera. Ieri si è tenuta la contestata seduta per l’adozione del Regolamento Urbanistico, documento fondamentale per rendere operativo il Piano Strutturale e per capire dove si può costruire e dove no, come si può costruire ecc… Ebbene, dopo la convocazione nel giorno del silenzio elettorale e il rinvio ‘consigliato’ dal Prefetto, Scaramelli & C. non hanno accolto la richiesta dei gruppi di minoranza e in particolare della Primavera di posticipare la discussione a fine mese, per avere più tempo per esaminare le carte sono andati avanti. Da soli. La consigliera Fiorini infatti non ha partecipato e i consiglieri della Primavera, dopo aver letto un documento in cui accusavano la maggioranza di comportamento arrogante e irrispettoso, si sono alzati e se ne sono andati dall’aula. Così il Regolamento Urbanistico è stato discusso e approvato in quattro e quattr’otto dalla sola maggioranza. Comincia male, nel peggiore dei modi, il post-Scaramelli. Il sindaco è ancora in carica, ma per poco. Ormai è un consigliere regionale ed entro qualche settimana verrà dichiarato decaduto come primo cittadino di Chiusi. Quella di ieri poteva essere un’occasione per alleggerire il clima, per lanciare qualche segnale, per favorire un clima disteso in vista dell’anno di “reggenza”… La maggioranza invece ha mandato un segnale opposto: facciamo da soli. E tanti saluti. E approvare da soli, senza alcun contributo al dibattito da parte delle opposizioni un regolamento urbanistico, documento non certo ininfluente sulla programmazione della città del futuro, non è un messaggio distensivo. E’ una dichiarazione di guerra. Un atto unilaterale che prefigura una stagione di muro contro muro. Ne aveva bisogno Scaramelli, proprio ora che se ne va? No. Non ne aveva bisogno. Anche questa è una “forzatura” che poteva tranquillamente evitare. Evidentemente le 15 mila preferenze (a Chiusi 1.898, parecchie, ma non un plebiscito) hanno inebriato il sindaco e il suo entourage, che ora si sentono padroni del campo e del pallone. Ma il gruppo di maggioranza, guidato dalla giovane Sara Marchini, ha perso l’occasione per frenarne il delirio di onnipotenza, consigliando magari un atteggiamento meno drastico e sprezzante nei confronti delle minoranze. Che dopo questo ennesimo “strappo” potrebbero anche lasciare definitivamente il Consiglio, fino alle nuove elezioni… Non sarebbe una bella immagine per Chiusi. E la colpa non sarebbe delle opposizioni.
Questi sono il nuovo, quelli che dovevano cambiare verso. E adesso vediamo se arriverà un nuovo sfregio alle istituzioni , correttezza politica vorrebbe che il sindaco si dimettesse e non aspettasse di essere dichiarato decaduto.
Non ero presente al consiglio per motivi di lavoro,
da quello che riporta Fiorani in un post su Chiusiblog si capisce però molto bene quale è lo spessore politico di chi ci governa sia politicamente che amministrativamente.
La segretaria del maggiore partito di Chiusi che se ne esce con un’analisi di quanto successo in consiglio comunale, dove l’opposizione ha abbandonato l’aula, limitandosi a dire che lo hanno fatto perché sono dei “rosiconi” invidiosi dei successi di Scaramelli fa capire quanto siamo caduti in basso senza nessuna speranza di risollevarsi.
Un’amministrazione che approva un regolamento urbanistico senza far capire a nessuno di che cosa si tratta fa pensare che dietro ci siano cose che non si ha il coraggio di rendere pubbliche, altro che contrasto della politica urbanistica locale, questo è un ritorno agli anni bui della speculazione edilizia “clientelare” che tanti danni hanno portato alla nostra collettività e che ancora oggi stiamo pagando.
Quando vi dicevo che questi sono i moderni democristiani non esageravo, l’ho sempre detto, salvo che quelli che hanno governato l’italia fino alla fine della 1° Repubblica erano od almeno apparivano anche etici sul rispetto delle istituzioni perchè si ponevano il problema della credibilità pubblica e del relativo consenso politico, che avevano.Oggi tutti questi parametri sono saltati e questi governano il paese, non solo Chiusi, perchè hanno assunto la sottocultura del ventennio che è seguito alla fine della Prima Repubblica,della politica come confronto ne possono fare a meno visto il consenso di coloro che li votano(ma sempre di meno per fotuna ) ma sono rovinosi per l’Italia e per le sue istituzioni.La forza propulsiva del renzismo si basa quasi esclusivamente sul ”far presto” indipendentemente di ciò che si vada a realizzare e questo principio è caro agli Italiani e si chiama principio del decisionismo(ricordiamoci Craxi a chi veniva paragonato….).Insomma questa è l’Italia e Chiusi di questi anni, piattaforma per veicolare carriere, per fare le leggi in Parlamento a propria misura. per essere sprezzanti chiaramente anche degli interessi dei propri elettori che applaudono fino allo spellarsi le mano.
Si chiama con un unico aggettivo:”povertà”, ed è anche quella che ci stà di fronte a tutti noi, altro che lo 0,4 percento in più quando accendiamo la ”bugiarda” che sentiamo tutti le sere sull’occupazione, sul lavoro, sull’uscita dell’italia dalla crisi, finalmente….”ma con un popolo plagiato tutto questo diventa realtà.Magari fossero democristiani, questi hanno copiato il loro lato peggiore, hanno distrutto insieme ai democristiani che hanno governato 60 anni lo stato, se ne sono avviluppati con le ventose come polipi, non lo mollano e seminano vera e propria miseria culturale e materiale,avendo dalla parte loro i media e con contenuti culturali e morali di chi sà che tanto ad un popolo siffatto gli si passa sopra la testa.Ma questa è l’espressione di tale popolo, tanto per chiarire.Ed il popolo siffatto è siffatto-l’ho detto tante volte il perchè-se ve ne ricordate quando citavo Monicelli quando parlava dei paesi che avevano con caratteristiche diverse fatto le loro rivoluzioni: Francia, Germania, stati Uniti, Inghilterra, Russia.L’italia non l’ha fatta, ha fatto quella fascista di rivoluzioni perchè il popolo all’epoca era in quel modo.Oggi con tutte le diversità dovute alla modernità dei tempi il popolo è rimasto sostanzialmenten in balia degli imbonitori.Questa è la povertà che ha l’italia.
E i clamorosi scivoloni continuano, appena eletto consigliere comunale il nostro prode sindachino, forse inebriato dalla valanga di preferenze o dal panino con la porchetta e il vino, si è avventurato a dare suggerimenti al sindaco Valentini sul rimpasto di giunta in corso nel capoluogo senese. Valentini non ha perso tempo e ha subito replicato suggerendo al grande sindachino di preoccuparsi di fare il consigliere regionale che alla sua giunta ci pensa da solo. Pensate se non avesse infilato tutta la serie di cazzate che inanella continuamente le preferenze potevano anche essere 30000. E’ vero sto rosicando tanto, ma mica per i successi elettorali del nostro prode, rosico pensando al mondo che si ritroveranno i miei figli e pensando a ciò che è ridotta la politica.