EMMA VILLAS, PARTE L’OPERAZIONE SIENA: IN A1 IN 3 ANNI. IL NUOVO DG PISTOLESI: “UN PROGETTO ESALTANTE!”

CHIUSI – Non è normale e usuale che i vertici della Lega Nazionale di serie A del Volley facciano visita alle società. Ma Massimo Righi, Ad della Lega, la Confindustria del volley, è venuto volentieri a salutare l’arrivo della Emma Villas Chiusi in serie A2. Perché non sono molte le società che in due anni scalano tre gradini e arrivano vicino alla vetta, non tutte le società hanno una organizzazione e un progetto ambizioso come quello della Emma Villas e del presidente Giammarco Bisogno, poche società incarnano, proprio con ciò che hanno fatto, i valori dello sport buono, pulito, dello sport che avvicina le famiglie e allontana la violenza… Insomma questa Emma Villas Chiusi è un “fenomeno sportivo” da prendere ad esempio. Come il Carpi nel Calcio, tanto per fare un paragone. Solo che Carpi conta 70 mila abitanti e ha la piazza più grande d’Italia. Chiusi di abitanti ne ha solo 8.000.
“Ho un’eperienza ormai lunga e consolidata, avrei potuto starmene seduto ad aspettare l’offerta migliore. Sono qui, ho scelto Chiusi, perché quello della Emma Villas mi è sembrato il progetto migliore per me in questo momento, perché è il progetto che più si avvicina alla mia idea di pallavolo. Una grande opportunità insomma. Ho trovato uno staff valido, capace, con una professionalità rara, anche a livelli più alti. Ho capito subito che questo è il mio progetto… “. Parole e musica di Marco Pistolesi, ex direttore sportivo di Cuneo che stamattina è stato presentato nella sede Emma Villas come nuovo Direttore generale, per la pallavolo, della società di Giammarco Bisogno. Sarà il Marotta, il Pradè, il Galliani della situazione. E il progetto è sicuramente stimolante, ambizioso. Ed è quello di salire in A1, cioè nel’Olimpo del volley nazionale, nell’arco di 3 anni. “Ma siccome anche la A2 era stata preventivata per il 2017 ed è stata raggiunta con due anni di anticipo, chissà…”. Ma la Emma Villas la A1 la vuole conquistare sul campo. Nessun accenno, stamattina, alla possibilità di acquisire il titolo dell’Altotevere. Questione chiusa.
E questione chiusa anche per quanto riguarda il palasport a Chiusi. Giammarco Bisogno è stato chiaro: “Avremmo voluto rimanere a Chiusi, ma non è possibile. Per questioni normative e regolamentari. Un nuovo palasport non c’è. Non è colpa di nessuno, semplicemente non ci sono state le condizioni per realizzarlo in tempi così rapidi come sarebbe stato necessario. Punto.” La squadra dunque giocherà a Siena. Non c’è ancora l’ufficialità, ma i contatti sono a buon punto. “In due settimane contiamo di chiudere“, ha detto ancora il presidente. E quindi da oggi con l’arrivo del supermanager Pistolesi e la benedizione dell’Ad della lega Righi, comincia tutta un’altra storia. La bella favola del volley chiusino che arriva in serie A, finisce qui.
D’ora in avanti il palcoscenico sarà il palaEstra di Siena. Un “catino” impressionante. Di quelli che fanno paura agli avversari. E la squadra si trasferirà armi e bagagli nella città del Palio. Farà lì anche gli allenamenti e prenderà il nome Emma Villas Siena. E’ inevitabile. E’ normale. Altrimenti la città potrebbe guardare con sufficienza e diffidenza la compagine che arriva dal profondo sud della provincia… A Chiusi rimarranno le giovanili e la serie C (anch’ essa stessa di fatto una giovanile), che però giocheranno in Toscana e non più in Umbria.
“Il trasferimento a Siena deve essere visto non come una fuga, ma come una opportunità, un valore aggiunto per i giocatori e anche per gli sponsor. Il progetto Emma Villas-Siena può diventare (e questo è uno degli obiettivi) un riferimento, il più importante, per tutto il volley toscano” ha detto Pistolesi, già pienamente nella parte.
Questo è ciò che è emerso alla conferenza stampa di questa mattina. Insieme ad alcune conferme importanti: quella dell’allenatore Romano Giannini e di alcune figure dello staff tecnico-direzionale: da Fabio Mechini a Gigi Banella, a Guglielmo Ascheri.
Quanto ai giocatori, domani ci sarà il primo faccia a faccia tra il nuovo Dg Pistolesi e coach Giannini, per avviare le valutazioni. Come abbiamo già scritto in articoli precedenti la A2 prevede regole diverse rispetto alla B1: gli over 30 possono essere solo 4 (e adesso sono 7: Spescha, Romani, Braga, Scappaticcio, Marini, Di Marco e Lotito); si possono tesserare giocatori stranieri (2 in campo); poi c’è l’obbligo per la società di partecipare ad alcuni campionati giovanili.. Insomma uno scenario diverso. Ma l’obiettivo, al di là della conquista della A1 in 3 anni, è anche quello di fare un campionato competitivo per conquistare e appassionare Siena e l’hinterland senese alla pallavolo. Cosa non facile e non scontata. Una bella scommessa che Bisogno, Pistolesi & C vogliono vincere. Certo, servirà anche l’apporto e la passione dimostrato fin qui dai tifosi chiusini. Siena in fin dei conti è sempre il capoluogo di provincia ed è a un’ora di macchina…
Nella foto: il presidente Giammarco Bisogno tra l’ad dela Lega Massimo Righi e il nuovo Dg Marco Pistolesi.
Emma Villas Chiusi, FABIO MECHINI, GIAMMARCO BISOGNO, Marco Pistolesi, ROMANO GIANNINI
Ho letto l’articolo di Marco e mi pare che vi siano contenuti tutti i temi affrontati nella conferenza stampa di questa mattina. La presentazione del nuovo direttore generale rappresenta senza ombra di dubbio un ulteriore salto di qualità in termini di professionalità e di ambizioni sportive da parte della Emma Villas che nell’arco di tre anni si prefigge l’obiettivo di raggiungere la massima serie della pallavolo nazionale. Su tutto il resto il presidente è stato chiaro: la squadra si trasferirà quasi sicuramente a Siena ( la conferma definitiva si avrà nei prossimi giorni ), sia per le partite che per gli allenamenti, cercando di conquistare le simpatie della città e diventare così la principale di tutta la regione Toscana. Rimarrà a Chiusi la serie C maschile e tutto il settore giovanile. Le polemiche nate qualche mese fa intorno all’ipotesi nuovo palaport sono state accantonate e superate, così è stato detto. Come assessore e come appassionato non posso essere che orgoglioso del fatto che sia partita da Chiusi questa avventura sportiva destinata a diventare sempre più grande ed importante; non nego che personalmente un pizzico di rammarico rimane per vedere allontanare almeno territorialmente e spero temporaneamente una realtà ( almeno quella principale ) che tanto ha dato alla nostra città ma che tanto ha pure ricevuto. Così vanno le cose, così devono andare.
Caro Micheletti, le cose non vanno così solo perché lo decide il destino ma spesso perché gli uomini ci mettono lo zampino.
Qualche giorno fa abbiamo fatto i complimenti alla pallavolo Emma Villas per l’eccezionale promozione in serie A2 e anche noi siamo tra quelli a cui dispiace che tutto venga trasferito a Siena perché Chiusi non solo perderà un’eccellenza sportiva ma anche un’occasione di attrazione e di promozione per il proprio territorio.
Non sappiamo se alla fine questa realtà sarebbe potuta rimanere a Chiusi, siamo però convinti che politicamente l’operazione nuovo palasport poteva e doveva essere condotta in maniera diversa.
Il sindaco Scaramelli ha cercato di condurla seguendo il suo ormai collaudato metodo “feudale”, in cui il “signore” comanda ed i “feudatari” obbediscono; metodo che funziona nel suo entourage ma che non può funzionare al di fuori, dove ancora esistono persone che hanno una loro identità e intendono farla valere.
Nel marzo 2014 il consiglio comunale aveva votato, quasi all’unanimità, si era opposta solo la consigliera Fiorini, la diversa destinazione d’uso dell’area della Pania per consentire la costruzione di un nuovo palasport.
Una conseguenza “normale” doveva essere quella di riunire intorno ad un tavolo gli interessati, maggioranza consiliare, opposizioni, società sportiva, banca locale, per esaminare le opportunità e concordare un percorso da seguire. Invece è stato deciso un percorso in maniera unilaterale, con la presunzione che tutti i soggetti si sarebbero poi dovuti uniformare.
Come era prevedibile questà uniformità imposta non c’è stata e all’ultimo momento chi aveva messo in moto il “dissenso”, a causa del suo comportamento “auroritario”, non è stato capace di ricondurlo ad un livello ragionevole di discussione anche perché ormai gli animi si erano riscaldati e le singole sensibilità erano state talmente urtate che non c’è stato modo di trovare una soluzione percorribile.
Così, secondo noi, a causa dell’incapacità di chi pensava di trarne anche un vantaggio politico, è sfumata la soluzione nuovo palasport che era la sola che poteva avere una speranza di trattenere a Chiusi la pallavolo Emma Villas.
I CONSIGLIERI COMUNALI DELLA LISTA “LA PRIMAVERA DI CHIUSI”