CHIUSI, EX CENTRO CARNI: C’E’ AMIANTO TRA QUELLE MACERIE? IL COMUNE SPIEGHI

CHIUSI – Un lettore di primapagina, leggendo l’articolo “EX CENTRO CARNI DI CHIUSI, IL FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA METTE IL DITO NELLA PIAGA” del 28 aprile scorso si è soffermato sulla fotografia per segnalare un problema potenziale. L’immagine, peraltro messa in rete dal club I Flashati che ha organizzato l’evento, immortala uno dei padiglioni avviati a demolizione, ma ancora in piedi, tra cumuli di macerie, pareti parzialmente abbattute, con infissi e impianti asportati… Non è l’unico padiglione in quelle condizioni. Ce ne sono diversi nell”area ex Centro Carni, che versano nel medesimo stato di precarietà strutturale e pericolo in seguito alla demolizione cominciata e non finita. Il solito lettore, però, oltre a segnalare i rischi di crolli, e a chiedersi come mai i lavori si siano fermati, pone un’altra domanda. Che ci sembra pertinente. E, diciamolo pure, anche un po’ inquietante. Trattandosi di struttura che ospitava sale di macellazione e celle frigorifere ed è stata costruita negli anni ’70, è probabile che nella costruzione sia stato utilizzato dell’amianto che all’epoca si usava largamente, quindi – questa è la domanda – siamo sicuri che non ci sia amianto tra quelle macerie, in quelle pareti mezze distrutte? Se ci fosse sarebbe un pericolo grave perché le particelle di amianto sono volatili e quindi si diffonderebbero facilmente nell’aria della zona. A questa domanda ne segue un’altra, d’obbligo: prima e durante i lavori di demolizione avviati si è verificato se ci fosse presenza di amianto e sono state prese tutte le precauzioni del caso? A giudicare dalla fotografia, scattata alla fine di aprile non sembrerebbe. Quella non sembra essere una “situazione a norma”. Se ci fosse amianto non lo sarebbe di sicuro. Il Comune che è proprietario e responsabile dell’area e degli immobili in questione può escludere che ci sia amianto in quelle strutture? Se è in grado di farlo lo faccia. E alla svelta. E magari spieghi anche che tipo di verifiche ha fatto e che procedure ha seguito. Sul trattamento dell’amianto ci sono norme precise e molto rigide. E il sindaco Scaramelli non ha esitato a vantarsi di aver fatto rimuovere, giustamente, qualche pannello qua e là per il paese. Ora che ha pure bisogno di prendere voti per essere eletto in Regione, faccia chiarezza anche sulla situazione del Centro Carni. Il rischio amianto non è uno scherzo. Il caso Eternit lo dimostra. Certo sarebbe più grave anche dell’inquinamento da nichel della falda acquifera nella stessa zona, e non è uno scherzo nemmeno quello…
M.L.