ALLA RICERCA DEI GALILEO CONTEMPORANEI. A SETTEMBRE AD ORVIETO LA BIENNALE DELL’ERESIA

martedì 14th, aprile 2015 / 16:28
ALLA RICERCA DEI GALILEO CONTEMPORANEI. A SETTEMBRE AD ORVIETO LA BIENNALE DELL’ERESIA
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ORVIETO –  In Italia di festival particolari ce ne sono parecchi. A Perugia proprio in questi giorni si tiene quello Internazionale del Giornalismo. Ma qua e là per la penisola troviamo anche il festival della Filosofia, quello della Matematica, quello del Cinema, delle Idee, o magari quello del teatro di strada… Primapagina ha organizzato per alcuni anni (dal 2007 al 2011) a Città della Pieve Cronache Italiane, che a suo modo era un festival anche quello, dedicato alle testate di informazione locale. La biennale dell’eresia, mancava.  Ma da quest’anno si farà. Ad Orvieto Dal 25 al 27 settembre. Ad organizzarlo sarà l’Associazione Social Fab lab.

“Il progetto – dice Valentino Filippetti, uno dei promotori – mira a radicare in Umbria un attrattore di saperi e competenze. L’eresia è un fenomeno fin troppo noto nelle sue multiformi modalità di manifestazione nella storia del nostro paese. Sempre, a prescindere dalle ragioni e contenuti del suo manifestarsi, ha comportato mobilitazione civile, impegno culturale, conflitto, a volte degenerato, ma comunque vitalizzante. Oggi quella forma di trasgressione, di fuoriuscita dagli schemi, sembra farsi anche sistema economico e proporre soluzioni per emancipazione economica e culturale di comunità e generazioni. Se davvero ha ragione, come ci pare, Alan Touring, il padre del calcolo moderno, nel sostenere che l’Innovazione si trova lungo quell’incerta linea che separa l’iniziativa dalla disubbidienza allora crediamo – continua Filippetti – che sia saggio confermare nella nostra il primato di una comunità di uomini liberi che genera innovazione. Vogliamo per questo coinvolgere le istituzioni, le comunità, i governi dei territori, per dare il senso di una eresia che non sia bolso antagonismo ma vitale carica creativa”.

Ma perché proprio in Umbria e ad Orvieto?

Valentino Filippetti, che è orvietano, la scelta la spiega così: “L’Umbria terra di qualità della vita e di saperi, dove università, artigianato e buon governo creano un mix ancora prestigioso, deve oggi adeguare questo suo patrimonio alle nuove forme della competizione. Più giovani, più cultura, più eresie per dare valore aggiunto al sistema umbro. Per questo pensiamo di lavorare insieme a chi ci affiancherà per costruire un inedito format multimediale.
La nostra idea è quella che l’Umbria, Orvieto diventino terminale e cabina di regia di un gioco degli specchi per
catturare, tramite connessioni video, testimonianze, performance e opinioni di grandi eretici del nostro tempo e che
attorno a questo caleidoscopio di immagini si possa declinare sul territorio concreti case history, di eresie, di
cittadinanza”.

Quanto al programma della 1a edizione della Biennale dell’Eresia, spalmata su tre giornate intense, avremo  una giornata dedicata all’eresia del pensiero, con al centro, nella sua ricorrenza, Galileo, (di cui proprio ad Orvieto si conserva una delle copie del Siderus Nuncius , il suo documento autografo più prestigioso) per cui ritroveremo i Galielo contemporanei.
La seconda con l’eresia della pratica, con una rappresentazione del mondo della ricerca e della sperimentazione,
sopratutto nel campo bio tecnologico, delle energie, dove si stanno giocando delicate partite per il futuro del paese
Infine la giornata dell’eresia nella convivenza, con gli organizzatori che si riservano di non rivelare il nome dell’ospite d’onore, limitandosi a dire che “si tratta del più eretico dei costruttori di convivenza”.

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