FONDAZIONE ORIZZONTI, CAMBIO DI MANICO E CAMBIO DI MARCIA: RAPPORTO PIU’ STRETTO CON LA CITTA’

DUE SUPERMANAGER A FIANCO DI SILVA POMPILI
CHIUSI – Della imminente nomina di Silva Pompili come nuovo presidente della Fondazione Orizzonti d’Arte abbiamo già scritto. Ma ora si conoscono anche i nuovi membri del Consiglio di gestione che l’affiancherà: si tratta di Luana Nisi, che è stata per 40 anni responsabile e “archivio vivente” del Teatro Eliseo a Roma e di Andrea Lombardi, Amministratore delegato di Ali, l’agenzia che ha sede nel Palazzo delle Logge. Una super esperta di teatro in rapporti con la compagnia di Glauco Mauri e che ha conosciuto da vicino molti mostri sacri del palcoscenico (da Eduardo a Romolo Valli, da Rossella Falk ad Mariangela Melato, da Valentina Cortese ad Adriana Asti…) e un manager d’azienda.
Nessuno dei tre componenti il consiglio uscente è stato riproposto: né la presidente Giovanna Rossi, né Arianna Fè (vice), né Elisa Manieri, nominata però nel Consiglio di indirizzo. Tra i motivi principali della ‘bocciatura’, emersi anche ieri in Consiglio Comunale quello di “non essere stati parte attiva nella vita della città, non aver perseguito un interscambio con il tessuto delle realtà culturali e artistiche presenti nella città, non aver rispettato il ruolo del Consiglio di Indirizzo, non aver mantenuto i giusti rapporti con l’assessorato competente e quindi non aver interagito con le funzioni di carattere turistico promozionale”. Secondo la Primavera si tratta di una “bocciatura senza appello”, che conferma i rilievi che il gruppo di opposizione ha sollevato ogni volta che in Consiglio si è parlato della Fondazione.
Nella scelta di Silva Pompili, chiusina doc e di due chiusini acquisiti come Nisi e Lombardi, ci sarebbe dunque anche la volontà di imprimere un cambio di marcia, una svolta, soprattutto nel rapporto tra la Fondazione e le varie espressioni culturali della città e del territorio. Cosa che, evidentemente, nel giudizio dell’amministrazione e delle opposizioni, nei tre anni precedenti è mancata.
Vedremo cosa succederà, già a partire dal Festival Orizzonti della prossima estate. E non solo.
Intanto, da segnalare che il sindaco Scaramelli ha nominato nel Consiglio di indirizzo, 5 donne su 5: Silva Pompili, appunto, e poi Roberta Betti, Elisa Manieri, Giulia Fuccelli e Roberta Boglione.
dall’articolo non si capisce bene se le motivazione della “bocciatura” sono quelle che porta l’opposizione, oppure se sono quelle realmente espresse dall’amministrazione. Meglio chiarire. Perchè secondo me l’accusa che può portare al consiglio uscente è proprio quello di aver rispettato a pieno l’indicazione data dalla amministrazione, cioè di privilegiare l’aspetto turistico-promozionale a quello di stimolo culturale locale. E questa linea (purtroppo) è stata perseguita fedelmente.
Sono le motivazioni addotte dall’amministrazione. Sulle quali la Primavera concorda, avendole più volte sollevate. E forse sono anche considerazioni emerse all’interno della Fondazione stessa, senza trovare accoglienza. Da qui la decisione di cambiare manico e direzione di marcia. Almeno negli intenti. Questo è quanto a noi risulta.
però l’amministrazione non può dare la colpa ai membri della fondazione se hanno fatte ciò che è stato loro espressamente chiesto: FARE PROMOZIONE e non cultura, nè cultura locale. Questo loro hanno fatto
Oltre alle 5 componenti nominate fdal sindaco, fanno parte del Consiglio di Indirizzo della Fondazione, anche Anna Terziani e Martina Pinzarelli, nominate dai “soci privati”. Anna Terziani è una ex ballerina del Teatro dell’Opera di Roma, Martina Pinzarelli è una giovane di Sarteano con alle spalle un master come “curatore d’arte ed eventi culturali” (è stata indicata da Ali Spa, come Andrea Lombardi).
bè, aldilà dei motivi della bocciatura degli uscenti, mi sembra importante che siano state nominate persone competenti e di provata esperienza nel campo teatro-cultura. E anche che si richiede una collaborazione con le altre realtà culturali di Chiusi e, si spera, del territorio. Staremo a vedere, certo, ma a me sembrano degli ottimi presupposti
Si continua a buttar soldi senza alcuna idea ma con il solo intento di far baloccare poche persone.
E francamente è diventato noioso anche il solo parlarne.
Si parla, Luciano, di ciò che è “sul tappeto”. In questo momento il cambio di management. Con la speranza che le novità e il parlarne suscitino anche qualche riflessione su quello che c’è e su cosa serve per rivitalizzare il clima culturale (che poi significa migliorare la vita quotidiana) a Chiusi. Chiaro che non basterà un festival estivo di 7 giorni o una stagione teatrale, fosse anche la migliore di tutto il territorio…Se evitiamo anche di parlarne, alla fine migliorerà poco. Credo… Forse bisognerebbe parlarne di più.