17 FEBBRAIO 1600, IL ROGO DI GIORDANO BRUNO. QUANDO A BRUCIARE VIVI I DISSIDENTI ERA LA CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA

415 anni fa oggi, cioè il 17 febbraio 1600, veniva arso vivo al Campo dei Fiori un filosofo illuminato. Si chiamava Giordano Bruno e veniva da Nola. Mandanti ed esecutori non erano terroristi dell’Isis, ma Cristiani di sole 15 generazioni fa. L’evento fu spettacolarizzato al massimo, ma non essendoci giornali, video, internet e cineasti si scelse comunque di realizzare l’evento come richiamo spettacolare per celebrare la potenza della Chiesa in occasione del 1° giubileo. Occasione in cui chi veniva a Roma si guadagnava indulgenza plenaria, ovvero il paradiso (senza le vergini però, si noti come questa differenza sia sostanziale rispetto all’Islam). Giordano Bruno fu arso vivo davanti a una folla di circa 100.000 persone che cliccarono in diretta il loro ‘mi piace’ un po’ forzato a dire il vero, applaudendo. Giordano Bruno aveva una mordacchia alla lingua per impedirgli di urlare le ultime parole durante il percorso e l’estremo sacrificio sul rogo.
L’organizzatore dell’evento fu il cardinale Roberto Bellarmino da Montepulciano, grande inquisitore della Chiesa che partecipò a sette dei 20 interrogatori cui fu sottoposto Giordano. Bellarmino fu fatto beato, santo e Dottore della Chiesa da Pio XI , due generazioni fa, nel 1930, anno ottavo dell’era fascista e dopo un anno dai patti lateranensi con il duce.
Bellarmino partecipò anche al processo a Galileo che fu costretto a ritrattare per non fare la fine di Giordano.
A Montepuciano il cardinale Roberto Bellarmino è figura celebrata, ma molti laici hanno l’abitudine di sputare a terra in prossimità della stele che ricorda. Perché la vicenda di Giordano Bruno racconta, ancora oggi, nei tempi in cui tutti ci sentiamo minacciati dall’integralismo e dal fanatismo dei jihadisti del Califfato islamico, come anche la Chiesa cattolica apostolica romana abbia più volte mostrato un volto fanatico, integralista e oscurantista fino a bruciare viva una persona, esattamente come hanno fatto i miliziani dell’Isis con il pilota giordano due settimane fa…
E non in un angolo di deserto tra Siria e e Iraq, ma nel cuore della città eterna che ha edificato la più importante basilica del mondo sulla tomba dell’apostolo Pietro… Era il 1600, c’erano già stati Leonardo e Michelangelo, Machiavelli e Raffaello… I secoli bui erano un lontano ricordo, ma mentre ci si avviava al secolo dei lumi e della ragione, la Chiesa continuava a non tollerare qualunque eresia, anzi a considerare eresia qualsiasi idea che mettesse in discussione i suoi dogmi e il suo potere. E continuò così per altri due secoli e mezzo, tagliando la testa in piazza agli eretici, ai dissidenti, ai carbonari. Gli ultimi furono i patrioti Monti e Tognetti, giustiziati, a Roma, nel 1868. Due anni prima che i bersaglieri entrassero a Porta Pia, mettendo fine al potere temporale dei papi e al regno pontificio… L’Italia era già Italia da 10 anni…
Oggi, nell’anniversario del sacrificio di Giordano Bruno, noi, che pure ci troviamo a vivere e operare nella terra di Bellarmino, celebriamo il filosofo di Nola e non certo il cardinale. Noi stiamo dalla parte dell’utopia e dell’eresia. Non dalla parte dell’oscurantismo e del fanatismo religioso, soprattutto quando questo diventa legge di stato. Le chiese non tollerano eresie, se no non sarebbero chiese, questo si è capito da un pezzo. Ritrovarci oggi, 415 anni dopo il rogo di Campo de’ Fiori, a parlare di guerre di religione fa davvero un terribile effetto. E la cosa puzza di bruciato…
Marco Lorenzoni e Alessandro Lanzani
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Condivido, ma il tragico è che oggi quelli del 1600 che avete detto che avevano la torcia in mano per innescare il fuoco della pira oggi hanno il moderno accendino,che non incendia più la pira -forse e sicuramente l’avrebbe incendiata anche oggi se non ci fosse stata la Rivoluzione Francese- ed oggi tale accendino molto più moderno ed usato in ogni occasione incendia la mente delle persone e ne crea all’interno il bisogno della necessità della dipendenza da quello che instillano loro a pensare fin dalla nascita. Proprio tanto non mi sembra che sia cambiato del loro modo di pensare e di agire.Una volta se li contrariavi eri avvisato che potevi finire fra le fiamme vere dove e quando loro avrebbero deciso e se continuavi loro decidevano della tua vita.Oggi non lo possono più fare( in Occidente) ma quando assurgono a Stato confessionale basta poco per farti sentire caldo….La libertà raggiunta ed ottenuta con il sacrificio e le lotte,di una concezione laica della vita permette anche a loro di esprimere il loro pensiero.Loro se potessero la contrasterebbero con ogni mezzo, anche con le leggi.Non dimentichiamoci che negli anni 30 del novecento-quindi non poi tanto lontano – benedicevano le armi in partenza per le colonie….quelle dove veniva espletata la democrazia del Generale Graziani e dove erano penetrati loro qualche secolo prima scardinando la concezione della vita di tante popolazioni.
Questo fatto ancor oggi continua in maniera copiosa e presente con l’Evangelizzazione.Se sono sopravvissuti si sono dovuti ob torto collo adeguare correndo anche grossi rischi di perdere terreno che indubbiamente hanno perso.Ecco perchè nel loro adeguamento intelligentemente hanno capito che sopravvive solo chi si adegua ed i loro principi ferrei diventano meno ferrei con molta più acquiescenza di contenuti veicolata oggi con una figura come quella di Papa Francesco,la cui elezione a sommo Pontefice è stata ritenuta necessaria..Ma la sostanza resta inalterata e riguarda una cosa fra le più fondamentali e che è una di quelle cardini della loro dottrina:il concetto dell’immortalità tanto caro in maniera naturale all’egoismo umano, guarda caso.Tutte le religioni lo hanno ed intorno a questo ti plasmano la vita e le concezioni.Secondo me detto anche brutalmente chi sa farne a meno di loro è molto più libero interiormente e campa meglio.Ma questa è solo la mia idea.Per chi crede evidentemente nella fede trova la soddisfazione dei propri bisogni.Lecito tutto questo in uno stato laico ma il contrario non lo sarebbe poi tanto in uno Stato confessionale.