GRETA, VANESSA E I FUNERALI DI CHARB…

Ho visto in tv i funerali di Stephane Charbonnier, detto Charb, il direttore di Charlie Hebdo caduto nella strage del 7 gennaio e anche quelli del suo collega Tignous. Ho visto tanti pugni alzati e ho sentito i presenti suonare L’Internazionale e cantare Bella Ciao (in italiano)… L’ultima volta che mi era capitato di ascoltare quelle note e vedere quei pugni in tv era stata per le esequie del brigatista Prospero Gallinari nel gennaio del 2013… Certo né Charb, né Tignous erano dei brigatisti. E se Gallinari voleva fare la rivoluzione con la skorpion, loro hanno provato a farla con la matita e con il sarcasmo di una risata… Oggi mi sento più Charlie di qualche giorno fa…
Mi sento invece invece con lo stomaco in rivolta per certi titoli e certi commenti affidati ai social network sulla liberazione avvenuta ieri, delle due giovani cooperanti Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite in Siria nel luglio scorso e rimaste 6 mesi in mano ai sequestratori. Commenti del tipo “se l’erano andata a cercare” e soprattutto sul riscatto che sarebbe stato pagato dallo Stato Italiano per riportarle a casa. Dodici milioni di dollari, secondo alcuni quotidiani. Una bella cifra che, sempre secondo alcuni commentatori scandalizzati andrebbe a finanziare il terrorismo islamico… Le stesse ragazze liberate sono state etichettate, come due stupidarelle che “facevano i selfie con i terroristi”, come “cooperanti sprovvedute” e poco consapevoli dei rischi cui andavano incontro, come due estremiste (di sinistra) che sono andate a cacciarsi nei guai, costringendo lo Stato a tirar fuori i soldi con cui i Jihadisti compreranno 12 mila Kalashnikov e amenità del genere. In testa al coro il leghista Salvini che ha parlato addirittura di “schifo”, lasciando intendere che lui Greta a Vanessa le avrebbe lasciate volentieri laggiù, perché nessuno aveva imposto loro di andarci in Siria…
Insomma sui social, più insulti e reprimende per le due ragazze, che gioia per la loro liberazione. Per molti il problema, più della vita delle cooperanti, è quello dei soldi spesi (forse, perché il Governo, ufficialmente ha smentito), per il riscatto.
In Italia c’è gente che non contempla, nel proprio orizzonte umano, la possibilità che qualcuno possa finire nei guai per dare una mano a qualcun altro… Tantomeno a qualcuno che vive in territori devastati dalla guerra e magari combatte per avere una patria, una terra, una vita dignitosa… E se qualcuno lo fa o è uno sprovveduto, un cretino, o, peggio uno che sta coi terroristi…
Non sarebbe la prima volta che viene pagato un riscatto da parte dello Stato per liberare cittadini italiani ostaggio di guerriglieri bande di tagliagole. E’ già successo. E fa specie, che in un Paese in cui lo Stato ha intavolato trattative con la mafia si faccia gli schizzinosi sulla liberazione di due ragazze rapite… Fossero pure sprovvedute e esaltate…
Probabilmente per quelli che ora insultano le due cooperanti, anche Ilaria Alpi e Milan Hrovatin, o Vittorio Arrigoni se l’erano andata a cercare, e Antonio Russo che ci andò a fare in Cecenia? o Maria Grazia Cutuli in Afghanistan? I due Marò, no… quelli sono eroi da riportare subito in patria…
Se le due giovani rapite fossero tornate sgozzate ora saremmo tutti Greta e Vanessa… Per fortuna son tornate vive e siamo solo Charlie…
E Bella Ciao la cantano in Francia. Da noi non va più di moda.
m.l.
charlie hebdo, GRETA RAMELLI, VANESSA MARZULLO
Je suis le directeur
Grazie, troppo buona…
Monsieur Le directeur ha messo il punto focale su una questione grande come una casa che è quella degli stimoli sensibili secondo cui la gente reagisce e si forma le idee.La reazione della società italiana credo sia stata in primo luogo di sollievo,ma non perchè lo Stato italiano abbia pagato oppure no, quello è un punto sul quale potremmo dire molte cose(per le quali per esempio ritengo che pochi siano portati a credere che non abbia pagato, la logica in questi casi non è tentativo qualsiasi di speculazione politica ma realismo lucido e logico )non ostante le smentite del Ministro. E cosa doveva dire che fosse rimasto lo Stato in ostaggio di un gruppo di terroristi e delinquenti ? Non l’avrebbe mai detto per ovvie ragioni.Punto.Anche se il problema si è risolto in maniera positiva io credo che su qualcosa però occorrerebbe intervenire perchè non è possibile che ragazze di quell’età possano decidere da sole anche se maggiorenni di ricoprire tali ruoli,poi soprattutto in quei paesi in guerra dove per di più esiste una concezione della donna latente nella società che è molto diversa da quella dei paesi occidentali. Credo che occorra che le decisioni di chicchessia,anche se animate da spirito di fratellanza e di assistenza ai bisognosi,possano venir vagliate da organismi con regole molto fereee e non inviare ragazze allo sbaraglio solo perchè hanno quell’idea di poter aiutare gli altri.Non è più possibile lasciare alla cooperazione individuale carta bianca di poter decidere il teatro di dove uno voglia operare non conoscendone poi gli effetti che ne derivano, perchè se non si conosce a cosa uno possa andare incontro il risultato è questo. La differenza fra l’Inghilterra e gli Stati Uniti su tale tema è abissale.Quasi mai tali nazioni hanno pagato un riscatto,anzi nella loro politica impediscono anche con le armi-come si è visto nel caso di Giuliana Sgrena-che vengano portato a termine dei comportamenti che loro giudicano alla fine di collaborazionismo col nemico.Forse l’Italia su questo mostrando una posizione più molle ha evitato le conseguenze più nefaste ma nello stesso tempo ha fatto un ” selfi di se stessa” come stato non affidabile.La critica di Monsieur le Directeur è certamente pertinente ed appropriata quando schernisce coloro che dicono ” se l’erano cercata” – e non sono pochi- anche se poi un punto di chiarezza su tale situazione andrebbe fatto dico io, e non mi sembra che possa essere solo quello trucido solo del ”se l’erano cercata”, ma riguarda anche il giudizio che oggi nella decisione di assumere la volontà di poter aiutare gli altri esiste un spazio talmente grande che non è sempre comprensivo del giudizio umano per il quale possa formarsi un pensiero di poter aiutare gli altri anche rischiando la vita ed anche quella degli altri che è bene ci si ricordi sono periti nelle azioni di intervento per la liberazione.(parlo di soldati ed organismi dello stato)che sono fatti di carne ed ossa come noi e che sovraintendono a tali funzioni.Quanto alla Marsigliese e Bella Ciao contata dai francesi
e non dagli Italiani la cosa mette solo in evidenza che dietro la Francia ci sia lo Stato,laico, anche magari con limiti che possono sfociare in altri tipi di situazioni e compressioni,ma laico e di tutti , dietro l’Italia sinceramente no,perchè è la cultura della popolazione ad essere diversa.E la spiegazione del perchè sia così esiste,non nè casuale.L’ho detto molte volte.
I francesi hanno fatto una rivoluzione. Gli italiani no.
Gli italiani di rivoluzioni hanno fatto quella fascista veicolata dalla loro cultura cattolica tutta made in Italy,che non è che non c’entri ma c’entra eccome ! Anche la Francia o l’Inghilterra sono nazioni con forte presenza cattolica, ma lo Stato è laico e dietro gli abitanti appunto c’è lo Stato. quì c’è un altro stato, di natura grandemente diversa.la normalità italiana è questa, l’anormalità è quella di chi vorrebbe che lo stato fosse veramente laico ma questo non è avvenuto ed è tutt’ora distante da concezioni di laicismo perchè si è avuta ed è permanente ed anche accresciuta la penetrazione del pensiero cattolico. Ognuno fa col suo ma le differenze per notarle non ci sarebbe bisogno della lampadina che fra l’altro oggi non si accende più nelle teste della gente e contrassegna nello stesso tempo la natura e la cultura di tutto un popolo.
QUANTO le do ragione.