10 SQUATS PER UN BIGLIETTO GRATIS DELLA METROPOLITANA

Il Messico ottiene il primato dell’adipe in eccesso. Nel 2013, secondo una relazione delle Nazioni Unite, ha surclassato gli Stati Uniti con un 32.8% della popolazione classificata come obesa.
Per contrastare un primato che proprio onorevole non è,il primo passo di un preoccupato governo messicano è stato di imporre una tassa pesante sulle bevande zuccherose.
Ma visti gli scarsi risultati, è passato ai fatti, installando nelle metropolitane macchine dotate di sensore di movimento che dispensano un biglietto gratis a chiunque faccia 10 squats.
Per quanto creativa, l’idea non è nuova. Nel 2013, fu la Russia ad inventarsi la pratica del biglietto gratis in cambio degli squats, che però erano 30, tanto per non tradire una gloriosa tradizione stacanovista.
Certo, non deve essere particolarmente decoroso andare su è giù in posizione da chioccia, talloni incollati al suolo e sedere in fuori nel bel mezzo di un’affollata stazione della metropolitana. Però, assicurano i tecnici sportivi, l’esercizio è ottimo per tonificare gambe e natiche.
Immorale? Bè, sì, pagare la gente per perdere peso potrebbe esserlo. Va contro tutti i sani precetti del farlo per sé stessi, per piacersi e non per piacere, del mens sana in corpore sano. Eppure, uno studio pubblicato sulla rivista medica Jama ha rilevato che un premio in denaro (o risparmio che sia) è un incentivo molto valido per chi vuole perdere peso.
E, infatti, sempre nel 2103 -che deve essere stato un anno grassottello assai- il governo di Dubai ha sposato in pieno i risultati dello studio, promettendo ai cittadini un grammo di oro per ogni chilo perso. Un ottimo incentivo pare. Se non altro per trasferirsi a Dubai.
Ma comunque il punto è: saranno abbastanza 10 squats al giorno per perdere peso? Ovviamente no. Diciamo che lo scopo ( o meglio la speranza) è di invogliare a intraprendere la via dell’esercizio fisico come pratica abitudinaria. Mentre la macchina conta il numero degli squats, sullo schermo appaiono messaggi di incoraggiamento, sull’importanza di fare esercizio, seguire un’alimentazione sana, bere acqua. E a chi partecipa all’attività, va anche il bonus di un controllo medico gratuito. Una specie di stazioni della Salute, insomma.
In Italia, in materia di grasso, ce la caviamo benino. Il 33,1% della popolazione è in sovrappeso ma solo un 9,7% è classificato come obeso. Sono in eccesso, semmai, le vacche magre.
Ecco, allora magari, esibirsi in una decina di squats (ma pure una ventina) in cambio del pedaggio autostradale, non sarebbe una cattiva idea. Sarà pure immorale e indecoroso, ma vuoi mettere il risparmio?
Elda Cannarsa
dieta, esercizio fisico, squat
…..Entrando nel merito del simpatico articolo di Elda con la quale condivido il fatto della dubbia moralità incentivata dagli enti pubblici sul fatto di poter perdere peso ed essere pagati con soldi, tale articolo ci spinge a riflettere sul marasma di dove la società dei consumi abbia gettato il mondo.Da una parte gli abitanti obesi delle città occidentali e dall’altra i corpi denutriti e scheletrici dei bambini del terzo mondo presi ed usati dalla pubblicità e dai media da parte delle onlus che reclamano la devoluzione a causa dell’invogliamento pietistico per il convogliamento dei soldi dei primi del mondo verso gli ultimi ed i diseredati.. A tale finalità si dichiara che i soldi servano a scavare pozzi, a comperare latte per neonati denutriti e baggianate e dabbenaggini simili, salvo poi spessissimo arrivare a scoprire che i vestiti venivano venduti a quelle popolazioni ricattate per attirarle sotto l’egida culturale di religioni diverse da quelle loro autoctone,da parte dei distributori di modelli di vita occidentali.Personalmente ritengo che tutto questo sia una delle infinitesime ragioni, non la piùimportante, ma una delle tante per le quali vengano compiute stragi ed assassini a sfondo religioso fra le comunità. In tali fatti di sangue c’è dentro molto spesso una verità non rivelata a noi dai media che si guardano bene dal raccontarti i perche dello sconvolgimento improvviso ed inaspettato che quelle popolazioni di poveri sopportano.E si sà, le guerre fra poveri sono instillate sempre da chi si spartisce le loro ricchezze.Altro che guerre di religione come dicono….Hutu contro Tutsi, Sciti contro Sunniti, Islamici contro Cristiani,Kurdi contro l’Isis….si scannano gli uni contro gli altri perchè le ricchezze naturali che hanno le popolazioni nei loro stati fanno gola a noi.Vogliamo vedere che se la Nigeria non avesse il petrolio nel delta del Niger sarebbe come un altro stato normale come tutti gli altri. A supporto di tutto ciò basti pensare alla storia dell’Angola, dello Zimbawe, della Namibia nel confronto con il Sud Africa. Forse allora si capirebbe meglio che l’impulso di una gran parte delle tragedie parte da casa nostra,.Partiva prima al tempo della decolonizzazione, parte oggi al tempo della rapina organizzata sotto l’egida dell”’ enduring freedoom”.
Va beh, Carlo, ma il Messico è un paese grande, non un paese tra i più avanzati (secondo criteri occidentali)… E’ come buona parte del centro e sud America “quasi terzo mondo” per reddito e condizione sociale. Eppure si preoccupa della dilagante piaga dell’obesità, che evidentemente non è una piaga solo occidentale e solo dovuta all’opulenza occidentale. Anche a Cuba, che certamente non può essere accusata di filo-occidentalismo, la tendenza all’obesità è un problema su cui lo stesso governo castrista si è spesso soffermato, cercandone un rimedio… Voglio dire, con questo, che l’Occidente è pieno di contraddizioni, di storture, di problemi… ma non è l’origine di tutti mali del mondo. Se mai stupisce che sul problema obesità si muova prima il Messico degli Usa, o della Gran Bretagna, o dell’Italia… E su questo il concetto di “terzo (e quarto) mondo” si ribalta…
Ritengo che noi rischiamo anche talvolta di prendere troppo sul serio le cose, non che non siano importanti ma nel senso di ricavarci sopra delle ”scimmiottature”.vere e proprie. Parlo di scimmiottature e di percorrenza di filoni culturali tali e propri dei paesi guida,che hanno serie di problemi molto diversi anche su materie dell’alimentazione e di come questa possa agire sullo sviluppo del corpo dei cittadini. Un paese che per reddito, pil, ed inquinamento delle sue città più importanti come Mexico City si preoccupa di denunciare lo sconvolgimento del fisico dei suoi cittadini dovuto al cibo e che ripartisce la ricchezza nella misura delle nazioni fra le maggiormente diseuguali al mondo, non merita,credo, nemmeno attenzione sul perchè tali notizie vengano veicolate.Città del Messico pur essendo oltre i 2000 metri di quota e quindi potendo già in partenza fruire di fascie d’aria non stantie, è forse la città più inquinata del mondo tale da sorpassare la stessa Pechino.I quartieri dove risiede il ceto ricco sono dotati di ogni confort, aria condizionata e vie di comunicazione anche se con poca presenza di verde.Quelli dove risiede la popolazione comune ed in poveri sono favelas dove inoltrarsi di notte ci sarebbe da accendere un cero alla Madonna se si sopravvive,tale e tanta è la delinquenza, per non parlare poi delle zone del Sud tipo Chiapas ed altre confinanti e del modo di vita delle popolazioni che vi abitano.Curarsi dell’aspetto e dell’alimentazione del proprio popolo da parte di uno stato è doveroso ma tale pubblicità sulla natura intinseca al problema mi sembra proprio fatta da parte di uno stato proprio perchè talvolta i media non hanno nulla da dire se non l’idea di veicolare la preferenza di prodotti su altri in tal caso per l’alimentazione e per esigenze di mercato.Che poi il problema in realtà esista sono d’accordo ma prima di innalzare come altri hanno fatto la tassazione sulle bevande zuccherine od altro ritengo che ci sarebbe proprio bisogno di un altro atteggiamento nei confronti della popolazione. Avete notato per esempio nelle persone immigrate in Italia e provenienti dai paesi del sud america ed in prevalenza andini quale uso di coca cola e di birra si faccia ? Credo nemmeno all’OktoberFest di Monaco si possa consumare birra ed altro nel modo di come lo fanno i sud americani e sono logiche di consumo difficilissime ad essere sradicate.Tali logiche, presenti purtroppo anche in Italia, anche se su scala ridottissima, vengono poste in evidenza in contesti dove semmai le generazioni che hanno figli hanno proprio perso l’abitudine a non permettere ai figli stessi il consumo di Coca Cola e spesso assistiamo che nelle giovani generazioni si radichino comportamenti che vanno a far parte della loro cultura, inficiandola e non considerando che per prodotti e qualità di cibo ancora l’Italia è un produttore alimentare di alta qualità di cibo.Il cibo spazzatura soprattutto oggi è proprio dei popoli che hanno subito la colonizzazione occidentale sia nei comportamenti sia nei rapporti col cibo stesso.Vogliamo dircela fino in fondo che oltre ai tanti impulsi alla tecnologia, alle scoperte dovute agli investimenti alla ricerca, cosa hanno portato gli Stati Uniti nel mondo ? Nell’elenco di tante cose positive ci sono anche quelle negative come consumo coatto di Coca Cola, cibo spazzatura, Droga, Prostituzione ed anche Mafia.Tutto questo nelle ultime decadi ha conquistato il mondo,e pur le stesse cose pre-esistendo autoctonamente da tante parti a quelle introdotte successivamente ,è stata devastata la cultura autoctona di intere comunità e Stati.Che il Governo del Messico si indigni e vari il provvedimento di poter ricorrere alle flessioni pagate e ricompensate per la verità mi appare del tutto una cosa veramente fuori dal mondo e non poco risibile.