ITALIA NOSTRA CHIEDE CHIAREZZA SULLA VICENDA NICHEL A CHIUSI. E MARTEDI 16 DICEMBRE INIZIATIVA PUBBLICA SULL’ARGOMENTO

L’INIZIATIVA E’ PROMOSSA DA PRIMAPAGINA E DAI FIRMATARI DELL’ESPOSTO. SI TERRA’ ALLA SALETTA CGIL IN VIA MAMELI ALLE ORE 21,15
La questione della contaminazione da nichel della falda acquifera di Fondovalle esce dai confini chiusini e pievesi. In attesa di sapere cosa deciderà il giudice in merito alla denuncia penale per inquinamento presentata dal Comune di Chiusi contro l’azienda Nigi e l’Agenzia governativa Agea per uno sversamento di “farine animali idrolizzate” contenenti metalli pesanti, avvenuto all’inizio del 2008 e individuato come possibile causa della contaminazione, a chiedere l’accertamento delle responsabilità e rimuovere l’inquinamento è l’associazione ITALIA NOSTRA, sezione di Siena, che in data 9 dicembre ha diramato un comunicato in proposito.
Ecco la nota di Italia Nostra:
“Venuti a conoscenza della grave situazione di inquinamento da nichel della falda nella zona delle Biffe nel comune di Chiusi, preso atto che allo stato attuale, almeno per quanto di pubblico dominio, non ne sono state individuate con chiarezza le cause e le responsabilità, considerato il fatto che le acque inquinate possono essere utilizzate per scopi irrigui per produrre ortaggi ed altri vegetali con serio pregiudizio per la salute di chi li consuma, considerato il fatto che alcuni cittadini hanno presentato un esposto alla magistratura, Italia Nostra chiede alle autorità competenti (Azienda USL, ARPAT, Corpo Forestale) e alla magistratura di intensificare le necessarie azioni conoscitive al fine di accertare le responsabilità, se esistenti, e comunque di rimuovere al più presto l’inquinamento“.
La presa di posizione dell’associazione ambientalista arriva, come si suol dire a fagiolo. Visto che tra qualche giorno, per la precisione il 16 dicembre si terrà a Chiusi Salo una iniziativa pubblica sul tema, proprio per fare il punto della situazione. L’iniziativa è promossa da Primapagina e dal Comitato di cittadini che nel gennaio 2014 presentò l’esposto alla magistratura. L’appuntamento, come già detto, è per martedì 16 dicembre alle ore 21,15 presso la saletta CGIL in via Mameli, messa gentilmente a disposizione. Tra gli invitati l’Amministrazione Comunale, la Asl, l’Arpat,la Forestale, i medici di famiglia, le organizzazioni sindacali e di categoria, i partiti politici e i gruppi consiliari, ma soprattutto i cittadini. Si tratta della prima occasione d confronto pubblico su un argomento che tiene banco da più di un anno e che è stato più volte affrontato anche in consiglio comunale.
Il Comune di Chiusi dopo qualche titubanza iniziale e una eccessiva cautela, una serie di controlli l’ha fatta ed ha spiccato la denuncia penale citata in apertura. Adesso Comune e cittadini che chiedono chiarezza sono sulla stessa barca, non su sponde contrapposte. Ed è bene che la popolazione sappia cosa è successo, quali atti sono stati prodotti, se ci sono e quali sono gli eventuali rischi.
Dopo i tanti articoli sull’argomento, alla redazione di Primapagina sono arrivate decine di segnalazioni di casi di tumore e altre malattie gravi nella zona delle Biffe a Chiusi Scalo e nella frazione pievese di Ponticelli. Troppi, secondo la percezione comune della gente. Non è detto, anzi è molto probabile che tali casi siano del tutto indipendenti e non c’entrino nulla con la storia del nichel (anche per una questione di tempi, la contaminazione è tutto sommato cosa recente), ma l’allarme della gente sull’aumento di patologie segnala una situazione da monitorare meglio. Che la zona industriale di Chiusi e Città della Pieve (perché sono aree contigue) sia una zona degradata e – tra aziende insalubri, elettrodotti, viadotti, gallerie, sistema fognario non ottimale, sversamenti illegali o colposi – ampiamente compromessa dal punto di vista ambientale è abbastanza evidente. Parlarne e porsi il problema non fa certo male. Anzi.
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