IL CORTEO NAZIONALE CONTRO DRAGHI A CITTA’ DELLA PIEVE: PIU’ POLIZIOTTI CHE MANIFESTANTI

lunedì 27th, ottobre 2014 / 16:03
IL CORTEO NAZIONALE CONTRO DRAGHI A CITTA’ DELLA PIEVE: PIU’ POLIZIOTTI CHE MANIFESTANTI
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CITTA’ DELLA PIEVE –  Era quasi in contemporanea, ma rispetto alla manifestazione della Cgil a Roma, il corteo nazionale contro Draghi e la politica della Bce svoltosi a Città della Pieve è risultato tutt’altra cosa. Certo la “Sinistra contro l’euro” non è la Cgil, non ha le stessa forza contrattuale e organizzativa. Ma la manifestazione organizzata nella città del Perugino da Moreno Pasquinelli, volto noto della sinistra antagonista umbra non ha avuto grande eco. Nè ha registrato grande partecipazione. Come avevamo anticipato un mesetto fa dando notizia dell’appuntamento, e come c’era da aspettarsi erano più i poliziotti e i carabinieri (in divisa o in borghese) che i manifestanti.  Una trentina, poco più o poco meno. Agguerriti e serissimi. Ma pochi.no draghi 2

Dopo un piccolo comizio, fatto con gli altoparlanti montati su una macchina, come ai vecchi tempi, il corteo si è comunque tenuto lo stesso. Da piazza Plebiscito alle vicinanze della “casa di campagna” di Mario Draghi, al quale è stato simbolicamente recapitato il “foglio di via” come persona non gradita…

La manifestazione si è svolta regolarmente, senza intoppi, senza scontri né accenni benché minimi alla violenza. Resta il fatto che è sembrata una cosa per pochi intimi, nostalgici, irriducibili rivoluzionari che però, non esitano a citare nei propri striscioni Papa Francesco e non Rosa Luxemburg… E che, evidentemente,  poco si curano del successo o meno delle iniziative che propongono, dell’audience che riescono ad ottenere, del proselitismo. Non hanno fatto granché infatti per promuovere la manifestazione, per farla conoscere.no draghi 3

Città della Pieve è rimasta tranquillamente indifferente. Qualche curioso si è limitato ad assistere dai lati della piazza. Il sindaco ha seguito la cosa, defilato,  in disparte. Mario Draghi il week end lo ha passato altrove. I media, tranne il blog “Corriere Pievese” hanno ignorato l’evento. Come volevasi dimostrare.  Il presidente della Bce, cittadino acquisito di Città della Pieve, “persona non gradita” ai manifestanti, è invece persona gradita ai pievesi che, nei capannelli di piazza, ne sottolineavano la semplicità, la disponibilità, l’essere alla mano, senza ostentazioni…

Poi, sugli effetti dell’euro e della politica monetaria europea che toglie sovranità all’Italia, molti intimamente sono pure d’accordo con Pasquinelli & Compagni, ma manifestare in corteo contro Draghi è sembrata ai più una forzatura, una boutade estremistica che poteva mettere a rischio una presenza di livello internazionale che “dà lustro, visibilità e credito in termini turistici alla città”. Città della Pieve è storicamente cittadina rossa, più senese e ghibellina che guelfa e perugina, ma è stata anche roccaforte papalina, avamposto del potere temporale della Chiesa in faccia alla Toscana e questo retaggio, un po’ pretesco,  resiste sotto traccia, ancora oggi nel sentire comune della cittadinanza. Adelante sì, ma con juicio. E senza fughe in avanti. Anche se alle ultime elezioni comunali, e alle precedenti primarie, gli elettori di centro sinistra uno scossone l’hanno dato,  sconfiggendo la vecchia guardia del Pd e insieme il doroteismo strisciante lascito del retaggio di cui sopra.

 

 

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