CHIUSI, LARGHE INTESE ALLO “SPELUZZICO”

CHIUSI – Matteo Renzi, premier e segretario del Pd e la sua ministra Maria Elena Boschi stanno al governo con Alfano e strizzano l’occhio a Berlusconi sulle riforme? E’ l’era della larghe intese. O della marmellata, fate voi.
E anche a Chiusi, il clima da festa paesana dei Ruzzi della Conca in questo inizio di settembre un po’ autunnale, fa salire la “febbre contradaiola”, ma stempera le tensioni politiche. Ammesso che ce ne siano. Ed ecco che in piazzetta Garibaldi, allo stand mangereccio detto “Speluzzico”, oltre ai taglieri e al vin brulè (il clima richiedeva più quello che le birre ghiacciate) si è avuto un assaggio di larghe intese musicali. E’ successo ieri sera, al concerto, piacevole, dei Rivelati, antica band chiusina anni ’70: al basso Giorgio Cioncoloni, capogruppo della Primavera e dunque leader dell’opposizione e alla voce Roberta Chiezzi, consigliera comunale di maggioranza. Parole e musica dei Creedence Clearwater Revival, che per la verità ai loro tempi non le mandavano a dire ai governanti americani. E anche di qualche “complesso” italiano dell’epoca beat, come i Ribelli (nome evocativo), quelli di “Pugni chiusi” (altra espressione che evoca, sia pure involontariamente, bandiere e saluti di un passato che non c’è più…). Larghe intese allo Speluzzico insomma. Per ora musicali, poi si vedrà… Il sindaco Scaramelli non c’era ieri sera, ma avrà certamente mandato un tweet o un messaggio di ringraziamento e soddisfazione via facebook… Così si fa, è questa la nuova moda, in questi tempi di marmellata dilagante e pugni chiusi dimenticati…
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Ringrazio Marco per l’aggettivo “piacevole” riferito al concerto. Detto da un conoscitore di musica come lui fa sempre piacere.
Per quanto riguarda l’aspetto politico, battuta per battuta, Marco non ha pensato che invece che di un accenno di larghe intese si sarebbe potuto trattare di un inizio da parte dell’opposizione di scardinamento delle difese della maggioranza per potervi penetrare più agevolmente.
Lui stesso poi ha detto che i brani eseguiti richiamano antichi contestatori del potere, in perfetta sintonia con chi, ancora oggi, fa opposizione.
Peccato che se ne sia andato prima della fine perché uno degli ultmi brani eseguiti è stato “Il primo giorno di PRIMAVERA” dei Dik Dik.
‘Conoscitore’ mi sembra una parola grossa… Quanto all’ultima canzone che non ho sentito, caro Giorgio, non ci sono più le mezze stagioni. E neanche quelle intere,a dire il vero, visto il clima di quest’estate…