ITALIA DIVISA IN DUE, LE TUTE BLU DI TERNI OCCUPANO IL CASELLO E L’AUTOSTRADA A ORTE
TERNI – Guarda un po’ chi si rivede! E chi l’avrebbe mai detto che anche nell’era di Renzi tornassero a farsi sentire gli operai? Quelli con la tuta blu? Ebbene sì, gli operai ci sono ancora e se vogliono farsi sentire e vedere si fanno sentire e vedere. Ma devono farlo con azioni clamorose, altrimenti il resto del mondo fa finta di niente.
Stamattina le tute blu delle acciaierie di Terni hanno prima invaso il casello poi bloccato l’autostrada del sole all’altezza di Orte. Italia “interrotta”, spaccata in due dalla protesta della tute blu umbre. E tutti le hanno viste.
Lo avevano detto: «Da giovedì nessuno potrà dire di non sapere». Giovedì è arrivato e, siccome gli operai mantengono le promesse, quello che sta succedendo a Terni con la protesta che cresce lo sapranno in parecchi. Oggi è il 31 luglio è pure il 31 luglio, giorno di esodo vacanziero, per chi le vacanze se le può permettere. L’autostrada è comunque affollata…
L’occupazione del Casello e dell’A1 ad Orte è un’azione clamorosa con la quale gli operai delle acciaierie intendono attirare l’attenzione sulla loro protesta contro il piano industriale di ThyssenKrupp che – dicono – “potrebbe ‘bruciare’ un migliaio di posti di lavoro e trasformarsi nell’eutanasia dell’acciaieria in quanto tale”. E hanno deciso di fare le cose in grande. Come un tempo.
Quando sono arrivati al casello di Orte, i 300 operai si sono trovati davanti il cordone della polizia con gli scudi e i caschi i testa. Ma il cordone non è bastato a bloccarli e alle 11,30 i lavoratori hanno “sfondato” invadendo l’autostrada. In quel momento sono arrivati altri pullman carichi di lavoratori, con il sindaco di terni Di Girolamo. Tutti si sono uniti agli operai già sul posto. Dodici pullman, non uno.
L’azione di oggi segue quella di lunedì scorso quando con le acciaierie in sciopero i lavoratori avevano bloccato la Flaminia. E certo, l’A1 fa più notizia. Anche alla presentazione della squadra del Perugia, neo promossa in serie B, allo stadio uno striscione con su scritto “A fianco degli operai AST”, sottolineava la solidarietà dei tifosi con i lavoratori i lotta… Le stesse istituzioni locali, sindaco in testa, si sono schierate a fianco dei sindacati sindacati nel fare fronte comune, per una pressione congiunta nei confronti del premier, Matteo Renzi, che prossimamente farà tappa proprio nella città dell’acciaio.
Intanto i lavoratori hanno pensato bene di alzare il tiro e far capire che loro intendono fare sul serio. Lotta dura, senza paura… Do you remember?
Foto: Umbria24.it
Chapeau alle tute blu che lottano per scongiurare l’affossamento dei loro diritti.Sarebbe stato meglio che avessero avuto un partito totalmente schierato alla difesa dei loro diritti quando era ora che rincorrere la protesta quando forse non basterà più questa e il momento delle decisioni drastiche forse verrà preso in maniera unidirezionale.Anche qui si sconta l’anima di un partito diviso ed è sintomatico che da una parte non resta che la lotta dura e dall’altra
solo leparole cercando che queste portino a fatti da non far compiere alla logica industriale del profitto privato quello che ha sempre in mente. il profiotto diminuendo il lavoro.Quando il lavoro c’è e le commesse tirano allora si lavora e si assume, quando il mercato non tira più si tagliano i posti di lavoro trattando le persone come merci, fregandosene se dietroa queste vi sono diritti, dignità di vita, famiglie messe sul lastrico.E’ sempre la solita storia. fin quando non ci si renderà conto che la tattica sia quella dei mulini a vento che vedeva Don Chisciotte quando col suo fedele ronzinante caricava i mulini ma questi si spostavano dal suo orizzonte visuale, la classe operaia priva di un partito guida serio,sarà sempre perdente, non ostante le proteste giuste e combattive.Una volta si chiamava sinistra mentre Renzi con tutto il suo partito ci ha detto che ” La sinistra se non si aggiorna è destra”.Neanche tanto abile,eppure riscuote consenso, Figuriamoci coloro che glielo danno che immaginano ”o così od il salto nel vuoto”.Le riforme le fanno insieme a Berlusconi.ed in effetti come si vede i conti tornano quando dice che .”la sinistra che non si aggiorna è destra”.