ELEZIONI COMUNALI, SI VOTA SOLO DOMENICA. RIFLETTORI SU CHIANCIANO: SFIDA A TRE, ESITO INCERTO
Domenica prossima si vota per le Europee e anche, in molti comuni, per eleggere sindaco e Consiglio Comunale. Attenzione, sia per l’Europa che per le comunali, si vota solo nella giornata di Domenica, dalle 7.00 alle 23,00, non lunedì. Lo spoglio avverrà subito dopo le 23,00 di domenica per le Europee mentre quello per le Comunali sarà effettuato a partire dalle ore 14,00 di lunedì 26.
Una delle situazioni più “calde” e più a rischio per la maggioranza uscente di è senza dubbio quella di Chianciano Terme. Una cittadina da anni in crisi di identità e in forte declino, quasi una caduta libera cui la maggioranza di centro sinistra e la gestione di Gabriella Ferranti, negli ultimi 5 anni, non sono riusciti a porre un freno. Anzi l’esecutivo è stato “rimpastato” a più riprese e più volte dalle stesse fila del centro sinistra sono state chieste le dimissioni della sindaca. Il candidato del centro sinistra Massimo Rondoni era segretario del Pd e si dimise lui, di fronte alle resistenze di Gabriella Ferranti. Ora proverà a invertire la rotta e a rimettere la barca in linea di galleggiamento. Prima però dovrà vincere le elezioni e non sarà facile. La campagna elettorale è scorsa via senza acuti, piuttosto sonnacchiosa, forse più giocata sottotraccia che in campo aperto.
Gli avversari di Rondoni sono due. Il più accreditato per contendere la vittoria al candidato Pd, è certamente Andrea Marchetti, con la sua lista “Chianciano Punto e a capo“, che ha l’appoggio del centro destra e di settori significativi della Chianciano che conta: professionisti, operatori economici, albergatori, e forse anche di qualche scontento del Pd. Marchetti punta sul “piazza pulita” del passato e sul cambio di manico: dal centro sinistra che ha fallito al centro destra che chiede una chances agli elettori, dopo molti tentativi falliti di poco negli ultimi anni.
Oltre Marchetti c’è poi Fabiano De Angelis per il Movimento 5 Stelle che punta sul “trascinamento” nazionale del vento grillino e sulla rabbia e il malcontento generale… Non a caso anche la presentazione del programma è stata più che altro un confronto tra le proposte locali e le idee dei 5 Stelle a livello nazionale…
Rondoni, dal canto suo è partito in sordina, in tono quasi dimesso, poi piano piano ha recuperato, quantomeno attenzione. Parla di cultura e non solo di turismo come scommessa per rilanciare Chianciano e non per niente ha voluto in lista un personaggio come Manfredi Rutelli, regista teatrale, per 10 anni direttore artistico del Mascagni di Chiusi, ora a Montalcino. Rutelli è pure in quota Sel e quindi dovrebbe garantire anche un certo appeal verso la sinistra a sinistra del Pd… La lista di Rondoni si chiama “Chianciano Riparte” e il candidato sindaco spiega così la “ripartenza”: “Vogliamo ripartire essenzialmente da due elementi: una nuova idea di sviluppo economico che poggia naturalmente sulla vocazione turistica termale del nostro paese, e su un nuovo progetto culturale che deve incoraggiare il superamento delle divisioni e contrapposizioni che troppo hanno condizionato il nostro tessuto sociale, favorendo così la realizzazione di sinergie positive tra tutti noi”.
Non ci sono nel simbolo di Chianciano Riparte richiami ai simboli dei partiti (Pd e Sel) che la sostengono, “una scelta per dare spazio alla società civile” dice Rondoni che presenta così la sua lista: “Chianciano Riparte è una lista di centro sinistra e a questi ideali si ispira. E fatta di gente nuova, motivata, competente, 6 uomini e 6 donne individuati solo ed esclusivamente per le loro capacità e per la loro rappresentatività nella società civile. I giovani hanno apportato nuove idee e un nuovo linguaggio, i meno giovani vogliono partecipare al futuro della nostra città apportando le loro conoscenze ed esperienze”.
Naturalmente De Angelis e Marchetti non staranno a guardare, né a fare gli sparring partners.
Entrambi, viste le difficoltà di partenza del centro sinistra, hanno forse per la prima volta, concrete possibilità di spuntarla. Più Marchetti di De Angelis, sulla carta. Perché una pare importante dell’imprenditoria locale è con lui e ora che Berlusconi è praticamente fuori gioco, anche qualche elettore di centro sinistra potrebbe avere meno remore a votare la lista avversa.
Ma i 5 Stelle, che si presentano per la prima volta sulla scena, sono un’incognita e soprattutto tra i giovani potrebbero fare il pieno di voti. Per Rondoni non sarà una passeggiata. Gli ultimi giorni di campagna elettorale potrebbero anche essere decisivi.
Nelle foto, dall’alto in basso: Massimo Rondoni, Andrea Marchetti e Fabiano De Angelis
5 STELLE, Andrea Marchetti, CENTRO DESTRA, CENTRO SINISTRA, Chianciano terme, Fabiano De Angelis, Massimo Rondoni
Non ho seguito con particolare attenzione la presentazione delle liste per le elezioni amministrative ma ho notato che ovunque (ma forse qualche eccezione ci sarà) sia il centro sinistra che il centrodestra non si presentano con i propri simboli.
Insomma pare una competizione tra liste civiche e i 5Stelle.
Una volta le liste civiche le facevano i cittadini non organizzati in partiti e venivano bollate con le peggiori definizioni. Oggi invece che le fanno i partiti ci raccontano che è il modo per dar voce alla società civile, prima no.
Comunque la si voglia leggere la questione dimostra, secondo me, che i partiti non si fidano più a presentarsi con i propri simboli, specialmente alle comunali dove (più o meno) tutti conoscono tutti.
Poi il giorno dopo ci verranno a dire che ha vinto il Pd o Forza Italia. Quando si dice metterci la faccia.
Verissimo… L’avevo notata anche io questa cosa. Ecco un commento all’articolo sulle amministrative nel Trasimeno di qualche giorno fa: “Una cosa abbastanza singolare è che, oltre ad essere divisi, spesso frantumati al proprio interno il Pd il centro sinistra sembrano avere anche paura a chiamarsi “per nome”, infatti in molti casi anche liste che sono costituite esclusivamente dai partiti (Pd, Sel, Socialisti ecc.) hanno scelto una denominazione “civica”. Questo sia in Umbria che in Toscana… Come fa ad avere un’identità forte, quindi un richiamo forte, anche se non ideologico, un partito o una coalizione che si nasconde dietro una sigla generica, molto simile a quella dei competitori? Evidentemente per la politica attuale, l’appartenenza, l’identità, lo stare chiaramente da una certa parte, non è più un valore decisivo… E da un atteggiamento del genere i “competitors” provenienti dalla stessa area (i promotori delle liste alternative di centro sinistra: Duca, a Castiglione, Maria Luisa Meo a Città della Pieve, Santiccioli a Paciano, Bennati a Cetona ecc…)possono ricavarne un oggettivo vantaggio… Può insomma passare il messaggio che quanto agli schieramenti uno vale l’altro, senza troppa differenza, quindi si tratta solo di scegliere la persona… Non lo dico per nostalgia delle ideologie, ma… mi pare il trionfo della ‘marmellata’ e la fine della politica…
Il 25 maggio alle elezioni europee, voterò per l’Altra Europa con Tsipras, perché ritengo preziosa in questo momento la presenza di una lista di sinistra nel Parlamento Europeo, una presenza non demagogica che contribuisca a indirizzarne le decisioni verso una visione di Europa solidale, e che sia di utile sostengo a tutte le iniziative progressiste.
Nicola Piovani
Almeno in Europa abbiate meno dubbi!!
.il bello è che bollano di ” antipolitica” quella di Grillo.Chi è più populistaGrillo che dice e che evoca scossoni forti al sistema o coloro che si sforzano a quattro mano a dire in TV ”il sistema vada cambiato” ma che hanno governato per almeno 20 anni ? Perchè non si sapeva ? O che siano diventati tutti-più che altro le sisnistre-la parte più cospiqua che invoca l’uscita dalla crisi senza cambiare le basi dello sviluppo ? Chissà fin’ora se non si siano accorti di essere stati chiamati ”sinistra” e di avere una politica ed un etica per la quale sono diventati loro il maggior freno al cambiamento ? Poi evocano tragedie e sconquassi se vincesse Grillo,ed intanto hanno detto che in caso di prevalenza dei 5 stelle il governo non cambia….buon segno questa cosa……non cambierà perchè forse Grillo non vincerà, ma il tempo credo che non lavori per il PD-NCD-FI. Arriveranno a fare ”diga”tutti insieme (destra, centro, sedicente sinistra) ma può anche darsi che non basti nel tempo…..
Ieri sera sono stato alla manifestazione dei 5 stelle a Piazza della SS Annunziata, e mi è parso che la gente sia di tutte le categorie sociali, e non poca.Grillo usa una enfasi ed un etica che strappa applausi ma
a sua detta vorrebbe prendere la maggioranza assoluta per poi ”aprire il parlamento” come una scatola di tonno e gli altri lo ctriticano perchè dicono che non dice come voglia fare le riforme che dice. Ma perchè gli altri l’hanno fatte le riforme ? Hanno il dominio dei media ed adesso fanno passare il nuovo ”imbonitore” come la persona che ci voleva per risolvere la situazione e che chiunque gli si oppaonga è uno sfascista di quelli che portano avanti il tanto meglio tanto peggio…..prendano allora la lista dei provvedimenti approvati e facciano la somma di quelli ai quali hanno votato contro e di quelli che hanno votato a favore questi signori , perchè diversamente si può ragionare su tutto ma distorcere l’evidenza dei fatti risulta essere
molto fuorviante.tanto per tagliarla col forbicione un detto recita”male non fare, paura non avere”…questi avranno bisogno anche di Berlusconi- che criticavano aspramente per 15 anni- per reggersi ed il motivo è che hanno paura…..ma è possibile che la gente comune non lo capisca tutto questo e che sembri ”normale” ? Ma pensano che le cose possano essere cambiate con coloro che quelle situazionie condizioni le hanno prodotte ? E’ che si fanno allettare dai discorsi, perchè i fatti sono altri…..