BRUNELLO E CHIANTI TAROCCATO: SEQUESTRATE 30 MILA BOTTIGLIE

venerdì 30th, maggio 2014 / 17:21
BRUNELLO E CHIANTI TAROCCATO: SEQUESTRATE 30 MILA BOTTIGLIE
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SIENA. Bevilo meno, ma bevilo buono… Recita uno spot pubblicitario di un vino di qualità, fatto proprio per indurre i consumatori a selezionare, a stare attenti a scegliere il meglio. E se uno poi trova una bottiglia di Brunello di Montalcino a 10 euro che fa? Chiaro che la compra, convinto di aver fatto pure un buon affare… Se fosse davvero Brunello. Se invece l’etichetta dice Brunello, ma nella bottiglia c’è un vinello che è più o meno un… Tavernello, cioè un vinello da tavola qualsiasi di livello qualiativo molto più basso, beh, altro che affare, diciamo pure che è una fregatura. Niente di pericoloso, per carità. Solo che se 10 euro per un Brunello potevano essere un buon prezzo, per quel vino lì sono un’esagerazione… L’affare lo farebbe qualcun altro.

E’ ciò che hanno scoperto i Carabinieri di Siena in una vasta operazione anti-frode che ha coinvolto Toscana  Liguria, Umbria e Lazio ed ha portato al sequestro di diversi ettolitri di vino sfuso pronto per essere commercializzato all’ingrosso e al dettaglio e di 30 mila bottiglie già etichettate come Brunello di Montalcino e Chianti Docg.

Le bottiglie avevano il contrassegno statale falso (stampato non dal poligrafico dello Stato, m a da una tipografia compiacente).

I produttori di Brunello e Chianti sembrano estranei alla vicenda e anzi, il Consorzio del Brunello ha già annunciato che si costituirà parte civile al processo, ritenendosi parte lesa, quanto meno nell’immagine, e chiederà i danni.

Secondo un’analisi della Coldiretti, dall’inizio della crisi sono più che raddoppiate le frodi nel settore del vino e degli alcolici con un incremento record del 102% del valore delle bottiglie sequestrate perché adulterate, contraffatte o falsificate. L’analisi è stata effettuata sulla base dell’attività svolta dai Nas dal 2007 al 2013. Lo scorso anno sono stati sequestrati vini e alcolici per 31 milioni di euro.

Con un aumento record del 7%, l’export di vino italiano ha raggiunto nel 2013 il record di 5 miliardi.
La produzione di Brunello nel 2013 è stata di 8,1 milioni di bottiglie per un fatturato di 165 milioni di euro con la quota destinata alle esportazioni che è salita al 67 per cento, oltre 2 bottiglie su 3. Visti questi numeri è chiaro che la possibilità di alzare guadagni facili con la contraffazione o la falsificazione dell’etichetta e dei contrassegni possa far gola… Meno male che ci sono i Nas.

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