PARTE IL PROGETTO DI RILANCIO DELLA “DODECAPOLI ETRUSCA”

giovedì 20th, marzo 2014 / 16:26
PARTE IL PROGETTO DI RILANCIO DELLA “DODECAPOLI ETRUSCA”
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UN’IDEA LANCIATA DA PRIMAPAGINA NEL 2012 MUOVE I PRIMI PASSI. SI PENSA ANCHE ALLA CANDIDATURA A PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITA’ (MA MEGLIO ANDARCI CAUTI)

CHIUSI – Si è svolto ieri nella sala consiliare del Comune  l’incontro tra i Comuni che nel lontano 750 a.C. hanno fatto parte di quell’accordo economico, finanziario, commerciale e religioso di città stato avente il nome di “Dodecapoli Etrusca”. Obiettivo dell’incontro è stato definire gli ultimi dettagli per costruire un dossier ad hoc da presentare alla commissione Unesco di Parigi per proporre la candidatura delle “Città Etrusche della Dodecapoli Patrimonio Mondiale dell’Umanità”. All’incontro erano presenti, oltre al sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli e all’assessore al sistema Chiusipromozione Chiara Lanari che ha coordinato i rapporti tra le varie istituzioni insieme all’assessore alla cultura del Comune di Perugia Giovanni Tarantini anche  il sindaco di Cortona Andrea Vignini, il sindaco di Volterra Marco Buselli, l’assessore alla cultura del Comune di Piombino Ovidio Dell’Omodarme, il sindaco e l’assessore alla cultura di Cerveteri rispettivamente Alessio Pascucci e Lorenzo Croci, il vicesindaco di Perugia Nilo Arcudi ed il sindaco di Castiglione della Pescaia Giancarlo Farnetani. Oltre alle rappresentanze istituzionali la sala del consiglio del Comune di Chiusi ha ospitato anche il Presidente del comitato scientifico che supporterà la candidatura Unesco Professore di storia dell’arte classica all’Università di Perugia Mario Torelli e la Professoressa Paola E. Falini (professore di Progettazione Urbanistica presso Università di Roma La Sapienza e membro del comitato scientifico).
“Siamo soddisfatti –dichiarano il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli e l’assessore al sistema Chiusipromozione Chiara Lanari – dell’incontro che si è svolto nella nostra sala consiliare. L’obiettivo che ci siamo dati, insieme alle altre città della dodecapoli è ambizioso, ma può e deve essere un vero orgoglio per tutti noi: la sinergia che si sta costruendo tra le varie città è molto importante perché insieme speriamo di riuscire ad ottenere l’inserimento delle nostre città tra i patrimoni mondiali Unesco. Tutto questo potrà avere anche una forte ricaduta culturale, turistica ed economica e ci impegneremo affinché questa nuova scommessa, che solo un anno era ancora utopia, sia una vittoria.”
Martedì 1° aprile alle 10,30 ancora una volta a Chiusi, presso la sala convegni San Francesco, si svolgerà una conferenza stampa dove sarà spiegato il progetto nei dettagli e poste le firme al protocollo d’intesa, in modo tale da dare il via definitivo ed avviare il cammino che porterà alla candidatura delle “Città Etrusche della Dodecapoli Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

La notizia che qualcosa si muova sul fronte della “Dodecapoli Etrusca” non può che farci piacere.  E’  stata infatti primapagina a lanciare l’idea di un rilancio dell’antica “rete” tra le città Stato dell’Etruria, nell’estate 2012, prendendo già allora contatti con i sindaci di Volterra, Cerveteri, Piombino ecc. All’epoca il Comune di Chiusi, al di là di qualche apprezzamento personale di Stefano Scaramelli in una intervista, fece in sostanza orecchi da mercante, ma poi, evidentemente si è mosso nella medesima direzione. Come primapagina infatti proponevamo che fosse proprio Chiusi a farsi promotore e capofila dell’iniziativa. Noi non pensavamo per la verità alla candidatura a patrimonio dell’Umanità (Unesco), ma alla costituzione di una rete di rapporti e interazioni a livello turistico, promozionale e culturale, con un marchio unico, iniziative concordate e unitarie, sito web ecc. per rilanciare l’immagine e la comune identità delle città etrusche e farne un elemento di forza. Se arriverà la candidatura Unesco tanto meglio, ma noi saremmo già soddisfatti se intanto nascesse la rete, il marchio e il resto che dicevamo. Perché da quelle cose può partire qualcosa di interessante e di proficuo. La candidatura Unesco  è una… medaglia, ma non è detto che da sola porti granché.  Ce ne sono tanti in Italia (e non solo in Italia) di siti Unesco che languono dimenticati o ignorati.

Quindi ben venga il lavoro sulla Dodecapoli.  Ma senza farsi abbagliare da obiettivi faraonici. Meglio operare sul concreto, sul fattibile, su quello che c’è o si può costruire in poco tempo e con poca spesa. Quanto alle candidature Unesco, il comune di Chiusi in particolare farebbe bene ad andarci cauto.  Non è bastato lo scivolone rovinoso della cittadinanza onoraria al cavalier Valori?

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