RIFORMA DEL SENATO: RENZI E IL PD STANNO ATTUANDO IL PIANO DI BERLUSCONI. VANNO FERMATI! UN APPELLO DI GRANDI COSTITUZIONALISTI E INTELLETTUALI

martedì 01st, aprile 2014 / 18:00
RIFORMA DEL SENATO: RENZI E IL PD STANNO ATTUANDO IL PIANO DI BERLUSCONI. VANNO FERMATI! UN APPELLO DI GRANDI COSTITUZIONALISTI E INTELLETTUALI
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ROMA. Il consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il ddl  che riforma il Senato e ne ridisegna le funzioni, proposto dal premier Renzi. Ma proprio nelle ore in cui il Governo si mostra determinato ad andare avanti su questa strada, senza dare la parola al Parlamento sulla questione, c’è chi intravede nel provvedimento un indizio di “svolta autoritaria”, un altro tassello nella costruzione di una “democrazia plebiscitaria” contraria al dettato costituzionale.

Un gruppo di giuristi, costituzionalisti, intellettuali di vario orientamento ha diffuso un appello che mette in guardia dai rischi di una simile deriva e accusa da un lato la politica e il Parlamento di stravolgere la Costituzione, dall’altro i partiti, la stampa e i cittadini di assistere attoniti e consenzienti a tale scempio. I firmatari dell’appello affibbiano al Pd la responsabilità enorme di consentire l’attuazione del piano che era di Berlusconi, dopo averlo, a parole, osteggiato per anni…

Le firme sono di figure di primissimo piano dell’intellighenzia nazionale (tra gli altri  Salvatore Settis, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Nadia Urbinati, Carla Bonsanti… ), figure peraltro non lontane dalle posizioni politiche del centro sinistra. Per il Pd un bel siluro.

Ecco l’appello:

Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali. Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto.
Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato. Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone”.
Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Stefano Rodotà, Lorenza Carlassare, Alessandro Pace, Roberta De Monticelli, Gaetano Azzariti, Elisabetta Rubini, Alberto Vannucci, Simona Peverelli, Salvatore Settis, Costanza Firrao

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